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Bonus edicole 2022: domande dal 15 febbraio al 15 marzo 2023

15 Dicembre 2022

Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha pubblicato il Decreto contenente le disposizioni applicative riguardanti la fruizione dei contributi stanziati attraverso il Fondo Straordinario per l’Editoria per l’anno 2022.

Nella ripartizione del Fondo, una quota pari a 15 milioni è stata riservata alla rete della edicole attraverso un bonus una tantum fino a 2.000 euro per ciascun punto vendita a fronte di investimenti in tecnologia o in servizi.

In base a quanto fissato dal decreto, che riportiamo qui sotto, le domande dovranno essere inviate dal 15 febbraio al 15 marzo 2023.

Seguirà a breve circolare esplicativa che verrà pubblicata sull’Area Riservata del sito.

Credito d’imposta 2022: pubblicato elenco aventi diritto

14 Dicembre 2022

É stato pubblicato l’elenco dei soggetti aventi diritto al credito d'imposta 2022 per le domande presentate entro il 30 settembre scorso relative alle spese sostenute nell'anno 2021.

Per consultare l’elenco dovete scaricare e salvare il file in pdf che trovate qui sotto. Per verificare l’ammontare del credito della vostra attività dovete cliccare, alla voce "Modifica", il comando "Trova" e digitare la vostra Partita IVA, Codice Fiscale o Ragione Sociale.

Tax Credit e Bonus Edicole per salvare le rivendite

09 Dicembre 2022

In Italia ci sono ad oggi 12.500 edicole distribuite in 5.814 Comuni ma oltre 2.100 non ne hanno nemmeno una, ed altrettanti sono a rischio desertificazione avendo solo un punto
vendita. Ne consegue che è assolutamente necessario sostenere la rete di vendita con adeguate forme di sostegno se si vuole garantire la capillarità nella diffusione della stampa sul territorio nazionale.

Il 40% delle edicole sono imprese femminili e solo il 9% sono imprese gestite da un under 40. La stragrande maggioranza sono ditte individuali o micro-imprese a conduzione familiare, con una percentuale consistente di società di persone (circa il 15%), mentre sono pochissime le società di capitali. Particolare attenzione deve essere riservata alle regioni del Meridione dove la rete delle edicole è più fragile.

Le Regioni con il miglior rapporto edicole/abitanti sono la Liguria (1/2.711), la Sardegna (1/3.478), l’Emilia Romagna (1/3.992 abitanti) e la Toscana (1/3.442). I rapporti più bassi si riscontrano al Sud (ad esempio in Sicilia una edicola ogni 6.928 residenti, in Calabria una ogni 5.912 e in Basilicata una edicola ogni 5.934 residenti).

Dall’Analisi dei dati dal 2019 al 2022 risulta incontrovertibilmente che il tax credit edicole ha salvato la rete di vendita della stampa e ha permesso di arginare il rischio desertificazione in molti territori. Lo stock di edicole nel 2021 ha un saldo negativo del – 6,5% quando nel 2019 registrava un tasso del – 13,3%.

Commenta il presidente di SNAG Confcommercio Andrea Innocenti: ''Tax credit e bonus edicole possono garantire la sopravvivenza e lo sviluppo della rete di vendita della stampa ma bisogna prorogare queste misure anche per il 2023 e garantire l’utilizzazione dei fondi già stanziati per il 2022. In un settore a fallimento di mercato come la vendita della stampa, la vera sfida è rappresentata dalla sostenibilità economica della rete di vendita. Per il 2022 il ''tax credit edicole'' ha garantito questa sostenibilità e il ''bonus edicole'' previsto dal DPCM di novembre può (laddove siano previsti meccanismi di attribuzione semplificati) offrire una chance per lo sviluppo tecnologico e la sperimentazione di nuove modalità di consegna delle pubblicazioni".

''I problemi - aggiunge Innocenti - arrivano con il nuovo anno, perché, per il 2023, non è ancora prevista nessuna misura di sostegno del settore: ad oggi non sono previsti né il Tax Credit (che è fondamentale per la sostenibilità economica, oggi ancora più importante in considerazione della crisi energetica e dell'aumento generalizzato dei costi di gestione), né il Bonus Edicole (che è indispensabile per promuovere modernizzazione e sostegno domanda, con nuove modalità di consegna)".

E spiega: ''Si sta creando un pericoloso corto circuito nel quadro di sostegno alle edicole tra incertezze nell'erogazione dei fondi 2022 e ritardi nella proroga dei sostegni alle edicole per il 2023: è fondamentale, da un lato, riconfermare sia il Tax Credit che il Bonus Edicole anche per il 2023, per offrire un quadro di sostegno certo alle imprese del settore, dall'altro, erogare con procedure estremamente rapide e semplificate le somme già stanziate nel Fondo Straordinario per il 2022 a vantaggio delle edicole. Tax Credit e Bonus Edicole sono misure che hanno finalità diverse, non sono fungibili ed anzi sono misure perfettamente sinergiche perché la prima assicura la sostenibilità e la capillarità della rete, mentre la seconda promuove lo sviluppo tecnologico e la diffusione della stampa".

Il sottosegretario Barachini - scrive SNAG Confcommercio nella nota - in Audizione in Commissione Cultura ha dichiarato di voler ''prorogare e stabilizzare'' i bonus per le edicole. "Sono dichiarazioni programmatiche importanti, per le quali come SNAG abbiamo espresso e continuiamo ad esprimere grande apprezzamento, ma l'assenza di misure in Legge di Bilancio per il 2023 e le incertezze sulle modalità di erogazione del bonus 2022 destano preoccupazione in categoria".

''Mi auguro - sottolinea il presidente dei giornalai di Confcommercio - che il Bonus Edicole per l'anno 2022 venga erogato con criteri semplificati, su base forfettaria per i maggiori oneri gestionali (sul modello dei precedenti bonus edicola), a tutte quelle edicole che intendono sostenere investimenti per l'informatizzazione o garantire servizi di consegna innovativi. Abbiamo rappresentato queste criticità al Dipartimento e al nuovo Capo Dipartimento Fiorentino e siamo fiduciosi che verranno individuati criteri tali da consentire l'utilizzo di tutti i fondi stanziati”.

E aggiunge Innocenti: ''E' bene ricordare che le edicole non hanno la facoltà di variare i prezzi di vendita della stampa e non possono compensare in alcun modo l'aumento dei costi di gestione. Il tax credit è quindi uno strumento, oggi più che mai, vitale. Chiediamo - conclude - a Governo e Parlamento di prorogare anche per il 2023 il credito d'imposta ai punti vendita esclusivi e, in via residuale, ai punti vendita non esclusivi, nella misura già prevista per il 2022 di 4.000 euro annui, e di estendere le voci di spesa ammesse, con un innalzamento del tetto massimo per le imprese femminili e giovanili e quelle che sono l'unico punto vendita nel territorio di un Comune e di confermare il bonus edicola stabilizzando questi interventi per l'avvenire”.

Francesca, l'edicolante che con la sua bici consegna giornali a domicilio

01 Dicembre 2022

A Ponzano, in provincia di Treviso, l'edicolante Francesca Celotto, associata SNAG, ha avuto una bella idea: utilizzare la sua vecchia bici per fornire ai suoi clienti la consegna a domicilio di quotidiani e riviste, a fronte di un costo settimanale di 1 euro. Un servizio alla collettività che sta riscuotendo grande successo tra gli abitanti. Complimenti a Francesca!

Riportiamo di seguito l'articolo integrale di Isabella Loschi pubblicato su Oggi Treviso il 29 novembre 2022. 

Tutte le mattine con la sua bicicletta blu parte dalla sua edicola per consegnare quotidiani o riviste a domicilio. L’idea è di Francesca Celotto, titolare da oltre 5 anni dell’Edicola Francy, storico negozio di via Cicogna a Ponzano, che da sabato ha avviato un nuovo servizio per i suoi clienti. Ed è stato subito un successo. Tutti, in paese, la riconoscono e salutano per strada e quando sentono il campanello della sua bici arrivare, si preparano in giardino per ritirare il giornale.

“Ho iniziato la consegna a domicilio gratuita con il lockdown, per agevolare le persone anziane o chi non poteva uscire di casa - racconta Francesca - Prima andavo in auto, poi con l’aumento del costo della benzina, mi è venuta l’idea di usare la mia vecchia bici per raggiungere i clienti della zona”.

Così Francesca, che adora andare in bici, ha sistemato la sua Bottecchia, con logo rosso dell’edicola e cestino porta-giornali ed è partita. “In questo modo mi muovo agilmente tra stradine e zone residenziali, utilizzo un mezzo ecologico, risparmiando, e faccio anche del movimento, oltre a riuscire a scambiare due parole con la gente”. I primi giri di prova di questi giorni sono riusciti. “La gente è contenta, e in questi primi giorni continuo ad avere nuove richieste di consegne a domicilio. Porto con me sempre qualche copia in più di quotidiani perché qualcuno mi ferma anche per strada per una “consegna espressa”. Francesca oltre ai quotidiani consegna anche riviste, settimanali e fumetti. Il servizio costa un euro a settimana.
 

Gli editori chiedono al Governo nuove misure per l'informazione

01 Dicembre 2022

Nuovi interventi di sostegno ai costi di produzione, sostegno alla diffusione dell’informazione di qualità, misure di carattere regolamentare (disciplina dei centri media, rafforzamento della tutela del diritto d’autore, nuova disciplina delle convenzioni pubbliche delle agenzie di stampa) e modalità di utilizzo del Fondo straordinario per l’editoria del 2023: sono queste le proposte che gli editori della FIEG hanno portato al nuovo Sottosegretario all'editoria, Alberto Barachini, nell'incontro che si è svolto il 30 novembre scorso e al quale hanno partecipato, oltre al Presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, anche i Vicepresidenti Francesco Dini e Giuseppe Ferrauto e il Direttore generale Fabrizio Carotti.

Nel corso dell’incontro Riffeser si è soffermato sul preoccupante andamento economico del settore, sollecitando un deciso impegno del Governo per il finanziamento di nuove misure per il contrasto della crisi dell’editoria giornalistica. E ha inoltre sottolineato l’importanza di sensibilizzare alla lettura con adeguate misure di sostegno alla domanda.

Riffeser - si legge in una nota - ha anche espresso l’apprezzamento degli editori per le affermazioni del Sottosegretario nel corso della sua audizione presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati e ha ricordato e sottolineato che la posizione della Fieg è sempre stata a sostegno del ruolo e della funzione della stampa che, con una offerta di informazione di qualità, contribuisce ad instaurare un clima di fiducia fra cittadini e istituzioni e a contrastare la diffusione della disinformazione.

Infine, nel ringraziare il Sottosegretario Barachini per l’attenzione e la sensibilità, il Presidente della Fieg ha auspicato che alcuni degli interventi proposti siano valutati per l’inserimento nella manovra di fine anno.

Barachini: doveroso sostenere l’informazione ma serve professionalità

30 Novembre 2022

Da una parte c’è un settore in crisi da rilanciare, quello dell’editoria, dall’altra ci sono 140 milioni di euro del Fondo straordinario per l’editoria da allocare per il 2023, oltre ad alcuni provvedimenti già in essere sui quale bisogna esprimersi. Una sfida importante per il nuovo sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini che ieri in un’audizione in Commissione Cultura alla Camera ha esposto le linee guida del suo mandato.

É stata la sua prima uscita istituzionale, dopo la nomina avvenuta circa un mese fa. Un’occasione per esprimere in maniera molto chiara il suo pensiero. Gli aiuti pubblici al settore sono doverosi e indispensabili ma dopo la pandemia e lo scoppio di un conflitto in Europa è il momento di ripensare all’informazione, che deve essere più professionale e muoversi nel rispetto dei criteri deontologici. Citando la sua precedente esperienza quale Presidente della Commissione Vigilanza Rai, Barachini ha inoltre sottolineato l’importanza di verificare come vengono spesi i fondi ricevuti, che dovrebbero essere indirizzati a quelle imprese che investono in innovazione e occupazione.

L’obiettivo ultimo è “il diritto dei cittadini ad essere informati ed effettuare corrette valutazioni attraverso un’informazione attendibile e di qualità”, nell'ambito di una lotta costante alla disinformazione e alle fake news e di un costante sostegno al pluralismo.

Su alcuni provvedimenti, Barachini si è sbilanciato: ha sottolineato l'intenzione di implementare per il futuro alcune misure già adottate in passato, come il credito d’imposta per l’acquisto della carta e gli sgravi per gli investimenti incrementali in pubblicità.

Sul tavolo del Sottosegretario c’è anche la definizione delle linee attuative necessarie per l’allocazione dei 90 milioni del Fondo Straordinario per l’Editoria per il 2022, già stanziati attraverso il Dpcm del 28 settembre 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 16 novembre. Ricordiamo che tale decreto prevede che 15.000 euro dei 90.000 complessivamente stanziati siano destinati alle edicole attraverso un bonus fino a 2.000 euro per ciascuna edicola finalizzato alla trasformazione digitale e all’ammodernamento tecnologico.

A proposito di edicole, ieri Barachini ha dichiarato l’intenzione di prorogare e stabilizzare i bonus per le edicole che, in prospettiva, devono trasformarsi in una rete di servizi digitali per il pubblico, rivolta in particolare alle persone anziane e con scarse competenze digitali. Parole che sono state accolte favorevolmente dallo SNAG.

“Il sostegno pubblico - ha detto il Presidente SNAG Andrea Innocenti - è indispensabile per arginare il trend di chiusure delle edicole e per garantire l’accesso alla stampa su tutto il territorio nazionale e a tutte le fasce della popolazione, anche a quelle più fragili o svantaggiate, o a quelle che non hanno accesso al digitale o sono prive di competenze digitali”.

Innocenti ha poi ricordato come il tax credit per le edicole sia "una misura di sostegno fondamentale che – al momento – non è stata ancora prorogata per gli anni avvenire. Questa circostanza ovviamente desta apprensione tra le imprese del settore (tutte micro-imprese a conduzione familiare). Ricordo che grazie a questa misura il saldo di chiusure delle edicole si è ridotto da quasi il 14% a poco più del 6% e senza il tax credit le chiusure nel 2023 subirebbero una nuova impennata con un danno ingente, sia per il tessuto imprenditoriale della filiera che a livello di accesso all’informazione cartacea sul territorio”.

Bene l'intenzione di prorogare il Bonus Edicole

29 Novembre 2022

Il Presidente SNAG Confcommercio Andrea Innocenti ha apprezzato le parole pronunciate oggi in Commissione Cultura dal nuovo Sottosegretario all'Editoria Alberto Barachini.

“Devo esprimere soddisfazione - ha detto Innocenti - per le dichiarazioni del neo-Sottosegratario con delega all’Editoria, Alberto Barachini, nell’ambito dell’audizione odierna in Commissione Cultura. In particolare, come SNAG Confcommercio, accogliamo con estremo favore le dichiarazioni in merito alla volontà di prorogare e stabilizzare i bonus per le edicole ma raccomandiamo la massima rapidità. Il Tax credit edicole ha salvato la rete di vendita dei giornali e ha garantito il diritto di accedere all’informazione di qualità e affidabile su tutto il territorio nazionale”. 

“Come ha avuto modo di precisare il Sottosegretario, la rete di vendita delle edicole
garantisce un servizio essenziale al cittadino e il tax credit è una misura di sostegno
fondamentale che – al momento – non è stata ancora prorogata per gli anni avvenire. Questa circostanza ovviamente desta apprensione tra le imprese del settore (tutte micro-imprese a conduzione familiare). Ricordo che grazie a questa misura il saldo di chiusure delle edicole si è ridotto da quasi il 14% a poco più del 6% e senza il tax credit le chiusure nel 2023 subirebbero una nuova impennata con un danno ingente, sia per il tessuto imprenditoriale della filiera che a livello di accesso all’informazione cartacea sul territorio”.

“Il sostegno pubblico è infatti indispensabile per arginare il trend di chiusure di edicole e per garantire l’accesso alla stampa, su tutto il territorio nazionale, a tutte le fasce della popolazione, anche a quelle più fragili o svantaggiate, o a quelle che non hanno accesso al digitale o sono prive di competenze digitali”.
 

Verso un incontro chiarificatore tra SNAG e Comune di Aprilia

14 Novembre 2022

Potrebbe avvenire già in settimana l’incontro tra i rappresentanti dello SNAG e il Vicesindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, avente ad oggetto la richiesta da parte degli edicolanti di riduzione del canone di occupazione del suolo pubblico.

La vicenda è iniziata quest'estate, quando le edicole del territorio hanno protestato per l’aumento spropositato di tale canone. In un incontro risalente allo scorso agosto con i rappresentati dello SNAG, il Vicesindaco Principi aveva dichiarato la sua disponibilità a contenere il canone di occupazione del suolo pubblico per le edicole valutando la possibilità di agire già nel corso del 2022 e con l’impegno di aggiornarsi a settembre: “se possibile interverremo anche nell’anno in corso” aveva assicurato, come riportato dalla stampa locale all’indomani dell’incontro.

Dopo ripetute sollecitazioni in merito senza riscontro, a novembre SNAG si era detto pronto a ricorrere alle vie legali contro l’innalzamento del canone, notizia che è stata accolta dal Vicesindaco di Aprilia con amarezza e delusione ma che ha di nuovo aperto la porta ad un confronto.

“Nessuno di noi ha chiesto l'eliminazione del Canone Unico Patrimoniale ma un consistente abbassamento della tariffa, in linea con quanto indicato dal protocollo d'intesa firmato da Anci, FIEG e le Organizzazioni Sindacali degli edicolanti", ha dichiarato il Presidente SNAG di Aprilia, Paolo Pucci, in una nota di replica alle dichiarazioni del Vicesindaco. “Le edicole del Comune di Aprilia - ha precisato Pucci - pagavano nel 2020 una tariffa di circa 28 euro al mq. per l'occupazione del suolo pubblico, che è stata innalzata a 58,80 euro per il 2021 e a 84 euro al mq. per il 2022: un aumento del 300%, fuori da ogni logica”.

La motivazione è evidente ed è stata esposta al Vicesindaco nell’incontro dello scorso agosto: “Le edicole sono un'attività di interesse generale che lavorano ad aggio fisso e non possono permettersi di pagare delle cifre così esorbitanti per il suolo pubblico. Sia il Governo che l'Anci hanno ben compreso questa problematica ma pare che il Comune di Aprilia la pensi diversamente”, ha proseguito Pucci, il quale ha anche fatto un’importante precisazione in replica alle parole di Principi: “Ci tengo a precisare che non abbiamo chiesto di poter vendere souvenir ma di consentire anche alle edicole su suolo pubblico di allargare la tipologia di merci da poter mettere in vendita, così come previsto dalla legge regionale del commercio della Regione Lazio”.

Il Vicepresidente Nazionale dello SNAG, Cesare Magnani, si è detto soddisfatto per la disponibilità del Vicesindaco ad un incontro chiarificatore: “Lo aspettavamo dai primi giorni di settembre ma, nonostante numerosi solleciti da parte nostra, fino ad ora non ci era stato concesso”.

SNAG valuta il ricorso alle vie legali contro il Comune di Aprilia

10 Novembre 2022

Di fronte ad una crisi strutturale dell’editoria di cui le edicole stanno pagando il prezzo più alto in termini economici, appare inaccettabile la decisione del Comune di Aprilia di triplicare, rispetto all’esercizio precedente, il Canone Unitario Patrimoniale che ingloba il canone di occupazione del suolo pubblico. Una richiesta insostenibile e sproporzionata rispetto agli incassi, sempre più risicati, delle rivendite, contro la quale lo SNAG si è subito opposto con fermezza.

Dopo le proteste avanzate dal nostro Sindacato, il Comune (nella foto in alto la sede) aveva fatto marcia indietro assicurando che avrebbe ridimensionato la propria richiesta. Ad oggi, tuttavia, nulla è stato realizzato al riguardo e l’impressione è che sia venuta meno la volontà di andare incontro alle esigenze delle edicole.

“Siamo profondamente delusi per il comportamento dell’Amministrazione di Aprilia. È un atteggiamento incomprensibile che lo SNAG non può accettare. Per tutelare le rivendite del territorio siamo disposti a tutto, anche a ricorrere alle vie legali”, dichiara Cesare Magnani, Vicepresidente Nazionale SNAG che ha seguito la vicenda.

“Dopo l’incontro dello scorso 12 agosto con il Vicesindaco Lanfranco Principi, avevamo avuto rassicurazioni e pensavamo di poter avviare una trattativa per giungere in tempi stretti ad una conclusione positiva. Ci era stata fatta una promessa ben precisa: ossia di ridurre il CUP per le edicole, valutando la possibilità di farlo già da quest’anno”, precisa il Presidente SNAG di Aprilia, Paolo Pucci.

Nulla però è stato fatto. “Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, l’Amministrazione Comunale non ci ha più ricontattato dando l’impressione di non voler affrontare il problema. Ora - afferma con preoccupazione Pucci - ci troviamo a meno di due mesi dalla fine dell’anno e il Comune non ha ancora preso alcuna iniziativa in merito, con il rischio che le edicole siano costrette a pagare un canone ingiusto e abnorme rispetto ai loro incassi”.

“Mentre valutiamo il ricorso alle vie legali, ci aspettiamo che venga presentata una mozione in Consiglio Comunale per portare la problematica anche all’attenzione della Giunta. Ricordo inoltre che lo scorso marzo Anci, FIEG ed edicolanti hanno siglato un Protocollo d’intesa in cui si impegnano a collaborare per preservare la rete delle edicole”, afferma il Vicepresidente Nazionale dello SNAG sottolineando che uno dei punti cardine del Protocollo riguarda proprio la riduzione del canone di occupazione del suolo pubblico per le rivendite a fronte della loro trasformazione in centri di servizi per il cittadino.

“Ci auguriamo che il Comune di Aprilia si ravveda e non voglia rendersi responsabile della chiusura di quella manciata di edicole che, a fatica, resiste ogni giorno per garantire alla cittadinanza il diritto costituzionale ad essere informati, svolgendo un ruolo importante di presidio sociale, oltre che culturale, sul territorio. Le edicole vanno aiutate a risollevarsi, non a morire”, conclude il Presidente dello SNAG, Andrea Innocenti.

Vendite di quotidiani: nei primi 6 mesi in calo anche le copie digitali

03 Novembre 2022

Nessuna schiarita all’orizzonte per le vendite di quotidiani. Secondo i dati resi noti oggi dall’Agcom, contenuti nell'Osservatorio sulle Comunicazioni n.3/2022, in media, nei primi sei mesi dell'anno, sono state vendute giornalmente 1,57 milioni di copie (cartacee più digitali), in flessione del 9,2% rispetto al corrispondente valore 2021 e del 32,2% rispetto ai corrispondenti livelli di vendita del 2018, quando in media le copie giornaliere vendute erano oltre quota 2,3 milioni.

In calo anche le vendite delle copie digitali

Con una media giornaliera di 1,36 milioni di copie, le vendite di quotidiani cartacei hanno registrato una flessione del 9,8% rispetto ai primi sei mesi del 2021. Rispetto ai 2,13 milioni di copie dei primi sei mesi del 2018, la flessione è stata del 36,1% confermando il trend discendente delle vendite che ha caratterizzato gli ultimi anni.

La novità è che la disaffezione verso l’editoria quotidiana ha investito anche le copie digitali. Rispetto all’analogo periodo 2021, nei primi sei mesi dell’anno si è registrata una flessione del 5,3% delle copie giornaliere dei quotidiani vendute, scese attorno ad una media di 210 mila copie giornaliere nel 2022, contro le 220 mila di un anno prima.

In pratica, nell’arco di cinque anni, tra il 2018 e il 2022, le vendite giornaliere di quotidiani cartacei si sono ridotte di un terzo mentre le versioni digitali continuano a occupare un posto marginale nelle vendite complessive di quotidiani, un dato che deve far riflettere gli editori, impegnati da tempo, ma con scarsi risultati, a far decollare le versioni digitali dei quotidiani.

Soffrono i quotidiani locali

In riferimento alla distribuzione territoriale delle copie vendute, distinguendo cioè tra quotidiani a diffusione nazionale (che nella prima metà dell’anno rappresentano il 48,1% delle copie complessive) e locale, le seconde su base annua hanno registrato una flessione maggiormente marcata rispetto a quanto fatto registrare dalle testate nazionali: -11,0% le prime contro -7,1% delle seconde.

Nel complesso, a metà 2022 in Italia si sono vendute in media ogni giorno 750.000 copie (cartacee più digitali) di quotidiani nazionali e 810.000 copie di quotidiani locali. Cinque anni prima, nei primi sei mesi del 2018, i numeri erano ben diversi con 1,17 milioni di copie nazionali e 1,14 milioni di copie locali.

Agcom fa notare come la distribuzione delle vendite di copie digitali risulti maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: le prime cinque testate del segmento digitale rappresentano poco meno del 60% delle copie complessivamente vendute nel primo trimestre del 2022, mentre il corrispondente valore per la versione cartacea quasi si dimezza essendo pari al 34,4%.

GEDI resta il principale gruppo editoriale del Paese

Per quanto riguarda i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati "generalisti" (L'Avvenire, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, La Repubblica, La Stampa) hanno registrato nei primi sei mesi dell'anno una flessione nella vendita di copie cartacee pari al 10,4% rispetto al 2021. Si evidenzia peraltro come questi abbiano registrato, allo stesso tempo, una riduzione nella vendita giornaliera di copie in formato digitale più contenuta e pari al 5,8%.

Relativamente al campione preso in considerazione da ADS, considerando le copie complessivamente vendute da inizio anno, Gedi si conferma il principale gruppo editoriale con una quota del 20,4% nonostante la vistosa flessione di copie vendute dalla testata ammiraglia la Repubblica, seguito da Cairo/Rcs al 18,0% e da Caltagirone Editore e Monrif Group rispettivamente con l'8,7% e l'8,4%.


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