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Moles sblocca il Fondo Straordinario per l’Editoria, 15 milioni per le edicole

29 Settembre 2022

Dando seguito a quanto promesso lo scorso agosto, il Sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles ha sbloccato le risorse già stanziate per il 2022 a sostegno del settore editoriale. Nella giornata di ieri (28 settembre, ndr) Moles ha infatti firmato il Dpcm per la ripartizione delle risorse del Fondo Straordinario per l’Editoria da 90 milioni, accogliendo l’appello che nelle scorse settimane gli era stato rivolto dagli editori della FIEG e dai giornalisti della FNSI e al quale si era unito anche lo SNAG.

Il provvedimento è il frutto di un intenso lavoro realizzato insieme al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ed al Ministro dell’Economia Daniele Franco, per individuare gli interventi più idonei da sostenere.

Nello specifico, la ripartizione degli stanziamenti prevede l’assegnazione di 15 milioni per il bonus edicole, 28 milioni come contributo straordinario sul numero di copie vendute nel 2021, 12 milioni saranno destinati all’assunzione di giovani giornalisti e professionisti con competenze digitali e per la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti giornalistici co.co.co mentre i restanti 35 milioni saranno assegnati come contributo per gli investimenti in tecnologie innovative effettuati dalle tv nazionali e locali, dalle emittenti radiofoniche e dalle imprese editoriali di quotidiani e periodici, comprese le agenzie di stampa.

"Fondo decisivo per le sfide del futuro", dice Moles

A poche settimane dall’insediamento del nuovo Governo, la firma del decreto è stata l’occasione per il Sottosegretario Moles per fare il punto sul lavoro svolto al Dipartimento dell’Editoria. “Ho lavorato molto durante tutto il mio mandato - ha dichiarato Moles - per garantire pieno supporto ad un comparto strategico, essenziale per il pluralismo dell’informazione e per la nostra democrazia e il Fondo, nato per offrire a tutta la filiera una opportunità reale e concreta di rilancio, se ben utilizzato dai beneficiari, potrà contribuire in maniera decisiva all’obiettivo ultimo che è quello di avere un comparto sano, solido, più moderno e pronto a raccogliere ed affrontare le sfide del futuro”.

Inoltre, ha assicurato Moles, una volta arrivato il via libera dell’Europa, alle risorse appena stanziate si aggiungeranno i 120 milioni già impegnati per il credito di imposta sulla carta di cui potranno usufruire le imprese editrici di giornali e periodici, nonché la seconda tranche da 140 milioni del Fondo Straordinario già stanziati per il 2023.

Innocenti (SNAG) "occasione unica per rilanciare la rete"

“Questi fondi - ha commentato il Presidente di SNAG Confcommercio Andrea Innocenti - sono un’occasione unica per sostenere l’accesso all’informazione e garantire alle rivendite sostenibilità economica e rilanciare la rete. Ovviamente saranno essenziali le modalità applicative del bonus per produrre effetti reali sulle edicole e garantire l’utilizzo di tutte le risorse stanziate. Sul punto mi auguro si possa aprire una tempestiva interlocuzione con il Dipartimento”.

“Ritengo un fatto storico - ha aggiunto Innocenti - che una quota di un fondo, nato per il settore editoriale, venga a noi diretto: un segnale importante di una nuova visione della filiera della stampa intensa, non come blocchi contrapposti in guerra permanente, ma una catena legata indissolubilmente la cui forza è data dalla resilienza dell’anello più debole, cioè le edicole”.

Lorusso (FNSI): "salutare boccata d'ossigeno"

Il decreto di stanziamento delle risorse per l'editoria per il 2022 “rappresenta una salutare boccata d'ossigeno per tutta la filiera dell'informazione”, ha osservato Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Il quale ha espresso particolare apprezzamento “per l'assunzione di giovani giornalisti in possesso delle competenze necessarie per lo sviluppo digitale e per incentivare le aziende a trasformare i contratti a tempo determinato e di collaborazione coordinata e continuativa in rapporti di lavoro subordinato stabili. Si tratta di un passaggio significativo, frutto della costruttiva e positiva interlocuzione della Fnsi con lo stesso sottosegretario Moles e con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando».

Innocenti: “Riparto Fondo per l’editoria è occasione storica per il rilancio delle edicole”

29 Settembre 2022

Soddisfazione da parte di SNAG Confcommercio per la ripartizione del Fondo Straordinario per l’Editoria, di cui 15 milioni sono destinati ad un bonus per la rete di vendita delle edicole.

Il Presidente SNAG Andrea Innocenti dichiara: “Devo esprimere grande soddisfazione per la destinazione di una quota consistente del Fondo Straordinario per l’Editoria alla rete di vendita delle edicole. Devo ringraziare tutte le Istituzioni coinvolte ed in particolare il Sottosegretario Moles e tutto il Dipartimento (con i quali abbiamo avuto un confronto estremamente costruttivo e positivo) per aver dato seguito all’appello che lo SNAG insieme alle Associazioni di categoria e a FIEG aveva rivolto al Governo.”

“Questi fondi sono un’occasione unica per sostenere l’accesso all’informazione e garantire alle rivendite sostenibilità economica e rilanciare la rete. Ovviamente saranno essenziali le modalità applicative del bonus per produrre effetti reali sulle edicole e garantire l’utilizzo di tutte le risorse stanziate. Sul punto mi auguro si possa aprire una tempestiva interlocuzione con il Dipartimento”.

“Ritengo un fatto storico che una quota di un fondo, nato per il settore editoriale, venga a noi diretto: un segnale importante di una nuova visione della filiera della stampa intensa, non come blocchi contrapposti in guerra permanente, ma una catena legata indissolubilmente la cui forza è data dalla resilienza dell’anello più debole, cioè le edicole”.

“Il lavoro di SNAG in questi anni è stato quello di ridurre la conflittualità e di aprire un dialogo costruttivo con gli altri anelli della filiera, cercando soluzioni condivise e comuni per dare valore alla filiera. Questo è un primo importantissimo risultato di questo nuovo modo di intendere i rapporti all’interno della filiera”.

“Il sostegno pubblico è essenziale per arginare il trend di chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l’efficienza. La strada è giusta e con il Fondo Straordinario abbiamo l’occasione di porre un “altro tassello” per salvare la rete di vendita della stampa”.

Arriva in edicola L’Identità

26 Settembre 2022


Esce in edicola il 27 settembre 2022, L'identità, nuovo quotidiano distribuito in tutta Italia fondato da Tommaso Cerno, ex senatore del Pd e direttore dell'Espresso. La nuova testata uscirà dal martedì alla domenica e sarà correlata da sito web, social e copia replica digitale.

Cerno non si è ricandidato al Senato e anziché tornare a Repubblica, dove era in aspettativa, ha scelto di avviare un giornale tutto suo. Come ha spiegato a Primaonline, fino a metà ottobre, termine formale della legislatura, avrà il ruolo di direttore editoriale, salvo assumere successivamente quello di direttore responsabile. Per avviare la nuova iniziativa editoriale Cerno ha utilizzato la Cooperativa giornalisti europei, di cui è presidente e che sarà l’editore del nuovo giornale.

L’obiettivo è fare un “settidiano”, cioè un quotidiano che “svolga ogni giorno il lavoro che una volta facevano i settimanali”. Del tutto particolare, inoltre, la decisione di far uscire la testata immediatamente a ridosso delle politiche del 25 settembre. “Potevamo partire anche prima, ma - ha spiegato il direttore de L’Identità - abbiamo scelto di uscire martedì 27 settembre: allora io mi potrò togliere l’abito da parlamentare, ma soprattutto quella sarà l’Italia che dovremo raccontare. E potremo dire che c’è una voce in più, un giornale con una sua idea di Paese”.

Per incentivare la rete di vendita della stampa a promuovere la nuova testata, è stata riservato agli edicolanti uno sconto doppio, pari al 38% sul prezzo di copertina, rispetto a quello normalemente riservato alle rivendite per tutta la fase di promozione che va dal 27 settembre al 1° ottobre 2022 compreso.

A settembre era uscita un'altra iniziativa editoriale, Il Settimanale, nuovo giornale cartaceo in edicola il venerdì diretto da Claudio Brachino che raccoglie l’eredità di Pmi.it, storica testata digitale del Gruppo Triboo. Una rivista di economia e di politica, schierata esclusivamente al fianco delle imprese.

“Né apocalittici, né integrati, ma realistici. Del resto - ha spiegato Brachino nel suo editoriale di apertura - secondo il buon Freud un buon principio di realtà è segno di salute mentale. Prima di dire chi siamo, come in ogni inizio editoriale, preme allora dire dove siamo, in che punto della Storia. La pazienza degli italiani, famiglie e imprese, è al limite come fotografa il calembour provocatorio del nostro titolo di apertura. Caro energia e bollette vergognose sono la prima emergenza, un’emergenza che divora una brutta e frammentaria campagna elettorale. Rimane il che fare con l’Europa alle prese col prezzo del gas, con le ritorsioni di Putin e col costo del danaro”.

Appello dello SNAG al Sindaco di Matera e alle Istituzioni: salviamo le edicole

23 Settembre 2022

Salvare la rete delle edicole di Matera, capitale della Cultura Europea nel 2019, impedendo che altre edicole della “città dei sassi” debbano chiudere privando i cittadini materani del diritto di accedere ad un’informazione pluralista e di qualità. É l’appello che Renato Russo, Vicepresidente Nazionale dello SNAG, Sindacato Nazionale dei Giornalai associato a Confcommercio, ha lanciato al Sindaco della città di Matera, Domenico Bennardi, sollecitando un incontro urgente.

L’iniziativa è partita dopo che l’Amministrazione comunale ha negato ad un’edicolante associata allo SNAG di trasferire la propria attività (chiusa a causa di entrate insufficienti a coprire i costi) in un chiosco edicola abbandonato da tempo.

Senza voler minimamente sindacare la legittimità dell’operato dell’Amministrazione comunale nel negare il trasferimento, è doveroso segnalare questa vicenda che è sintomatica di come la burocrazia troppo spesso ostacoli il raggiungimento di obbiettivi certamente condivisibili e condivisi come quello di riqualificare le strutture abbandonate e di tutelare una rete di vendita dedicata alla stampa capillare sul tutto il tessuto comunale”, afferma Renato Russo.

A tal fine – aggiunge Russo – rivolgo un appello a tutte le Istituzioni ed in particolare al Sottosegretario Rocco Moles, che tanto ha a cuore il territorio lucano e che più volte è intervenuto a livello nazionale a tutela delle edicole in questi mesi, a Vito Bardi Presidente della Regione Basilicata che lo scorso luglio ha approvato una importante legge per sostenere l’editoria locale e la rete delle edicole, riconoscendo il loro ruolo e la loro funzione di servizio di interesse generale, al Presidente ANCI Nazionale Antonio Decaro e ANCI Basilicata Andrea Bernardo, che tanto hanno fatto per dotare i Comuni di strumenti per proteggere la rete delle edicole, e anche al Presidente FIEG Andrea Riffeser Monti, che bene conosce l’importanza di avere una rete diffusa sul territorio per garantire l’informazione quotidiana e locale, affinché una storia come quella accaduta alla nostra associata possa essere evitata in futuro e affinché si intervenga fattivamente per proteggere la capillarità della rete di vendita”.

Aggiunge il Presidente SNAG Andrea Innocenti: “É desolante che accadano episodi come quello che ha coinvolto la nostra associata di Matera. Ed è ancora più desolante che ciò si verifichi dopo che FIEG, Anci e Organizzazioni Sindacali degli edicolanti hanno firmato, pochi mesi fa, un Protocollo d’intesa rivolto alla salvaguardia della rete di vendita dedicata alla carta stampata impegnandosi a preservarne la capillarità sul territorio. Auspico un reale cambio di atteggiamento da parte delle Amministrazioni comunali e una maggiore attenzione nel tutelare le edicole, che rappresentano un importante presidio sociale e offrono la garanzia di un’informazione attendibile e pluralista”.

Rilanciare l’editoria: l’appello del settore al prossimo Governo

19 Settembre 2022

A pochi giorni dalle elezioni del 25 settembre, si intensificano gli appelli al mondo politico provenienti dal settore dell’editoria. L’aumento del costo della carta e quello dell’energia sta aggravando la situazione di crisi strutturale che oramai da anni caratterizza il settore dell’informazione coinvolgendo anche le edicole, che rappresentano un anello fondamentale della filiera della carta stampata. Nel frattempo il settore resta in attesa di quella riforma di filiera che i tre Governi che si sono succeduti negli ultimi tre anni hanno promesso e non hanno avuto il tempo di portare a termine.

Difficile, inoltre, capire cosa aspettarsi dal futuro visto che di editoria, e di come rilanciarla, se ne parla molto poco nei programmi politici dei vari schieramenti. A distinguersi per una particolare attenzione verso il settore è Fratelli d’Italia, che sostiene la necessità di un potenziamento dei fondi destinati all’editoria attraverso il PNRR, necessità peraltro giustificata dai rincari dell’energia e del prezzo della carta. Nel programma del partito di Giorgia Meloni si parla anche di edicole e della necessità di dare un riconoscimento normativo alle rivendite come servizi di interesse generale.

FIEG chiede più attenzione per i giornali, cartacei e online

In una nota dello scorso 9 settembre la FIEG lamenta l’esclusione dei giornali (cartacei e online) dalle ultime due campagne di comunicazione promosse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rispettivamente quella sul PNRR e quella sul risparmio energetico. Per tali campagne sono state infatti programmate uscite solo “su tv, canali social e radio”.

Da qui la richiesta degli editori di un ripensamento: “La FIEG, nel ribadire che nelle edicole, sul web e con le app, le pubblicazioni degli editori costituiscono un prezioso strumento di informazione qualificata, verificata ed attendibile, auspica una rivalutazione delle campagne che preveda l’utilizzo dei giornali, cartacei e online”.

Inoltre, in vista delle imminenti elezioni politiche, la FIEG ha anche promosso una campagna di comunicazione per ricordare che “L’esercizio del diritto di voto è un dovere civico” e per invitare gli italiani a scegliere “l’informazione qualificata, verificata e attendibile” che è quella disponibile “in edicola, sul web, da app”, rimarcando ancora una volta il ruolo determinante della stampa nel garantire un’informazione attendibile e pluralista.

FNSI preoccupata per l’“emergenza informazione”. Serve una legge di settore

“C'è in Italia un'emergenza informazione. Che non è soltanto emergenza occupazionale, ma anche e soprattutto emergenza democratica. Senza un'informazione di qualità, infatti, il rischio di tenuta delle istituzioni della democrazia liberale è altissimo”, avverte la FNSI sul proprio sito web lamentando che “da tempo la politica ha voltato le spalle all'informazione” e che le problematiche del settore sono completamente assenti dalla campagna elettorale in corso.

“Non stiamo chiedendo finanziamenti a pioggia, non stiamo chiedendo che ci vengano riconosciute particolari guarentigie, bensì una legge con cui il settore venga accompagnato in questa fase di transizione, in questo caso al digitale, esattamente come vengono accompagnate in questo Paese tutte le fasi di trasformazione industriale”, ha sottolineato il segretario generale Raffaele Lorusso a Firenze, nel corso dell’assemblea organizzata dall’Assostampa Toscana lo scorso 15 settembre.

Nel corso di una conferenza stampa organizzata la settimana scorsa da FNSI, insieme a Ordine dei Giornalisti, Inpgi e Casagit, per sensibilizzare il prossimo Governo e il prossimo Parlamento sulla crisi dell’editoria, è stato sottolineato l’importante ruolo dei giornalisti e della stampa professionale quale unico baluardo alla disinformazione e alla proliferazione di fake news, oltre che come unica garanzia del pluralismo dell’informazione.

SNAG indica 10 proposte per la salvaguardia delle edicole

Anche SNAG invita il prossimo Governo ad intervenire per preservare le 25.000 edicole ancora attive in Italia, che nel complesso occupano una forza lavoro di oltre 50.000 addetti. La rilevanza del settore non risiede solo nei numeri ma riguarda soprattutto il ruolo svolto dalle rivendite quale presidio per un’informazione di qualità e pluralista e quale presidio sociale e culturale sul territorio. Senza dimenticare che la rete delle edicole fornisce l’80% dei ricavi degli editori ed è quindi determinante per la tenuta della filiera.

A tal fine, SNAG sottopone alle forze politiche un Manifesto contenente 10 proposte specifiche a partire dal riconoscimento della rete di vendita come un servizio di interesse generale (1) e dalla conferma del tax credit edicole rafforzato dall’introduzione di criteri premiali (2). Sostiene inoltre la necessità di un voucher tecnologia dedicato alle edicole (3) e un bonus forfettario per le edicole che offrono servizi innovativi ai clienti o garantiscono elevati livelli di servizio (4).

Considerando che in Italia ci sono oltre 2.000 Comuni privi di un’edicola e 2.500 a rischio desertificazione, SNAG sollecita un bonus nuova edicola con incentivi per chi apre una nuova edicola o ne rileva una esistente (5). Per promuovere la sostenibilità economica dei punti vendita, viene chiesta l’eliminazione delle commissioni POS per chi acquista prodotti quotidiani o periodici (6) e procedure di rinnovo semplificate per le edicole su suolo pubblico con canoni ridotti e commisurati ai ricavi di vendita (7). In aggiunta, SNAG auspica un sostegno da parte del Governo a quei Comuni che, implementando il nuovo protocollo ANCI, eliminano i canoni unici per i chioschi o valorizzano il ruolo delle edicole con servizi aggiuntivi a favore dei cittadini (8).

Per finire, la richiesta dell’adozione delle Conferenze Unificate per ampliare la gamma di beni e servizi che le edicole, anche sul suolo pubblico, possono proporre alla clientela (9) e quella di maggiore equità nei rapporti distributivi e nella vendita alla stampa attraverso il contrasto agli abusi di posizioni dominanti da parte della distribuzione locale. Non poteva inoltre mancare un appello al sostegno della lettura con la necessità in particolare di avvicinare i giovani alle edicole (10).

Le quattro proposte dell’AIE per salvare l’editoria libraria

Si sono mossi anche gli editori dell’AIE (Associazione Italiana Editori), che in questi giorni hanno presentato un appello alle forze politiche per il rilancio di un comparto che vede impegnate 5.200 case editrici, quasi altrettante librerie e oltre 70.000 addetti lungo tutta la filiera del libro.

Nel loro manifesto gli editori dell’AIE chiedono per prima cosa un intervento immediato per affrontare l’emergenza carta. Auspicano poi l’attesa riforma di sistema con incentivi all’innovazione e all’internazionalizzazione per ridare modernità al mondo del libro. Al terzo punto mettono la lotta alla pirateria e la legge sul diritto d’autore, chiedendo più tutele. Infine, ritengono indispensabile coinvolgere in maniera più forte i giovani nell’acquisto dei libri.

Le quattro proposte sono state condivise anche da Confindustria Cultura, che chiede ai partiti che guideranno la prossima legislatura interventi per sostenere un settore importante per l’economia e che abbraccia libri, produzioni cinematografiche, musei e musica. Le richieste riguardano la valorizzazione del settore, la stabilizzazione delle norme e delle leggi di sistema per ogni singolo comparto, il sostegno al consumo culturale e, per finire, una maggiore incisività nella lotta alla pirateria e nella tutela del diritto d'autore.

Mollicone (FDI): “sosteniamo l’edicola che sa rinnovarsi”

19 Settembre 2022

A pochi giorni dalle elezioni, Fratelli d’Italia conferma il suo essere in prima linea per l’editoria e coglie l’appello che il settore ha lanciato alle forze politiche e al prossimo Governo sull’urgenza di interventi per rilanciare la filiera dell’informazione.

L’occasione è arrivata dalla conferenza stampa odierna per presentare il programma di Fratelli d’Italia sulla Cultura: “Cultura e Bellezza, il nostro Rinascimento”, un piano articolato che abbraccia il mondo dell’arte, dello spettacolo, della musica, dell’audiovisivo ecc… proponendo misure innovative e di snellimento burocratico oltre che di incentivazione alla fruizione della cultura suggerendo, tra l’altro, detrazioni delle spese culturali e abbassamento dell’IVA al 4% per i prodotti culturali.

Durante la conferenza, il responsabile per la Cultura e l’Innovazione del partito, l’Onorevole Federico Mollicone (foto in alto), ha parlato anche di editoria e della necessità di dedicare maggiori risorse al settore, tanto più in un periodo in cui le imprese editoriali soffrono per l’aumento dei costi energetici e della carta. Anche in questo caso Mollicone auspica un cambio di rotta rispetto al passato ricordando che “nel PNRR sono state dedicate solo quattro righe alla transizione digitale dell’editoria”.

E "bisogna ripensare - secondo Mollicone - anche alla distribuzione della stampa. In primo luogo bisogna ripensare le edicole salvandole dalla chiusura e bisogna aiutarle a diventare centri polifunzionali e culturali a disposizione della comunità. Noi abbiamo sempre sostenuto le edicole ma introducendo una visione innovativa, chiedendo all’edicola di fare un ripensamento culturale diventando un luogo dove si possa andare per più motivi”.

Programma FDI su rilancio editoria e edicole

Le parole di Mollicone rispecchiano il programma di FDI nel capitolo dedicato al rilancio dell’editoria. “Il settore editoriale – si legge – vive una crisi strutturale, generata da profonde trasformazioni tecnologiche e di mercato, di cui la transizione digitale è l’aspetto più evidente. La tutela di questo settore è fondamentale per le ricadute economiche e sociali, ma anche perché rappresenta il cardine del pluralismo democratico nel mondo della comunicazione. Per questo proponiamo una revisione del PNRR per includere negli aiuti anche il settore editoriale, a fronte del caro energia e del caro materiali”.

Per FDI il rilancio dell’editoria passa anche dalle edicole che rappresentano un “capitolo essenziale” in quanto svolgono un ruolo di “fondamentale salvaguardia del diritto dei cittadini a un’informazione libera e corretta, nonché importante presidio a tutela del pluralismo informativo”.

“La pandemia – si legge al riguardo nel programma di FDI – ha colpito duramente le edicole italiane, rendendo necessaria una pluralità di interventi”. Si parla nello specifico di “riconoscimento normativo delle edicole come servizi di interesse generale”, “resa strutturale del Tax credit edicole riservato agli esercenti dei punti di vendita esclusivi, già fissato per il 2022, nei limiti di 4mila euro, includendo in via residuale i punti vendita non esclusivi, ampliando inoltre le spese ammesse e istituendo meccanismi premiali” e “l’inserimento di incentivi all’informatizzazione e modernizzazione di questi esercizi, nonché sostegni a chi offre servizi aggiuntivi e sostegni alle nuove aperture, soprattutto al Sud, con un’attenzione speciale alle edicole che operano sul suolo pubblico”.

Apprezzamento da Mollicone per appello SNAG alle forze politiche

“Bene l'appello della SNAG. Lo raccogliamo e segnaliamo che il sostegno alla rete di vendita delle edicole, come sistema di presidio dell'informazione, è già parte integrante del nostro programma”, ha affermato sabato scorso Mollicone in una nota.

“La Rete di vendita delle edicole è fondamentale per la salvaguardia del diritto dei cittadini a un'informazione libera e corretta, nonché importante presidio a tutela del pluralismo informativo. La pandemia – ricorda il responsabile cultura di FDI – ha colpito duramente le edicole italiane, rendendo necessaria una pluralità di interventi come il riconoscimento normativo delle edicole come servizi di interesse generale; va reso strutturale il Tax credit edicole riservato agli esercenti dei punti di vendita esclusivi, già fissato per il 2022, nei limiti di 4mila euro, includendo in via residuale i punti vendita non esclusivi, ampliando inoltre le spese ammesse e istituendo meccanismi premiali; inserimento di incentivi all'informatizzazione e modernizzazione di questi esercizi, nonché sostegni a chi offre servizi aggiuntivi e sostegni alle nuove aperture, soprattutto al Sud, con un'attenzione speciale alle edicole che operano sul suolo pubblico”.

Le risorse ci sono, assicura Mollicone: “sono risorse esistenti, come da nostri emendamenti, che hanno sempre ricevuto il vaglio di ammissibilità per la copertura economica".

SNAG: 10 proposte per la salvaguardia delle edicole

17 Settembre 2022

SNAG Confcommercio lancia un appello alle forze politiche in vista della prossima legislatura e lo fa attraverso un manifesto articolato in 10 proposte finalizzate alla salvaguardia e al rilancio della rete di vendita delle edicole: "una rete essenziale per la tutela del diritto all’informazione e del pluralismo e per il contrasto alle fake news”.

25.000 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale, 13.000 edicole dedicate in via prevalente alla vendita della stampa (costituite da ditte individuali o micro imprese familiari di cui il 40% sono imprese femminili), non meno di 50.000 occupati nella sola rete di vendita, 5.800 territori comunali serviti quotidianamente con la stampa, oltre 6.000 testate diffuse al pubblico, un tasso di mortalità di impresa netto che (grazie alle misure di sostegno pubblico) è sceso dal – 13,3% del 2019 al -6,5% del 2021. Questa in sintesi la rete della vendita della stampa in Italia.

Il Presidente SNAG Andrea Innocenti ha commentato: “la rete di vendita delle edicole può ancora essere salvata ma servono risposte urgenti e concrete. Per questo motivo abbiamo rivolto un Appello a tutte le forze politiche articolato in 10 punti. La rete delle edicole è essenziale per garantire il pluralismo e promuovere una informazione di qualità, contrastando le fake news. Servono però misure di sostegno e incentivi per permettere alle edicole di raggiungere la sostenibilità economica e di modernizzarsi. Purtroppo i ricavi derivanti dalla vendita della stampa sono molto bassi, il calo delle vendite sistematico e non abbiamo la possibilità di adeguare i prezzi (fissi per legge) ai rincari energetici o all’aumento dei costi gestionali”.

“Il punto cruciale è la sostenibilità economica e finanziaria del punto vendita. Per questo - continua Innocenti - abbiamo rivolto un appello alle forze politiche con 10 punti: si va dal riconoscimento del ruolo e della funzione pubblica della rete, alla conferma e al rafforzamento del tax credit edicola, ad un voucher tecnologia dedicato per la digitalizzazione dei punti vendita, all’istituzione di incentivi per chi garantisce un elevato livello di servizio al cittadino o per chi apre o rileva una edicola, alla tutela delle edicole su suolo pubbliche con un intervento normativo specifico e con un CUP calmierato, al sostegno ai Comuni che valorizzano la rete di vendita, all’eliminazione delle commissioni POS nella vendita di quotidiani e periodici, all’adozione delle Conferenze Unificate che attendiamo dal 2016 per ampliare i beni e i servizi in edicola, all’attuazione del protocollo che abbiamo firmato con l’ANCI e infine al contrasto agli abusi di posizione dominante da parte della Distribuzione Locale (che spesso rifiuta le forniture o limita lo sviluppo dei punti vendita imponendo costi vietati per legge) e alla definizione di un equo compenso per la vendita della stampa".

“Mi auguro di ricevere - ha concluso Innocenti - risposte concrete dalle forze politiche nei confronti di una categoria - quella degli edicolanti - che è in grave crisi ma che durante l’emergenza pandemica ha dimostrato di essere e di voler essere un servizio essenziale per il Paese (il 96% delle edicole è rimasto aperto) e che, anche in questi giorni (come sempre peraltro), sta svolgendo un ruolo importante per garantire a tutti i cittadini (anche a quelli svantaggiati o privi di competenze digitali) l’accesso ad una informazione di qualità, nel rispetto assoluto del pluralismo informativo”.

Di seguito, il manifesto con le nostre 10 proposte.

Luglio negativo per la pubblicità su quotidiani e periodici

16 Settembre 2022

Male a luglio la pubblicità sulla carta stampata. Secondo i dati comunicati da Nielsen, gli investimenti pubblicitari sui Quotidiani hanno registrato una contrazione del 15,8% rispetto all’analogo periodo 2021 mentre la raccolta sui Periodici ha evidenziato un calo addirittura del 26%.

I dati di luglio annullano i buoni risultati registrati nei primi sei mesi dell’anno e mandano in rosso il bilancio da inizio anno. Nel periodo gennaio-luglio i Quotidiani evidenziano nel complesso un calo del 3,3% rispetto all’analogo periodo 2021 mentre per i Periodici la flessione è stata del 2,1%.

In generale luglio è stato un mese negativo per la raccolta pubblicitaria, che ha evidenziato una contrazione del 10,7% rispetto a un anno prima portando a meno 1,3% la raccolta pubblicitaria dei primi sette mesi.

Su tutti questi dati, fa però notare Nielsen, pesa il confronto con l'estate degli Europei di calcio vinti dall'Italia. “L’11 luglio 2021 terminava la cavalcata vittoriosa degli Azzurri all’Europeo di Calcio che chiudeva due mesi di grande crescita anche sulla industry della comunicazione”, dichiara Alberto Dal Sasso, Ad Intel Mediterranean Cluster Leader di Nielsen sottolineando però che la performance del mese di luglio, "se confrontata con il periodo omologo legato agli ultimi mondiali in Russia (sembra oggi un paradosso), è positiva con un progresso del 2,3%”.

Il futuro resta un’incognita. “Andiamo verso un autunno complicato, l’attesa delle elezioni non ha mai favorito la spinta sulla comunicazione pubblicitaria e questa è storia, d’altro lato abbiamo un evento che potrà agire da traino e anche questa è storia, in un periodo interessante per le audience, gli streaming e dunque per le aziende che comunicano”. afferma Dal Sasso.

Tornando ai singoli mezzi d’informazione, a luglio la Tv ha fatto anche peggio rispetto ai Quotidiani, evidenziando una contrazione del 21,4% degli investimenti (meno 8,9% nel periodo gennaio-luglio 2022).

In crescita invece la Radio: più 6,7% a luglio e più 4% nei primi sette mesi dell’anno. Positiva anche la raccolta web: più 3,4% nel periodo gennaio-luglio. Bene pure l’Out of home con un più 80% nel periodo gennaio-luglio 2022 e la Go TV con un più 50,2%. In ripresa il Direct mail (più 0,7%) e gli investimenti pubblicitari sul mezzo Cinema.

Debutta il 3 novembre “il T”, nuovo quotidiano del Trentino

15 Settembre 2022

Sono tante le singolarità del nuovo giornale che sta per nascere in Trentino, a partire dal nome: “il T”. Basta una lettera maiuscola per identificare una testata che rivendica a gran voce il forte legame con il territorio che intende rappresentare.

L’appuntamento in edicola è per giovedì 3 novembre. Mancano dunque solo poche settimane per scoprire il volto del nuovo quotidiano fortemente voluto dal mondo imprenditoriale locale e che nasce con un compito importante: aumentare la pluralità dell’informazione e controbilanciare l’egemonia de L’Adige, lo storico giornale di Trento che fa capo alla famiglia Ebner e che è rimasta l’unica testata locale della zona dopo la chiusura, nel 2021, de il Trentino (che nel frattempo era passato nelle mani di Ebner dando vita ad una pericolosa concentrazione editoriale con due giornali locali nella stessa area controllati dalla stessa proprietà).

L’annuncio ufficiale della nascita del nuovo quotidiano era arrivato lo scorso 24 maggio con una conferenza stampa organizzata per l’occasione. Un annuncio che non era passato inosservato. Innanzitutto per la decisione di dare vita a un quotidiano cartaceo in un momento in cui le vendite in edicola sono in flessione (anche se i dati di luglio hanno sorpreso in positivo evidenziando un inatteso incremento diffuso delle vendite) mentre i prezzi della carta sono alle stelle.

In secondo luogo proprio per il fatto che tra i promotori dell’iniziativa editoriale ci fosse anche Confindustria oltre ad altre associazioni imprenditoriali: dai costruttori dell’ANCE agli albergatori dell’ASAT, ma anche l’Associazione Artigiani di Trento e la Federazione Trentina della Cooperazione riuniti in una neo costituita società no profit.

Tra i più convinti promotori di questa impresa editoriale c’è infatti Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento e fondatore, oltre che amministratore delegato, di GPI; società quotata in Borsa attiva nei servizi sanitari e alla Pubblica Amministrazione con oltre 8.000 dipendenti. Accanto a lui c’è Luciano Paris, ex amministratore delegato dell’Adige.

Con questo nuovo giornale, afferma Manzana in un’intervista a Prima Comunicazione, vogliamo essere “espressione dei moderati, del partito del sì, del dibattito, del confronto su temi come il futuro dell’autonomia della Provincia, che dobbiamo ogni giorno meritarci e del cui secondo statuto ricorre il cinquantesimo anniversario, ma anche il cambiamento climatico, la sostenibilità, il futuro dei nostri giovani, il lavoro e la denatalità, il sociale. Vogliamo parlare di gestione dei rifiuti, Valdastico, agricoltura biologica, turismo montano, se vale o non vale la pena innevare a bassa quota. Riteniamo che Il T possa rappresentare quella maggioranza silenziosa che in questo momento si vede svilita e a cui vengono date in un tweet risposte che dovrebbero essere complesse. Questo no. Saremo l’antitesi dei tweet”.

Sale dunque l'attesa per il debutto de "il T". Accanto al quotidiano in edicola ci sarà la versione digitale oltre al sito e ai social. Una ventina i giornalisti che formano la redazione, guidati dal direttore Simone Casalini.

SNAG partecipa alla Conferenza di Sistema di Confcommercio

13 Settembre 2022

Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, torna in presenza, quest’anno, la Conferenza di Sistema di Confcommercio, appuntamento annuale di discussione sui temi caldi di attualità che condizionano lo sviluppo delle imprese del terziario.

L'edizione 2022 si articola in tre giornate fitte di appuntamenti, dibattiti, tavoli di discussione e gruppi di lavoro che vedranno radunati a Villasimius (Cagliari) il 28, 29 e 30 settembre prossimi centinaia di delegati delle varie Associazioni territoriali e di categoria aderenti a Confcommercio e a cui SNAG ha il piacere di partecipare attraverso la presenza del Presidente Nazionale Andrea Innocenti.

Ad aprire i lavori dell’assemblea plenaria sarà il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. Quest’anno il focus scelto per inaugurare la Conferenza di Sistema non poteva che essere dedicato ai temi della pandemia e della guerra e ai nuovi scenari di geopolitica e di geoeconomia che ne conseguono.

Al centro della seconda giornata ci saranno invece le tematiche legate alla crisi energetica e all’impatto che questa sta avendo sulle imprese, in particolare quelle rappresentate da Confcommercio.

Nel terziario, come ha più volte ripetuto il Presidente Sangalli, sono 120.000 quelle a rischio chiusura a causa degli insostenibili rincari delle bollette, con un impatto occupazionale negativo che mette in pericolo 370 mila posti di lavoro.

La giornata conclusiva sarà invece dedicata all’altro grande tema destinato a cambiare il mondo del lavoro, incluso quello dei settori rappresentati da Confcommercio, ossia la transizione digitale e la necessità per le imprese di adeguarsi alle nuove tecnologie, inclusa l’intelligenza artificiale.

Nell’arco delle tre giornate si svolgeranno, parallelamente, vari gruppi di lavoro incentrati su tematiche specifiche: dal PNRR alla rappresentanza 4.0, dalla mobilità al mercato del lavoro, dalle nuove tendenze legate a turismo e cultura al mercato finanziario.

Sullo sfondo, come prevedibile, anche le reazioni a caldo all’esito delle urne, con la Conferenza di Sistema che quest’anno si tiene a ridosso delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo.

Tanti, dunque, i temi di approfondimento e di discussione in grado di fornire ai partecipanti una visione d’insieme il più ampia possibile sulle sfide e sulle opportunità, ma anche sui rischi e sui pericoli, che caratterizzano il prossimo futuro.

L’obiettivo è quello di tornare al lavoro con gli strumenti più adeguati per compiere le migliori scelte sindacali possibili a tutela delle categorie di lavoratori e delle imprese rappresentate.


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