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Vendite quotidiani in edicola, ad aprile segnali di stabilizzazione

10 Giugno 2022

I dati di aprile sulle vendite di quotidiani in edicola resi noti da ADS (Accertamenti Diffusione Stampa) indicano per molte testate una sorta di stabilizzazione. I segni negativi prevalgono, ma rispetto al mese precedente il calo delle vendite riguarda poco più che una manciata di copie. Resta invece ancora ampio, ma meno che in passato, il divario con le copie vendute nell’analogo mese dell’anno precedente. Analizziamo nel dettaglio i dati.

Partiamo dal Corriere della Sera, che si conferma il quotidiano più letto dagli italiani con 148.723 copie vendute in edicola nel mese di aprile: il 2,8% in meno rispetto a quelle del mese precedente e il 7,4% in meno rispetto a un anno prima. Stabili attorno ai minimi storici le vendite di Repubblica. L’ammiraglia del gruppo GEDI ha venduto in edicola 87.389 copie, 265 in meno rispetto alle 87.654 di marzo. Rispetto a un anno prima, però, la contrazione resta marcata, con un meno 22,99%. Sono state 68.074 le copie vendute in edicola per La Stampa, l’1,8% in meno rispetto a marzo 2022 e il 3,2% in meno rispetto a marzo 2021.

Buona tenuta del dato mese su mese anche per le tre testate del gruppo QN. Il Resto del Carlino conteggia vendite per 62.387 copie, 269 in meno rispetto a marzo, ma il 9,57% in meno rispetto alle quasi 69.000 di un anno prima. La Nazione si ferma a 40.576 copie, con un modesto calo del 2% rispetto a marzo, ma con una contrazione del 13,38% rispetto ad aprile 2021. Il Giorno si attesta sulle 18.634 copie vendute in edicola, 260 in meno rispetto a marzo, ma con un calo del 10,73% rispetto ad aprile 2021. Passando agli altri quotidiani, restano stabili le vendite per Avvenire: 5.573 ad aprile, in aumento rispetto alle 5.465 di un anno prima.

Pe quanto riguarda i giornali d’opinione, segnaliamo la flessione di copie per La Verità, che mette un freno al trend controcorrente degli ultimi anni. Ad aprile il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro ha venduto 26.938 copie, il 4,1% in meno rispetto a marzo, mantenendo comunque un netto sogno positivo rispetto ad un anno prima: più 10,9%. Ad aprile perde il 2,5% di copie Il Giornale rispetto al mese precedente, con una flessione di oltre il 19% rispetto all’analogo periodo 2021. 700 copie in meno rispetto al mese precedente per Libero, che si ferma a 18.070 copie, il 16,2% in meno rispetto alle quasi 21.000 vendute in edicola ad aprile 2021. Con vendite in aprile per 6.619 copie perde quasi il 9% il Manifesto rispetto a marzo, il 17,6% in meno rispetto alle oltre 8.000 vendute ad aprile 2021.

In riferimento agli economici, perde copie Il Sole 24 Ore, 24.726 quelle vendute in edicola in aprile, il 2,12% in meno rispetto a marzo e addirittura il 26,4% in meno rispetto alle 33.611 vendute ad aprile 2021. Crescono invece le vendite per Italia Oggi che salgono a 6.722, il 23% in più rispetto al mese precedente ma il 9,2% in meno rispetto a anno prima.

Discorso a parte per i quotidiani sportivi. Vendite in crescita per La Gazzetta dello Sport che con 85.573 copie mette a segno un aumento di vendite del 2,8% rispetto al mese precedente e addirittura di quasi il 52% rispetto alle 56.326 copie di aprile 2021. Vendite in aumento (più 1,1%) anche per Tuttosport rispetto a marzo, ma in lieve flessione rispetto a un anno prima (meno 6%). Vendite stabili sopra le 34.000 copie, infine, per Il Corriere dello Sport: 34.309 ad aprile 2022, 34.710 a marzo 2022, 34.177 ad aprile 2021.

Innocenti premia la giornalista sportiva Stefania Scarfò

10 Giugno 2022

Il Presidente di SNAG Nazionale, Andrea Innocenti, premia la giornalista dott.ssa Stefania Scarfò (insieme nella foto in alto) nel corso della manifestazione NOTTE DEL PALLONE ROSA svoltasi a Cardinale, nelle splendide colline della provincia di Catanzaro, lo scorso 9 luglio.

Tale manifestazione è nata undici anni fa nel comune di Scandicci per ricordare una ragazza, Maria Nisticò, che lavorava nel mondo editoriale fiorentino e che nei momenti liberi si allenava costantemente nel nuoto e proprio in questo contesto ha perso la vita.

L’evento ha lo scopo di premiare in nome di Maria le persone che si distinguono nel mondo sportivo e in particolare le donne.

Dopo il saluto delle Amministrazioni Comunali di Scandicci e di Cardinale, città nativa di Maria, Roberto Sarti Vinciguerra, bravissimo presentatore radiotelevisivo, a sorpresa, e con la meraviglia dei presenti, è riuscito ad effettuare un collegamento con l’Inghilterra dalla città di Rotherham con la Nazionale Italiana di Calcio Femminile che il giorno successivo avrebbe giocato la partita di calcio nel girone del Campionato Europeo Femminile.

Numerose le persone premiate nel corso della serata, tra cui:
CF Pelletterie Firenze calcio A5 femminile;
Presidente Beniero Fanfani calcio A5 femminile;
Direttore Generale Tamara Gomboli A5 femminile;
Amministratori Comunali di Scandicci e Cardinale;
La giornalista sportiva dott.ssa Stefania Scarfò;
Rosalba Forciniti Campionessa Olimpica medaglia di bronzo;
Martina Molinaro arbitro internazionale di calcio femminile;
Gianfranco Puja Aia Lamezia
Francesco Zangara Presidente AIA Catanzaro;
Leo Procopio Presidente AIA Soverato;
Franco Longo Presidente CRA Regione Calabria;
Pippo Capellupo Presidente delle Proloco Regione Calabria;
Paolo Tepsich Mentor Talent UEFA;
Francesco Cosso arbitro di calcio serie A, AIA Reggio Calabria.

Al termine dell’evento, il Presidente Innocenti ha avuto l’opportunità di incontrare alcuni rivenditori di giornali della provincia di Catanzaro presenti alla manifestazione e dialogare con loro sulle problematiche e sui sostegni dello Stato in favore dei rivenditori di giornali.

L’appuntamento di tale evento, con il consenso di ambedue le Amministrazioni Comunali, è atteso per l’edizione 2023, dove lo SNAG ha assicurato la sua presenza.

A margine della manifestazione, Sergio Innocenti, organizzatore di tutti gli eventi fino ad ora effettuati, ha rilasciato la seguente comunicazione: “la nostra manifestazione "Notte del Pallone Rosa - Premio Maria Nisticò" è nata nel 2011 e da allora è costantemente migliorata acquisendo nel tempo sempre maggiore prestigio e notorietà. Quest'anno siamo riusciti ad organizzare l'undicesima edizione a Cardinale, in provincia di Catanzaro, paese di origine di Maria Nisticò, e si è trattata di un'esperienza unica. Tutto questo cammino ci è stato reso possibile grazie alla generosità di alcuni amici che tengo a citare ed a ringraziare: Alessandro Amadori, Roberto Boretti, Andrea Innocenti, Carmen Paroni, Morteza Rafati, che in questi undici anni in tempi e modi diversi con generosità ci hanno sostenuto in quelle che sono state le inevitabili spese organizzative. Quest'anno alla lista ci sembra doveroso aggiungere l'Amministrazione Comunale di Cardinale per il vitto e alloggio, spostamenti locali ed attività tecnico/logistiche offerto a noi organizzatori della manifestazione".

"Trovo però assolutamente doveroso esprimere - ha concluso - un maiuscolo RINGRAZIAMENTO anche a chi in queste undici edizioni ha offerto, a titolo assolutamente gratuito, tutta la sua professionalità e competenza nel condurre con la proverbiale e inimitabile brillantezza e simpatia cui solo lui è capace di sprigionare colui che gli applausi li richiede costantemente per le premiate, per chi premia, per gli ospiti, per noi organizzatori ma mai per se stesso che alla fine è quello che più di tutti se li merita. Parlo ovviamente di Roberto Sarti Vinciguerra. Rosario ed io lo ringraziamo spesso, ma sempre in privato. In questa occasione, certo di interpretare i sentimenti anche di Rosario e di tutta la famiglia Nisticò, lo faccio pubblicamente con questo post. Grazie di cuore Roby”.

Edicole e giornali, presidio di libertà. Parte la campagna promossa da FIEG e edicolanti

09 Giugno 2022

Il 14 giugno partirà la campagna pubblicitaria promossa da FIEG in collaborazione con le organizzazioni sindacali degli edicolanti (SNAG, SI.NA.GI, UIL TuCS, FENAGI, Usiagi Ugl, CISL giornalai).

“COMPRA UN GIORNALE. SCEGLI L’INFORMAZIONE DI QUALITÀ. EDICOLE E GIORNALI, PRESIDIO PER LA LIBERTÀ” è il claim dell’annuncio che verrà riproposto sui principali quotidiani e riviste associati alla FIEG. La creatività è stata affidata a VMLY&R.

L’obiettivo del progetto comunicativo è quello di “sottolineare il valore dell’informazione di qualità” oltre che “sensibilizzare i cittadini sull’importanza di comprare e non solo di leggere i giornali perché l’acquisto rende la stampa libera e indipendente”.

Il messaggio intende anche “ribadire il ruolo delle edicole quale luogo fondamentale della diffusione della stampa, veri e propri spazi di democrazia e presidi di libertà".

L’invito è rivolto direttamente ai cittadini, per sensibilizzarli a recarsi in edicola ad acquistare un giornale dove trovare notizie approfondite e autorevoli.

COMUNICATO STAMPA - Dalla Liguria un'apertura verso le edicole

07 Giugno 2022

Il 25 maggio scorso il Presidente dello SNAG, Andrea Innocenti, è stato ricevuto dal Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Un incontro positivo che ha consentito di verificare la disponibilità della Regione al sostegno delle rivendite, in linea con i contenuti del recente Protocollo Anci-FIEG-Edicolanti che “tratteggia” un nuovo modello di edicola come “hub di servizi al cittadino”.

Il Testo Unico in materia di commercio della Liguria rappresenta già una cornice normativa estremamente evoluta consentendo agli edicolanti di vendere, oltre alla stampa quotidiana e periodica, molti altri prodotti. Inoltre, prevede un "Fondo di sostegno per l’innovazione delle edicole” per finanziare opere inerenti alla struttura dei punti vendita, dotazioni informatiche per l’erogazione di servizi e informazioni a favore della clientela. Ora serve tramutare in realtà quello che la cornice normativa già prevede. E occorre che anche gli edicolanti facciano la loro parte, mettendosi in gioco e scommettendo sulla loro attività.

Al riguardo il Presidente della Regione Giovanni Toti ha dichiarato: “Quella delle edicole è una rete preziosa e capillare, capace di fornire un vero e proprio presidio territoriale, che ha già dimostrato la sua importanza e rilevanza durante la pandemia, ad esempio con la distribuzione delle mascherine. A questo punto nella nostra regione i tempi sono maturi per studiare un grande progetto pilota per questa categoria che valorizzi e potenzi il ruolo delle edicole: l’obiettivo è una loro evoluzione che le faccia diventare dei veri e propri sportelli di servizio per i cittadini, con investimenti che puntino non solo sulla formazione, ma anche sulle infrastrutture tecnologiche, un elemento sempre più capace di fare la differenza”.

Il Presidente SNAG Innocenti ha manifestato grande soddisfazione per l’incontro: “Devo ringraziare personalmente il Presidente Toti per la disponibilità e per gli utili spunti messi sul tavolo. Indirizzare verso le edicole servizi è fondamentale, come è fondamentale trovare risorse tra i fondi regionali. L’apertura dei fondi POR e FERS in questo senso è importantissima. Noi edicolanti però dobbiamo fare la nostra parte. Ci vuole coraggio e determinazione. Bisogna investire sulla formazione e sulla digitalizzazione delle edicole. Le edicole devono trasformarsi, la Regione può aiutarle economicamente e con interventi normativi o un pacchetto di servizi, ma noi rimaniamo artefici del nostro destino, dobbiamo credere in una edicola 4.0, informatizzata, digitale, aperta alla vendita di beni e servizi ulteriori, seguendo un percorso simile a quello che da anni hanno intrapreso le Tabaccherie. Come oggi una Tabaccheria non vive di sole sigarette, non si può più immaginare un’edicola che viva di soli giornali”.

Crescono i lettori di quotidiani e riviste

01 Giugno 2022

Secondo i dati contenuti nell’edizione Audipress 2022/I, sono stati 31,9 milioni gli italiani che hanno letto o sfogliato almeno uno dei principali titoli stampa su carta o digitale replica negli ultimi 30 giorni, pari al 60,2% della popolazione, lo 0,7% in più rispetto alla precedente indagine Audipress.

Da rilevare, inoltre, che sono apparsi in crescita i lettori di tutti i singoli comparti editoriali: Quotidiani 0,8%, Settimanali 0,5%, Mensili 2,1%.

É inoltre proseguito l’incremento dei lettori che preferiscono le edizioni digitali: sono ora 6 milioni, l’11,6% in più rispetto alla precedente edizione Audipress, ma rappresentano solo l’11,3% della popolazione restando quindi una quota piuttosto piccola.

“Le principali testate italiane dimostrano di saper rispondere alla richiesta di contenuti certificati e di qualità anche declinandosi in un sistema multipiattaforma, contribuendo ad arricchire un panorama multimediale complesso e diversificato”, ha osservato il Presidente di Audipress, Ernesto Mauri, secondo cui la pandemia ha abbassato le resistenze verso lo sviluppo digitale, creando nuove esigenze e consolidando nuovi comportamenti e abitudini.

I dati Audipress 2022/I sono il risultato di 33.642 interviste sulle abitudini di lettura e la fruizione delle principali testate italiane su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 14 anni e oltre, effettuate durante 35 settimane complessive, dal 19 aprile 2021 al 10 aprile 2022.

COMUNICATO STAMPA – SNAG chiede al Governo di rafforzare le misure per le edicole

31 Maggio 2022

Da un’analisi condotta da SNAG-Confcommercio su dati Infocamere, nel 2021 si è registrata la chiusura di circa 850 edicole esclusive. Il fenomeno è in parte dovuto ad un rimbalzo negativo rispetto al 2020 (il 2020 rappresenta un’anomalia poiché l’emergenza pandemica, il sistema dei ristori e il blocco dei licenziamenti hanno determinato una situazione di “stasi” in cui molti esercizi commerciali hanno posticipato le cessazioni) e, in parte, alla grave crisi e alla scarsa remuneratività dell’attività di vendita della stampa.

Il Presidente di SNAG, Andrea Innocenti, ha così commentato i dati di mortalità delle edicole: “È un dato che preoccupa. Bisogna però mettere in chiaro un fatto: le misure di sostegno pubblico che sono state messe in campo dal Governo hanno letteralmente “salvato” la rete di vendita. Nel 2020 non abbiamo praticamente registrato chiusure e nel 2021 –nonostante l’emergenza pandemica – sono cessate meno della metà delle edicole che avevano chiuso i battenti nel 2019. La strada è giusta. Per questo motivo ho scritto al Sottosegretario Moles chiedendo di conservare, rafforzare e implementare le misure di sostegno pubblico alle rivendite di giornali, nonché di sostenere l’apertura di nuove edicole, il turnover generazionale e l’imprenditoria femminile e giovanile nel settore. É fondamentale infatti sostenere anche la natalità di nuove edicole e avvicinare le donne e i giovani a questa attività che si sta evolvendo rapidamente in questi anni”.

Il Presidente Innocenti ha inoltre aggiunto: “Utilizzare parte del fondo straordinario per istituire un bonus alle edicole che garantiscono un elevato livello di servizio al cittadino, confermare e rafforzare il tax credit edicole ed utilizzare i fondi del PNRR per promuovere la digitalizzazione delle edicole e l’informatizzazione (come peraltro già previsto in un ordine del giorno approvato in Commissione Cultura), sono obbiettivi che possono e devono essere realizzati entro questa legislatura e mi auguro che il Governo possa sostenere le edicole con ancora più energia nei prossimi mesi. In questi mesi infatti abbiamo lavorato alacremente con FIEG e con le imprese di distribuzione per immaginare un futuro sostenibile per la rete di vendita e per promuoverne la modernizzazione, ma serve un sostegno pubblico”.

“Sono fiducioso – ha concluso Innocenti – che il Governo possa continuare a sostenere la rete di vendita, tutelando il diritto di accedere ad un’informazione a mezzo stampa di qualità su tutto il territorio e a vantaggio di tutta la popolazione, anche delle fasce più deboli e di quelle prive di competenze digitali”.

Confindustria tra i promotori di un nuovo quotidiano in Trentino

30 Maggio 2022

Dal 1° novembre il Trentino Alto Adige avrà un nuovo quotidiano locale cartaceo,“un giornale dei trentini, per i trentini”, come è stato definito dai promotori.

Il progetto è stato presentato a Trento, la settimana scorsa, dall’editore, la neo costituita Fondazione Synthesis, un ente no profit che ha tra i promotori le principali associazioni del territorio: Ance Trento, Associazione Albergatori (ASAT), Associazione Artigiani, Confindustria Trento e Federazione Trentina della Cooperazione, oltre che soci sostenitori come associazioni imprenditoriali, culturali, di volontariato, fondazioni, enti pubblici e, anche, soci ordinari, ossia singole imprese o persone fisiche.

«Il nostro obiettivo – ha dichiarato il presidente di Confindustria Trento, Fausto Manzana, durante la presentazione (foto in alto) – è far crescere con il dibattito e il confronto la credibilità del nostro giornale che si presenta moderato, non anti governativo né filo governativo».

Un nuovo punto di vista che aumenta la pluralità dell’informazione

Sono 22 i giornalisti chiamati a confezionare il nuovo prodotto editoriale, che nel formato cartaceo avrà 40 pagine e uscirà tutti i giorni ad eccezione del lunedì. Ampio spazio sarà dedicato anche all’online. A dirigerlo è stato chiamato Simone Casalini, che ha avuto in passato esperienze al Corriere del Trentino ed è stato anche caporedattore web del Corriere del Veneto e del Corriere di Bologna.

L’obiettivo del nuovo quotidiano è diventare espressione della comunità trentina ma anche fornire un nuovo punto di vista. Con questa nuova realtà editoriale, ha precisato il vicepresidente della Federazione Trentina della Cooperazione, Italo Monfredini, vogliamo “offrire una pluralità di voci che è l’essenza della democrazia e di una crescita economica moderata”, e vogliamo “creare un ambiente democratico e plurale, dove non ci siano monopoli e oggi siamo fondamentalmente in un monopolio dal punto di vista dell’informazione”.

Il nuovo quotidiano colma il vuoto lasciato da il Trentino

Il nuovo quotidiano, di cui non si sa ancora in nome, va infatti a colmare un vuoto. Dopo 75 anni di storia, a gennaio dello scorso anno chiudeva il Trentino (rimane attiva solo la versione online), storica testata del territorio, in seguito a una decisione unilaterale dell’editore Michl Ebner, che aveva rilevato il quotidiano da GEDI nel 2016.

Attraverso Athesia, Ebner è proprietario anche dell’altro principale quotidiano locale, l’Adige di Trento, storica testata fondata 71 anni fa da Flaminio Piccoli, e Radio Dolomiti, testate acquisite nel 2018 su cui ha acceso un faro anche l’Antitrust. Fanno capo a Ebner anche l’Alto Adige di Bolzano (acquistato da GEDI nel 2016) e Dolomiten, il giornale di famiglia in lingua tedesca diretto dal 1995 dal fratello di Michl, Toni Ebner. Di fatto in Trentino vige un semi monopolio dell’informazione, con l’unica eccezione dei dorsi locali pubblicati dal Corriere della Sera, ossia il Corriere del Trentino e il Corriere dell’Alto Adige.

Soddisfazione da parte di FNSI e Assostampa

Far decollare una nuova iniziativa editoriale cartacea in un momento in cui l’editoria è in forte crisi e il prezzo della carta è alle stelle potrebbe sembrare un azzardo. Ma il numero uno di Confindustria Trento non ha dubbi: “Siamo imprenditori e sappiamo la differenza che c’è tra rischio e azzardo. Fare cultura può essere un rischio ma crediamo nella forza del pluralismo che oggi non c’è”.

La notizia ha riscosso il plauso di FNSI, Assostampa Trento. «Nonostante la crisi che sta attanagliando il mondo dell’editoria c’è fame e sete di informazione di prossimità, certificata e di qualità», ha sottolineato in una nota il segretario del sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Rocco Cerone, auspicando «l’assunzione di parte dei cento colleghi precari censiti in provincia di Trento nella nuova iniziativa editoriale, tra cui anche i cassaintegrati del Trentino».

Il ruolo della Fondazione

La scelta di una Fondazione come editore della testata è particolare e ha una finalità ben precisa, secondo i promotori. “La Fondazione si pone come istituzione culturale ad ispirazione sociale, permanente ed aperta alla comunità, snodo di alta divulgazione”, si legge sul sito di Confidustria Trento. Che poi precisa: “la Fondazione avrà dunque anche l’obiettivo di promuovere progetti sul territorio, occasioni di formazione e di informazione, iniziative e appuntamenti rivolti alla popolazione, con particolare riguardo ai giovani e al mondo delle scuole”.

Nella prima fase, il cda della Fondazione risulta così composto: presidente Fausto Manzana (presidente Confindustria Trento) mentre i Consiglieri sono Roberto Simoni, presidente Cooperazione Trentina), Italo Monfredini (Cooperazione), Barbara Fedrizzi (Confindustria), Marco Segatta (presidente Associazione Artigiani), Gianni Battaiola (presidente Associazione Albergatori), Andrea Basso (Presidente Ance Trento).

Gli italiani riscoprono le librerie fisiche. Boom dei manga

23 Maggio 2022

Sbaglia chi pensa che il fumetto non abbia sufficiente dignità letteraria per essere paragonato a un buon libro. Si tratta di un genere che non conosce crisi e che ha avvicinato alla lettura tanti giovani, e meno giovani, con prodotti di qualità e di raffinata bellezza artistica e grafica.

Vendite di fumetti in crescita nei primi 4 mesi dell'anno

L’anno scorso nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione sono state vendute 11,543 milioni di copie di fumetti, corrispondenti ad un valore, a prezzo di copertina, di poco più di 100 milioni di euro (100,245 milioni per l’esattezza), secondo i dati forniti dall’Associazione Italiana Editori (AIE). Raffrontando tali dati con quelli del 2019, anno pre-pandemia, si scopre che le copie vendute sono quasi triplicate (più 256%) e il valore del venduto è quasi raddoppiato (più 175%).

La passione degli italiani per il fumetto continua. Nei primi quattro mesi dell’anno sono state vendute 3,586 milioni di copie (erano 2,862 milioni nell’analogo periodo 2021) per un valore, a prezzo di copertina, di 31,3 milioni di euro (contro i 24,8 milioni nei primi 4 mesi dell’anno precedente).

Boom per i manga: vendite quintuplicate rispetto al 2019

Naturalmente, non si può generalizzare quando si parla di fumetto. Degli oltre 100 milioni di euro spesi l’anno scorso in fumetti nelle librerie e nei supermercati, l’AIE fa sapere che oltre la metà, ossia 58,3 milioni (il 58,1%) sono stati spesi per l’acquisto di manga, che sono un po’ la novità che ha trainato il mercato. Basti pensare che nel 2019 le vendite erano pari a 11,2 milioni di euro. In pratica, in un paio d’anni le vendite in valore di manga in Italia sono più che quintuplicate. Sempre con riferimento al 2021, altri 29,7 milioni (il 29,7%) sono stati spesi in graphic novel, fumetti e comic strip e 12,2 milioni (il 12,2%) in fumetti per bambini e ragazzi.

I dati sono stati presentati in occasione della 34esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che ha chiuso i battenti con numeri da record in termini di visitatori (168.732, battuto il record di ottobre) e editori presenti, a conferma dell'interesse che l'editoria libraria sta riscuotendo. Si tratta inoltre della prima volta che l'AIE diffonde i numeri che definiscono il mercato del fumetto in Italia, un'inziativa condotta in collaborazione con il programma Eudicom finanziato dalla Commissione Europea attraverso Europa Creativa.

Freno tirato per i libri nei primi quattri mesi dell'anno

Inizia invece con una flessione il 2022 per il mercato dei libro. In base ai dati comunicati dall'AIE, nei primi quattro mesi sono stati venduti 32 milioni di libri nei canali trade (librerie fisiche e online e grande distribuzione) per 469 milioni di euro di valore a prezzo di copertina, in flessione rispettivamente del 2,5% e del 3,7% rispetto i primi quattro mesi dell’anno precedente. Ma rispetto al 2019, ossia l’anno pre-pandemia, il risultato è positivo: più 17% in termini di copie vendute e più 16% in termini di valore di copertina.

Gli italiani riscoprono le librerie fisiche

Da notare, in particolare, che si interrompe la crescita dell’online che proseguiva ininterrotta dal 2019, mentre le librerie fisiche continuano a recuperare terreno dopo il crollo nel 2020 a causa delle chiusure dovuta alla pandemia. A livello di quote, le librerie superano la metà delle vendite con il 52,4%, l’online si ridimensiona al 43%, la grande distribuzione cala ancora fino al 4,6%.

Gli acquirenti che nelle loro scelte dichiarano di essere stati influenzati “molto” o “abbastanza” da quanto letto, visto o ascoltato sui social network sono il 59% nel 2021, erano il 50% nel 2019. La crescita di questa influenza si rispecchia nella top 10 dei primi quattro mesi, anche se la lista dei primi dieci libri più letti dà solo un’idea parziale di come si muove il mercato.

Il Tirreno sbarca a Firenze

18 Maggio 2022

"Il coraggio della sfida, la forza delle idee" è lo slogan scelto da Il Tirreno per inaugurare, da oggi 18 maggio, la nuova edizione di Firenze del quotidiano. Grafica rinnovata, inchieste, approfondimenti e, naturalmente, tanta cronaca e tanto sport con un ampio spazio dedicato alla Fiorentina, sono gli ingredienti con cui il Gruppo SAE conta di vincere la sfida.

La redazione è già al completo e si compone di sei giornalisti, di cui tre sono rappresentati da nuove assunzioni. Il prezzo di copertina resta invariato a 1,50 euro, ma i contenuti si arricchiscono, a conferma del forte interesse che l’editore riserva ancora alla carta stampata e in particolare al “giornalismo di qualità” fondato su credibilità e autorevolezza.

Con questa mossa il Gruppo SAE fa un ulteriore investimento nell’editoria locale rafforzando il proprio peso in Toscana. Oltre a Il Tirreno, SAE pubblica la Nuova Sardegna, la Gazzetta di Reggio, la Gazzetta di Modena e la Nuova Ferrara, testate molto radicate sul territorio.

Per inaugurare la nuova edizione de "Il Tirreno Firenze" il Gruppo Sae ha organizzato in mattinata a Firenze un incontro dal tema ''La via toscana del giornalismo'' che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Sindaco di Firenze, Dario Nardella, insieme a Luciano Tancredi, direttore de Il Tirreno.

Da segnalare, nelle scorse settimane, le proteste del Cdr e dell'assemblea del quotidiano che hanno accusato il Gruppo SAE "di finanziare nuove iniziative, come l’apertura di una redazione a Firenze, chiedendo nuovi sacrifici ai giornalisti”. Una protesta che aveva ottenuto da subito l'appoggio e la solidarietà diAssostampa Toscana, d’intesa con la Fnsi. 

FIEG si appella al Governo mentre continua anche a marzo il calo delle vendite di quotidiani

11 Maggio 2022

“Definire con la massima sollecitudine possibile le misure per l’utilizzo delle risorse già stanziate e disponibili del Fondo straordinario per l’editoria del 2022 che dovevano essere individuate entro la fine dello scorso mese di marzo”. Nel giorno della pubblicazione dei dati ADS (Accertamenti Diffusione Stampa) sulla diffusione dei quotidiani in marzo, che mostrano un’ulteriore flessione, gli editori della FIEG sollecitano il Governo a intervenire a sostegno del settore dell’editoria.

La crisi si aggrava, urgente intervenire

“Gli editori - si legge in una nota della FIEG - sottolineano l’ulteriore aggravarsi della crisi dell’editoria giornalistica anche a seguito dei rilevanti incrementi dei costi di produzione (carta ed energia) e, esprimendo soddisfazione per la pubblicazione della lista per l’accesso al beneficio del credito d’imposta per la carta acquistata nel 2019 e nel 2020, auspicano che in tempi rapidi si proceda alla presentazione delle domande per il credito della carta acquistata nel 2021 e per il credito sulle spese di distribuzione sostenute nel 2020 che, previsto dal decreto-legge sostegni bis del giugno 2021, a distanza di dodici mesi è tuttora in attesa di attuazione”.

Rimonta Il Corriere, ancora più giù Repubblica

Intanto i dati ADS fotografano un altro mese di vendite in contrazione per i quotidiani cartacei in edicola, con poche eccezioni. Nemmeno la guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio scorso, è riuscita a smuovere la domanda di informazione cartacea, anche se una manciata di testate ha registrato un incremento di vendite rispetto al mese precedente, come accaduto per Il Corriere della Sera, il Manifesto, Italia Oggi e Avvenire considerando i quotidiani a diffusione nazionale.

Come si diceva, tra le testate in controtendenza, continua a risalire la china Il Corriere della Sera con 153.090 copie vendute a marzo, circa 500 in più rispetto al mese precedente. Resta però negativo il bilancio rispetto a un anno prima: -2,6% se confrontato con le 157.271 copie del marzo 2021.

Nessun recupero, invece, per la Repubblica che continua a perdere copie anche a marzo, scese a 87.645. Per la prima volta le vendite del quotidiano che un contempo contendeva al Corriere della Sera il primato di quotidiano più letto dagli italiani sono scese sotto le 90.000 copie con un calo del 6,76% rispetto a febbraio e di quasi il 22% rispetto alle 112.207 copie vendute a marzo 2021.

Avvenire in controtendenza

Restando tra i quotidiani del gruppo GEDI, tiene meglio La Stampa. A marzo le copie vendute in edicola sono state 69.370, il 2,9% in meno rispetto al mese precedente e il 2,58% rispetto a un anno fa. Il Messaggero si ferma invece a 46.237 copie, quasi il 6% in meno rispetto a febbraio e quasi il 10% in meno rispetto a un anno fa. Si muove in controtendenza Avvenire, con un aumento del 2,4% delle copie rispetto a febbraio scorso e un valore invariato alle 5.562 copie rispetto a un anno fa.

Flessioni contenute, rispetto al mese precedente, anche per i tre quotidiani del gruppo QN: -1,2% Il Resto del Carlino con 62.656 copie, -2,46% La Nazione con 41.386 copie, -1,9% Il Giorno con 18.894 copie. Su base annua, invece, le flessioni percentuali salgono a doppia cifra: -10,9% Il Resto del Carlino, -12,82% la Nazione, -11,33% Il Giorno.

Economici e sportivi: le performance migliori

Tra i quotidiani economici, da segnalare il rimbalzo di vendite per Italia Oggi che, rispetto al mese precedente, vede un aumento di quasi il 60% passando da 3.431 a 5.457 copie vendute in edicola mentre nel raffronto con marzo 2021 il bilancio resta negativo con un segno meno del 25%. Vendite quasi stabili per Il Sole 24 Ore rispetto al mese precedente, mentre su base annua la flessione si attesta sul 28%.

Passando agli sportivi, si segnala un incremento marginale rispetto a febbraio per La Gazzetta dello Sport, che a marzo si conferma attorno alle 83.250 copie, in aumento anche rispetto a un anno fa ( 36%) quando le copie erano 59.570. Fa un passo indietro, invece, Il Corriere dello Sport, che rispetto a febbraio cede il 6,68% pur mantenendo un bilancio attivo rispetto a un anno prima (2,58%). Duemila copie in meno per Tuttosport, sia rispetto a febbraio scorso che a marzo 2021.

Scricchiolii per La Verità

La novità più sorprendente è la flessione di copie per La Verità. A marzo il giornale fondato e diretto da Maurizio Belpietro registra vendite in edicola per 28.111 copie, quasi il 6% in meno rispetto al mese precedente. Una flessione che interrompe una lunga serie di incrementi mensili e che comunque lascia ampiamente positivo il bilancio rispetto a marzo 2021: 15% di copie cartacee vendute.

Arretrano Il Giornale e Libero fanno un passo indietro su base mensile, con una flessione di circa 2,5% rispettivamente a 30.556 e a 18.770. Rispetto a un anno fa la flessione diventa molto più marcata: -18% per Il Giornale e -12% per Libero. Tiene bene, invece, Il Manifesto, che guadagna circa 170 copie in più rispetto a febbraio arrivando a 7.272 copie vendute in edicola, valore leggermente superiore anche a quelle del marzo 2021.


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