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Quotidiani cartacei: vendite in caduta ad agosto

10 Ottobre 2023

I nuovi dati forniti da ADS-Accertamento Diffusione Stampa indicano che ad agosto le vendite in edicola di quotidiani cartacei sono aumentate in media del 3% rispetto al mese precedente. Con riferimento ad agosto 2022, tuttavia, i dati evidenziano un calo dell’11% e una netta prevalenza di segni negativi con due uniche eccezioni: più 4% per Libero e più 1% per Il Tempo, a conferma della situazione di difficoltà che il settore editoriale sta attraversando.

Nello specifico, ad agosto Repubblica e La Stampa hanno registrato una variazione di vendite pressoché nulla rispetto al mese precedente. Il principale quotidiano del gruppo GEDI è rimasto attorno alle 74.900 copie, poco distante dalle 75.000 di luglio ma ben al di sotto delle oltre 87.000 di un anno prima (meno 11%). Idem per La Stampa che si è fermata a 60.354 copie, praticamente le stesse del mese precedente, mostrando però una caduta del 13% rispetto alle 69.528 di agosto 2022. Peggio ha fatto, in agosto, I l Corriere della Sera, che si è fermato a 136.000 copie, circa 1.500 copie in meno rispetto a luglio e 17.700 in meno rispetto ad agosto 2022, con una flessione rispettivamente dell’1% mensile e del 12% annua.

Passando agli altri quotidiani nazionali generalisti, spicca il balzo del 3% de Il Messaggero su base mensile che porta a meno 11% il bilancio annuo con una perdita di oltre 5.700 copie in un anno. In riferimento ai quotidiani che fanno capo a QN, si segnala il balzo del 2% su base mensile de La Nazione contro la flessione di vendite dell’1% per Il Resto del Carlino e Il Giorno. Per tutte e tre le testate il calo su base annua è dell’11%.

Andamento divergente, ad agosto, anche per i due principali quotidiani economici: Il Sole 24 Ore scende sotto le 22.000 copie e cede l’1% rispetto al mese precedente e il 9% su base annua. Al contrario, Italia Oggi fa un balzo del 17% rispetto a luglio portandosi a poco sopra le 6.500 copie ma manifesta un calo del 18% rispetto ad agosto 2022.

La ripresa del campionato di calcio di serie A, con le squadre ritornate in campo lo scorso 20 agosto, sostiene le vendite dei quotidiani sportivi. Con un balzo rispetto a luglio del 6% le vendite de La Gazzetta dello Sport sfiorano le 91.000 copie ma pur sempre in calo dell’11% rispetto alle oltre 102.000 copie dell’agosto 2022. Balzo in avanti del 10% per Il Corriere dello Sport su base mensile a 42.256 copie, con un tonfo anche in questo caso dell’11% su base annua. Progresso limitato al 2% per Tuttosport che si consolida attorno alle 26.600 copie, 5.000 in meno rispetto alle 28.700 dello scorso anno (meno 17 per cento).

Andamento in ordine sparso, invece, per i quotidiani politicamente schierati. Con 21.900 copie ad agosto, Libero segna un progresso del 3% su base mensile e del 4% su base annua, confermandosi, insieme a Il Tempo, l’unica testata ad aver incrementato le vendite in edicola rispetto ad un anno prima. Resta fermo attorno alle 26.800 copie Il Giornale, che però evidenzia un calo del 12% rispetto ad agosto 2022 quando le vendite in edicola superavano le 30.000 copie. La Verità guadagna terreno rispetto a luglio (più 3%) con 24.169 copie, ma arretra del 14% su base annua. In lieve flessione Il Fatto Quotidiano che scende a 22.800 copie, l’1% in meno rispetto a luglio e l’11% in meno rispetto ad agosto 2022. Balzo in avanti su base mensile del 3% per Il Manifesto, che però cede il 15% nel raffronto annuale.

Andamenti divergenti tra le testate locali, con circa la metà in progresso ad agosto rispetto a luglio e l’altra metà in flessione. Tutte, però, presentano segni negativi nel raffronto su base annua.

Bonus edicole 2023: non ancora definite le date per presentare la domanda

05 Ottobre 2023

A seguito delle tante richieste di chiarimento che ci stanno pervenendo dai nostri Associati, precisiamo alcuni importanti aspetti riguardanti il prossimo Bonus edicole 2023.

PRESENTAZIONE DOMANDE – Al momento non è ancora stata definita la data per poter presentare la domanda per il Bonus edicole 2023 e nemmeno le modalità per la sua fruizione. La loro definizione sarà prossimamente oggetto di un ulteriore provvedimento a cura del Capo del Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria.

AVENTI DIRITTO AL BONUS –Possono presentare domanda i titolari di imprese che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici, ossia le cosiddette edicole esclusive aventi codice ATECO 47.62.10.

In attesa di ulteriori chiarimenti da parte del Dipartimento dell’Editoria, e con la premessa che non c’è alcuna evidenza che le regole dell’anno scorso saranno riproposte anche per il nuovo Bonus, vale la pensa ricordare che il Bonus edicole 2022 era stato riconosciuto, come precisato in una FAQ presentata da SNAG, “alle persone fisiche, non titolari di redditi da lavoro dipendente, che esercitano, in forma di impresa individuale ovvero di società di persone, attività di rivendita esclusiva di giornali e riviste, con l’indicazione nel registro delle imprese del codice di classificazione ATECO 47.62.10 quale codice di attività primario, (indipendentemente dalla presenza o meno di codici ATECO secondari)” inclusi i titolati di reddito da pensione.

DOPPIO CONTRIBUTO – Come anticipato alcuni mesi fa dalla dott.essa Stefania Palamara del Dipartimento dell’Editoria e dell’Informazione durante un convegno sulla rete di vendita della carta stampata, il Bonus edicole 2023 si sdoppia.

Una parte del bonus prevede un contributo forfettario fino a 2.000 euro (fino a 3.000 euro nel caso di edicole situate nei Comuni Interni) legato all’attuazione da parte del punto vendita di alcuni servizi, e un’altra parte del bonus consente invece il rimborso al 50% delle spese vive sostenute nel 2023 dal punto vendita: imposte, canone di locazione, bollette, etc.

COMUNI INTERNI – Il provvedimento prevede un contributo maggiorato (fino a 3.000 euro) per quelle edicole esclusive che operano nei Comuni Interni, ossia quei Comuni più periferici in termini di accesso a servizi essenziali quali salute, istruzione e mobilità rispetto a Comuni centrali - definiti “poli” - dove sono presenti tali servizi. Nel documento scaricabile al seguente link è possibile scorrere l’elenco aggiornato dei Comuni Interni suddivisi per singola Regione.

Fieg: piano straordinario per aumentare del 35% i punti vendita della carta stampata

28 Settembre 2023

In occasione della riunione della Commissione distribuzione e vendita della Fieg, che si è svolta ieri, la Federazione degli Editori ha mostrato apprezzamento per la destinazione alla rete di vendita delle edicole di una quota delle risorse del Fondo straordinario stanziato per il 2023 e ha auspicato la definizione di un piano straordinario - da concordare con le organizzazioni sindacali degli edicolanti - per aumentare le vendite dei giornali.

La Commissione ha infatti esaminato "la preoccupante situazione della rete di diffusione dei giornali” insistendo sul fatto che “la continua diminuzione del numero di punti vendita e l’aumento di aree di totale desertificazione richiedono interventi immediati per continuare a garantire una rete capillare necessaria per favorire il contatto tra l’offerta di informazione di qualità e i lettori”.

Alla luce di ciò, “la Commissione Fieg ha deliberato di invitare ad un confronto le organizzazioni degli edicolanti per definire le modalità e i termini di un piano straordinario per l'aumento di punti vendita (anche “addizionali”), con l’obiettivo di incrementarli del 35%, e per cogliere tutte le opportunità previste dal decreto per le diverse modalità di distribuzione”.

(nella foto, il Presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti)

Si consolidano i lettori delle copie digitali

27 Settembre 2023

Secondo quanto emerge dai nuovi dati Audipress, sono 31,9 milioni gli individui in Italia che nel periodo settembre 2022-luglio 2023 hanno letto o sfogliato un titolo stampa su carta e/o digitale replica, pari al 61,1% della popolazione con più di 14 anni.

Rispetto all’edizione precedente, che risale allo scorso maggio, il dato complessivo riferito ai lettori stampa negli ultimi trenta giorni registra un incremento dello 0,6%, a parità di testate rilevate, “segno di un trend sostanzialmente stabile che conferma un significativo consolidamento per questo comparto”, commenta in una nota Audipress.

Aumentano i lettori di copie digitali

I dati, in particolare, mettono in evidenza un aumento delle copie digitali, che raggiungono 7,1 milioni di lettori complessivi, con un ulteriore incremento dell’1,3% “a conferma dell’andamento positivo e costante iniziato nel periodo pandemico”, scrive Audipress sottolineando che la variazione più significativa si registra per le copie replica dei Quotidiani, con 2 milioni 462 mila Lettori con un aumento dell’1,6% rispetto alla rilevazione precedente. I lettori di copie digitali restano comunque una parte residua della popolazione, pari al 13,6%.

Come spiega Audipress, “il formato digitale è ormai radicato nelle abitudini di fruizione di un segmento stabile e fedele di lettori, confermato dai dati delle precedenti pubblicazioni. Abbiamo visto il fenomeno esplodere a partire dai dati della rilevazione effettuata in pieno periodo pandemico (2020/III), in cui si registravano 3,2 milioni di Lettori copia replica, cresciuti in modo clamoroso rispetto all’edizione precedente (2019/III) che vedeva solo 1,5 milioni di lettori”.

Quotidiani, li legge il 22,5% della popolazione over 14

Entrando nel dettaglio dei formati e delle modalità di lettura delle testate in rilevazione, risulta che i Quotidiani si attestano a 11,7 milioni di lettori su carta e/o digitale replica nel giorno medio (il 22,5% della popolazione dai 14 anni in su), generando 17 milioni 140 mila letture nel giorno medio.

La composizione dei Lettori dei Quotidiani vede in prima linea gli uomini, che rappresentano il 61,3% della quota di lettori di almeno un quotidiano in un giorno medio, gli individui di 55 anni e oltre (il 48,1% dei casi) e quelli con istruzione di livello superiore (il 61,9% dei casi tra diplomati e laureati).

Prevalenza di pubblico femminile per i Settimanali

Per quanto riguarda i Settimanali, sono 8,6 milioni i lettori su carta e/o digitale replica nell’ultima settimana (il 16,6% della popolazione dai 14 anni in su), per un totale di 13 milioni 83 mila letture nell’ultimo periodo.

Il lettorato degli ultimi sette giorni per i Settimanali rilevati è prevalentemente femminile (68,3%), nella fascia di età di 55 anni e oltre (49,7%) e con almeno un diploma di scuola media e superiore (71,9%).

Lettori stabili per i Mensili

Anche i Mensili rilevati presentano dati stabili, con 8,1 milioni di lettori su carta e/o digitale replica di almeno una testata di questa categoria negli ultimi 30 giorni (il 15,6% della popolazione di 14 anni e oltre), 12 milioni 238 mila letture Mensili nell’ultimo periodo e una composizione sociodemografica omogenea tra i differenti segmenti della popolazione.

Grazie alla peculiarità di gran parte di questo tipo di testate, dedicate a interessi e passioni specifici i cui contenuti riescono a raggiungere una copertura più variegata, i lettori di Mensili sono nel 56% dei casi donne e nel 44% uomini, nel 30,9% di età compresa tra i 14 e i 34 anni, nel 36,7% tra i 35 e i 54 anni e nel 32,4% di 55 anni e oltre e, per quanto il titolo di studio del lettorato, nel 45,2% sono diplomati di scuola media superiore.

Audipress fotografa un comparto solido

Analizzando i dati sulle abitudini di consumo, restano confermati gli indici positivi di frequenza per tutti i comparti rilevati: per i Quotidiani, con il 59,8% dei Lettori negli ultimi 3 mesi che hanno letto almeno una testata da 4 a 7 giorni a settimana; per i Settimanali, con il 45% dei Lettori che hanno letto da 9 a 12 numeri; per i Mensili, con il 43,5% dei Lettori che ha letto da 4 a 8 numeri in 12 mesi.

Anche i dati sulla fonte di provenienza della copia letta evidenziano una continuità nella volontà d’acquisto: il 61,3% dei lettori di Quotidiani ha letto almeno una testata acquistata personalmente e/o da un familiare o in abbonamento, il 76,1% nel caso dei Settimanali e il 73,7% nel caso dei Mensili.

In conclusione, afferma Audipress, "dai dati di questa nuova edizione 2023/II emerge un comparto solido, a fronte di un’offerta editoriale di qualità che continua a mantenere una base consistente di lettori, nonostante i profondi cambiamenti degli ultimi anni".

Dal Fondo per l’editoria 2023 in arrivo dieci milioni per le edicole

22 Settembre 2023

Sono in arrivo, anche quest'anno, nuovi fondi a sostegno della rete di vendita della carta stampata. Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria informa che, dopo essere stato registrato alla Corte dei Conti, è in corso la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto 10 agosto 2023 – emanato di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro delle imprese e del Made in Italy ed il Ministro dell’economia e delle finanze – con il quale sono state ripartite le risorse, pari a 140 milioni per il 2023, del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria istituito dalla Legge di Bilancio 2022.

Di tali risorse, 10 milioni sono destinate a contributi a favore delle edicole “al fine – si legge nell’art. 2 del decreto – di favorire la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici, l’apertura domenicale, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi e l’attivazione di punti vendita addizionali”.

Previsto un doppio contributo: per i nuovi servizi e per le spese sostenute

In particolare, alle imprese esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste, è riconosciuto, per l'anno 2023, un contributo forfettario fino a 2.000 euro. Il contributo è elevato a 3.000 euro per i punti vendita esclusivi siti nelle Aree interne, di cui alla Mappa Aree Interne 2020, valevole per il ciclo di programmazione 2021-2027, aggiornata dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS). Tale agevolazione è riconosciuta entro il limite di 4 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa.

Alle imprese esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste è, altresì, riconosciuto per l’anno 2023 un contributo pari al 50 per cento delle spese sostenute per: IMU, TASI, COSAP, TOSAP, TARI, canoni di locazione, servizi di fornitura di energia elettrica, servizi telefonici e di collegamento a Internet, acquisto o noleggio di registratori di cassa o di registratori telematici, acquisto o noleggio di dispositivi POS e altre spese sostenute per la trasformazione digitale e l’ammodernamento tecnologico, al netto dell’IVA ove prevista. Tale agevolazione è riconosciuta entro il limite di 6 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa.

Ancora da definire le modalità di fruizione

Restano da definire le modalità di fruizione di tali agevolazioni e le modalità di presentazione delle relative domande, che saranno oggetto di un successivo provvedimento a cura del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

Nel caso di domande superiori all'importo messo a disposoizione, il decreto prevede che si proceda, in relazione alle istanze ammesse, alla ripartizione delle stesse tra i beneficiari in misura proporzionale ai rispettivi contributi spettanti.

Sodisfazione da parte del Presidente Innocenti

“Devo esprimere - afferma il Presidente di SNAG Andrea Innocenti - grande soddisfazione per la destinazione di una quota del Fondo Straordinario per l’Editoria alla rete di vendita delle edicole. Ringrazio il Governo, ed in particolare il Sottosegretario Barachini e tutto il Dipartimento - con i quali abbiamo avuto un confronto estremamente costruttivo e positivo - per lo sforzo compiuto nel cercare di sostenere la rete di vendita delle edicole. Esprimo soddisfazione anche per la formulazione tecnica del bonus, che viene ripartito tra una quota forfettaria di incentivo per nuove attività di consegna e una quota strutturata sulle spese gestionali e di ammodernamento dei punti vendita. Mi sembra una soluzione che coniuga incentivo allo sviluppo e sostegno all’attività, con un’attenzione particolare alle edicole delle aree interne del paese”.

Innocenti precisa inoltre che “Il sostegno pubblico è essenziale per arginare il trend di chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l’efficienza diffusionale della stampa. La strada è giusta e con il Fondo Straordinario abbiamo l’occasione di porre un “altro tassello” per salvare la rete di vendita della stampa”.

Bisogna pensare al 2024

“Devo tuttavia esprimere preoccupazione per il 2024 - osserva il Presidente di SNAG - poiché al momento non è previsto alcun sostegno per la rete delle edicole. Mi auguro che il Governo confermi anche in Legge di Bilancio l’attenzione e la sensibilità verso la rete di vendita delle edicole considerata la rilevanza di questa rete che è una “rete strategica” per garantire una diffusione capillare della stampa su tutto il territorio, in favore di tutte le fasce della popolazione, incluse quelle prive di competenze digitali”.

Innocenti ricorda infine che “Grazie a misure come la conferma del Fondo Straordinario, del bonus per le edicole e del tax credit per gli edicolanti, il saldo negativo di chiusure di punti vendita (al netto delle nuove aperture) è sceso al 3,5% quando nel 2019 era superiore al 13%. Attendiamo i risultati del 2023, ma è chiaro che le forme di sostegno pubblico hanno funzionato e non c’è ragione per non confermarle anche per 2024”.

Innocenti: soddisfazione per il Bonus edicole 2023 e per le novità che introduce

22 Settembre 2023

In merito alla ripartizione del Fondo Straordinario per l’Editoria relativo al 2023 e alla decisione di destinare alla rete di vendita delle edicole un ammontare pari a 10 milioni di euro attraverso l’assegnazione di un nuovo Bonus edicole, il Presidente SNAG Andrea Innocenti dichiara:

Devo esprimere grande soddisfazione per la destinazione di una quota del Fondo Straordinario per l’Editoria alla rete di vendita delle edicole. Ringrazio il Governo, ed in particolare il Sottosegretario Barachini e tutto il Dipartimento - con i quali abbiamo avuto un confronto estremamente costruttivo e positivo - per lo sforzo compiuto nel cercare di sostenere la rete di vendita delle edicole. Esprimo soddisfazione anche per la formulazione tecnica del bonus, che viene ripartito tra una quota forfettaria di incentivo per nuove attività di consegna e una quota strutturata sulle spese gestionali e di ammodernamento dei punti vendita. Mi sembra una soluzione che coniuga incentivo allo sviluppo e sostegno all’attività, con un’attenzione particolare alle edicole delle aree interne del Paese”.

Innocenti precisa inoltre che “Il sostegno pubblico è essenziale per arginare il trend di chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l’efficienza diffusionale della stampa. La strada è giusta e con il Fondo Straordinario abbiamo l’occasione di porre un “altro tassello” per salvare la rete di vendita della stampa”.

Devo tuttavia esprimere preoccupazione per il 2024 - osserva il Presidente di SNAG - poiché al momento non è previsto alcun sostegno per la rete delle edicole. Mi auguro che il Governo confermi anche in Legge di Bilancio l’attenzione e la sensibilità verso la rete di vendita delle edicole considerata la rilevanza di questa rete che è una “rete strategica” per garantire una diffusione capillare della stampa su tutto il territorio, in favore di tutte le fasce della popolazione, incluse quelle prive di competenze digitali”.

Innocenti ricorda infine che “Grazie a misure come la conferma del Fondo Straordinario e del bonus per le edicole e del tax credit per gli edicolanti, il saldo negativo di chiusure di punti vendita (al netto delle nuove aperture) è sceso al 3,5% quando nel 2019 era superiore al 13%. Attendiamo i risultati del 2023, ma è chiaro che le forme di sostegno pubblico hanno funzionato e non c’è ragione per non confermarle anche per 2024”.

Primo semestre 2023 in rosso per la pubblicità sulla carta stampata

21 Settembre 2023

Oltre al calo delle copie cartacee vendute, gli Editori devono fare i conti anche con una flessione dei ricavi pubblicitari. Gli ultimi dati diffusi da FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità indicano nel complesso un decremento degli investimenti pubblicitari sulla carta stampata del 2,7% nei primi sei mesi dell’anno, in confronto all’analogo periodo del 2022, con un conseguente calo in valore a poco più di 269 mila euro (contro i quasi 277 mila euro di giugno 2022).

Fatturato pubblicitario in calo sui quotidiani

Male in particolare i quotidiani, che evidenziano una flessione in termini di fatturato pubblicitario del 3,5%, sceso a 195 mila euro.

Andando a scorrere le singole tipologie di investimenti, nei primi sei mesi si registra un bilancio positivo solo per la pubblicità Legale, in crescita del 6,9%, contro il calo del 3,5% di quella Commerciale Nazionale e del 2,4% di quella Commerciale Locale. Flessione del 17% per quella Finanziaria e del 14% per quella Classified.

I periodici tengono meglio, ma non altrettanto i settimanali

In rosso, ma con una perdita meno pronunciata, anche i periodici, i quali segnano una contrazione degli investimenti dello 0,6% a poco più di 74 mila euro nei primi sei mesi del 2023 rispetto ad un anno prima.

Il dato è il risultato di una flessione del 5,3% della pubblicità sui settimanali, compensata però da un incremento dell’1,2% dei mensili e del 62,7 per quelle che vengono definite “altre periodicità”.

Soffre solo la pubblicità sulla carta stampata

Analizzando i dati di Nielsen sulla pubblicità totale in Italia nei primi sei mesi dell’anno, emerge che nel complesso gli investimenti hanno registrato un aumento dell’1,9% rispetto all’analogo periodo 2022 e, anche escludendo dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Ott, l’andamento del primo semestre evidenzia un aumento dell’1,1%, per un totale di 2,78 miliardi di euro.

Il calo della pubblicità sulla carta stampata nel primo semestre viene confermato anche da Nielsen, che indica una flessone del 3,4% per i quotidiani, dell’1% per i periodici e del 9,6% per il direct mail.

Tutti gli altri canali sono invece in espansione: la pubblicità in tv cresce dello 0,5% a 1,829 miliardi di euro, la radio del 5,8%, il digital del 6,1%, out of home del 13,1%, la go tv del 41,1% e il cinema del 5%.

Le scadenze fiscali del mese di ottobre

13 Settembre 2023

Riportiamo il calendario fiscale realizzato dagli esperti di Confcommercio con evidenziati i prossimi appuntamenti con il fisco. Uno strumento utile per ricordare a imprese, ditte individuali e partite IVA le principali scadenze fiscali e rimanere sempre aggiornati su quando pagare imposte e tasse, versare i contributi dovuti, inviare i dati richiesti dall'Agenzia delle Entrate.


LUNEDI’ 2 OTTOBRE


IMPOSTE E TASSE - Adempimenti con scadenza sabato 30 settembre 2023 - Proroga al 2 ottobre 2023.

IRPEF/IRAP - Dichiarazione Modello Redditi ed IRAP - Persone fisiche e società di persone - Termini di presentazione e di versamento.

LUNEDI’ 16 OTTOBRE


ASSISTENZA FISCALE - Imposta trattenuta dal sostituto d’imposta - Versamento.

IMPOSTE SUI REDDITI - Ritenute alla fonte - Versamento.

ADDIZIONALI REGIONALE E COMUNALE ALL’IRPEF - Redditi di lavoro dipendente e assimilati - Versamento.

CEDOLARE SECCA/IMPOSTE SUI REDDITI - Contratti di locazione breve - Intermediari immobiliari - Ritenute operate - Versamento.

IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE - c.d. “Tobin Tax” - Versamento.

IVA - Contribuenti mensili - Mese di settembre 2023 - Versamento - Pubbliche amministrazioni e soggetti con fatture “split payment” - Versamento dell’imposta.

IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI - Attività svolte a carattere continuativo - Versamento.

ACCISE - Versamento imposta.

IVA - Imposta risultante dalla dichiarazione annuale - Rateizzazione.

MERCOLEDÌ 18 OTTOBRE


IVA E RITENUTE ALLA FONTE - Ravvedimento - Tardivo versamento - Scadenza del termine per l’effettuazione del versamento tardivo, entro trenta giorni, dell’imposta risultante dalla liquidazione periodica, qualora non eseguito entro il 18 settembre 2023, con l’applicazione, del Ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472).

MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE


ASSISTENZA FISCALE - Dichiarazione modello 730 integrativo - Presentazione - Scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione integrativa Mod. 730/2023 per il 2022.

MARTEDI’ 31 OTTOBRE


SOSTITUTI D’IMPOSTA - Dichiarazione Modello 770 - Presentazione

IMPOSTE E CONTRIBUTI - Somme risultanti dalla dichiarazione Modello REDDITI ed IRAP - Rateizzazione - Non titolari di partita IVA - Per i contribuenti che hanno optato per il versamento rateizzato delle imposte risultanti dalle dichiarazioni Modello REDDITI ed IRAP, in rate mensili di uguale importo, con applicazione degli interessi e con scadenza delle rate successive alla prima:
› entro il giorno 16 di ciascun mese per i soggetti titolari di partita IVA;
› entro la fine di ciascun mese per gli altri contribuenti.

IRES / IRAP - Dichiarazione Modello REDDITI e dichiarazione IRAP - Termini di presentazione e di versamento.

IVA - Rimborsi trimestrali - Presentazione domanda di rimborso o di utilizzazione in compensazione.

Vendite quotidiani in calo anche a luglio. Fa eccezione Libero

12 Settembre 2023

A luglio il raffronto su base annua delle vendite in edicola di quotidiani è impietoso. I dati di ADS Accertamenti Diffusione Stampa, raffrontati con quelli di luglio 2022, evidenziano una lunga serie di segni negativi, quasi tutti a doppia cifra, senza alcuna distinzione tra testate nazionali o locali, generaliste o politiche, economiche o politiche.

L’unico quotidiano controcorrente è Libero che svetta su tutti con un progresso di vendite addirittura del 10% passando dalle 19.284 copie di luglio 2022 alle 21.181 copie di luglio 2023. Peccato che il raffronto su base mensile evidenzi una battuta d’arresto e un calo di vendite di quasi il 4% rispetto a giugno 2023.

Come accaduto anche il mese scorso, ci sono invece sprazzi di recupero nelle vendite in edicola nel raffronto dei dati luglio rispetto al mese precedente con una netta prevalenza di segni positivi (36) rispetto a quelli negativi (22).

Partendo dal principale quotidiano generalista, Il Corriere della Sera, emerge una discreta tenuta a luglio rispetto al mese precedente in termini di vendite in edicola (più 0,47%) con 137.509 copie ma un tonfo dell’11% rispetto a luglio 2022. Molto peggio ha fatto La Repubblica che si ferma a 75.000 copie a luglio, con un ulteriore calo del 4,83% rispetto al mese precedente e del 16% rispetto ad un anno prima, quando le copie vendute in edicola erano 89.400. Restando nel gruppo GEDI, meglio ha fatto La Stampa che a luglio ha tenuto invariate le vendite su base mensile mentre su base annua la caduta è stata pari al 13%.

Bene anche Il Messaggero con vendite in crescita dell’1,92% rispetto al mese precedente ma giù del 10% rispetto a luglio 2022. Andamento divergente per le testate del gruppo QN con progressi nell’ordine dell’1,2% e dell’1,5% rispettivamente per Il Resto del Carlino e La Nazione mentre Il Giorno vede le vendite arretrare del 4,6% a fronte però di flessioni in media dell’11% su base annua per tutte tre le testate.

A luglio si registra una ripresa delle vendite per i due quotidiani economici con un progresso del 2% per le vendite de Il Sole 24 Ore e di Italia Oggi a fronte di una flessione rispettivamente del 13% e del 14% nel raffronto su base annua.

Vendite in aumento in edicola a luglio, rispetto a giugno, anche per i quotidiani sportivi. La Gazzetta dello Sport evidenzia un progresso del 4,26%, Il Corriere dello Sport del 7,25% e Tuttosport addirittura del 14,7%. Situazione che cambia radicalmente nel confronto con luglio 2022 con performance negative a doppia cifra: meno 10% per La Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport e meno 14% per Tuttosport.

Tra i quotidiani schierati politicamente, arretra di qualche copia Il Fatto Quotidiano su base mensile e perde il 7,7% Il Manifesto. Male anche Libero che vede le vendite diminuire del 3,94%, Il Giornale del 6,14% e La Verità dell’1,56%. Con eccezione di Libero, su base annua le flessioni vanno dal 17% de Il Manifesto al 9% de Il Fatto Quotidiano passando per il meno 10% per Il Giornale e meno 13% per La Verità.

Quotidiani in edicola, a giugno aumentano le vendite su base mensile

30 Agosto 2023

Il bilancio nel lungo periodo resta in prevalenza negativo ma i dati di giugno resi noti da ADS-Accertamenti Diffusione Stampa riservano sorprese positive per le vendite di quotidiani in edicola nel raffronto con il mese precedente.

I quotidiani nazionali generalisti rialzano la testa

Rispetto allo scorso maggio, infatti, tutti i principali quotidiani a tiratura nazionale mostrano un incremento delle vendite in edicola. In particolare, Il Corriere della Sera , il quotidiano più letto dagli italiani, mette in evidenza un aumento del 5% delle vendite a 136.860 copie, mentre La Repubblica risale dell’8% fermandosi comunque a 78.816 copie. Vendite in aumento del 2% per La Stampa (60.270 copie), per Il Messaggero (43.480 copie) e per QN-II Giorno (16.896 copie) e incrementi dell’1% per le altre due testate del gruppo QN: Il Resto del Carlino (55.860 copie) e La Nazione (36.320 copie).

Segni positivi, anche più marcati, per i quotidiani politicamente schierati. Balzo del 16% per Il Fatto Quotidiano (che a giugno risale su base mensile da 19.900 a 23.192 copie) e del 10% per Libero (22.050 copie). Incrementi dell’8% per Il Giornale (28.507 copie) e del 3% per La Verità (23.899 copie). Vendite in crescita del 5% anche per Il Manifesto (5.798 copie).

Male gli economici e gli sportivi

Rispetto a maggio sono invece calate le vendite per i due quotidiani economici: Il Sole 24 Ore registra una flessione del 3% (scendendo a 21.603 copie) e Italia Oggi arretra del 19% (scendendo a 5.452 copie). Male anche i quotidiani sportivi con una flessione del 4% per La Gazzetta dello Sport (che torna sotto le 82.000 copie), un calo del 16% per Il Corriere dello Sport (che torna sotto le 36.000 copie) e un più modesto arretramento dell’1% per Tuttosport (20.406 copie).

Passando ai quotidiani locali, si registra una prevalenza di segni negativi, sebbene anche in questo caso si segnalino testate in controtendenza che sono riuscite ad aumentare le vendite in edicola rispetto al mese precedente, come accaduto ad esempio a Unione Sarda , Nuovo Quotidiano di Puglia , Corriere Adriatico , La Nuova Venezia etc….

Su base annua in evidenza Libero e Il Fatto Quotidiano

Passando invece al trend di lungo periodo, il quadro generale per le vendite in edicola conferma una netta prevalenza di segni negativi rispetto a giugno 2022, che per alcune testate, tuttavia, sono meno accentuati rispetto ai mesi precedenti.

Rispetto alle 146.661 copie vendute in edicola nel giugno 2022, Il Corriere della Sera evidenzia un calo di circa il 6,7% mentre La Repubblica ha ridotto la flessione al 2,4% rispetto a un anno prima. Su base annua bilancio negativo del 10,64% per QN-La Nazione , del 10,21% per QN-Il Resto del Carlino , del 9,11% per La Stampa , del 7,47% per Il Messaggero .

Tra i quotidiani politicamente schierati si segnalano le variazioni positive di Libero , in evidenza con un progresso del 20% delle copie vendute in edicola su base annua e de Il Fatto Quotidiano , con un segno positivo dell’1,22%. Su base annua, flessioni del 10% per Il Sole 24 Ore e del 30% per Italia Oggi , come pure per i quotidiani sportivi: meno 9,35% per La Gazzetta dello Sport , meno 11,44% per Tuttosport mentre Il Corriere dello Sport resta stazionario attorno a 37.200 copie.


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