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Padova, un bando a sostegno delle piccole attività di vicinato

16 Febbraio 2022

Il Comune di Padova ha messo a disposizione un bando per l’assegnazione di contributi a sostegno delle piccole attività di vicinato per il miglioramento del decoro urbano esterno. Le domande possono essere inviate fino alle ore 19:00 del 28 febbraio 2022.

QUI è possibile trovare tutta la documentazione necessaria per partecipare al bando e i contatti utili. 

Obiettivi del bando

Il bando prevede contributi a fondo perduto per un ammontare di 600.000 euro messi a disposizione per sistemare o rifare insegne, targhe, tende, illuminazione vetrine, serrande, arredi esterni e simili, al fine di determinare un abbellimento della pubblica via.

Possono presentare domanda le micro e piccole imprese che abbiano sede operativa oggetto dell’intervento nel Comune di Padova. Possono partecipare anche gli operatori su area pubblica purché titolari di una concessione in corso di validità rilasciata dal Comune di Padova.

I contributi sono concessi per spese relative ad acquisti regolarmente fatturati a partire dal 1° gennaio 2022 fino al 31 luglio 2022. I contributi hanno un importo unitario minimo di 1.000 euro e massimo di euro 5.000 euro. La spesa minima per cui chiedere il contributo è di 2.000 euro esente IVA e quella massima di 10.000 euro o più esente IVA. 

Spese ammissibili

Nello specifico, il contributo può essere chiesto per i seguenti interventi inerenti il miglioramento del decoro urbano esterno dell’attività che determinano quali:
-Insegne e targhe di esercizio conformi ai regolamenti sulla pubblicità del Comune di Padova
-Tende parasole di copertura delle vetrine
-Illuminazione esterna delle vetrine dell’esercizio e/o spazio antistante
-Serrande e saracinesche dell’attività sull’esterno
-Arredi esterni per l’occupazione dell’area pubblica conformi al “Regolamento per l’arredo urbano e il decoro della città di Padova”
-Banchi, tende e coperture per lo svolgimento dell’attività di commercio in area pubblica conformi ai regolamenti del commercio in area pubblica
-Chioschi autorizzati dal Comune di Padova per attività di somministrazione di alimenti e bevande, vendita al dettaglio o rivendita di giornali e riviste

Modalità per partecipare al bando

La ricezione delle domande e la gestione di istruttoria e concessione del contributo vengono gestiti dalla Camera di Commercio di Padova, su delega e con la collaborazione del Comune di Padova.
Il bando sarà accessibile sulla piattaforma Web Telemaco a partire dalle ore 09:30 del 7 febbraio 2022 solo per consentire la precompilazione delle pratiche e il caricamento degli allegati. Mentre le domande potranno essere inviate SOLO a partire dalle 9:30 del 15 febbraio 2022 fino alle 19:00 del 28 febbraio 2022.

La Camera di Commercio si riserva la facoltà di chiudere anticipatamente i termini di presentazione delle domande, in caso di esaurimento delle risorse disponibili. Della chiusura anticipata verrà data comunicazione nel sito camerale. Saranno automaticamente escluse le domande inviate prima e dopo tali termini. Non saranno considerate ammissibili altre modalità di trasmissione delle domande di ammissione al contributo.

Modalità di assegnazione del contributo

È prevista una procedura valutativa a sportello (di cui all’art. 5 comma 3 del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 123) secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Contatti

Per informazioni e problemi tecnici di registrazione e caricamento delle domande contattare il numero 049 2015215 della società Infocamere s.c.p.a.

Per altre informazioni è possibile contattare:

Servizio Promozione e progetti di sviluppo del territorio
Camera di Commercio di Padova
e-mail: promozione@pd.camcom.it
tel: 049 8208268
PEC: promozione@pd.legalmail.camcom.it

Due giornali al prezzo di uno: un successo annunciato

15 Febbraio 2022

Unire le forze per sopravvivere alla crisi dell’editoria, anche se questo significa sacrificare un pezzettino di pluralismo dell’informazione. Lo hanno fatto qualche settimana fa uno storico giornale locale, La Voce di Rovigo, e QN-Il Resto del Carlino, uno dei quotidiani di punta del gruppo Riffeser.

I due giornali restano totalmente indipendenti e la loro unione avviene solo nelle edicole della provincia di Rovigo, Cavarzere e Chioggia, dove da un paio di settimane vengono obbligatoriamente venduti in abbinamento. Grazie ad un inedito accordo tra i due editori, dal primo febbraio i lettori che acquistano La Voce di Rovigo ricevono anche QN-Il Resto del Carlino al prezzo di 1,50 euro (30 centesimi in più rispetto al costo di 1,20 euro del quotidiano locale). E viceversa. Chi acquista QN-Il Resto del Carlino riceve, al solito prezzo di 1,50 euro, anche La Voce di Rovigo.

A prima vista si direbbe un matrimonio ben riuscito, da cui entrambe le parti escono rafforzate. E, soprattutto, in grado di portare vantaggi ai lettori. Non solo perché possono contare su due quotidiani al costo di uno, ma soprattutto perché possono avvalersi di un’informazione più ampia, completa e di qualità che spazia dalla cronaca locale ai grandi temi nazionali e internazionali.

L’accordo per l’abbinamento in edicola nasce dopo la decisione de Il Resto del Carlino di chiudere la sua edizione locale di Rovigo, presente da decenni nella zona del Polesine. Una decisione non indolore. Il pluralismo dell’informazione perde infatti un tassello, senza contare la perdita del lavoro per chi lavorava all’edizione locale di Rovigo. Da qui la nascita dell’unione con il giornale locale La Voce di Rovigo per una distribuzione in abbinamento obbligatorio.

Per una strana coincidenza, questo accordo tra un giornale nazionale e un giornale locale vede protagonisti due editori che sono anche ai vertici delle rispettive associazioni degli Editori. Andrea Riffeser Monti, a cui fa capo QN-Il Resto del Carlino, è presidente della FIEG-Federazione Italiana Editori Giornali. Dall’altra parte c’è Samuele Bertuccio, Direttore Generale della cooperativa Editoriale La Voce che edita La Voce di Rovigo, e anche Vice Presidente della FILE, la Federazione Italiana Liberi Editori che raggruppa i piccoli editori di giornali locali. Due editori sempre alla ricerca di nuovi modi per dare ossigeno e dignità alla carta stampata e dare un futuro sostenibile al mondo dell'informazione.

Il Piccolo compie 140 anni. Un francobollo per celebrare l’anniversario

14 Dicembre 2021

Dal primo numero uscito nel 1881 fino alla trasformazione digitale dei nostri giorni. Un cammino lungo quasi un secolo e mezzo che ha visto Il Piccolo segnare la storia della città di Trieste e dell’Italia attraverso le sue prime pagine: dal trattato di Rapallo del 1920 al ritorno di Trieste all'Italia nel 1954 fino alla caduta del confine e ai gesti di riconciliazione dei presidenti di Italia e Slovenia.

Un traguardo importante che è stato immortalato in un francobollo ordinario emesso lo scorso 10 dicembre da Poste Italiane, con una tiratura prevista di 300mila esemplari. In primo piano, uno strillone con in mano la prima pagina del quotidiano 'Il Piccolo' del 29 dicembre 1881 e un'alabarda, tratta dallo stemma di Trieste; sullo sfondo la Cattedrale di San Giusto. «È un triestino realmente esistito, perché compare in una foto delle barricate di San Giacomo del 1920. L’ho preso da là. Un ragazzino simbolo sangiacomino. Trieste, insomma», ha spiegato l’illustratore Max Calò, anche lui triestino, che ha realizzato il bozzetto.

L'emissione è stata celebrata durante un incontro a Trieste a cui hanno partecipato, tra gli altri, il direttore della testata, Omar Monestier, e la condirettrice Roberta Giani, oltra al presidente della Regione Massimiliano Fedriga e al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. Ospite d'onore il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenuto attraverso un video messaggio in cui ha sottolineato che, nonostante le difficoltà per la carta stampata, “per resistere in un mondo in cui le informazioni arrivano un po' da tutte le parti, specialmente dal web, e tante volte sono delle fake, tornano di attualità le tre parole d'ordine che ispiravano la nascita de Il Piccolo: indipendenza, imparzialità e onestà".

All’incontro ha preso parte anche Fabiano Begal, Amministratore delegato di Gedi News Network (GNN): "penso sia il momento più bello per i giornali - ha aggiunto - non tanto per le vendite in edicola, dove ci sono tensioni, ma perché sta cambiando pelle il modo di fare giornalismo e si sta cercando la via digitale che passa assolutamente per la qualità. Questa è la sfida più forte".

Per celebrare questo “compleanno speciale”, nella sede centrale di Poste Italiane in piazza Vittorio Veneto a Trieste, è stata inaugurata una mostra che ripercorre la storia del giornale di Trieste e della Venezia Giulia attraverso le prime pagine più significative de Il Piccolo.

Anche a Padova certificati in edicola

29 Novembre 2021

Dopo Venezia e Verona, i certificati anagrafici arrivano in edicola anche a Padova. Il 18 novembre scorso, l’assessora ai servizi demografici Francesca Benciolini e l’assessore alle attività produttive Antonio Bressa hanno simbolicamente scaricato il primo certificato presso una rivendita di giornali della città.

La possibilità della rete di vendita di svolgere servizi di anagrafe è arrivata a seguito della convenzione siglata dalle Organizzazioni Sindacali di categoria con il Comune. Per ora solo una manciata di edicole hanno attivato il servizio, altre dovrebbero aggiungersi nelle prossime settimane in quanto i punti vendita avranno tempo per tutto il 2022 per aderire al servizio.

Una comodità per i cittadini che possono accorciare i tempi di attesa per il ritiro dei certificati e possono contare su orari più comodi e ampi. Per avere la copia di un certificato è sufficiente esibire il proprio documento di riconoscimento ed il codice fiscale. L’edicolante stamperà il certificato in tempo reale, al costo di 2,50 euro. Sono disponibili solo i certificati di chi è residente nel Comune di Padova o di chi è residente all’estero ma iscritto all’Aire di Padova.

“È importante per noi che le edicole restino un punto di riferimento per i cittadini, nei quartieri ed anche grazie a questi nuovi servizi che vengono erogati potranno continuare a farlo. Ringrazio - ha aggiunto l’assessore alle attività produttive Antonio Bressa - le associazioni di categoria, gli edicolanti, oltre a tutti gli uffici comunali che si sono interessati al progetto, è stato un lavoro di squadra che sicuramente sarà apprezzato dai cittadini che in modo molto comodo potranno usufruire di questo nuovo servizio”.

Non tutti i cittadini sono attrezzati per scaricare documenti online. Per questo, ha affermato l’assessora ai servizi demografici Francesca Benciolini (nella foto in alto) “il servizio viene ampliato con la collaborazione delle edicole che hanno orari più lunghi degli uffici comunali, sono più diffuse all’interno del territorio e in questo modo possono diventare una estensione del nostro servizio nei territori dove aderiranno. Ringraziamo gli edicolanti per la partecipazione a questo progetto che per noi diventa un progetto di servizio esteso a tutta la città”.

l'Adige festeggia 70 anni

16 Novembre 2021

A fondare il quotidiano l’ADIGE fu Flaminio Piccoli, in seguito parlamentare e segretario della Dc. Il 15 novembre scorso si è svolta una cerimonia che è stata l’occasione per celebrare due anniversari: i 70 anni dalla nascita del quotidiano (che nel 2018 è stato rilevato dal gruppo Athesia che fa capo alla famiglia Ebner) e i 20 anni dalla scomparsa del suo fondatore (celebrati con un anno di ritardo a causa della pandemia).

"La storia del quotidiano l'Adige è la storia di centinaia di migliaia di trentini e la storia di questo territorio", ha detto l'editore Michl Ebner nel corso dell’evento che si è svolto presso la sede dello storico quotidiano di Trento.

Ebner ha quindi ricordato la figura di Flaminio Piccoli, svelando un bassorilievo in bronzo dell’ex segretario della Dc collocato proprio davanti all’ingresso del giornale, affianco a quello, già presente, di Alcide De Gasperi, altro illustre politico trentino. Alla cerimonia erano presenti anche i familiari di Piccoli, in particolare la figlia Flavia e il nipote Paolo.

Durante l’evento, l'attuale direttore, Alberto Faustini, figlio dello storico direttore Gianni, ha evidenziato l'importanza di dare a un giornale il nome di un fiume, “che dà l'acqua alla comunità e collega nord e sud”, mentre il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina, ha voluto sottolineare “l’importanza, fondamentale per la democrazia, del diritto all’informazione, un diritto nel quale Piccoli credeva così profondamente da avere dedicato al giornalismo una parte della sua vita e del suo impegno civile”.

“Ricordare Flaminio Piccoli in questa occasione e in tempi di pandemia – ha aggiunto Tonina – consente di ripercorrere una storia di riscatto e di fiducia nel futuro, un esempio di come attraverso la volontà, il lavoro e la dedizione si possono superare periodi di grande difficoltà. Significa anche ricordare una figura che ha saputo muoversi in molti ambiti diversi, forte di quella capacità di visione che era propria anche di un altro grande politico italiano, come lui di origini trentine, Alcide De Gasperi”.

Dal Friuli Venezia Giulia fino a 5000 euro per gli esercizi di vicinato

05 Novembre 2021

La Regione Friuli Venezia Giulia ha pubblicato un bando per la concessione di contributi a fondo perduto per il mantenimento degli esercizi di vendita di vicinato ubicati nei Comuni con una popolazione non superiore a 5.000 abitanti e nelle frazioni dei Comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti. Una misura a cui possono accedere anche le edicole, purché godano dei requisiti previsti dal bando.

La domanda va presentata dal 25 ottobre 2021 al 22 novembre 2021 alla Direzione centrale attività produttive – Servizio turismo e commercio, esclusivamente mediante posta elettronica certificata (PEC). A questo link si può scaricare lo schema di domanda pubblicato sul sito della Regione.

ENTITA' DEL FINANZIAMENTO - Il bando va a finanziare, a fondo perduto, i costi di funzionamento degli esercizi di vendita di vicinato sostenuti dal primo gennaio 2020 (inclusi tra l'altro i costi del personale) per un ammontare di spese complessivamente ammissibili compreso tra 2.000 e 5.000 euro.

Nello specifico, il contributo concesso ed erogato è pari al 50% della spesa ammessa ma può salire al 100% nel caso in cui siano presenti almeno tre tra i seguenti servizi di prossimità: consegna a domicilio, supporto ai servizi postali, vendita di giornali e riviste, vendita prevalente di prodotti locali o di provenienza regionale, utilizzo di eco-compattatori e di attrezzature e strumentazioni necessarie per la vendita di prodotti alimentari e detergenti sfusi, adesione a progetti di recupero delle merci invendute, accesso a internet mediante la messa a disposizione di rete wi-fi o di postazione multimediale, servizio fotocopie e scansione documenti, nonché assistenza gratuita mediante affiancamento della clientela nello svolgimento di adempimenti burocratici documentati sia in modalità cartacea tradizionale che elettronica digitale.

REQUISITI PER IL FINANZIAMENTO - Possono accedere ai contributi quegli esercizi di vendita di vicinato che hanno una superficie di vendita fino a 250 metri quadrati, che svolgono attività di vendita al dettaglio di generi alimentari freschi e conservati, oppure di generi non alimentari di prima necessità e di uso corrente per le famiglie, che occupano un massimo di cinque addetti a tempo pieno e che realizzano un volume d'affari medio annuo a fini IVA non superiore a 500.000 euro.

Altri requisiti a cui gli esercizi che intendono fare domanda devono attenersi riguardano l’essere iscritti nel registro delle imprese alla data di presentazione della domanda di contributo, non trovarsi in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali, oltre a non aver beneficiato di altri contributi finalizzati alla riduzione dei maggiori costi dovuti allo svantaggio localizzativo.

Presto anche a Verona certificati in edicola

30 Luglio 2021

Un nuovo canale per avvicinare i cittadini, semplificare la vita di chi non è abituato ad usare la tecnologia e ampliare l'offerta dei servizi offerti, proprio sotto casa.

Le edicole interessate a fornire certificati anagrafici possono già farsi avanti. Entro la settimana, sul sito del Comune sarà infatti pubblicato l'avviso con tutte le indicazioni per attivare le prime collaborazioni. Sono 109 le edicole a Verona, alle quali vanno aggiunti i 22 chioschi edicola. Praticamente 131 nuovi possibili sportelli decentrati dell’anagrafe.

Le edicole abilitate potranno rilasciare i certificati disponibili sullo Sportello Zero con timbro digitale. L'accesso alla piattaforma sarà garantito attraverso la nuova identità Spid. La convenzione avrà la durata di tre anni e potrà essere rinnovata. I commercianti potranno richiedere un corrispettivo per il servizio erogato fino ad un massimo di due euro.

La novità, che potrebbe presto prendere piede in tutti i quartieri cittadini, è stata presentata questa mattina dall’assessore ai Servizi demografici Stefano Bianchini.

“Un passo avanti verso la digitalizzazione a portata di tutti. Dopo essere stati una delle prime venti città italiane a fare lo Spid online, ora vogliamo attivare un nuovo servizio di prossimità, una modalità per avvicinare i nostri sportelli alla cittadinanza ed evitare code e perdite di tempo, soprattutto per chi non ha la possibilità di fare tutto da casa collegandosi online – ha spiegato Bianchini –. Il servizio di certificazione digitale è erogato da diversi anni ed è utilizzato da molti cittadini. Ma la tecnologia non è a portata di tutti. Per questo abbiamo pensato alle edicole, per il rapporto di fiducia che hanno con i loro clienti”.

A Feltre SNAG porta il quotidiano in classe

13 Giugno 2021

Gli alunni delle classi 3B e 3E hanno partecipato durante le ultime settimane di scuola al Progetto “Il quotidiano in Classe”.

L’idea è nata in seguito alla collaborazione con gli edicolanti del feltrino, coordinati dal Vicepresidente Nazionale Fabio Callegher, che si sono messi a disposizione dei ragazzi per rispondere alle loro domande, illustrare le caratteristiche dei più importanti quotidiani locali e nazionali, per poi donarne uno a ciascun alunno in modo da poter continuare il lavoro di analisi in classe, anche valendosi della presenza di un giornalista del Gazzettino, che con grande passione ha raccontato come si diventa giornalisti.

Per i ragazzi è stato interessante studiare la nascita del quotidiano e la sua evoluzione, confrontare le notizie di apertura delle principali testate, comprendere come i giornali vengono distribuiti e giungono in edicola, ma soprattutto prendere consapevolezza di quanto il giornale cartaceo sia più ricco di notizie e di come queste ultime siano più accreditate rispetto all’online, che spesso ha meno tempo per vagliare le fonti e per approfondire.

Nell’occasione gli studenti hanno potuto “conoscere” anche giornalisti locali come Tina Merlin, Dino Buzzati e Ferruccio De Bortoli che riceverà a breve, in città, il prestigioso premio San Vittore.

Sono stati toccati anche i temi della privacy, delle fake news e della censura. Soprattutto i ragazzi hanno provato loro stessi a realizzare alcuni articoli dedicati a questa significativa esperienza in cui, anche pensando alla storia passata, quando la censura impediva la libera espressione delle idee e forse anche alla storia presente, in alcuni Paesi del mondo, scrivono: “possiamo felicemente affermare che qui un foglio di giornale è un foglio di libertà”.


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