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Servizi anagrafici in edicola a Tricase

01 Settembre 2021

Il 18 giugno 2021, presso la sede del Comune di Tricase, è stata sottoscritta la convenzione tra lo SNAG Provinciale di Lecce e lo stesso Comune al fine di permettere alle edicole di rilasciare i certificati anagrafici sul proprio territorio (nell'immagine un momento della firma alla presenza dei rappresentanti del Comune e dello SNAG).

"Abbiamo raggiunto un ottimo risultato - commenta il Presidente Alberto Ciardo - per il quale ringraziamo il Vicesindaco Andrea Ciardo, il quale ha seguito tutti gli aspetti tecnici, e in particolare il Sindaco Antonio De Donna, il quale ha colto l’opportunità e in tempi stretti è riuscito a concretizzare quanto ci eravamo ripromessi".

Arriva in edicola The Post Internazionale (TPI)

31 Agosto 2021

“Il web è dove siamo nati e dove sempre rimarremo ancorati. Ma oggi internet, da solo, non è più sufficiente”. Così il fondatore e direttore di www.tpi.it, Giulio Gambino, annuncia ai propri lettori il lancio di un nuovo magazine cartaceo: “una rivista di approfondimento settimanale chiamata The Post Internazionale (TPI) che sia in grado di decifrare il presente e interpretare il futuro”.

“Se c’è qualcosa che questi due anni di pandemia ci hanno insegnato è la necessità di tornare a dare importanza alla lentezza, non solamente rincorrere la vita perseguendo un modello che alla fine ci ha reso più fragili”, osserva il giornalista in un articolo pubblicato a inizio agosto sul sito www.tip.it.

La nuova rivista arriverà in edicola e nelle librerie venerdì 17 settembre con un prezzo di copertina di 3 euro mentre dal 3 settembre prenderà il via il lancio promozionale della nuova iniziativa editoriale. “Se è vero che ci vuole coraggio oggi a stampare un nuovo giornale, sappiate che siamo talmente coraggiosi da uscire in edicola per la prima volta venerdì 17 settembre”, annuncia Gambino.

Una grande sfida, dunque, anche perché The Post Internazionale sarà completamente autofinanziato, così come è stato per il sito nei suoi dieci anni di attività. Nessun ricorso a investitori esterni né tanto meno a fondi pubblici. La rivista si sosterrà solo grazie alle donazioni dei lettori che fino ad ora hanno contribuito a tenere in vita la testata digitale (completamente gratuita) a garanzia di un’informazione libera e indipendente.

“TPI dipende solo da te”, conclude Gambino promettendo ai lettori una rivista fatta di inchieste e approfondimenti, analisi e storie inedite a cura delle penne più brillanti del sito: Claudio Sabelli Fioretti, Luca Telese, Selvaggia Lucarelli, Pietrangelo Buttafuoco e tanti altri.

Una sfida che ci auguriamo possa fare breccia in una fase di grave crisi - di idee e di mezzi - dell’Editoria italiana, in cui abbiamo dovuto assistere alla recente chiusura di una storica testata cartacea come La Gazzetta del Mezzogiorno.

Bentornato Postalmarket

31 Agosto 2021

Il famoso catalogo è già sold out. Tutti coloro che non sono riusciti ad ordinarlo online potranno acquistarlo da ottobre in edicola ad un prezzo di 9,90 euro.

Il ritorno in vita di Postalmarket si preannuncia come un successo che va oltre le più rosee aspettative. I pre-ordini sul sito ufficiale www.postalmarket.it sono andati esauriti in pochissimo tempo, anche considerando che consentivano di aggiudicarsi il catalogo ad un prezzo ridotto – 6,90 euro anziché 9,90 euro – con l’aggiunta di un voucher di 10 euro per il primo acquisto.

Chi non ha fatto in tempo a ordinare online una copia del nuovo Postalmarket non avrà altra scelta che rivolgersi al proprio edicolante, come si legge sul sito:


"Ci dispiace, l'offerta è terminata
Le copie del catalogo sono letteralmente andate a ruba!
I più fortunati che sono riusciti ad assicurarsi la copia in anteprima lo riceveranno direttamente a casa.
Per tutti gli altri: ci trovate da Ottobre in edicola!"


Nato nel 1959 da una felice intuizione dell’imprenditrice milanese Anna Bonomi Bolchini, Postalmarket ha fatto la storia dei consumi del nostro Paese ed è diventato in breve tempo uno degli appuntamenti con lo shopping più attesi dagli italiani. Poi la parabola discendente che ha portato al blocco delle pubblicazioni e al fallimento della società.

Ora parte un nuovo capitolo. Grazie all’imprenditore friulano dell’e-commerce Stefano Bortolussi, che è riuscito a rilevare il marchio, Postalmarket è pronto per la rinascita e si prepara a un grande ritorno nelle case degli italiani.

Il nuovo Postalmarket si candidata ad essere il portale ufficiale del Made in Italy. Offrirà migliaia di prodotti selezionati dagli oltre 150 marchi di sole aziende italiane divisi in sei categorie - abbigliamento donna/uomo e accessori, intimo, casa, salute e bellezza, cibo e bevande, tempo libero - accompagnati anche da interessanti contenuti giornalistici con consigli sullo shopping.

In particolare Postalmarket strizza l’occhio ai meno giovani, ossia a coloro che hanno più difficoltà a fare acquisti online ma non intendono per questo rinunciare allo shopping direttamente dal divano di casa. Il nuovo catalogo prevede comunque anche innovativi supporti tecnologici. Oltre ad una piattaforma e-commerce di supporto è prevista un’apposita app con realtà aumentata che consentirà di vedere i video dei prodotti inseriti a catalogo.

Locazione di immobili urbani ad uso non abitativo. Indici ISTAT:

31 Agosto 2021

Si informa 2021 che sulla Gazzetta Ufficiale n. 199 del 20 agosto 2021 è stato pubblicato il comunicato ISTAT concernente l'indice dei prezzi al consumo relativo al mese di luglio 2021, necessario per l'aggiornamento del canone di locazione degli immobili:

La variazione annuale luglio 2020 - luglio 2021 è pari a 1,9 (75% = 1,425).

La variazione biennale luglio 2019 - luglio 2021 è pari a 1,5 (75% = 1,125).

Sei mesi con il freno per i quotidiani

30 Agosto 2021

Anche a giugno è proseguito il trend di contrazione della carta stampata, con unica eccezione dei giornali sportivi, trainati dagli Europei di calcio (11 giugno-11 luglio).

Con riferimento alle singole testate, considerando le sole copie vendute in edicola, Il Corriere della Sera cede il 3,67% rispetto a un anno prima e Repubblica il 5,91%, confermandosi i due quotidiani più letti dagli italiani rispettivamente con 157.843 e 103.857 copie. Calo di vendite, ma tutto sommato contenuto, per La Stampa (meno 3,93%) e Il Messaggero (meno 1,97%) come pure per QN-Il Resto del Carlino (meno 3%) e QN- La Nazione (meno 6,11%).

A livello di vendite cartacee, giugno è stato un mese di forte contrazione per Il Sole 24 Ore (meno 14% rispetto a un anno prima) ma anche per i quotidiani politicamente più schierati, tutti con flessioni a doppia cifra: -19,77% Il Giornale , -15,60% Libero , -15% La Veritą , -14,35% il Fatto Quotidiano . Perdita di copie in edicola anche per L’Avvenire .

Gli unici segni positivi sono stati quelli dei giornali sportivi, merito soprattutto del campionato europeo di calcio terminato con la vittoria dell’Italia. La Gazzetta dello Sport può fregiarsi di un incremento di vendite di quasi il 75% rispetto a un anno prima e Il Corriere dello Sport dell’11%. Non ha tratto giovamento, invece, Tuttosport, che ha visto una contrazione del 17,4%.

A giugno soffrono anche i giornali locali, con poche eccezioni come Unione Sarda e Il Piccolo.

Modalità erogazione dei contributi per acquisto di apparecchiature televisive

09 Agosto 2021

In che cosa consiste il bonus rottamazione TV e quali utenti finali potranno accedervi.

La Gazzetta del Mezzogiorno cessa le pubblicazioni

31 Luglio 2021

La storica testata non è più in edicola dal 2 agosto. Tutti i lavoratori saranno messi in cassa integrazione a zero ore.

«Da lunedì prossimo, e speriamo per brevissimo tempo – scrive il Comitato di redazione del quotidiano rivolgendosi ai lettori – non troverete in edicola la vostra e nostra Gazzetta del Mezzogiorno e non per scelta dei giornalisti e dei poligrafici che ci lavorano ma perché la Ledi srl, società che ha gestito in fitto il giornale dal 10 dicembre scorso, ha ritenuto opportuno non prorogare il contratto di affitto pur avendo avuto la disponibilità della curatela di Mediterranea ad una proroga di 3 mesi e pur avendo a sua volta proposto, invece, una proroga per i primi 30 giorni di agosto. Scelte imprenditoriali e tempi delle procedure fallimentari stanno producendo un risultato – il blocco delle pubblicazioni in attesa dell'aggiudicazione definitiva della testata - avverso il quale abbiamo lottato con tutte le nostre forze, a costo anche di rilevanti sacrifici personali, economici, con il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali e l'ulteriore taglio degli stipendi, e logistici, con la chiusura di quasi tutte le storiche redazioni decentrate della Gazzetta».

«Non ci interessa, almeno non ora e non adesso, ricostruire fatti e responsabilità della situazione professionale e lavorativa nella quale siamo venuti a trovarci nostro malgrado – affermano ancora i giornalisti – ma vogliamo scrivervi, perché poi scrivere è quello che ci piace di più, che la storia della Gazzetta del Mezzogiorno non finisce certo qua e così, che il nostro dialogo con voi riprenderà al più presto. Non sarà una pec a bloccare oltre 130 anni di storia vissuti dalla parte dei lettori, della Puglia e della Basilicata, di territori che hanno ancora tante cose da raccontare e far raccontare, magari con ancora più slancio, con strumenti più moderni e più rispondenti all'epoca che stiamo vivendo, con una rinnovata presenza sul territorio, attraverso il ripristino delle edizioni dedicate alle singole provincie di Puglia e Basilicata e il ritorno ai presidi nei capoluoghi di provincia. No, non è un sogno ma l'unica via percorribile per ridare al nostro giornale quel ruolo di sindacato del territorio che per tanti ha svolto. Stremata ma non vinta la redazione della Gazzetta non abdica al suo ruolo, vi dà appuntamento a prestissimo e chiede a tutti gli attori in campo di tenere sempre ben presente che la Gazzetta è un bene comune e come tale va trattato è tutelato».

L’annuncio arriva pochi giorni dopo l’appello del Presidente dello Stato, Sergio Mattarella, durante la cerimonia del Ventaglio, sull’importanza della pluralità dell’informazione e sull’ “l’esigenza di agire affinché il processo di ristrutturazione e di riorganizzazione del comparto industriale dei media non veda indebolirsi il loro contributo alla vita democratica del Paese”.

Preoccupazione è stata espressa dagli Editori. “Nel rispetto delle legittime scelte imprenditoriali e delle procedure previste dalla legge – ha dichiarato il presidente della FIEG Andrea Riffeser Monti – è necessario ora l’impegno di tutti, e la FIEG è pronta a fornire il suo contributo, per scongiurare che la sospensione delle pubblicazioni possa determinare effetti gravi e irreversibili e per continuare a garantire il pluralismo dell’intero mondo dell’informazione”.

Per la FNSI si tratta di una decisione inspiegabile. «Per quanto legittima perché rientra nell'esercizio della libertà imprenditoriale, tale scelta risulta incomprensibile, tanto più perché comunicata ventiquattr'ore prima della scadenza del contratto e dopo che, tre giorni fa, la stessa Ledi aveva comunicato alla direzione e alla redazione la volontà di continuare a gestire provvisoriamente la testata per altri trenta giorni, in attesa dell'esito del voto del comitato dei creditori sulle due proposte concordatarie presentate alla curatela».

L'unico aspetto che «avrebbe meritato una più attenta ponderazione da parte di tutti, tribunale, curatela e imprenditori – rileva ancora il sindacato dei giornalisti –, è la specificità e la funzione dell'impresa editoriale, oltre che il valore del bene informazione per la collettività e l'opinione pubblica. La storia della Gazzetta del Mezzogiorno merita ben altra considerazione. Il lavoro dei giornalisti, dei poligrafici e di tutte le maestranze deve riprendere al più presto. Ci sarà il tempo per individuare le responsabilità. Questo, però, è il momento di fare ciascuno il massimo sforzo per far sì che, nel rispetto delle procedure di legge, la Gazzetta del Mezzogiorno – concludono la Fnsi e le Assostampa – possa tornare al più presto in edicola».

Dal canto suo Ledi rimarca che «con una prudente e attenta riorganizzazione dell'attività, non solo ha garantito la regolare continuità editoriale ma ha anche valorizzato tutti gli asset delle due Curatele fallimentari acquisiti in godimento nello scorso dicembre, in un momento in cui da un canto l'esercizio provvisorio del Fall. Edisud s.p.a. disposto dal Tribunale in sede fallimentare produceva perdite giornaliere consistenti e dall'altro per giornalisti e poligrafici non vi erano più concrete prospettive di lavoro. A questo punto - conclude - pienamente consapevole dei complessi problemi di natura editoriale e occupazionale derivanti dalla situazione che potrebbe crearsi con la cessazione dell'affitto d'azienda, rimane in attesa delle decisioni dei Creditori e del Tribunale di Bari».

Milano punta sulle edicole come spazi multiservizio per cittadini e turisti

31 Luglio 2021

Da rivendite di riviste e quotidiani a info-point e spazi multiservizio per cittadini e turisti capillarmente diffusi su tutto il territorio milanese. Questo l’obiettivo delle linee guida approvate dall’Amministrazione per il rilancio, l’evoluzione e il sostegno delle edicole milanesi.

Un provvedimento che rinnova la collaborazione tra il Comune di Milano e le Associazioni C.I.S.L. Giornalai, F.E.N.A.G.I. Confesercenti, F.I.E.G. Milano, Si.Na.G.I. aff. SLC-CGIL, SNAG Milano, UILTuCS giornalai, per il rilancio delle edicole della città di Milano avviata già a partire dal 2017.

“Grazie al rinnovo di questa collaborazione proseguiamo nella realizzazione di un progetto più ampio che porterà le edicole cittadine a tramutarsi in una capillare rete di info-point cittadini in occasione dei grandi eventi come le prossime Olimpiadi Invernali 2026 e non solo – spiegano gli Assessori Cristina Tajani (Commercio, Attività Produttive), Roberta Guaineri (Sport e Tempo Libero), Roberta Cocco ( Servizi Civici e Trasformazione Digitale) e Roberto Tasca (Bilancio e Demanio) -. Vogliamo che le edicole tornino ad essere un valido punto di riferimento in ogni quartiere della città. Spazi dove i cittadini, e soprattutto gli anziani, possano facilmente trovare tutte le informazioni per vivere la città o accedere ai servizi online offerti dall'Amministrazione come tutti i certificati anagrafici o altri atti per cui non è necessario recarsi personalmente presso gli uffici comunali”.

Il provvedimento conferma la possibilità per le edicole di affiancare, alla normale attività di vendita di riviste, quotidiani e periodici, anche un’azione informativa sui servizi e sulle opportunità turistiche e sugli eventi offerti dalla città durante tutto l’arco dell’anno nonché delle campagne informative poste in essere dall’Amministrazione. Spazi che, in virtù della loro capillare presenza sul territorio, possono costituire anche una rete di nuovi servizi a favore dei quartieri e della popolazione contribuendo di fatto a estendere l’utilizzo di quelli comunali on line soprattutto nella fascia più anziana evitando inutili spostamenti in un’ottica di sportelli sempre più di prossimità.

Una collaborazione che vuole essere un significativo sostegno ad una categoria, quella delle edicole, al centro di una significativa crisi economica e identitaria, derivante da molteplici fattori: in primo luogo dalla diffusione dell’innovazione tecnologica dell’informazione on line e dei servizi editoriali in generale e ulteriormente radicalizzata a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, che nel corso dell’ultimo anno ha fatto segnare la cessazione dell’attività da parte di diverse edicole cittadine.

Da maggio del 2020, inoltre, il Comune ha avviato una convenzione con le edicole per il rilascio dei certificati anagrafici. Un servizio in crescita: a oggi sono oltre 80 le edicole aderenti, che nel mese di giugno hanno rilasciato 4784 certificati, il 3.5 per cento del totale, più del doppio dei certificati emessi allo sportello anagrafico, che ha registrato solo 2.089 richieste, 1.5 per cento dei 141.327 certificati emessi in tutte le modalità disponibili. Le edicole possono rilasciare i certificati: Contestuale (Nascita, Residenza, Cittadinanza, Esistenza In Vita), Contestuale Aire, Contestuale e stato di famiglia, Cittadinanza, Convivenza di fatto, Matrimonio, Morte, Nascita, Residenza, Stato di famiglia, Stato libero, Unione civile, Certificato di Contratto di Convivenza.

Sul territorio milanese attualmente sono presenti 544 rivendite di giornali e riviste, di cui 413 esclusive e 131 non esclusive, capillarmente distribuite nelle zone centrali e periferiche presso negozi, supermercati, ospedali, mezzanini delle metropolitane, stazioni ferroviarie, chioschi su aree private e chioschi su aree pubbliche. Negli ultimi due anni (2018 – 2021), il numero di edicole in città è calato di 5,7%: dall’anno 2018 hanno cessato l’attività complessivamente 33 rivendite.

Presto anche a Verona certificati in edicola

30 Luglio 2021

Un nuovo canale per avvicinare i cittadini, semplificare la vita di chi non è abituato ad usare la tecnologia e ampliare l'offerta dei servizi offerti, proprio sotto casa.

Le edicole interessate a fornire certificati anagrafici possono già farsi avanti. Entro la settimana, sul sito del Comune sarà infatti pubblicato l'avviso con tutte le indicazioni per attivare le prime collaborazioni. Sono 109 le edicole a Verona, alle quali vanno aggiunti i 22 chioschi edicola. Praticamente 131 nuovi possibili sportelli decentrati dell’anagrafe.

Le edicole abilitate potranno rilasciare i certificati disponibili sullo Sportello Zero con timbro digitale. L'accesso alla piattaforma sarà garantito attraverso la nuova identità Spid. La convenzione avrà la durata di tre anni e potrà essere rinnovata. I commercianti potranno richiedere un corrispettivo per il servizio erogato fino ad un massimo di due euro.

La novità, che potrebbe presto prendere piede in tutti i quartieri cittadini, è stata presentata questa mattina dall’assessore ai Servizi demografici Stefano Bianchini.

“Un passo avanti verso la digitalizzazione a portata di tutti. Dopo essere stati una delle prime venti città italiane a fare lo Spid online, ora vogliamo attivare un nuovo servizio di prossimità, una modalità per avvicinare i nostri sportelli alla cittadinanza ed evitare code e perdite di tempo, soprattutto per chi non ha la possibilità di fare tutto da casa collegandosi online – ha spiegato Bianchini –. Il servizio di certificazione digitale è erogato da diversi anni ed è utilizzato da molti cittadini. Ma la tecnologia non è a portata di tutti. Per questo abbiamo pensato alle edicole, per il rapporto di fiducia che hanno con i loro clienti”.

Mattarella: il contributo dei media fondamentale per la democrazia

28 Luglio 2021

Con la consueta autorevolezza, il Capo dello Stato è tornato a soffermarsi sulla centralità di un’informazione pluralista, sottolineando “l'esigenza di agire affinché il processo di ristrutturazione e di riorganizzazione del comparto industriale dei media non veda indebolirsi il loro contributo alla vita democratica del Paese».

Durante la tradizionale cerimonia della consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione Stampa Parlamentare, lo scorso 28 luglio, Mattarella ha sottolineato come la pandemia abbia colpito anche il mondo dell’informazione e in particolare della carta stampata.

Al riguardo Mattarella ha voluto ricordare “le parole della risoluzione che il Parlamento Europeo ha dedicato alla relazione della Commissione sullo Stato di diritto, in cui viene definita centrale “la protezione della libertà e del pluralismo dei media” e “la sicurezza dei giornalisti”. "Va assicurata – ha proseguito il Capo dello Stato – la massima attenzione alla proposta annunciata dalla Commissione Europea di un provvedimento normativo per la libertà dei mezzi di espressione, così come l’annuncio della presentazione, il prossimo autunno, di una Direttiva per la protezione dei giornalisti contro le azioni “bavaglio” dirette a far tacere, o a scoraggiare, le voci dei media”.

A questo si deve aggiungere “l’esigenza di agire affinché il processo di ristrutturazione e di riorganizzazione del comparto industriale dei media non veda indebolirsi il loro contributo alla vita democratica del Paese”, ha detto Mattarella, secondo cui “garantire rigore e autonomia significa prendere atto che ai giornalisti iscritti all’Ordine” “vanno applicate doverosamente garanzie eguali a quelle di altre categorie di lavoratori, a partire dall’ambito previdenziale” e anche “in materia di ammortizzatori sociali, destinati ad affrontare crisi aziendali per superarle e anche per accompagnare la trasformazione dei supporti tecnologici che assicurano la circolazione delle notizie. È un compito, quest’ultimo, che si riconduce all’applicazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.


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