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Bando edicole Liguria. Domande dal 4 al 18 dicembre 2023

21 Novembre 2023

Sarà attivo dal 4 al 18 dicembre il nuovo bando della Regione Liguria a sostegno delle edicole, approvato in Giunta regionale su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Alessio Piana, che spiega così la misura appena varata: “Le edicole rivestono una funzione importante, non solo per una capillare diffusione dell’informazione, ma anche dal punto di vista sociale. Con questa prima misura, a cui ne seguirà una successiva a inizio nuovo anno, intendiamo, con interessanti contributi a fondo perduto a copertura del 60% delle spese effettuate, favorire un percorso di rilancio che ampli le occasioni di frequentazione di questi fondamentali presidi territoriali”.

La misura ha una dotazione di 10 mila euro che si aggiunge ai 32 mila già a suo tempo deliberati, portando la disponibilità complessiva del bando a 42 mila euro.

Le spese ammissibili, che devono raggiungere almeno la cifra di 2.500 euro, si riferiscono a progetti da avviare o avviati a partire dal 1° gennaio 2023, purché non conclusi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e riguardanti:
- opere inerenti la struttura dei punti di vendita (inclusi arredi pertinenziali)
- dotazioni informatiche per l'erogazione di servizi e informazioni (vetrine digitali, totem interattivi, touch screen, licenze software e internet)
- attrezzature, strumentazioni o macchinari utili al miglioramento e/o ampliamento dei servizi (in particolare per l'informazione turistica e logistica).

La domanda dev'essere inviata esclusivamente via PEC dall'impresa a concessioni.filse@legalmail.it oppure a mezzo di raccomandata postale.

Ulteriori informazioni sono disponibili nell'area BANDI dell'area riservata del nostro sito.

Fieg preoccupata per il sostegno all’editoria: appello a Governo e Parlamento

10 Novembre 2023

Preoccupati per il fatto che “il disegno di legge di Bilancio riduce ora considerevolmente il sostegno all’editoria con il rischio di vanificare gli importanti interventi esistenti per sostenere il passaggio al digitale” gli editori della Fieg “fanno appello al Governo, al Parlamento e alle Forze politiche affinché si riconsideri tale scelta mantenendo inalterato il livello di sostegno al settore per il tempo necessario a garantire la difficile transizione digitale e continuare a garantire l’elevato standard di qualità dell’informazione professionale, la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle retribuzioni e rafforzare il presidio contro il proliferare delle false informazioni”.

Al riguardo, ritengono inoltre “singolare - si legge in una nota - che la revisione della spesa sia particolarmente penalizzante nei confronti di un settore il cui ruolo e funzione è oggetto di diretta tutela costituzionale e risulti, invece, più contenuta negli altri comparti, peraltro con dotazioni di spesa assai più consistenti come i 750 milioni del Fondo cinema, ridotti di 50 milioni”.

La Fieg ricorda infatti che “con 61 testate quotidiane, con 201 periodici, con le più importanti agenzie di stampa nazionali, con i siti di informazione emanazione di tali testate, con oltre 6mila giornalisti a tempo pieno e indeterminato, con oltre 20mila collaboratori che coprono capillarmente il territorio” il settore editoriale produce “un flusso informativo che raggiunge ogni giorno più di 31 milioni di lettori e più di 40 milioni di utenti unici, contribuendo allo sviluppo del Paese e garantendo il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione, il pluralismo dell’informazione e la libertà di stampa”.

L’appello degli editori è stato subito raccolto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, il quale ha assicurato l’impegno del Governo “per trovare le migliori soluzioni possibili a tutela del segmento editoria e informazione in questa fase di veloce trasformazione tecnologica”.

In una nota Barachini osserva che “in un quadro economico di grande complessità che necessita sacrifici da parte di tutte le categorie, a cominciare dalle amministrazioni pubbliche” il Governo sta “studiando soluzioni che salvaguardino la continuità aziendale delle imprese che si impegnino a difendere i livelli occupazionali di un settore strategico per lo sviluppo democratico del Paese, tenendo sempre presente che la contrazione delle risorse complessive, lamentata, è conseguenza dell’estinzione del Fondo Straordinario 2022-2023, varato a sostegno dell’editoria nella fase emergenziale del Covid”.

Frenata dell’11% a settembre per le vendite di quotidiani

10 Novembre 2023

Gli ultimi dati di ADS-Accertamenti Diffusione Stampa relativi alle vendite di quotidiani nel mese di settembre registrano un brusco stop. Considerando le testate rilevate nel loro complesso emerge una flessione dell’11% su base annua, pari a 145.000 copie in meno, e del 6% rispetto ad agosto 2023, pari a quasi 70.000 copie in meno.

Nel raffronto su base annua non si registra nemmeno un segno positivo mentre su base mensile gli unici a muoversi in controtendenza sono Il Giornale (più 3%), Il Tempo (più 2%), Il Secolo XIX (più 1%) e alcune testate locali tra cui Dolomiten (più 4%), Gazzetta di Reggio (più 1%), Gazzetta di Modena (più 4%), Giornale di Sicilia (più 2%), Il Piccolo (più 1%), La Provincia Pavese (più 4%).

In particolare i due maggiori quotidiani generalisti, Corriere della Sera e La Repubblica, registrano entrambi una flessione del 13% rispetto a settembre 2022. Nel dettaglio, la testata del gruppo Rcs si ferma a 131.473 copie, quasi 20.000 in meno rispetto alle oltre 150.000 di settembre 2022, evidenziando anche un calo del 3% rispetto ad agosto. Vendite invariate, invece, rispetto ad agosto per la testata del gruppo Gedi, che scende però a 75.169 copie, circa 10.000 in meno rispetto alle 86.000 di un anno fa.

Passando agli altri quotidiani generalisti, La Stampa registra una contrazione del 15% delle vendite rispetto ad un anno fa e del 4% su base mensile scendendo a 58.000 copie. Tonfo dell’11% su base annua per Il Messaggero e del 7% rispetto ad agosto. Tra le testate del gruppo QN, vendite in calo del 12% su base annua per Il Giorno a poco meno di 16.000 copie, in linea con le vendite di agosto. Flessioni su base annua dell’11% per Il Resto del Carlino a 53.400 copie e del 9% per La Nazione, mentre su base mensile la variazione è rispettivamente del meno 5% e meno 4%.

Non si salvano dalla flessione generalizzata di settembre nemmeno le testate sportive. La Gazzetta dello Sport a settembre vede vendite in edicola per 80.000 copie, in calo 11% rispetto ad agosto e del 3% rispetto a un anno fa. Il Corriere dello Sport e Tuttosport registrano una flessione del 16% rispetto ad agosto scendendo rispettivamente a 35.344 e 20.000 copie con flessioni su base annua del 7% per il primo e dell’11% per il secondo.

Primi sei mesi in calo dell'8,6% per le vendite di quotidiani

08 Novembre 2023

La vendita di quotidiani, sia in formato cartaceo che in quello digitale, segna una nuova battuta d’arresto nei primi sei mesi dell’anno, secondo quanto emerge dall’ultimo Osservatorio sulle comunicazioni dell’Agcom.

Nella prima metà del 2023, in media, giornalmente, sono state vendute nel complesso 1,43 milioni di copie (cartacee più digitali), in flessione del 8,6% rispetto al primo semestre del 2022 e del 32,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019. In valori assoluti si è passati da 2,12 milioni di copie vendute giornalmente nel periodo gennaio-giugno 2019 a 1,43 milioni di copie vendute nell’analogo periodo 2023.

Prosegue il calo delle copie digitali

Le copie cartacee sono come sempre quelle che accusano il colpo peggiore con un calo del 9,7% rispetto ai primi sei mesi del 2022 e del 36,8% rispetto all’analogo periodo 2019. In valori assoluti, si è passati da 1,94 milioni di copie giornaliere vendute nel primo semestre 2019 a 1,23 milioni vendute nel primo semestre dell’anno con una perdita netta di 710 mila copie.

Nei primi sei mesi del 2023 si conferma anche la flessione delle copie digitali, che hanno segnato un arretramento dell’1,2% rispetto all’analogo periodo 2022 oscillando attorno alle 210 mila copie. Un calo che segue il calo del 6% emerso nel 2022 e che mette in evidenza le difficoltà del settore a trovare uno sbocco redditizio sul digitale in grado di compensare le flessioni del cartaceo. Resta invece positivo il bilancio delle copie digitali negli ultimi cinque anni, con un progresso che si concretizza in un aumento del 13,9%.

Migliore tenuta per i locali

Suddividendo la distribuzione tra giornali nazionali e locali, dai dati dell'Agcom emerge che le vendite dei quotidiani nazionali si sono ridotte in misura lievemente superiore a quanto osservabile per quelli a diffusione locale. Un andamento che emerge sia nel raffronto rispetto all’anno prima (- 8,7% i nazionali verso - 8,5% i locali), sia con riferimento all’intero periodo analizzato giugno 2019-giugno 2023 (- 32,9% i nazionali verso - 31,8% i locali).

Si assiste dunque a una tenuta leggermente migliore per le copie locali, che nel corso 2022 erano invece state quelle ad accusare la flessione più ampia (- 9,8% contro il - 8,9% dei nazionali).

Copie digitali in crescita per i 5 maggiori quotidiani generalisti

In relazione ai diversi “generi” editoriali, i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati “generalisti” (in ordine di diffusione: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, L’Avvenire e Il Messaggero), nei primi sei mesi del 2023 hanno registrato una flessione nella vendita di copie cartacee pari al 12,1% rispetto ai corrispondenti volumi del 2022, che si amplia al 38,7% con riferimento al primo semestre 2019).

Allo stesso tempo, però, hanno registrato un contenuto incremento nella vendita giornaliera di copie in formato digitale rispetto all'anno scorso ( 3,9%) consolidando il trend di crescita degli ultimi cinque anni ( 21,8%). 

Inoltre, la vendita di copie digitali è maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: le prime cinque testate del segmento digitale (Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24Ore, Il Fatto quotidiano e La Stampa) rappresentano il 59,9% delle copie complessivamente vendute nel semestre, mentre il corrispondente valore per la versione cartacea scende al 33,8%.

GEDI resta il principale gruppo editoriale

L’analisi per operatore vede, in termini di copie complessivamente vendute da inizio anno, GEDI quale principale gruppo editoriale (19,6%, comprensive di 11 testate tra cui La Repubblica e La Stampa), seguito da Cairo/RCS (18,0% che include Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport), da Caltagirone Editore (Il Messaggero e altre quattro testate) e Monrif Group (Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione) rispettivamente con il 9,0% e l’8,1%.

Con riferimento all’andamento delle vendite complessive (in formato cartaceo e digitale) delle principali testate, nei primi sei mesi dell’anno il “Corriere della Sera” risulta la principale con il 12,3%, in crescita di 0,5 punti percentuali su base annua e di 1,7 rispetto ai corrispondenti valori del 2019. Seguono “La Repubblica” (7,3%), “La Gazzetta dello Sport” (5,7%) e “La Stampa” (5,2%) che mostrano una flessione sia su base annua che rispetto al 2019.

Doniamo un libro alle scuole. In corso l'ottava edizione di #Ioleggoperché

07 Novembre 2023

Dal 4 al 12 novembre torna in tutta Italia #ioleggoperché, l’iniziativa rivolta a portare i libri nelle scuole e ad avvicinare i ragazzi alla lettura. L’obiettivo è quello di arricchire le biblioteche scolastiche attraverso donazioni che i cittadini potranno fare recandosi nelle librerie che hanno aderito al progetto. Un’iniziativa che il mondo delle edicole non può che apprezzare, nella speranza che progetti come questo possano essere d’aiuto nel far crescere una generazione di lettori sempre più consapevoli, che possa avvicinare anche all’informazione di qualità dei giornali e assicurare il necessario ricambio generazionale di clienti nelle edicole.

Organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), #ioleggoperché è ormai giunta all’ottava edizione e ha scelto come campagna Un libro ti fa grande: un claim che racchiude il significato più profondo dell’iniziativa e un invito convincente per donare un libro a una scuola e investire sul futuro dei più giovani. Anche quest’anno i numeri parlano di un’edizione da record con oltre 3,9 milioni di studenti coinvolti, 25.394 scuole iscritte, 330 nidi, 3.609 librerie e 72.811 gemellaggi tra scuole e librerie.

“Una scuola italiana su due aderisce a #ioleggoperché. Ci auguriamo – ha dichiarato il presidente AIE Innocenzo Cipolletta – che anche quest’anno sempre più cittadini vadano in libreria a donare libri per le biblioteche scolastiche, libri nuovi che si aggiungeranno ai 550 mila della scorsa edizione e ai ben 2,5 milioni complessivi arrivati nelle scuole in questi anni. Oggi più che mai è fondamentale il gioco di squadra per far fronte al bisogno crescente di libri nelle scuole. È un bisogno certificato anche dai numeri. La ricerca sulle scuole aderenti alla scorsa edizione ci ha confermato che questa iniziativa ha un impatto importante: più di 1 biblioteca scolastica su 5 tra le 3.187 che hanno partecipato all’indagine è nata (o nascerà) infatti per effetto o grazie ai libri del progetto”.

“#ioleggoperché rappresenta una iniziativa di eccellenza per l’intero sistema scolastico” ha sottolineato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha ringraziato “gli ideatori e gli organizzatori di #ioleggoperché, a partire dall’Associazione Italiana Editori e dal Presidente Cipolletta, perché il contributo dell’iniziativa al lavoro di tutela e di diffusione del libro all’interno delle scuole è stato ed è davvero inestimabile. L’utilizzo dei libri di #ioleggoperché – ha aggiunto Valditara - ha prodotto attività scolastiche significative: laboratori di lettura, visite alle biblioteche comunali, incontri con gli autori, laboratori di scrittura. È uno degli aspetti che giudico più fecondi del progetto, perché la scuola non deve limitarsi all’orario curriculare ma è e deve essere sempre di più la scuola come luogo fisico e come istituzione”.

#ioleggoperché è una iniziativa organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il libro e la lettura ed è portata avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI), il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), con il supporto di Fondazione Cariplo e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Ha il sostegno di Lega Serie A, Lega Serie B, Mediafriends e Rai Per la Sostenibilità – ESG.

Edicole Info-Point a Forlì, concluso il secondo ciclo di incontri

27 Ottobre 2023

Si è concluso ieri il secondo ciclo sperimentale di incontri del progetto “Edicole Info-Point 2023/2024” che ha consentito alle rivendite di Forlì di diventare un centro di informazioni turistiche. Ideatrice e promotrice dell’iniziativa è Marinella Portolani, Presidente SNAG Forlì e componente del Consiglio Nazionale del Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai, oltre che Consigliere comunale, la quale esprime la propria soddisfazione per il consenso ottenuto al punto che ora vorrebbe estendere il progetto a livello nazionale.

“Dopo un importante lavoro “dietro le quinte” e valutazioni tecniche, siamo riusciti - afferma Portolani - a far decollare il secondo ciclo di incontri didattici con gli edicolanti per trasformare i loro punti vendita in infopoint turistici e potenziare il sistema di informazione e accoglienza turistica di Forlì. Mi sono molto battuta per l'introduzione di un bonus di 600 euro a ciascuna edicola per l'impegno preso perché la crisi c’è per tutto il settore e un contributo può essere un aiuto importante”. I rivenditori dovranno ora impegnarsi ad esporre in modo visibile cartelloni, piantane, vetrofanie in modo che il turista o il cliente possa riconoscere di essere in presenza di un infopoint autorizzato dal Comune di Forlì a cui rivolgersi.

“Nel contempo - aggiunge il Presidente di SNAG Forlì - mi sto impegnando affinché la funzione di infopoint turistico possa essere implementata con altri servizi ai cittadini e alle istituzioni. Mio, ad esempio, è anche il progetto che ha portato nelle edicole l’ecocalendario di Alea, un servizio che ha trovato tantissimo gradimento da parte dei forlivesi”.

L’obiettivo di queste iniziative, precisa il Presidente di SNAG Forlì, “è arricchire il ruolo delle edicole come punto di riferimento per la comunità dove operano e offrire un’opportunità aggiuntiva di reddito che possa contribuire a salvare la preziosissima rete di distribuzione della carta stampata, oggi in grave crisi. Per questo motivo, dopo il successo delle due edizioni Info-Point di Forlì sono pronta a proporre a SNAG di sostenermi nell’esportare il progetto a livello nazionale”.

“Voglio ringraziare - conclude Portolani - per la collaborazione e l’organizzazione la dottoressa Ferrini e il dottor Benetti che hanno condotto il ciclo di incontri di informazione sui monumenti di Forlì accompagnando i partecipanti sul campo a visitare il complesso museale del San Domenico, con visita guidata alla mostra fotografica di Eve Roger”.

Nel suo lavoro quotidiano al fianco delle edicole, il Presidente di SNAG Forlì ricorda anche l’impegno per le edicole colpite dall’alluvione. “Le cinque edicole maggiormente danneggiate erano pronte a chiudere per sempre. Mi sono immediatamente attivata affinché potessero avere il rimborso di tutte le pubblicazioni e i contributi dovuti. Inoltre, hanno ricevuto anche un importante contributo economico da SNAG Nazionale, che ringrazio ancora per la solidarietà. Nel loro insieme, sommando tutti i contributi ricevuti, le cinque edicole hanno avuto ristori per circa 50.000 euro che hanno permesso di proseguire la loro attività: un altro importante risultato - conclude Portolani - per la categoria e per il nostro territorio”.

Le scadenze fiscali del mese di novembre

25 Ottobre 2023

Riportiamo il calendario fiscale realizzato dagli esperti di Confcommercio con evidenziati i prossimi appuntamenti con il fisco. Uno strumento utile per ricordare a imprese, ditte individuali e partite IVA le principali scadenze fiscali e rimanere sempre aggiornati su quando pagare imposte e tasse, versare i contributi dovuti, inviare i dati richiesti dall'Agenzia delle Entrate.

GIOVEDI’ 2 NOVEMBRE

IMPOSTE E TASSE / MOD. F 24 - Versamento e compensazione.
IRPEF / IRAP - Dichiarazione Modello Redditi ed IRAP - Persone fisiche e società di persone - Presentazione e versamento.
ASSISTENZA FISCALE - Acconti d’imposta - Trattenuta da parte dei sostituti d’imposta.


VENERDI’ 10 NOVEMBRE

ASSISTENZA FISCALE - Modello 730 integrativo - Presentazione telematica della dichiarazione - Consegna al dipendente della copia della dichiarazione - Comunicazione al sostituto d’imposta del risultato contabile.


MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE

AGEVOLAZIONI - Rideterminazione del valore delle partecipazioni e di terreni - Posseduti al 1° gennaio 2021 - Versamento rata imposta sostitutiva.

IVA E RITENUTE ALLA FONTE - Ravvedimento - Tardivo versamento - Scadenza del termine per l’effettuazione del versamento tardivo, entro trenta giorni, dell’imposta risultante dalla liquidazione periodica, qualora non eseguito entro il 16 ottobre 2023, con l’applicazione, del Ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472).

AGEVOLAZIONI - Rideterminazione del valore delle partecipazioni e di terreni - Posseduti al 1° gennaio 2023 - Perizia giurata - Versamento imposta sostitutiva.

AGEVOLAZIONI - Rideterminazione del valore delle partecipazioni e di terreni - Posseduti al 1° gennaio 2022 - Versamento rata imposta sostitutiva.

GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE

ASSISTENZA FISCALE - Imposta trattenuta dal sostituto d’imposta - Versamento.

IVA - Imposta risultante dalla dichiarazione annuale - Rateizzazione.

IMPOSTE SUI REDDITI - Ritenute alla fonte - Versamento.

ADDIZIONALI REGIONALE E COMUNALE ALL’IRPEF - Redditi di lavoro dipendente e assimilati – Versamento.

CEDOLARE SECCA / IMPOSTE SUI REDDITI - Contratti di locazione breve – Intermediari immobiliari - Ritenute operate – Versamento.

REDDITI DI NATURA FINANZIARIA - Imposta sostitutiva - Versamento.

REDDITI DI NATURA FINANZIARIA - Ritenuta d’acconto - Versamento.

IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE - c.d. “Tobin Tax” - Versamento.

IVA - Contribuenti mensili - Mese di ottobre 2023 - Versamento - Pubbliche amministrazioni e soggetti con fatture “split payment” - Versamento dell’imposta.

IVA - Contribuenti trimestrali - Terzo trimestre 2023 - Versamento.

IVA - Contribuenti trimestrali ex art. 74, D.P.R. n. 633/1972 - Terzo trimestre 2023 - Versamento.

IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI - Attività svolte a carattere continuativo - Versamento.

ACCISE - Versamento imposta.

LUNEDI’ 27 NOVEMBRE

IVA - Scambi intracomunitari - Elenchi INTRASTAT mensili - termine così prorogato, essendo il giorno 25 sabato.

GIOVEDI’ 30 NOVEMBRE

DEFINIZIONE AGEVOLATA - C.d. “ravvedimento speciale” delle dichiarazioni relative al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti - Versamento rateale delle somme dovute.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - C.d. “rottamazione-quater” delle cartelle di pagamento dal 2000 al 2022 - Versamento rateale delle somme dovute.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - C.d. “rottamazione-ter” delle cartelle di pagamento dal 2000 al 2017 - Versamento rata.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - C.d. “rottamazione-ter” delle cartelle di pagamento dal 2000 al 2017 (Riapertura dei termini) - Versamento rata.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - Carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione europea - Versamento rata.

IMPOSTA SOSTITUTIVA - Estromissione agevolata di beni dall’impresa individuale - Imposta Sostitutiva - Versamento rata.

SOGGETTI IRES - Acconti d’imposta IRES ed IRAP - Seconda o unica rata - Versamento.
IRPEF / IRAP - Acconti d’imposta - Seconda o unica rata - Persone fisiche e società di persone - Versamento.

CEDOLARE SECCA - Imposta sostitutiva - Acconto - Versamento seconda o unica rata.

IRES / IRPEF / IRAP - Dichiarazione Modello REDDITI e dichiarazione IRAP - Termine di presentazione.

IRPEF 730/2022 PRECOMPILATO - Presentazione Redditi aggiuntivo o correttivo - Se il contribuente ha già inviato un 730 e ha necessità di completare o correggere la dichiarazione, può inviare il Modello Redditi PF aggiuntivo oppure Redditi PF correttivo, entro il 30 novembre 2022.

IVA - Liquidazioni periodiche (c.d. “LIPE”) - Trasmissione.

IVA - Acquisti intracomunitari da parte di enti, associazioni ed altre organizzazioni di cui all’art. 4, quarto comma, D.P.R. n. 633/1972 - Dichiarazione e versamento.

BOLLO - Fatture elettroniche - Versamento.

REGISTRO - Contratti di locazione ed affitto di beni immobili - Versamento imposta.

ACCISE - Gas naturale - Versamento della rata d’acconto mensile.

CREDIT FOTO: Immagine di Drazen Zigic su Freepik

Le edicole della Sicilia potranno anche somministrare alimenti e bevande

11 Ottobre 2023

La Regione Sicilia va in soccorso della rete della carta stampata e lo fa con un apposito decreto che consente alle edicole siciliane di ampliare la merceologia posta in vendita e i servizi offerti alla clientela trasformando i punti vendita della stampa in veri e propri punti multiservizio per i cittadini.

L’obiettivo è quello di lanciare un salvagente ad un settore in profonda sofferenza, ultimo anello di una catena, quella editoriale, che sta subendo da anni una crisi strutturale che ha portato ad una brusca contrazione delle vendite di giornali cartacei.

Nello specifico, le edicole siciliane che siano punti vendita esclusivi potranno affiancare alla vendita di quotidiani e periodici anche quella di prodotti alimentari e non alimentari, la vendita tramite apparecchi automatici e potranno anche somministrare al pubblico alimenti e bevande.

Il decreto precisa anche per la vendita di pastigliaggi e bevande preconfezionate non è richiesto il requisito professionale all’art. 71, comma 6, del d.lgs 59/2010 (ossia, in sintesi, avere frequentato apposito corso professionalizzante, aver svolto attività di somministrazione per due anni anche non consecutivi negli ultimi cinque, avere un titolo di studio che abbia previsto materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti).

Non solo. Le edicole esclusive potranno anche svolgere qualsiasi attività di servizio a favore di soggetti privati e pubblici e potranno esporre pubblicità propria o di terzi.

“Le nuove direttive – spiega l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – tengono conto delle molteplici disposizioni statali e delle decisioni assunte dalla giurisprudenza amministrativa in tema di liberalizzazione delle attività del settore commercio. Vengono introdotti significativi elementi di novità, per consentire agli operatori del settore di superare la profonda crisi che attraversa la vendita della carta stampata e la conseguente riduzione della vendita di copie”.

"L’obiettivo – continua Tamajo – è quello di trasformare le tradizionali edicole in 'multiservice points', con la possibilità, nel rispetto delle vigenti normative degli specifici settori, di associare alla vendita di giornali e riviste altre tipologie commerciali o di servizi".

Riportiamo di seguito gli articoli del decreto, la cui versione integrale può essere scaricata in pdf al seguente link:


Articolo. 1 - Disposizioni generali

1. La Regione Siciliana, nel rispetto dei principi stabiliti dall’articolo 21 della Costituzione disciplina la diffusione della stampa quotidiana e periodica, garantendo la salvaguardia dei motivi imperativi di interesse generale connessi alla promozione dell’informazione e del pluralismo informativo e il diritto dei cittadini di accedere a un’informazione pluralista.

2. La Regione Siciliana, per le finalità di cui al comma 1, promuove altresì la modernizzazione e lo sviluppo tecnologico della filiera distributiva editoriale, anche attraverso la riqualificazione strutturale e tecnologica dei punti vendita.

Articolo. 2 - Definizione del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica

1. Il sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica si articola, su tutto il territorio regionale, in punti vendita esclusivi e in punti vendita non esclusivi, così come definite dal decreto legislativo 24 aprile 2001 n. 170.

Articolo 3. - Esercizio dell’attività

1. Fermo restando l’obbligo della vendita di giornali, quotidiani e periodici, assicurando parità di trattamento nella vendita delle pubblicazioni, i punti vendita esclusivi, nel rispetto delle disposizioni della vigente normativa, possono destinare una parte della superficie di vendita: – alla vendita di prodotti non alimentari; – alla vendita di prodotti alimentari; – alla vendita tramite apparecchi automatici; – alla somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

2. Per la vendita di pastigliaggi confezionati, delle bevande preconfezionate e preimbottigliate, con esclusione del latte e dei suoi derivati e delle bevande alcoliche e superalcoliche, non è richiesto il requisito professionale di cui all’art. 71, comma 6, del d.lgs 59/2010.

3. I punti vendita esclusivi possono svolgere qualsivoglia attività di servizio a favore di soggetti privati e pubblici nel rispetto della normativa vigente.

4. I punti vendita esclusivi possono esporre pubblicità propria o di terzi nel rispetto delle disposizioni comunali vigenti in materia di impianti pubblicitari.

5. La concessione di suolo pubblico rilasciata per la vendita di quotidiani e periodici si intende validamente rilasciata anche per l’esercizio di tutte le altre attività consentite, ivi compresa la vendita dei prodotti non editoriali.

Articolo. 4 - Pubblicazione ed entrata in vigore

1. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e ai sensi dell’art. 68, comma 4 della legge regionale 12 agosto 2014 n. 21 sarà inoltre pubblicato nel sito internet istituzionale della Regione Siciliana.

Le edicole si sostengono anche avvicinando i giovani alla lettura dei giornali

11 Ottobre 2023

I bonus e gli sgravi fiscali a sostegno delle edicole sono fondamentali per sostenere la rete di vendita della carta stampata, che rappresenta un importante presidio per la collettività oltre che strumento di garanzia per la diffusione di un’informazione pluralista su tutto il territorio. Altrettanto importante, tuttavia, è assicurare un ricambio generazionale di lettori stimolando, avvicinando, soprattutto i più giovani, alla lettura dei giornali, abituandoli ad andare in edicola dove possono trovare una proposta di pubblicazioni molto ampia in grado di soddisfare ogni loro interesse. Sono questi alcuni dei temi trattati dal Presidente di SNAG-Confcommercio, Andrea Innocenti, che lunedì 9 ottobre ha incontrato alcuni edicolanti di Grosseto e provincia, a cui ha illustrato il recente bonus edicole 2023 (nella foto il Presidente Innocenti con Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto).

Riportiamo integralmente l’articolo a firma di Nicole Terribile apparso su Il Tirreno del 10 ottobre e disponibile anche sul sito al seguente link, dove sono riportate anche le preoccupazioni e le proposte di alcuni edicolanti della zona.


GROSSETO Spesso, sono il faro che illumina la notte. Mentre i più mattinieri si preparano per andare a lavorare, gli edicolanti sono già lì, nel loro chiosco, intenti a sistemare giornali “caldi” appena stampati. Ma negli ultimi anni, purtroppo, di edicole aperte se ne vedono sempre meno. Molte chiudono perché i guadagni non bastano per arrivare a fine mese. Per parlare dei problemi che affliggono la categoria, ma anche per cercare di trovare risposte, tutti insieme, ieri pomeriggio alcuni edicolanti della provincia hanno incontrato il presidente nazionale di Snag-Confcommercio, il sindacato nazionale autonomo giornalai, Andrea Innocenti, il quale ha illustrato agli edicolanti il nuovo bonus al quale potranno accedere le edicole esclusive (quindi che si occupano solo della vendita di giornali, riviste e così via non quelle che, a esempio, fanno anche da bar).

Il bonus

«Oggi, con il 18,62 per cento di aggio non si può creare un guadagno che ti permette di mantenere una famiglia: tra l’altro, lavorando 13 ore al giorno, anche il sabato e la domenica». Durante la pandemia, quando le edicole erano uno dei pochissimi presidi sul territorio rimasti aperti, Innocenti ha iniziato a lavorare con le istituzioni per ottenere dei bonus che permettessero loro di andare avanti, nonostante le difficoltà. «Il 2023 non era coperto dal credito d’imposta né da altri bonus – continua il presidente di Snag – Ma ad agosto siamo riusciti ad averlo». Si tratta di un fondo di 10 milioni di euro che il Governo, attraverso il dipartimento dell’editoria e dell’informazione, ha destinato al fondo straordinario per l’editoria al sostegno della rete di vendita delle edicole. Gli edicolanti (ma, appunto, solo quelli che hanno punti vendita esclusivi) potranno ricevere un contributo forfettario di 2mila euro per progetti di consegna a domicilio di giornali e riviste, progetti di aperture domenicali, di consegna di riviste e giornali alle attività commerciali limitrofe. Contributo che può salire fino a 3mila euro per le edicole che si trovano nei Comuni delle aree interne.

«Le edicole sono tutte in sofferenza – continua Innocenti – Ma nei piccoli centri l’edicola è un presidio. E se chiude, i cittadini si trovano privi di qualsiasi informazione. E se chiude l’edicola, in uno di questi piccoli centri, significa che prima ha chiuso lo sportello bancario, quello postale e dell’Asl, perciò sono lasciati soli».

Ai contributi forfettari si aggiunge anche un contributo che potrà andare a coprire il 50 per cento delle spese sostenute per Imu, Tasi, Tari, Cosap e Tosap. Manca però il decreto attuativo. Il bonus, secondo il presidente, potrebbe diventare effettivo tra novembre e gennaio. «La categoria deve tornare ad avere il suo ruolo. Non fosse altro per il suo ruolo di presidio territoriale e capillare che porta avanti. Bisogna combattere per le edicole», dice la direttrice di Confcommercio Grosseto, Gabriella Orlando. L’obiettivo dell’associazione di categoria è realizzare un documento condiviso da presentare alle istituzioni nel quale racchiudere tutte le richieste degli edicolanti.

All’incontro prende parte anche il referente di Confcommercio nazionale, Riccardo De Vito Franceschi. Secondo Innocenti, per cercare di far tornare le persone in edicola – e aumentare le vendite – è fondamentale riaccendere la passione per la lettura, partendo dai bambini e dai ragazzini, organizzando incontri o iniziative per cercare di avvicinarli al mondo della lettura e dell’informazione.

«Abbassiamo i prezzi»

«I problemi sono gli stessi un po’ ovunque. La nostra è una catena molto delicata. Noi siamo gli ultimi, per questo siamo i più svantaggiati», dice Cesare Guazzi dell’edicola di via Fattori. L’edicolante racconta che negli ultimi tempi vende più che altro giornali e riviste, ma sempre meno gadget. «Siamo fuori mercato – continua –. Ci mandano dvd con prezzi alle stelle, macchine da costruire con uscite settimanali che alla fine ti vengono a costare quasi 1.000 euro. Prima, i libri in edicola costavano meno che in libreria. Per poter andare avanti dovrebbero riabbassare i prezzi». Per lui, però, l’edicola rappresenta ancora un punto di aggregazione ottimale: «Alle persone piace molto venire da noi e scambiare quattro chiacchiere».

«Purtroppo – dice Michelangelo Dominici che ha il chiosco in viale Einaudi – i soldi sono sempre meno, e la gente da qualche parte deve tagliare». In generale, le vendite per lui sono calate di un 40 per cento negli ultimi anni, anche se il lavoro non manca. Tant’è che fa orario continuato: «Dalla mattina alle sei fino alle 20 la sera. La gente viene anche durante la pausa pranzo e il pomeriggio». Per far fronte al cambio di clientela è diventato quindi necessario adattare gli orari di apertura. Anche perché Dominici ha molti piccoli clienti: «Vengono molti bambini a comprare i giochini». Anche secondo lui, però, sarebbe necessario incentivare la lettura: «Il Comune o lo Stato dovrebbero comprare quotidiani o riviste da distribuire nelle scuole per farle leggere ai giovani durante l’orario scolastico, così da far capire loro l’importanza dell’informazione e aiutarli a imparare le cose».

Ipotesi e soluzioni

Spese troppo alte e guadagni ridotti al minimo sono i grandi grattacapi per gli edicolanti Fabio Linucci e Luciana Nicodemo. «Le collezioni e le collane vanno ancora», racconta Nicodemo. Anche se i clienti non acquistano tutte le uscite. Secondo loro, infatti, le collane sono troppo costose e ci sono troppe uscite per completare il set. «Purtroppo i bambini e i ragazzi non vengono più – raccontano – I fumetti non li vendiamo a loro: sono i nonni che glieli comprano». Per loro c’è solo un modo per “salvare” gli edicolanti: «Dovremmo avere un fisso mensile».

«Luce accesa da oltre 70 anni»

Tra i partecipanti all’incontro anche la “figlia d’arte” Cristina De Dominicis. Suo padre Alvaro aprì l’edicola a Porto Ercole, nel comune di Monte Argentario, 72 anni fa. Da più di 20 anni la gestisce col marito. «Con la fine dell’estate il paese va in letargo. Ci rimangono pochi clienti – racconta –. Durante l’estate, invece, capita che mi manchino copie dei quotidiani, che vanno ancora tanto. Servirebbe maggiore collaborazione tra tutta la filiera». Secondo lei, l’edicola è un presidio fondamentale in una realtà come Porto Ercole: «Facciamo da ufficio turistico, cambiamo i soldi per il parcheggio, facciamo addirittura da pronto soccorso, perché in estate capita che le persone svengano per il caldo e noi le aiutiamo. L’altro giorno a una signora si è fermata la macchina e gliel’abbiamo fatta ripartire. In inverno vedi sempre la nostra luce. Ci siamo per qualsiasi cosa».

Quotidiani cartacei: vendite in caduta ad agosto

10 Ottobre 2023

I nuovi dati forniti da ADS-Accertamento Diffusione Stampa indicano che ad agosto le vendite in edicola di quotidiani cartacei sono aumentate in media del 3% rispetto al mese precedente. Con riferimento ad agosto 2022, tuttavia, i dati evidenziano un calo dell’11% e una netta prevalenza di segni negativi con due uniche eccezioni: più 4% per Libero e più 1% per Il Tempo, a conferma della situazione di difficoltà che il settore editoriale sta attraversando.

Nello specifico, ad agosto Repubblica e La Stampa hanno registrato una variazione di vendite pressoché nulla rispetto al mese precedente. Il principale quotidiano del gruppo GEDI è rimasto attorno alle 74.900 copie, poco distante dalle 75.000 di luglio ma ben al di sotto delle oltre 87.000 di un anno prima (meno 11%). Idem per La Stampa che si è fermata a 60.354 copie, praticamente le stesse del mese precedente, mostrando però una caduta del 13% rispetto alle 69.528 di agosto 2022. Peggio ha fatto, in agosto, I l Corriere della Sera, che si è fermato a 136.000 copie, circa 1.500 copie in meno rispetto a luglio e 17.700 in meno rispetto ad agosto 2022, con una flessione rispettivamente dell’1% mensile e del 12% annua.

Passando agli altri quotidiani nazionali generalisti, spicca il balzo del 3% de Il Messaggero su base mensile che porta a meno 11% il bilancio annuo con una perdita di oltre 5.700 copie in un anno. In riferimento ai quotidiani che fanno capo a QN, si segnala il balzo del 2% su base mensile de La Nazione contro la flessione di vendite dell’1% per Il Resto del Carlino e Il Giorno. Per tutte e tre le testate il calo su base annua è dell’11%.

Andamento divergente, ad agosto, anche per i due principali quotidiani economici: Il Sole 24 Ore scende sotto le 22.000 copie e cede l’1% rispetto al mese precedente e il 9% su base annua. Al contrario, Italia Oggi fa un balzo del 17% rispetto a luglio portandosi a poco sopra le 6.500 copie ma manifesta un calo del 18% rispetto ad agosto 2022.

La ripresa del campionato di calcio di serie A, con le squadre ritornate in campo lo scorso 20 agosto, sostiene le vendite dei quotidiani sportivi. Con un balzo rispetto a luglio del 6% le vendite de La Gazzetta dello Sport sfiorano le 91.000 copie ma pur sempre in calo dell’11% rispetto alle oltre 102.000 copie dell’agosto 2022. Balzo in avanti del 10% per Il Corriere dello Sport su base mensile a 42.256 copie, con un tonfo anche in questo caso dell’11% su base annua. Progresso limitato al 2% per Tuttosport che si consolida attorno alle 26.600 copie, 5.000 in meno rispetto alle 28.700 dello scorso anno (meno 17 per cento).

Andamento in ordine sparso, invece, per i quotidiani politicamente schierati. Con 21.900 copie ad agosto, Libero segna un progresso del 3% su base mensile e del 4% su base annua, confermandosi, insieme a Il Tempo, l’unica testata ad aver incrementato le vendite in edicola rispetto ad un anno prima. Resta fermo attorno alle 26.800 copie Il Giornale, che però evidenzia un calo del 12% rispetto ad agosto 2022 quando le vendite in edicola superavano le 30.000 copie. La Verità guadagna terreno rispetto a luglio (più 3%) con 24.169 copie, ma arretra del 14% su base annua. In lieve flessione Il Fatto Quotidiano che scende a 22.800 copie, l’1% in meno rispetto a luglio e l’11% in meno rispetto ad agosto 2022. Balzo in avanti su base mensile del 3% per Il Manifesto, che però cede il 15% nel raffronto annuale.

Andamenti divergenti tra le testate locali, con circa la metà in progresso ad agosto rispetto a luglio e l’altra metà in flessione. Tutte, però, presentano segni negativi nel raffronto su base annua.


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