Ultime notizie

Home / news

Cresce la pubblicità su quotidiani e periodici

14 Gennaio 2022

Novembre è stato un mese positivo per gli investimenti pubblicitari, cresciuti in generale del 2,7% rispetto al mese precedente, come emerge dai dati diffusi da Nielsen.

Si rafforza, dunque, il trend positivo visto nel 2021. Con riferimento al periodo gennaio-novembre, nel complesso il mercato pubblicitario ha messo a segno un progresso del 15,2% rispetto al precedente periodo, recuperando il forte calo del 2020, anno segnato dalla pandemia.

Da segnalare che a novembre sono aumentati gli investimenti sia sui quotidiani che sui periodici, con incrementi dell’1,3% e del 2,3% rispetto al mese precedente. Positivo anche il bilancio dei primi 11 mesi 2021 con la pubblicità salita del 4,7% sui quotidiani e del 3,3% sui periodici.

Quanto agli altri mezzi, si registra un calo del 3,2% a novembre per la pubblicità sulla tv ( 17,6% negli undici mesi), mentre con un 11% tornano positivi gli investimenti sulla radio ( 9,8% negli undici mesi) e si confermano in forte aumento quelli sul web che da inizio anno salgono del 16,4%.

2021 anno di ripresa per gli investimenti pubblicitari

Il 2021 si conferma dunque un anno positivo per il mercato pubblicitario italiano, un trend a cui ha contribuito anche il bonus pubblictà sugli investimenti promosso dal Governo a sostegno del settore editoriale.

“Ci si avvicina alla fine dell'anno con una ripresa consolidata e solida in autunno. La crescita nei tre mesi è stata del 4,7%, tornando lentamente a una linea positiva di lungo periodo”, ha dichiarato Alberto Dal Sasso AIS Managing Director di Nielsen, sottolineando che “anche in confronto al 2019, infatti, siamo a un 0,9% che - ad un mese dalla chiusura dell’anno - dovrebbe confermare il trend sin qui individuato".

Previsioni incerte per il 2022

La quarta ondata di Covid che l’Italia sta vivendo in questo periodo, unita al rallentamento della crescita economica atteso per il 2022 e all’impennata dei costi energetici e delle materie prime che stanno facendo lievitare i costi per le aziende, lasciano prevedere una frenata per gli investimenti pubblicitari per l’anno in corso.

A lanciare l’allarme è stato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente UPA, Utenti Pubblicità Associati, sottolineando che “l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime peserà sui bilanci di tanti inserzionisti” e che quando le imprese devono “tagliare, la prima voce su cui intervenire è spesso quella della comunicazione pubblicitaria”.

A inizio dicembre il Centro Studi UNA (Aziende della Comunicazione Unite) e la società Media Hub avevano già previsto per il mercato pubblicitario una crescita del 5,2% nel 2022 a 9,216 miliardi di euro, un incremento più che dimezzato rispetto al 11,8% indicato per il 2021 (8,759 miliardi).

Jack Brewster, giornalista di NewsGuard, l’organizzazione internazionale specializzata nel valutare l’affidabilità dei siti di ...
Si aggrava la crisi dell’editoria e cresce la preoccupazione della Fieg per la tenuta del settore, un comparto fondamentale, soprattutto oggi, al ...
Nei primi due mesi del 2024 il fatturato netto degli investimenti pubblicitari sulla carta stampata ha segnato una contrazione del 13,7% rispetto ...
Con il numero 3567, disponibile da mercoledì 3 aprile, il settimanale a fumetti più amato da grandi e piccini taglia il traguardo dei ...

SNAG - Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai
Codice Fiscale 80108230154
Via San Vito, 24 - 20123 Milano
0286984413
0280298390
@ segreteria@snagnazionale.it

Seguici su: