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Gli italiani riscoprono le librerie fisiche. Boom dei manga

23 Maggio 2022

Sbaglia chi pensa che il fumetto non abbia sufficiente dignità letteraria per essere paragonato a un buon libro. Si tratta di un genere che non conosce crisi e che ha avvicinato alla lettura tanti giovani, e meno giovani, con prodotti di qualità e di raffinata bellezza artistica e grafica.

Vendite di fumetti in crescita nei primi 4 mesi dell'anno

L’anno scorso nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione sono state vendute 11,543 milioni di copie di fumetti, corrispondenti ad un valore, a prezzo di copertina, di poco più di 100 milioni di euro (100,245 milioni per l’esattezza), secondo i dati forniti dall’Associazione Italiana Editori (AIE). Raffrontando tali dati con quelli del 2019, anno pre-pandemia, si scopre che le copie vendute sono quasi triplicate (più 256%) e il valore del venduto è quasi raddoppiato (più 175%).

La passione degli italiani per il fumetto continua. Nei primi quattro mesi dell’anno sono state vendute 3,586 milioni di copie (erano 2,862 milioni nell’analogo periodo 2021) per un valore, a prezzo di copertina, di 31,3 milioni di euro (contro i 24,8 milioni nei primi 4 mesi dell’anno precedente).

Boom per i manga: vendite quintuplicate rispetto al 2019

Naturalmente, non si può generalizzare quando si parla di fumetto. Degli oltre 100 milioni di euro spesi l’anno scorso in fumetti nelle librerie e nei supermercati, l’AIE fa sapere che oltre la metà, ossia 58,3 milioni (il 58,1%) sono stati spesi per l’acquisto di manga, che sono un po’ la novità che ha trainato il mercato. Basti pensare che nel 2019 le vendite erano pari a 11,2 milioni di euro. In pratica, in un paio d’anni le vendite in valore di manga in Italia sono più che quintuplicate. Sempre con riferimento al 2021, altri 29,7 milioni (il 29,7%) sono stati spesi in graphic novel, fumetti e comic strip e 12,2 milioni (il 12,2%) in fumetti per bambini e ragazzi.

I dati sono stati presentati in occasione della 34esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che ha chiuso i battenti con numeri da record in termini di visitatori (168.732, battuto il record di ottobre) e editori presenti, a conferma dell'interesse che l'editoria libraria sta riscuotendo. Si tratta inoltre della prima volta che l'AIE diffonde i numeri che definiscono il mercato del fumetto in Italia, un'inziativa condotta in collaborazione con il programma Eudicom finanziato dalla Commissione Europea attraverso Europa Creativa.

Freno tirato per i libri nei primi quattri mesi dell'anno

Inizia invece con una flessione il 2022 per il mercato dei libro. In base ai dati comunicati dall'AIE, nei primi quattro mesi sono stati venduti 32 milioni di libri nei canali trade (librerie fisiche e online e grande distribuzione) per 469 milioni di euro di valore a prezzo di copertina, in flessione rispettivamente del 2,5% e del 3,7% rispetto i primi quattro mesi dell’anno precedente. Ma rispetto al 2019, ossia l’anno pre-pandemia, il risultato è positivo: più 17% in termini di copie vendute e più 16% in termini di valore di copertina.

Gli italiani riscoprono le librerie fisiche

Da notare, in particolare, che si interrompe la crescita dell’online che proseguiva ininterrotta dal 2019, mentre le librerie fisiche continuano a recuperare terreno dopo il crollo nel 2020 a causa delle chiusure dovuta alla pandemia. A livello di quote, le librerie superano la metà delle vendite con il 52,4%, l’online si ridimensiona al 43%, la grande distribuzione cala ancora fino al 4,6%.

Gli acquirenti che nelle loro scelte dichiarano di essere stati influenzati “molto” o “abbastanza” da quanto letto, visto o ascoltato sui social network sono il 59% nel 2021, erano il 50% nel 2019. La crescita di questa influenza si rispecchia nella top 10 dei primi quattro mesi, anche se la lista dei primi dieci libri più letti dà solo un’idea parziale di come si muove il mercato.

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