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Voucher connettività in scadenza a fine anno

23 Novembre 2023

Ultime settimane per poter richiedere il voucher connettività. Le domande potranno infatti essere inoltrate fino al 31 dicembre. Ricordiamo che si tratta di un contributo per abbonamenti a internet ultraveloce da richiedere direttamente agli operatori telefonici con l’obiettivo, come spiega il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di incentivare la digitalizzazione delle imprese e incoraggiare la diffusione della banda ultralarga nel nostro Paese.

Invitiamo chi non l’avesse ancora fatto ad approfittare di questa agevolazione che è stata introdotta nel 2022 e poi – a seguito dell’approvazione da parte della Commissione europea - prolungata per tutto il 2023 e della quale non ci c’è alcuna certezza che venga ulteriormente promossa anche nel 2024.

L'agevolazione si rivolge a micro, piccole e medie imprese e, a partire dal 23 maggio scorso, anche ai titolari di partita Iva che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale o una delle professioni non organizzate.

Sono previsti varie tipologie di voucher.

Voucher A1 con contributo di connettività pari a 300 euro per un contratto di abbonamento ella durata di 18 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo 30 Mbit/s – 300 Mbit/s.

Voucher A2 con contributo di connettività pari a 300 euro per un contratto della durata di 18 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo 300 Mbit/s – 1 Gbit/s. Per connessioni che offrono velocità pari ad 1 Gbit il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari.

Voucher B con contributo di connettività pari a 500 euro per un contratto della durata di 18 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo 300 Mbit/s – 1 Gbit/s. Per connessioni che offrono velocità pari ad 1 Gbit il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari. (Per tale tipologia di voucher è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s).

Voucher C con contributo di connettività pari a 2.000 euro per un contratto della durata di 24 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore ad 1 Gbit/s. Il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari. (Per tale tipologia di voucher è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 100 Mbit/s).

Fieg preoccupata per il sostegno all’editoria: appello a Governo e Parlamento

10 Novembre 2023

Preoccupati per il fatto che “il disegno di legge di Bilancio riduce ora considerevolmente il sostegno all’editoria con il rischio di vanificare gli importanti interventi esistenti per sostenere il passaggio al digitale” gli editori della Fieg “fanno appello al Governo, al Parlamento e alle Forze politiche affinché si riconsideri tale scelta mantenendo inalterato il livello di sostegno al settore per il tempo necessario a garantire la difficile transizione digitale e continuare a garantire l’elevato standard di qualità dell’informazione professionale, la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle retribuzioni e rafforzare il presidio contro il proliferare delle false informazioni”.

Al riguardo, ritengono inoltre “singolare - si legge in una nota - che la revisione della spesa sia particolarmente penalizzante nei confronti di un settore il cui ruolo e funzione è oggetto di diretta tutela costituzionale e risulti, invece, più contenuta negli altri comparti, peraltro con dotazioni di spesa assai più consistenti come i 750 milioni del Fondo cinema, ridotti di 50 milioni”.

La Fieg ricorda infatti che “con 61 testate quotidiane, con 201 periodici, con le più importanti agenzie di stampa nazionali, con i siti di informazione emanazione di tali testate, con oltre 6mila giornalisti a tempo pieno e indeterminato, con oltre 20mila collaboratori che coprono capillarmente il territorio” il settore editoriale produce “un flusso informativo che raggiunge ogni giorno più di 31 milioni di lettori e più di 40 milioni di utenti unici, contribuendo allo sviluppo del Paese e garantendo il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione, il pluralismo dell’informazione e la libertà di stampa”.

L’appello degli editori è stato subito raccolto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, il quale ha assicurato l’impegno del Governo “per trovare le migliori soluzioni possibili a tutela del segmento editoria e informazione in questa fase di veloce trasformazione tecnologica”.

In una nota Barachini osserva che “in un quadro economico di grande complessità che necessita sacrifici da parte di tutte le categorie, a cominciare dalle amministrazioni pubbliche” il Governo sta “studiando soluzioni che salvaguardino la continuità aziendale delle imprese che si impegnino a difendere i livelli occupazionali di un settore strategico per lo sviluppo democratico del Paese, tenendo sempre presente che la contrazione delle risorse complessive, lamentata, è conseguenza dell’estinzione del Fondo Straordinario 2022-2023, varato a sostegno dell’editoria nella fase emergenziale del Covid”.

Frenata dell’11% a settembre per le vendite di quotidiani

10 Novembre 2023

Gli ultimi dati di ADS-Accertamenti Diffusione Stampa relativi alle vendite di quotidiani nel mese di settembre registrano un brusco stop. Considerando le testate rilevate nel loro complesso emerge una flessione dell’11% su base annua, pari a 145.000 copie in meno, e del 6% rispetto ad agosto 2023, pari a quasi 70.000 copie in meno.

Nel raffronto su base annua non si registra nemmeno un segno positivo mentre su base mensile gli unici a muoversi in controtendenza sono Il Giornale (più 3%), Il Tempo (più 2%), Il Secolo XIX (più 1%) e alcune testate locali tra cui Dolomiten (più 4%), Gazzetta di Reggio (più 1%), Gazzetta di Modena (più 4%), Giornale di Sicilia (più 2%), Il Piccolo (più 1%), La Provincia Pavese (più 4%).

In particolare i due maggiori quotidiani generalisti, Corriere della Sera e La Repubblica, registrano entrambi una flessione del 13% rispetto a settembre 2022. Nel dettaglio, la testata del gruppo Rcs si ferma a 131.473 copie, quasi 20.000 in meno rispetto alle oltre 150.000 di settembre 2022, evidenziando anche un calo del 3% rispetto ad agosto. Vendite invariate, invece, rispetto ad agosto per la testata del gruppo Gedi, che scende però a 75.169 copie, circa 10.000 in meno rispetto alle 86.000 di un anno fa.

Passando agli altri quotidiani generalisti, La Stampa registra una contrazione del 15% delle vendite rispetto ad un anno fa e del 4% su base mensile scendendo a 58.000 copie. Tonfo dell’11% su base annua per Il Messaggero e del 7% rispetto ad agosto. Tra le testate del gruppo QN, vendite in calo del 12% su base annua per Il Giorno a poco meno di 16.000 copie, in linea con le vendite di agosto. Flessioni su base annua dell’11% per Il Resto del Carlino a 53.400 copie e del 9% per La Nazione, mentre su base mensile la variazione è rispettivamente del meno 5% e meno 4%.

Non si salvano dalla flessione generalizzata di settembre nemmeno le testate sportive. La Gazzetta dello Sport a settembre vede vendite in edicola per 80.000 copie, in calo 11% rispetto ad agosto e del 3% rispetto a un anno fa. Il Corriere dello Sport e Tuttosport registrano una flessione del 16% rispetto ad agosto scendendo rispettivamente a 35.344 e 20.000 copie con flessioni su base annua del 7% per il primo e dell’11% per il secondo.

Primi sei mesi in calo dell'8,6% per le vendite di quotidiani

08 Novembre 2023

La vendita di quotidiani, sia in formato cartaceo che in quello digitale, segna una nuova battuta d’arresto nei primi sei mesi dell’anno, secondo quanto emerge dall’ultimo Osservatorio sulle comunicazioni dell’Agcom.

Nella prima metà del 2023, in media, giornalmente, sono state vendute nel complesso 1,43 milioni di copie (cartacee più digitali), in flessione del 8,6% rispetto al primo semestre del 2022 e del 32,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019. In valori assoluti si è passati da 2,12 milioni di copie vendute giornalmente nel periodo gennaio-giugno 2019 a 1,43 milioni di copie vendute nell’analogo periodo 2023.

Prosegue il calo delle copie digitali

Le copie cartacee sono come sempre quelle che accusano il colpo peggiore con un calo del 9,7% rispetto ai primi sei mesi del 2022 e del 36,8% rispetto all’analogo periodo 2019. In valori assoluti, si è passati da 1,94 milioni di copie giornaliere vendute nel primo semestre 2019 a 1,23 milioni vendute nel primo semestre dell’anno con una perdita netta di 710 mila copie.

Nei primi sei mesi del 2023 si conferma anche la flessione delle copie digitali, che hanno segnato un arretramento dell’1,2% rispetto all’analogo periodo 2022 oscillando attorno alle 210 mila copie. Un calo che segue il calo del 6% emerso nel 2022 e che mette in evidenza le difficoltà del settore a trovare uno sbocco redditizio sul digitale in grado di compensare le flessioni del cartaceo. Resta invece positivo il bilancio delle copie digitali negli ultimi cinque anni, con un progresso che si concretizza in un aumento del 13,9%.

Migliore tenuta per i locali

Suddividendo la distribuzione tra giornali nazionali e locali, dai dati dell'Agcom emerge che le vendite dei quotidiani nazionali si sono ridotte in misura lievemente superiore a quanto osservabile per quelli a diffusione locale. Un andamento che emerge sia nel raffronto rispetto all’anno prima (- 8,7% i nazionali verso - 8,5% i locali), sia con riferimento all’intero periodo analizzato giugno 2019-giugno 2023 (- 32,9% i nazionali verso - 31,8% i locali).

Si assiste dunque a una tenuta leggermente migliore per le copie locali, che nel corso 2022 erano invece state quelle ad accusare la flessione più ampia (- 9,8% contro il - 8,9% dei nazionali).

Copie digitali in crescita per i 5 maggiori quotidiani generalisti

In relazione ai diversi “generi” editoriali, i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati “generalisti” (in ordine di diffusione: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, L’Avvenire e Il Messaggero), nei primi sei mesi del 2023 hanno registrato una flessione nella vendita di copie cartacee pari al 12,1% rispetto ai corrispondenti volumi del 2022, che si amplia al 38,7% con riferimento al primo semestre 2019).

Allo stesso tempo, però, hanno registrato un contenuto incremento nella vendita giornaliera di copie in formato digitale rispetto all'anno scorso ( 3,9%) consolidando il trend di crescita degli ultimi cinque anni ( 21,8%). 

Inoltre, la vendita di copie digitali è maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: le prime cinque testate del segmento digitale (Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24Ore, Il Fatto quotidiano e La Stampa) rappresentano il 59,9% delle copie complessivamente vendute nel semestre, mentre il corrispondente valore per la versione cartacea scende al 33,8%.

GEDI resta il principale gruppo editoriale

L’analisi per operatore vede, in termini di copie complessivamente vendute da inizio anno, GEDI quale principale gruppo editoriale (19,6%, comprensive di 11 testate tra cui La Repubblica e La Stampa), seguito da Cairo/RCS (18,0% che include Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport), da Caltagirone Editore (Il Messaggero e altre quattro testate) e Monrif Group (Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione) rispettivamente con il 9,0% e l’8,1%.

Con riferimento all’andamento delle vendite complessive (in formato cartaceo e digitale) delle principali testate, nei primi sei mesi dell’anno il “Corriere della Sera” risulta la principale con il 12,3%, in crescita di 0,5 punti percentuali su base annua e di 1,7 rispetto ai corrispondenti valori del 2019. Seguono “La Repubblica” (7,3%), “La Gazzetta dello Sport” (5,7%) e “La Stampa” (5,2%) che mostrano una flessione sia su base annua che rispetto al 2019.

Doniamo un libro alle scuole. In corso l'ottava edizione di #Ioleggoperché

07 Novembre 2023

Dal 4 al 12 novembre torna in tutta Italia #ioleggoperché, l’iniziativa rivolta a portare i libri nelle scuole e ad avvicinare i ragazzi alla lettura. L’obiettivo è quello di arricchire le biblioteche scolastiche attraverso donazioni che i cittadini potranno fare recandosi nelle librerie che hanno aderito al progetto. Un’iniziativa che il mondo delle edicole non può che apprezzare, nella speranza che progetti come questo possano essere d’aiuto nel far crescere una generazione di lettori sempre più consapevoli, che possa avvicinare anche all’informazione di qualità dei giornali e assicurare il necessario ricambio generazionale di clienti nelle edicole.

Organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), #ioleggoperché è ormai giunta all’ottava edizione e ha scelto come campagna Un libro ti fa grande: un claim che racchiude il significato più profondo dell’iniziativa e un invito convincente per donare un libro a una scuola e investire sul futuro dei più giovani. Anche quest’anno i numeri parlano di un’edizione da record con oltre 3,9 milioni di studenti coinvolti, 25.394 scuole iscritte, 330 nidi, 3.609 librerie e 72.811 gemellaggi tra scuole e librerie.

“Una scuola italiana su due aderisce a #ioleggoperché. Ci auguriamo – ha dichiarato il presidente AIE Innocenzo Cipolletta – che anche quest’anno sempre più cittadini vadano in libreria a donare libri per le biblioteche scolastiche, libri nuovi che si aggiungeranno ai 550 mila della scorsa edizione e ai ben 2,5 milioni complessivi arrivati nelle scuole in questi anni. Oggi più che mai è fondamentale il gioco di squadra per far fronte al bisogno crescente di libri nelle scuole. È un bisogno certificato anche dai numeri. La ricerca sulle scuole aderenti alla scorsa edizione ci ha confermato che questa iniziativa ha un impatto importante: più di 1 biblioteca scolastica su 5 tra le 3.187 che hanno partecipato all’indagine è nata (o nascerà) infatti per effetto o grazie ai libri del progetto”.

“#ioleggoperché rappresenta una iniziativa di eccellenza per l’intero sistema scolastico” ha sottolineato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha ringraziato “gli ideatori e gli organizzatori di #ioleggoperché, a partire dall’Associazione Italiana Editori e dal Presidente Cipolletta, perché il contributo dell’iniziativa al lavoro di tutela e di diffusione del libro all’interno delle scuole è stato ed è davvero inestimabile. L’utilizzo dei libri di #ioleggoperché – ha aggiunto Valditara - ha prodotto attività scolastiche significative: laboratori di lettura, visite alle biblioteche comunali, incontri con gli autori, laboratori di scrittura. È uno degli aspetti che giudico più fecondi del progetto, perché la scuola non deve limitarsi all’orario curriculare ma è e deve essere sempre di più la scuola come luogo fisico e come istituzione”.

#ioleggoperché è una iniziativa organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il libro e la lettura ed è portata avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI), il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), con il supporto di Fondazione Cariplo e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Ha il sostegno di Lega Serie A, Lega Serie B, Mediafriends e Rai Per la Sostenibilità – ESG.

Le scadenze fiscali del mese di novembre

25 Ottobre 2023

Riportiamo il calendario fiscale realizzato dagli esperti di Confcommercio con evidenziati i prossimi appuntamenti con il fisco. Uno strumento utile per ricordare a imprese, ditte individuali e partite IVA le principali scadenze fiscali e rimanere sempre aggiornati su quando pagare imposte e tasse, versare i contributi dovuti, inviare i dati richiesti dall'Agenzia delle Entrate.

GIOVEDI’ 2 NOVEMBRE

IMPOSTE E TASSE / MOD. F 24 - Versamento e compensazione.
IRPEF / IRAP - Dichiarazione Modello Redditi ed IRAP - Persone fisiche e società di persone - Presentazione e versamento.
ASSISTENZA FISCALE - Acconti d’imposta - Trattenuta da parte dei sostituti d’imposta.


VENERDI’ 10 NOVEMBRE

ASSISTENZA FISCALE - Modello 730 integrativo - Presentazione telematica della dichiarazione - Consegna al dipendente della copia della dichiarazione - Comunicazione al sostituto d’imposta del risultato contabile.


MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE

AGEVOLAZIONI - Rideterminazione del valore delle partecipazioni e di terreni - Posseduti al 1° gennaio 2021 - Versamento rata imposta sostitutiva.

IVA E RITENUTE ALLA FONTE - Ravvedimento - Tardivo versamento - Scadenza del termine per l’effettuazione del versamento tardivo, entro trenta giorni, dell’imposta risultante dalla liquidazione periodica, qualora non eseguito entro il 16 ottobre 2023, con l’applicazione, del Ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472).

AGEVOLAZIONI - Rideterminazione del valore delle partecipazioni e di terreni - Posseduti al 1° gennaio 2023 - Perizia giurata - Versamento imposta sostitutiva.

AGEVOLAZIONI - Rideterminazione del valore delle partecipazioni e di terreni - Posseduti al 1° gennaio 2022 - Versamento rata imposta sostitutiva.

GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE

ASSISTENZA FISCALE - Imposta trattenuta dal sostituto d’imposta - Versamento.

IVA - Imposta risultante dalla dichiarazione annuale - Rateizzazione.

IMPOSTE SUI REDDITI - Ritenute alla fonte - Versamento.

ADDIZIONALI REGIONALE E COMUNALE ALL’IRPEF - Redditi di lavoro dipendente e assimilati – Versamento.

CEDOLARE SECCA / IMPOSTE SUI REDDITI - Contratti di locazione breve – Intermediari immobiliari - Ritenute operate – Versamento.

REDDITI DI NATURA FINANZIARIA - Imposta sostitutiva - Versamento.

REDDITI DI NATURA FINANZIARIA - Ritenuta d’acconto - Versamento.

IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE - c.d. “Tobin Tax” - Versamento.

IVA - Contribuenti mensili - Mese di ottobre 2023 - Versamento - Pubbliche amministrazioni e soggetti con fatture “split payment” - Versamento dell’imposta.

IVA - Contribuenti trimestrali - Terzo trimestre 2023 - Versamento.

IVA - Contribuenti trimestrali ex art. 74, D.P.R. n. 633/1972 - Terzo trimestre 2023 - Versamento.

IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI - Attività svolte a carattere continuativo - Versamento.

ACCISE - Versamento imposta.

LUNEDI’ 27 NOVEMBRE

IVA - Scambi intracomunitari - Elenchi INTRASTAT mensili - termine così prorogato, essendo il giorno 25 sabato.

GIOVEDI’ 30 NOVEMBRE

DEFINIZIONE AGEVOLATA - C.d. “ravvedimento speciale” delle dichiarazioni relative al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti - Versamento rateale delle somme dovute.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - C.d. “rottamazione-quater” delle cartelle di pagamento dal 2000 al 2022 - Versamento rateale delle somme dovute.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - C.d. “rottamazione-ter” delle cartelle di pagamento dal 2000 al 2017 - Versamento rata.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - C.d. “rottamazione-ter” delle cartelle di pagamento dal 2000 al 2017 (Riapertura dei termini) - Versamento rata.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - Carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione europea - Versamento rata.

IMPOSTA SOSTITUTIVA - Estromissione agevolata di beni dall’impresa individuale - Imposta Sostitutiva - Versamento rata.

SOGGETTI IRES - Acconti d’imposta IRES ed IRAP - Seconda o unica rata - Versamento.
IRPEF / IRAP - Acconti d’imposta - Seconda o unica rata - Persone fisiche e società di persone - Versamento.

CEDOLARE SECCA - Imposta sostitutiva - Acconto - Versamento seconda o unica rata.

IRES / IRPEF / IRAP - Dichiarazione Modello REDDITI e dichiarazione IRAP - Termine di presentazione.

IRPEF 730/2022 PRECOMPILATO - Presentazione Redditi aggiuntivo o correttivo - Se il contribuente ha già inviato un 730 e ha necessità di completare o correggere la dichiarazione, può inviare il Modello Redditi PF aggiuntivo oppure Redditi PF correttivo, entro il 30 novembre 2022.

IVA - Liquidazioni periodiche (c.d. “LIPE”) - Trasmissione.

IVA - Acquisti intracomunitari da parte di enti, associazioni ed altre organizzazioni di cui all’art. 4, quarto comma, D.P.R. n. 633/1972 - Dichiarazione e versamento.

BOLLO - Fatture elettroniche - Versamento.

REGISTRO - Contratti di locazione ed affitto di beni immobili - Versamento imposta.

ACCISE - Gas naturale - Versamento della rata d’acconto mensile.

CREDIT FOTO: Immagine di Drazen Zigic su Freepik

Quotidiani cartacei: vendite in caduta ad agosto

10 Ottobre 2023

I nuovi dati forniti da ADS-Accertamento Diffusione Stampa indicano che ad agosto le vendite in edicola di quotidiani cartacei sono aumentate in media del 3% rispetto al mese precedente. Con riferimento ad agosto 2022, tuttavia, i dati evidenziano un calo dell’11% e una netta prevalenza di segni negativi con due uniche eccezioni: più 4% per Libero e più 1% per Il Tempo, a conferma della situazione di difficoltà che il settore editoriale sta attraversando.

Nello specifico, ad agosto Repubblica e La Stampa hanno registrato una variazione di vendite pressoché nulla rispetto al mese precedente. Il principale quotidiano del gruppo GEDI è rimasto attorno alle 74.900 copie, poco distante dalle 75.000 di luglio ma ben al di sotto delle oltre 87.000 di un anno prima (meno 11%). Idem per La Stampa che si è fermata a 60.354 copie, praticamente le stesse del mese precedente, mostrando però una caduta del 13% rispetto alle 69.528 di agosto 2022. Peggio ha fatto, in agosto, I l Corriere della Sera, che si è fermato a 136.000 copie, circa 1.500 copie in meno rispetto a luglio e 17.700 in meno rispetto ad agosto 2022, con una flessione rispettivamente dell’1% mensile e del 12% annua.

Passando agli altri quotidiani nazionali generalisti, spicca il balzo del 3% de Il Messaggero su base mensile che porta a meno 11% il bilancio annuo con una perdita di oltre 5.700 copie in un anno. In riferimento ai quotidiani che fanno capo a QN, si segnala il balzo del 2% su base mensile de La Nazione contro la flessione di vendite dell’1% per Il Resto del Carlino e Il Giorno. Per tutte e tre le testate il calo su base annua è dell’11%.

Andamento divergente, ad agosto, anche per i due principali quotidiani economici: Il Sole 24 Ore scende sotto le 22.000 copie e cede l’1% rispetto al mese precedente e il 9% su base annua. Al contrario, Italia Oggi fa un balzo del 17% rispetto a luglio portandosi a poco sopra le 6.500 copie ma manifesta un calo del 18% rispetto ad agosto 2022.

La ripresa del campionato di calcio di serie A, con le squadre ritornate in campo lo scorso 20 agosto, sostiene le vendite dei quotidiani sportivi. Con un balzo rispetto a luglio del 6% le vendite de La Gazzetta dello Sport sfiorano le 91.000 copie ma pur sempre in calo dell’11% rispetto alle oltre 102.000 copie dell’agosto 2022. Balzo in avanti del 10% per Il Corriere dello Sport su base mensile a 42.256 copie, con un tonfo anche in questo caso dell’11% su base annua. Progresso limitato al 2% per Tuttosport che si consolida attorno alle 26.600 copie, 5.000 in meno rispetto alle 28.700 dello scorso anno (meno 17 per cento).

Andamento in ordine sparso, invece, per i quotidiani politicamente schierati. Con 21.900 copie ad agosto, Libero segna un progresso del 3% su base mensile e del 4% su base annua, confermandosi, insieme a Il Tempo, l’unica testata ad aver incrementato le vendite in edicola rispetto ad un anno prima. Resta fermo attorno alle 26.800 copie Il Giornale, che però evidenzia un calo del 12% rispetto ad agosto 2022 quando le vendite in edicola superavano le 30.000 copie. La Verità guadagna terreno rispetto a luglio (più 3%) con 24.169 copie, ma arretra del 14% su base annua. In lieve flessione Il Fatto Quotidiano che scende a 22.800 copie, l’1% in meno rispetto a luglio e l’11% in meno rispetto ad agosto 2022. Balzo in avanti su base mensile del 3% per Il Manifesto, che però cede il 15% nel raffronto annuale.

Andamenti divergenti tra le testate locali, con circa la metà in progresso ad agosto rispetto a luglio e l’altra metà in flessione. Tutte, però, presentano segni negativi nel raffronto su base annua.

Bonus edicole 2023: non ancora definite le date per presentare la domanda

05 Ottobre 2023

A seguito delle tante richieste di chiarimento che ci stanno pervenendo dai nostri Associati, precisiamo alcuni importanti aspetti riguardanti il prossimo Bonus edicole 2023.

PRESENTAZIONE DOMANDE – Al momento non è ancora stata definita la data per poter presentare la domanda per il Bonus edicole 2023 e nemmeno le modalità per la sua fruizione. La loro definizione sarà prossimamente oggetto di un ulteriore provvedimento a cura del Capo del Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria.

AVENTI DIRITTO AL BONUS –Possono presentare domanda i titolari di imprese che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici, ossia le cosiddette edicole esclusive aventi codice ATECO 47.62.10.

In attesa di ulteriori chiarimenti da parte del Dipartimento dell’Editoria, e con la premessa che non c’è alcuna evidenza che le regole dell’anno scorso saranno riproposte anche per il nuovo Bonus, vale la pensa ricordare che il Bonus edicole 2022 era stato riconosciuto, come precisato in una FAQ presentata da SNAG, “alle persone fisiche, non titolari di redditi da lavoro dipendente, che esercitano, in forma di impresa individuale ovvero di società di persone, attività di rivendita esclusiva di giornali e riviste, con l’indicazione nel registro delle imprese del codice di classificazione ATECO 47.62.10 quale codice di attività primario, (indipendentemente dalla presenza o meno di codici ATECO secondari)” inclusi i titolati di reddito da pensione.

DOPPIO CONTRIBUTO – Come anticipato alcuni mesi fa dalla dott.essa Stefania Palamara del Dipartimento dell’Editoria e dell’Informazione durante un convegno sulla rete di vendita della carta stampata, il Bonus edicole 2023 si sdoppia.

Una parte del bonus prevede un contributo forfettario fino a 2.000 euro (fino a 3.000 euro nel caso di edicole situate nei Comuni Interni) legato all’attuazione da parte del punto vendita di alcuni servizi, e un’altra parte del bonus consente invece il rimborso al 50% delle spese vive sostenute nel 2023 dal punto vendita: imposte, canone di locazione, bollette, etc.

COMUNI INTERNI – Il provvedimento prevede un contributo maggiorato (fino a 3.000 euro) per quelle edicole esclusive che operano nei Comuni Interni, ossia quei Comuni più periferici in termini di accesso a servizi essenziali quali salute, istruzione e mobilità rispetto a Comuni centrali - definiti “poli” - dove sono presenti tali servizi. Nel documento scaricabile al seguente link è possibile scorrere l’elenco aggiornato dei Comuni Interni suddivisi per singola Regione.

Fieg: piano straordinario per aumentare del 35% i punti vendita della carta stampata

28 Settembre 2023

In occasione della riunione della Commissione distribuzione e vendita della Fieg, che si è svolta ieri, la Federazione degli Editori ha mostrato apprezzamento per la destinazione alla rete di vendita delle edicole di una quota delle risorse del Fondo straordinario stanziato per il 2023 e ha auspicato la definizione di un piano straordinario - da concordare con le organizzazioni sindacali degli edicolanti - per aumentare le vendite dei giornali.

La Commissione ha infatti esaminato "la preoccupante situazione della rete di diffusione dei giornali” insistendo sul fatto che “la continua diminuzione del numero di punti vendita e l’aumento di aree di totale desertificazione richiedono interventi immediati per continuare a garantire una rete capillare necessaria per favorire il contatto tra l’offerta di informazione di qualità e i lettori”.

Alla luce di ciò, “la Commissione Fieg ha deliberato di invitare ad un confronto le organizzazioni degli edicolanti per definire le modalità e i termini di un piano straordinario per l'aumento di punti vendita (anche “addizionali”), con l’obiettivo di incrementarli del 35%, e per cogliere tutte le opportunità previste dal decreto per le diverse modalità di distribuzione”.

(nella foto, il Presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti)

Si consolidano i lettori delle copie digitali

27 Settembre 2023

Secondo quanto emerge dai nuovi dati Audipress, sono 31,9 milioni gli individui in Italia che nel periodo settembre 2022-luglio 2023 hanno letto o sfogliato un titolo stampa su carta e/o digitale replica, pari al 61,1% della popolazione con più di 14 anni.

Rispetto all’edizione precedente, che risale allo scorso maggio, il dato complessivo riferito ai lettori stampa negli ultimi trenta giorni registra un incremento dello 0,6%, a parità di testate rilevate, “segno di un trend sostanzialmente stabile che conferma un significativo consolidamento per questo comparto”, commenta in una nota Audipress.

Aumentano i lettori di copie digitali

I dati, in particolare, mettono in evidenza un aumento delle copie digitali, che raggiungono 7,1 milioni di lettori complessivi, con un ulteriore incremento dell’1,3% “a conferma dell’andamento positivo e costante iniziato nel periodo pandemico”, scrive Audipress sottolineando che la variazione più significativa si registra per le copie replica dei Quotidiani, con 2 milioni 462 mila Lettori con un aumento dell’1,6% rispetto alla rilevazione precedente. I lettori di copie digitali restano comunque una parte residua della popolazione, pari al 13,6%.

Come spiega Audipress, “il formato digitale è ormai radicato nelle abitudini di fruizione di un segmento stabile e fedele di lettori, confermato dai dati delle precedenti pubblicazioni. Abbiamo visto il fenomeno esplodere a partire dai dati della rilevazione effettuata in pieno periodo pandemico (2020/III), in cui si registravano 3,2 milioni di Lettori copia replica, cresciuti in modo clamoroso rispetto all’edizione precedente (2019/III) che vedeva solo 1,5 milioni di lettori”.

Quotidiani, li legge il 22,5% della popolazione over 14

Entrando nel dettaglio dei formati e delle modalità di lettura delle testate in rilevazione, risulta che i Quotidiani si attestano a 11,7 milioni di lettori su carta e/o digitale replica nel giorno medio (il 22,5% della popolazione dai 14 anni in su), generando 17 milioni 140 mila letture nel giorno medio.

La composizione dei Lettori dei Quotidiani vede in prima linea gli uomini, che rappresentano il 61,3% della quota di lettori di almeno un quotidiano in un giorno medio, gli individui di 55 anni e oltre (il 48,1% dei casi) e quelli con istruzione di livello superiore (il 61,9% dei casi tra diplomati e laureati).

Prevalenza di pubblico femminile per i Settimanali

Per quanto riguarda i Settimanali, sono 8,6 milioni i lettori su carta e/o digitale replica nell’ultima settimana (il 16,6% della popolazione dai 14 anni in su), per un totale di 13 milioni 83 mila letture nell’ultimo periodo.

Il lettorato degli ultimi sette giorni per i Settimanali rilevati è prevalentemente femminile (68,3%), nella fascia di età di 55 anni e oltre (49,7%) e con almeno un diploma di scuola media e superiore (71,9%).

Lettori stabili per i Mensili

Anche i Mensili rilevati presentano dati stabili, con 8,1 milioni di lettori su carta e/o digitale replica di almeno una testata di questa categoria negli ultimi 30 giorni (il 15,6% della popolazione di 14 anni e oltre), 12 milioni 238 mila letture Mensili nell’ultimo periodo e una composizione sociodemografica omogenea tra i differenti segmenti della popolazione.

Grazie alla peculiarità di gran parte di questo tipo di testate, dedicate a interessi e passioni specifici i cui contenuti riescono a raggiungere una copertura più variegata, i lettori di Mensili sono nel 56% dei casi donne e nel 44% uomini, nel 30,9% di età compresa tra i 14 e i 34 anni, nel 36,7% tra i 35 e i 54 anni e nel 32,4% di 55 anni e oltre e, per quanto il titolo di studio del lettorato, nel 45,2% sono diplomati di scuola media superiore.

Audipress fotografa un comparto solido

Analizzando i dati sulle abitudini di consumo, restano confermati gli indici positivi di frequenza per tutti i comparti rilevati: per i Quotidiani, con il 59,8% dei Lettori negli ultimi 3 mesi che hanno letto almeno una testata da 4 a 7 giorni a settimana; per i Settimanali, con il 45% dei Lettori che hanno letto da 9 a 12 numeri; per i Mensili, con il 43,5% dei Lettori che ha letto da 4 a 8 numeri in 12 mesi.

Anche i dati sulla fonte di provenienza della copia letta evidenziano una continuità nella volontà d’acquisto: il 61,3% dei lettori di Quotidiani ha letto almeno una testata acquistata personalmente e/o da un familiare o in abbonamento, il 76,1% nel caso dei Settimanali e il 73,7% nel caso dei Mensili.

In conclusione, afferma Audipress, "dai dati di questa nuova edizione 2023/II emerge un comparto solido, a fronte di un’offerta editoriale di qualità che continua a mantenere una base consistente di lettori, nonostante i profondi cambiamenti degli ultimi anni".


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