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Vendite quotidiani cartacei: il 2022 chiude a -10%

02 Maggio 2023

Prosegue inesorabile il calo delle vendite di quotidiani, che nel 2022 ha coinvolto anche le copie digitali. Un chiaro segnale, quest’ultimo, per editori e Governo: la transizione dal cartaceo al web di cui si parla da tempo si sta rivelando un processo più difficoltoso e lungo del previsto.

Come emerge dai dati dell’ultimo Osservatorio sulle comunicazioni dell’Agcom, l’anno scorso le vendite di quotidiani cartacei si sono attestate su una media giornaliera di 1,33 milioni, con un ulteriore decremento di quasi il 10% (-9,9%) rispetto al dato di 1,48 milioni di copie del 2021.

Dal 2018, anno in cui le vendite giornaliere erano in media poco sopra i 2 milioni giornalieri, il calo è stato del 36,4%. In pratica, in cinque anni le vendite di quotidiani cartacei si sono ridotte di circa un terzo: circostanza che ha contribuito in maniera considerevole all’impoverimento reddituale delle edicole e alla conseguente decisione di molte edicole di chiudere definitivamente i battenti.

Copie digitali a passo di gambero

A sorpresa, il 2022 ha consacrato anche la frenata dei quotidiani sfogliabili online. Sono state 210 mila in media le vendite di copie digitali giornaliere, il 6% in meno rispetto al 2021. In questo caso, però, il bilancio degli ultimi cinque anni resta positivo con un incremento complessivo del 12,5% rispetto al 2018, quando le copie erano pari a circa 190 mila unità giornaliere.

La copia digitale fatica dunque a sfondare, e questo nonostante gli abbonamenti a forte sconto messi in campo dagli editori per attrarre nuovi abbonati e nuovi lettori. E nonostante le difficoltà oggettive imposte dagli editori a coloro che intendono cancellare il proprio abbonamento.

Nel complesso, considerando sia le copie cartacee che quelle digitali, il 2022 è terminato in media con vendite giornaliere per 1,54 milioni di copie di quotidiani, il 9,4% in meno rispetto al corrispondente valore del 2021 e il 32,4% in meno rispetto ai corrispondenti livelli di vendita del 2018.

Quotidiani locali calano più di quelli nazionali

Altra novità emersa dai dati del 2022 è la flessione delle vendite di quotidiani locali più accentuata rispetto a quella dei quotidiani nazionali.

La stampa locale resta molto importante nel nostro Paese e dal 2020 in poi, ossia dall’avvento del Covid, le copie vendute superano, anche se di poco, quelle dei quotidiani nazionali.

L’anno scorso, però, le copie di quotidiani locali hanno segnato una battuta d’arresto del 9,8% rispetto al 2021 superiore in raffronto al calo dell’8,9% dei quotidiani nazionali.

Per quanto riguarda però l’intero periodo analizzato da Agcom (2018-2022), le vendite dei quotidiani nazionali si sono ridotte in misura superiore a quanto osservabile per quelli a diffusione locale: -35,7% contro -29,1%.

Le testate sportive resistono meglio

Tra i vari generi considerati da Agcom, nel 2022 le testate nazionali sportive sono quelle che presentano il calo minore di vendite di copie cartacee (grazie anche ai mondiali di calcio e agli altri importanti eventi sportivi): -2,9% rispetto all’anno precedente, contro il -11,9% dei quotidiani economici.

Per quanto riguarda invece i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati “generalisti” (in ordine di diffusione: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, L’Avvenire e Il Messaggero), lo scorso anno la flessione di copie cartacee è stata pari all’11,1% rispetto al 2021, mentre la flessione di copie in formato digitale è stata pari al 7,9%.

Appare inoltre opportuno osservare - precisa Agcom - come la distribuzione delle vendite di copie digitali appaia maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: le prime cinque testate del segmento digitale rappresentano il 59,4% delle copie complessivamente vendute nel 2022, mentre il corrispondente valore per la versione cartacea scende al 34,3%.

Gedi resta il principale gruppo editoriale

Relativamente al campione preso in considerazione da ADS-Accertamenti Diffusione Stampa, l’analisi di Agcom per gruppo editoriale vede, in termini di copie complessivamente vendute da inizio anno, GEDI quale principale gruppo editoriale (20,2%) grazie alle sue 11 testate tra cui La Repubblica e La Stampa, nonostante la flessione del 15,3% delle vendite sia stata la più marcata tra i diversi operatori presi in considerazione.

Al secondo posto si conferma Cairo/RCS (18,0%) che include Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, seguita da Caltagirone Editore (Il Messaggero, Il Mattino e altre tre testate) e Monrif Group (Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione) rispettivamente con l’8,8 e l’8,2%. A distanza, Gruppo 24 Ore ( 4,7%) e Gruppo Amodei (4,2%).

Libertà di stampa, i passi indietro dell'Italia

28 Aprile 2023

Voluta dall’Unesco nel 1991, la giornata mondiale per la libertà di stampa si celebra ogni anno il 3 maggio. Un appuntamento importante per affermare il diritto universale della libertà di parola e di informazione, ma anche quello del pluralismo e dell’indipendenza dei media oltre al diritto di tutti i cittadini ad essere informati in maniera affidabile per mezzo di giornalisti liberi di svolgere il loro lavoro senza subire intimidazioni e minacce.

La situazione in Italia

Le ultime indicazioni arrivate dal Ministero degli Interni indicano che l’anno scorso i giornalisti italiani hanno subito 111 atti intimidatori, con una diminuzione del 52% rispetto ai 232 atti subiti nel 2021. Un trend che sembra essersi consolidato e che prosegue anche nel 2023: nei primi due mesi sono infatti stati 14 gli atti denunciati, la metà rispetto ai 28 dello stesso periodo del 2022.

Considerando che nel 2021 si era registrato un aumento dei casi del 42% e che nel 2020 gli atti intimidatori erano aumentati dell’87%, si potrebbe pensare di essere di fronte ad un’inversione di tendenza. Il Ministero però mette in guardia dai facili entusiasmi ammettendo che il calo potrebbe essere dovuto ad “una possibile tendenza alla diminuzione delle denunce da parte delle vittime”.

Per questo motivo, come ha sottolineato il Ministro Matteo Piantedosi nel presentare i dati, “rimane alta l’attenzione delle Istituzioni a difesa dell’attività dei giornalisti, per tutelare la funzione fondamentale svolta dal mondo dell’informazione” e viene confermato “il massimo impegno del Viminale a rafforzare le azioni sul fronte della prevenzione e della repressione di ogni minaccia o intimidazione subita dai giornalisti”.

Contesto preoccupante

Diversamente dal Viminale, i dati di Ossigeno per l’informazione, l’osservatorio non governativo sui giornalisti minacciati, fotografano una preoccupante crescita delle intimidazioni ai giornalisti.

I dati di Ossigeno fanno infatti riferimento a tipologie di intimidazioni e minacce più ampie rispetto a quelle prese in considerazione dal Viminale e comprendono anche le querele e le cause per diffamazione promosse in modo temerario e strumentale e le violazioni del diritto di informazione codificato dall’Articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo (libertà di espressione).

Tenendo in considerazione questi dati, solo nei primi 9 mesi del 2022 sono stati rilevai da Ossigeno 173 episodi di intimidazioni e minacce nei confronti di 564 operatori dei media (giornalisti, blogger, video operatori).

Querele temerarie: a che punto siamo

Nel parlare di libertà di stampa non si può ignorare il fenomeno delle “querele temerarie”, ossia la pratica di portare in Tribunale con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa quel giornalista che scrive verità “scomode”, chiedendogli risarcimenti economicamente insostenibili. Una pratica che, come sostiene Ossigeno, è aumentata anche nel corso del 2022 ed è “frutto di una legislazione anacronistica e ingiusta”.

Una recente sentenza emessa dal Tribunale di Spoleto lascia però sperare in un cambio di rotta. Dopo aver accertato i fatti, i giudici della città umbra hanno prosciolto il cronista dall’accusa di diffamazione e, per la prima volta, hanno agito d’ufficio indagando il querelante per calunnia, condannandolo a 1 anno e 4 mesi di reclusione (sospesa) e al pagamento di una provvisionale di 10 mila euro oltre ad altri risarcimenti.

“Un importante precedente a tutela dell’articolo 21 della Costituzione e del diritto dei cittadini a essere informati”, hanno commentato con soddisfazione la Federazione nazionale stampa italiana e Associazione stampa umbra. L’auspicio è che questa sentenza - che può essere definita storica - possa rappresentare un deterrente per tutti coloro che intendano in futuro ricorrere allo strumento della querela temeraria per intimorire i professionisti dell’informazione.

Libertà di stampa, Italia scende al 58esimo posto

In attesa del nuovo World Press Freedom Index che verrà diffuso il prossimo 3 maggio, prendiamo atto che nell’edizione 2022 della classifica che valuta il grado di libertà del giornalismo in 180 Paesi del mondo, l’Italia è scivolata al 58esimo posto, perdendo ben 17 posizioni rispetto al 41esimo posto occupato nelle edizioni 2020 e 2021.

Tra le principali motivazioni di questa caduta spunta l’autocensura: “i giornalisti - si legge nel report - a volte cedono alla tentazione di autocensurarsi, o per conformarsi alla linea editoriale della propria testata giornalistica, o per evitare una denuncia per diffamazione o altre forme di azione legale”.

Si tratta di una brusca inversione di direzione per l’Italia: dal 2016 in poi il nostro Paese aveva compiuto un salto in avanti balzando dal 77esimo posto fino alla 41esima posizione nel 2021.

Le iniziative per celebrare il 3 maggio

Tante le manifestazioni varate per celebrare la giornata per la libertà di stampa.

Libertà di stampa, mai abbassare la guardia è il titolo dell'evento in programma mercoledì 3 maggio dalle 10:30 nella Sala del Consiglio del Comune di Conselice (via Garibaldi, 14), nel ravennate. Un seminario per i giornalisti, ma aperto al pubblico, ricco di testimonianze con la partecipazione, tra gli altri, della segretaria generale Fnsi, Alessandra Costante, e del presidente dell'Osservatorio sulla libertà di stampa, Paolo Berizzi.

Il 3 maggio, in occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa, l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia organizza invece due corsi sul tema alla Fondazione Stelline di Milano. Il primo corso ha per titolo Mafie, enti locali e libertà giornalistica ed è dedicato al fenomeno dell’infiltrazione mafiosa in Lombardia, ai condizionamenti nei confronti degli amministratori locali e nei riguardi di chi fa informazione.

Il secondo corso ha per titolo Minacce alla libertà giornalistica: diffamazione e Slapp (Strategic Lawsuit Against Public Participation) e tratta della diffamazione e delle querele “temerarie” che minacciano e condizionano l’attività giornalistica. Il corso è anche l’occasione per approfondire il documento approvato il 29 marzo dal Consiglio nazionale dell’Ordine (Cnog) in cui si invita il legislatore ad adeguare la normativa nazionale in materia di diffamazione a mezzo stampa eliminando la previsione del carcere e riducendo le sanzioni pecuniarie che costituiscono una ingiustificata limitazione alla libertà di stampa, in linea con quanto sancito dalla Corte Costituzionale e dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu).

Diffondere un'informazione pluralistica nelle scuole

27 Aprile 2023

Diffondere un’informazione pluralistica nelle scuole e avvicinare i giovani alla lettura dei giornali. E’ con questo duplice intento che il sottosegretario all’editoria Alberto Barachini ha avviato “una campagna di sensibilizzazione rivolta alle scuole secondarie di secondo grado affinché colgano l’opportunità di accedere ai contributi previsti dalla legge per abbonarsi a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore”, così come previsto dalle misure previste dalla legge 160 del 2019.

In base a tale legge viene riconosciuto un contributo a favore delle istituzioni scolastiche, statali e paritarie, di ogni ordine e grado, fino al 90 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto di abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore. per il 2022 la dotazione finanziaria è stata pari a 2 milioni di euro.

La campagna ha preso il via oggi con una lectio magistralis del direttore di Limes, Lucio Caracciolo, al liceo Torquato Tasso di Roma, alla quale ha partecipato anche il senatore Barachini. E’ prevista una seconda tappa al Liceo Parini di Milano il 15 maggio dove si parlerà di Intelligenza Artificiale.

Limes è stata la prima rivista periodica a raccogliere l’invito del Dipartimento dell’informazione. “Ci auguriamo - è l’auspicio espresso dal Sottosegretario Barachini - che presto altri protagonisti dell'informazione italiana aderiscano alla nostra campagna di sensibilizzazione”.

“La Scuola è un luogo di confronto e un luogo spesso di scontro tra le idee ma quello scontro positivo che nasce dal difendere le proprie opinioni sulla base di elementi il più possibile concreti”, ha affermato Barachini parlando agli studenti del quinto anno e sottolinenado l'importanza di avere a disposizione gli strumenti giunti per poterlo fare.

Barachini rassicura sul decreto di assegnazione del Fondo Straordinario

21 Aprile 2023

Nell’ultima riunione del Consiglio Generale Fieg, il Presidente Andrea Riffeser Monti ha riferito di avere ricevuto rassicurazioni dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alberto Barachini, sui tempi e sulle modalità di emanazione del decreto di assegnazione delle risorse del Fondo Straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria per il 2023 e che il provvedimento arriverà in tempi rapidi compatibilmente con la procedura di concertazione prevista.

Una rassicurazione importante che ridimensiona le preoccupazioni degli editori per il ritardo del Decreto, che doveva essere emanato entro il 31 marzo scorso, e per la relativa ripartizione delle risorse, una parte delle quali dovrebbe anche quest’anno essere destinata alle edicole.

Una parte del Fondo 2022 dirottata alla rete di vendita

Ricordiamo che una parte del Fondo Straordinario per l’Editoria stanziato per il 2022 era stata dirottata alla rete di vendita. In particolare, erano stati indirizzati 15 milioni di euro attraverso il Bonus edicole 2022 (le richieste dovevano essere inoltrate dal 15 febbraio al 15 marzo 2023).

Tornando alla riunione del Consiglio Generale della Fieg, una nota precisa che “gli editori prendono atto che il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha più volte affermato, sin dalla sua nomina sei mesi fa, la necessità di reperire risorse significative per interventi per l’evoluzione ed il sostegno del settore per il triennio 2024-2026”.

Oltre al Fondo Straordinario, attese anche le risorse del PNRR

A sostegno del settore editoria non ci sono infatti solo le risorse del Fondo Straordinario. Il settore dovrebbe rientrare tra i destinatari di una parte dei fondi del PNRR.

Qualche settimana fa il Presidente della FIEG aveva espresso apprezzamento per le parole del Sottosegretario Barachini che, su sollecitazione del Presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone (FdI), aveva chiarito che si “è avviato un percorso di verifica su una seconda fase di applicazione del PNRR, che preveda delle riforme a tutela del mercato editoriale e dell’industria culturale italiana. L’introduzione di tali norme del PNRR permetterebbe di rendere più efficace il sostegno del Dipartimento nei confronti del settore editoriale”.

Editoria tra taglio costi e rischi per sviluppo non controllato dell'IA

Un sostegno di cui il comparto ha urgente bisogno. "La grave crisi, sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale, ha determinato la necessità di drastici interventi di riduzione dei costi, in particolare del lavoro, che possono essere attenuati dalle misure che prevedono liquidità necessaria per la sostenibilità delle imprese", dicono gli editori in una nota.

Il Consiglio Generale dela Fieg ha, infine, manifestato preoccupazione "per i rischi legati allo sviluppo incontrollato e non regolamentato dei sistemi di intelligenza artificiale generativa, in particolare sotto il profilo del loro impatto sulla produzione e lo sfruttamento dei contenuti protetti, nonché in relazione alla possibile diffusione di informazioni false, auspicando la massima attenzione possibile da parte delle istituzioni nazionali e internazionali".

Le scadenze fiscali del mese di maggio

20 Aprile 2023

Riportiamo il calendario fiscale realizzato dagli esperti di Confcommercio con i prossimi appuntamenti con il fisco. Uno strumento utile per ricordare a imprese, ditte individuali e partite IVA le principali scadenze fiscali e rimanere sempre aggiornati su quando pagare imposte e tasse, versare i contributi dovuti e inviare i dati richiesti dall'Agenzia delle Entrate.


DOMENICA 30 APRILE

ROTTAMAZIONE QUATER - Domanda di adesione - Presentazione della domanda per aderire alla Definizione agevolata “Rottamazione-quater”, con modalità esclusivamente telematiche, tramite il sito dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, per i carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se già oggetto di precedenti misure agevolative.


MARTEDÌ 2 MAGGIO

IRPEF - Dichiarazione modello redditi - Persone fisiche - Termini di presentazione e di versamento - Presentazione cartacea presso gli uffici postali della dichiarazione Modello Redditi per il 2023 di persone fisiche dal 2 maggio al 30 giugno 2023 (in caso di presentazione in via telematica entro il 30 novembre 2023).

IMPOSTE E TASSE - Proroga al 2 maggio 2023 di taluni adempimenti con scadenza domenica 30 aprile 2023:
IVA - Dichiarazione annuale relativa al 2022 - Presentazione documento;
IVA - Rimborsi trimestrali - Presentazione domanda di rimborso o di utilizzazione in compensazione documento;
IVA - Regime speciale per i servizi e per le vendite a distanza - Dichiarazione trimestrale e versamento;
IVA - Acquisti intracomunitari da parte di enti, associazioni ed altre organizzazioni di cui all’art. 4, quarto comma, D.P.R. n. 633/1972 - Dichiarazione e versamento;
ACCISE - Gas naturale: versamento della rata d’acconto mensile.


MARTEDÌ 16 MAGGIO

ADDIZIONALI REGIONALE E COMUNALE ALL'IRPEF - Versamento addizionali IRPEF su redditi lavoro dipendente trattenute nel mese precedente:
• per conguaglio di fine anno e acconto addizionale comunale (rata mensile)
• per cessazione rapporto lavoro (unica soluzione). Modello F24 e codice tributario 3802 (add. reg) 3848 (add. com.) e 3847 (acconto add. com.).

IVA - Contribuenti mensili (aprile 2023) - Versamento Pubbliche Amministrazioni e soggetti con fatture “split payment” - Versamento risultante da liquidazione del mese di aprile 2023 (Modello F24 e codice tributario 6004). Versamento dell'imposta "split payment" dovuta dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soggetti.

CEDOLARE SECCA/IMPOSTE SUI REDDITI - Contratti di locazione breve - Intermediari immobiliari - Versamento con Modello F24 delle ritenute operate nel mese precedente da parte di intermediari immobiliari, nonché da quelli che gestiscono portali telematici, all'atto del riversamento ai proprietari dei canoni dei contratti di locazione breve incassati per il loro tramite.

ACCISE - Versamento imposta - Pagamento dell'accisa sui prodotti energetici immessi in consumo nel mese precedente.

IVA - Contribuenti trimestrali, primo trimestre 2023 - Versamento risultante da liquidazione del primo trimestre 2023 (Modello F24 e codice tributario 6031) per i soggetti trimestrali ordinari.

IVA - Contribuenti trimestrali ex art. 74, D.P.R. n. 633/1972, primo trimestre 2023 - Versamento risultante da liquidazione del primo trimestre 2023 (Modello F24 e codice tributario 6031) per soggetti trimestrali speciali.

IVA - Imposta risultante dalla dichiarazione annuale - Rateizzazione - Versamento con interessi della rata d'imposta dovuta a conguaglio in base a dichiarazione annuale per anno 2022 con Modello F24 e codice tributario 6099 (imposta) e 1668 (interessi).

IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI - Attività svolte a carattere continuativo - Versamento, con Modello F24, dell'imposta intrattenimenti relativa ad attività svolte con carattere continuativo nel mese precedente.

IMPOSTE SUI REDDITI - Ritenute alla fonte - Versamento con Modello F24 di ritenute operate nel mese precedente su redditi di lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, capitale (diversi dai dividendi), provvigioni.


MERCOLEDÌ 17 MAGGIO

IVA E RITENUTE ALLA FONTE - Ravvedimento - Tardivo versamento (entro 30 giorni dalla scadenza) - Versamento tardivo di IVA e ritenute alla fonte, se non eseguito entro il 17 aprile 2023 con pagamento sanzione ridotta dell'1,5% e interessi nella misura elevata dall'1,25 al 5% annuo, a decorrere dal primo gennaio 2023. Modello F24 e codice tributario 8904 (sanzioni Iva), 8906 (sanzioni ritenute) e 1991 (interessi Iva).


GIOVEDÌ 25 MAGGIO

IVA - Scambi intracomunitari - Elenchi INTRASTAT mensili - Presentazione elenchi riepilogativi di cessioni di beni e servizi intracomunitari Modello Intrastat relativi al mese di aprile 2023.


MERCOLEDÌ 31 MAGGIO

BOLLO - Fatture elettroniche - Versamento dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - "Rottamazione-ter" delle cartelle di pagamento dal
2000 al 2017 (riapertura dei termini) -
Versamento rateale delle somme dovute a seguito della riapertura dei termini di presentazione della dichiarazione di adesione per avvalersi della definizione agevolata – cosiddetta “rottamazione ter” – delle cartelle di pagamento relative al periodo 2000 - 2017.

IVA - Liquidazioni periodiche (LIPE) - Trasmissione della comunicazione dei dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche dell'Iva, mensili o trimestrali, effettuate nel trimestre solare precedente.

IVA - Acquisti intracomunitari da parte di enti, associazioni ed altre organizzazioni di cui all'art. 4, quarto comma, D.P.R. n. 633/1972: dichiarazione e versamento - Presentazione dichiarazione e versamento imposta su acquisti intracomunitari registrati con riferimento al secondo mese precedente per enti e associazioni (non soggetti passivi Iva o per acquisti per attività istituzionale se soggetti Iva).

REGISTRO - Contratti di locazione ed affitto di beni immobili - Versamento (Mod. F24 Elide) relativo a nuovi contratti, ad annualità successive alla prima nonché cessioni risoluzioni e proroghe.

ACCISE - Gas naturale: versamento della rata di acconto mensile - Versamento della rata di acconto mensile calcolata sulla base dei consumi dell'anno precedente.

EREDI - Presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell'Irap da parte di eredi di persone decedute successivamente al mese di febbraio 2022.

DEFINIZIONE AGEVOLATA - Carichi affidati all’agente di riscossione a titolo di risorse proprie dall’Unione europea: versamento rata - Versamento in forma rateale delle somme dovute per la definizione agevolata di carichi affidati all'agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell'Unione europea.

TASSE AUTOMOBILISTICHE - Rinnovo - Rinnovo delle tasse automobilistiche scadute nel mese precedente per auto di potenza effettiva superiore a 35 Kw.

Rilanciare il terziario per rilanciare l’economia

19 Aprile 2023

L’economia italiana non decolla e per questo motivo "dobbiamo lavorare per costruire una nuova e più forte fase di sviluppo, per evitare di ripiombare nell'incubo della crescita 'zero virgola'. Gli ultimi due anni ci hanno insegnato che abbiamo le energie per farlo". È l’esortazione arrivata da Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, la Confederazione a cui aderisce anche SNAG, durante la conferenza stampa di presentazione del ventiduesimo Forum Confcommercio-Ambrosetti in corso a Roma, a Villa Miani, nelle giornate del 18 e 19 aprile, al quale partecipano economisti e uomini di Governo - tra cui il ministro per gli Affari europei, Sud, Coesione e Pnrr Raffaele Fitto e il ministro della Difesa Guido Crosetto - per fare il punto sul rilancio della nostra economia.

Non sprecare l’occasione di fare le riforme

Nel biennio post Covid 2021-2022 l’economia ha mostrato “una capacità di reazione eccezionale e inattesa, con una crescita superiore anche a quella dei nostri principali partner internazionali” ma, ha osservato il Presidente di Confcommercio, restano da risolvere i problemi strutturali del Paese e non si deve “sprecare l’occasione di fare le riforme che da troppo tempo l’Italia chiede e merita”.

Nello specifico, ha detto Sangalli, “abbiamo chiesto al governo buone regole, buoni investimenti, buone politiche a sostegno del terziario di mercato, per il commercio, per i servizi, per il turismo, per i trasporti e per il lavoro autonomo”.

E bisogna impegnarsi sulle riforme richiesta dal Pnrr che rappresenta “un’opportunità irripetibile per rendere l’Italia più moderna, efficiente, inclusiva, aperta all’innovazione e al merito”che include anche “interventi per rilanciare il settore del turismo e, in generale, il terziario di mercato”.

Confcommercio prevede per il 2023 un aumento del Pil italiano dello 0,9% e un incremento dell’1,2% per il 2024, stime inferiori rispetto a quelle fissate dal governo nel Def, dove viene indicata una crescita dell’economia dell’1% quest’anno e dell’1,5% il prossimo.

Tutelare il Terziario, l'unico settore che crea occupazione

I problemi dell’economia italiana sono noti a partire dalla debolezza dei consumi, che nel 2022 “sotto di quasi venti miliardi di euro rispetto al 2019”, e dall’inflazione, che resta “ancora elevata” e che “riduce il potere d’acquisto dei redditi e il valore reale dei risparmi”.

A peggiorare il quadro hanno contribuito i recenti rincari energetici che hanno “messo a dura prova il nostro sistema economico e sociale, creando danni a famiglie e imprese”: secondo le stime di Confcommercio le imprese del terziario di mercato saranno costrette ad affrontare quest’anno una spesa energetica complessiva di circa 38 miliardi, molto al di sopra dei 13 miliardi del 2021.

Per risollevare l’economia bisogna guardare con attenzione al Terziario di mercato che, ha ricordato Sangalli, “rappresenta il settore che può dare il maggiore impulso alla nuova occupazione, soprattutto femminile, e irrobustire la crescita del nostro Paese”.

Turismo e servizi: mancano 230 mila lavoratori

Il settore vive “una vera e propria emergenza rappresentata dalla carenza di personale” e, come ha precisato il Presidente di Confcommercio, “mancano all’appello 230 mila lavoratori nella filiera turistica e nel commercio, che sono i principali settori in grado di produrre nuova occupazione».

Da uno studio presentato da Confcommercio emerge che dal 1995 a oggi, gli occupati in Italia sono aumentati di 1,2 milioni di unità, merito dei 2,7 milioni di posti di lavoro creati dal terziario di mercato, che hanno compensato il calo di posti di lavoro registrato in tutti i grandi aggregati produttivi.

Per aiutare le imprese del terziario secondo Sangalli “servono, prima di tutto, più crescita e più produttività” e, naturalmente, “la costruzione di un compiuto sistema di politiche attive, utile per favorire l’incontro tra domanda e offerta”. In questo senso, la riforma delle politiche per il lavoro delineata dal PNRR “sembrerebbe tracciare un importante cambio di prospettiva”.

Un altro importante tassello è la riforma del fisco con la legge delega che “va nella giusta direzione, almeno rispetto all’impianto generale e agli obiettivi”, pur restando alcuni aspetti da valutare con più attenzione specie per quanto riguarda “un chiaro sistema di detrazioni e deduzioni per conciliare principio di progressività e transizione verso l’aliquota impositiva unica”. E, in ogni caso, serve “un confronto continuo e strutturato con le parti sociali”.

Italia maglia rosa nel riciclo carta. Torna la Paper Week

14 Aprile 2023

Parte domani la settimana dedicata all'informazione e alla formazione sul riciclo di carta e cartone organizzata da Comieco - Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi cellulosici, in collaborazione con Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici, Unirima e con il patrocinio di ANCI e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Rai Per la Sostenibilità.

Carta, un bene sempre più prezioso e costoso

“L’obiettivo – spiegano dal Consorzio – è coinvolgere pubblici diversi e raccontare con linguaggi e modalità di ingaggio differenti, come la raccolta differenziata di carta e cartone che facciamo nelle nostre case inneschi un ciclo virtuoso, con enormi benefici per l’ambiente e l’economia circolare del Paese”.

Un appuntamento ancora più importante considerando i rincari della materia prima che hanno dovuto affrontare le cartiere in quest’ultimo anno e che, unitamente ai rincari dei prezzi dell’energia di cui l’industria cartaria è una grande consumatrice, ha messo in ginocchio e costretto diverse aziende del settore ad uno stop forzato della produzione (in quanto diventata antieconomica) per alcuni periodi.

Mostre, laboratori e convegni

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di riciclare la carta, dal 15 al 21 aprile torna la Paper Week, l’iniziativa giunta alla sua terza edizione, con un ricco calendario di appuntamenti gratuiti quotidiani – virtuali e in presenza – rivolti a scuole, cittadini, professionisti ed opinion maker. Un calendario in continua evoluzione che coinvolgerà grandi e piccini in tutta Italia e che può essere consultato sul sito di Comieco.

Durante la Paper Week, ad esempio, le cartiere italiane aderenti all'iniziativa apriranno i loro cancelli a studenti e cittadini e sono previste mostre, laboratori e convegni per scoprire cosa succede una volta che la carta viene gettata nel cassonetto della raccolta differenziata.

Il primato dell’Italia nel riciclo della carta

Sul fronte del riciclo della carta, l'Italia veste la maglia rosa. Nel 2021 la raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta del 3,2% e il nostro Paese sta raggiungendo, con ampio anticipo gli obiettivi stabiliti dall’Unione europea che prevedono il riciclo dell’85% degli imballaggi cellulosici entro il 2030.

Gli italiani si sono dunque conquistati la meritata fama di "ricicloni" perché, è bene ricordarlo, quando si parla di tutela ambientale, i piccoli gesti quotidiani dei singoli individui sono quelli che fanno la differenza e tutti possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a migliorare l'ambiente e a sostenere l'economia circolare.

116.000 nuovi libri alle scuole grazie a #ioleggoperchè

13 Aprile 2023

“La lettura come passione da condividere e far crescere”. Con questo obiettivo è nata sette anni fa #ioleggoperché, la grande iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Editori (AIE) a favore delle biblioteche scolastiche di tutta Italia.

L'edizione 2022 sta per concludersi con oltre mezzo milione di libri che entro fine aprile arriveranno alle scuole del nostro Paese.

Iniziativa da record: 2,5 milioni di libri nelle scuole in sette anni

I cittadini hanno dato ampia dimostrazione di generosità donando 432 mila volumi. A questi, si aggiungono 116 mila libri nuovi regalati dagli editori, 4 mila in più rispetto a quelli donati lo scorso anno.

I volumi andranno a rinforzare i cataloghi delle biblioteche scolastiche, fornendo l’occasione agli istituti sprovvisti – ossia uno su quattro – di crearne una ex novo.

L’iniziativa 2022, giunta alla settima edizione, ha visto adesioni importanti: 23.240 scuole si sono candidate a ricevere i libri e 3.275 librerie si sono offerte per fare da tramite raccogliendo i libri dai privati. Per la prima volta sono stati coinvolti anche gli asili nido perché la passione per i libri deve essere coltivata fin da piccolissimi.

Il bilancio dell’iniziativa è da record: in sette anni sono entrati nelle scuole italiane oltre 2,5 milioni di libri con il coinvolgimento, solo nell’ultima edizione, di oltre 4 milioni di studenti.

Ricardo Franco Levi: "un contrasto alla povertà educativa"

“Questo risultato - ha spiegato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi - è frutto di un importante gioco di squadra che oggi offre l’opportunità a bambini e bambine, ragazzi e ragazze di sentire vicino e familiare il libro nella quotidianità e avere un’occasione in più per contrastare la povertà educativa".

"È un viaggio lungo se si considera che più di 1 scuola su 4 di chi ha partecipato alla scorsa edizione era senza biblioteca scolastica prima di ricevere i libri di #ioleggoperché. Ma è il nostro contributo - ha aggiunto il Presidente di AIE - reso possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore, del Centro per il libro e la lettura e del Ministero dell’Istruzione, quest’anno affiancati anche dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e da Fondazione Cariplo. Ci auguriamo che questa sinergia possa crescere ancora e ancora negli anni a venire e creare un effetto domino positivo”.

Oltre all'importanza di avvicinare i più giovani alla lettura dei libri, noi di SNAG vogliamo sottolineare anche la necessità di avvicinare i ragazzi alla lettura dei giornali, quelli cartacei ovviamente. Occorre infatti far capire alle nuove generazioni il valore di un'informazione corretta e attendibile e che questa il più delle volte arriva proprio dalla stampa cartacea. 

Pubblicità in crescita sulla carta stampata

12 Aprile 2023

Dopo un 2022 in frenata, il 2023 parte in crescita per la raccolta pubblicitaria sulla carta stampata. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Stampa FCP, a febbraio il fatturato pubblicitario sul mezzo stampa ha registrato un incremento del 5,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

A febbraio salgono gli investimenti su quotidiani ( 5,9%) e periodici ( 2,5%)

Scendendo nel dettaglio, a febbraio i quotidiani hanno messo in evidenza una crescita del fatturato del 5,9%.

A fare da traino sono stati gli investimenti della pubblicità Legale ( 36,0%) e di quella Commerciale nazionale ( 12,1%), mentre è continuata la contrazione della pubblicità locale (-2,3%) e di quella Finanziaria (-17,7%).

Febbraio è stato un mese positivo anche per i periodici, che nel loro complesso hanno registrato un andamento a fatturato del 2,5%. All’interno di questa categoria, si sono evidenziati andamenti contrastanti: Settimanali 1,2%, Mensili -5,9% e le Altre Periodicità 123,4%.

… in un mercato che in generale inizia l’anno in positivo

Secondo i dati forniti da Nielsen, il 2023 è partito con il segno più per gli investimenti pubblicitari, con una crescita complessiva del mercato del 2,1% (se si esclude dalla raccolta web la stima di Nielsen su search, social, classified e dei cosiddetti “Over The Top”) a gennaio rispetto all’analogo mese del 2022.

“Tutti i mezzi sono in crescita: non accadeva dal giugno 2021 e il dato in quel periodo era riferito al giugno 2020 che ci riporta al nefasto periodo del lock-down”, ha commentato Alberto Dal Sasso, Adintel Southern Europe Cluster Leader di Nielsen, sottolineando che “il 2023 parte sotto i migliori auspici”.

2022 in flessione per la pubblicità sulla carta stampata

Tornando alla carta stampata, l’anno scorso era terminato con una flessione del 5,8% del fatturato pubblicitario sul mezzo stampa, come emerso dai dati forniti dall’Osservatorio Stampa FCP.

Al dato complessivo del 2022 ha contribuito la contrazione del 6,1% del fatturato sui quotidiani, con cali generalizzati di tutte le tipologie di pubblicità: -5,5% la pubblicità Commerciale nazionale, -4,1% la pubblicità Commerciale locale, -9,2% la Legale, -7,1% la Finanziaria, -11,1% la Classified.

Andamento negativo anche per il fatturato sui periodici con un calo nel 2022 su base annua del 4,9% e in particolare del 5,7% per i Settimanali, del 4,6% per i Mensili a fronte di un incremento del 4,3% per le Altre Periodicità.

…ma il mercato nel complesso ha chiuso lo scorso anno in lieve crescita

Se però si considera la raccolta pubblicitaria nel suo complesso, il 2022 è stato un anno in lieve crescita. Nielsen indica una performance del 0,1% rispetto all’anno precedente, un trend in linea con il 2021 e che si prevede verrà confermato anche nell’anno in corso.

Come ha sottolineato Alberto Dal Sasso “vi è una regola empirica che segue il mercato pubblicitario che si è sempre confermata negli ultimi 15 anni: quando il PIL cresce di oltre un punto percentuale, l’advertising chiude sempre sopra lo zero. Anche quest’anno la regola, come avevamo previsto, è stata rispettata ed il mercato ha fatto segnare un 0,1%”.

Oltre l'80% degli italiani ritiene importante l'informazione in edicola

17 Marzo 2023

Più di un italiano su tre va in edicola ogni settimana con una spesa media di quasi 10 euro. Di questi, la maggior parte ha un punto vendita di fiducia (l’81,8%) e facile da raggiungere (l’89,3%). Oltre l’80% dei clienti delle edicole sono interessati a servizi aggiuntivi come pagamenti di utenze o punti di ritiro pacchi e per la quasi totalità dei clienti (96,2%) le edicole rappresentano un presidio sociale e informativo. Inoltre, l’83% degli italiani ritiene importante l’informazione in edicola e per due clienti su tre la perdita del punto vendita di fiducia determinerebbe un minore accesso all’informazione.

Sono i principali risultati di un’indagine realizzata da SNAG-Confcommercio in collaborazione con Format Research e presentata a Roma nel corso di una conferenza stampa dal titolo “Garanzia d’informazione? Edicola c’è” alla quale hanno partecipato il Presidente SNAG Andrea Innocenti, il Presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, l’amministratore delegato di m-Dis, Andrea Liso, e Gabriella Giorgi in rappresentanza della società di distribuzione locale Giorgio Giorgi.

“Dalla nostra indagine - ha sottolineato il Presidente di SNAG - emerge che i lettori vedono nelle edicole un presidio culturale essenziale per la diffusione dell’informazione e una componente importante del tessuto urbano. Le edicole non sono, infatti, una semplice rete commerciale ma sono una rete culturale e un pezzo di tessuto urbano che va protetto e valorizzato".

"La sfida per il futuro - ha evidenziato Innocenti - è raggiungere la sostenibilità economica dei punti vendita attraverso l’effetto sinergico di forme di sostegno pubblico, sviluppo tecnologico e diversificazione dei prodotti e servizi in edicola. Bisogna poi sostenere la nascita di nuove imprese e agevolare il turnover generazionale”. Esiste infatti un forte rischio desertificazione in tutti quei Comuni che hanno una sola edicola e parliamo del 30% dei Comuni italiani. Un altro 25% non ha invece nemmeno una rivendita.

“Le misure di sostegno varate in questi anni, ulteriormente rafforzate dal Governo con il bonus edicola 2022, stanno funzionando. Mi auguro – ha concluso Innocenti - che esecutivo e Parlamento confermino e rafforzino anche per il 2023 questi strumenti che sono fondamentali per tutta la filiera della stampa ma soprattutto per garantire l’accesso alla carta stampata di tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale".

L’aiuto alle edicole è prioritario anche per il Presidente della FIEG. “Continueremo - ha detto Riffeser - a chiedere il sostegno del Governo per sostenere la filiera e ottenere una rete di vendita agile, veloce e digitalizzata". Poter rinnovare le edicole e renderle più belle e attrattive però non basta. “In questi dieci anni - ha osservato Riffeser - si sono persi dei lettori ma non a causa di una disaffezione verso la copia cartacea ma per una difficoltà nella fruizione”. Oggi prevale la tendenza a ricevere tutto a casa e subito. Per questo motivo, secondo Riffeser occorre “cambiare la nostra percezione, siamo noi che dobbiamo andare dal lettore per convincerlo a tornare in edicola”. E per farlo occorre che “le edicole possano assicurare, previo compenso, punti alternativi sempre più vicini ai lettori”.

Dai fondi del PNRR può arrivare la risposta concreta che la filiera attende da tempo. “La pandemia ha colpito duramente le edicole italiane, rendendo necessaria una pluralità di interventi già nella scorsa legislatura. Interventi che - come il tax credit e il bonus edicole - vanno resi strutturali per sostenere il settore”, ha dichiarato Mollicone, assicurando che “Governo e Parlamento stanno lavorando per tutelare e difendere l'editoria nazionale. È in fase di avviamento un percorso di verifica su una seconda fase di applicazione del PNRR, che preveda delle riforme a tutela del mercato editoriale e dell'industria culturale italiana”.

Mollicone ha inoltre reso noto che è stato insierito anche SNAG tra gli audenti nell'ambio di un'indagine conoscitiva da parte della Commissione VII sull'impatto dell'innovazione sui settori di propria competenza, tra cui l'editoria. "La nostra attenzione - ha aggiunto - è massima anche per la corretta applicazione delle normative europee sulla concorrenza sui servizi come le edicole. Le edicole sono un presidio culturale imprescindibile delle comunità e delle città, dove ricoprono un interesse generale".


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