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Due bandi per la Lombardia: voucher digitali e incentivi per sostituzione veicoli

16 Maggio 2024

Nel mese di maggio partono due importanti bandi rivolti alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) che operano in Lombardia e che nel complesso mettono a disposizione oltre 9 milioni di euro.

Bando per la sostituzione di veicoli inquinanti delle Micro, Piccole e Medie Imprese

Da martedì 14 maggio è possibile presentare le domande per partecipare al bando della Regione Lombardia che mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese della Lombardia complessivi 6 milioni di euro per l’ammodernamento del parco auto.

Il bando incentiva la radiazione di un veicolo commerciale inquinante, a benzina fino ad Euro 2/II incluso o diesel fino ad Euro 5/V incluso, con conseguente acquisto, anche nella forma del leasing finanziario, in conto proprio o in conto terzi, di un nuovo veicolo a zero o bassissime emissioni.

Sono ammissibili investimenti per l’acquisto di veicoli per il trasporto di persone o di merci ad alimentazione elettrica, idrogeno o endotermica a bassissime emissioni. Sarà finanziato anche l’acquisto di e-cargo bike, ossia velocipedi a pedalata assistita per il trasporto merci.

Per il 2024 è possibile presentare le domande fino alle ore 16:00 del 31 ottobre 2024. La misura è stata presentata anche per il 2025 con domande che dovranno essere presentate dalle ore 10:00 del 2 dicembre 2024 fino alle ore 16:00 del 30 settembre 2025. Per ulteriori dettagli sul voucher, sui servizi finanziati e sulle modalità di presentazione della domanda si rinvia all’Area Riservata del sito SNAG Nazionale.

Bando voucher digitali I4.0 Lombardia 2024

Dal 22 maggio sarà possibile inviare le domande per il Bando voucher digitali I4.0 Lombardia 2024 previsto da Unioncamere Lombardia, in accordo con la Regione e in continuità con il progetto PID “Doppia Transizione Digitale ed Ecologica” per il triennio 2023-2025.

La misura prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto che copre il 50% delle spese -fino ad un massimo di 10.000 euro - per l’adozione di soluzioni, prodotti e/o servizi innovativi che incentivano l’innovazione digitale e green delle imprese lombarde. L’investimento minimo richiesto è pari a 4.000 euro.

Nel complesso sono stanziati oltre 3,2 milioni di euro dirottati verso le MPMI che risiedono nelle province di Milano Monza Brianza Lodi, Brescia, Como-Lecco, Mantova, Varese, Sondrio, Cremona.

Le domande possono essere inviate fino al 15 luglio 2024, salvo chiusura anticipata. Per ulteriori dettagli sul voucher, sui servizi finanziati e sulle modalità di presentazione della domanda si rinvia all’Area Riservata del sito SNAG Nazionale.

Fieg e Fnsi avviano confronto per rinnovo contratto giornalisti

16 Maggio 2024

A distanza di poche settimane sia il Vicepremier Antonio Tajani sia il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, hanno lasciato intendere la necessità di interventi da parte del Governo per sostenere il settore dell’editoria.

Forse anche rassicurati dalle loro dichiarazioni di apertura verso nuovi interventi di sostegno, il 15 maggio scorso la Federazione degli editori e quella dei giornalisti hanno dato avvio alle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti. All’incontro hanno partecipato, per gli editori, il responsabile del Dipartimento sindacale Stefano De Alessandri, il Direttore generale Fabrizio Carotti e il Responsabile area lavoro e welfare Stefano Scarpino. Per la Fnsi era presente la Segretaria Alessandra Costante con la Giunta Federale.

Editoria, caposaldo della democrazia

Il contratto che tutela i professionisti dell’informazione era scaduto il 16 marzo 2016 e il suo rinnovo potrebbe rappresentare un punto di partenza per il rilancio del settore, riconoscendo competenze e dando nuove regole, oltre che certezze economiche, alla categoria dei giornalisti. Nel primo incontro, a quanto si apprende da fonti di stampa, Fieg e Fnsi hanno concordato sulla necessità di arrivare a definire nuove norme a tutela, dei giornalisti e, più in generale, dell’editoria, che - come hanno ricordato - rappresenta un caposaldo delle libertà civili e della democrazia.

Il Governo deve fare la sua parte

La trattativa si preannuncia lunga ma questa volta - dopo due tentativi avviati ma non proseguiti da parte dalla precedente segretaria Fnsi - pare esserci la volontà di portarla a termine. Entrambe le Federazioni hanno inoltre condiviso la necessità di coinvolgere nella trattativa il Governo che, come ha ricordato la Segretaria della FNSI Alessandra Costante, “deve fare la sua parte nella difesa del giornalismo professionale, come succede in tutta Europa”.

Anche copyright e IA tra i temi da affrontare

Tantissimi i temi su cui occorrerà aprire un dibattito, probabilmente in più tavoli dedicati. Al primo posto c’è ovviamente la contrattazione economica oltra alla stabilizzazione dei precari e al riconoscimento contrattuale di nuove figure professionali. Ci sono però anche altre tematiche che vanno discusse e regolate come ad esempio quelle riguardanti il copyright e l’Intelligenza artificiale.

Tajani: “Il sostegno all’editoria è un sostegno alla democrazia”

In una recente intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha rassicurato che “il governo e il mio partito si sono impegnati a ripristinare il pieno sostegno all’editoria” sottolineando che “le misure straordinarie erano state introdotte per sostenere la crisi pandemica e sono state sospese alla fine della pandemia, ma è evidente che le difficoltà non sono terminate e che un nuovo sistema di sostegni dovrà essere valutato dal Governo. Il sostegno all’editoria è un sostegno alla democrazia italiana”.

“Il nostro Paese – ha precisato ancora Tajani nell’intervista – ha un valido sistema di sostegni economici al mondo dell’editoria: ci sono aiuti diretti e indiretti che abbiamo confermato anche in presenza di un momento complesso dei conti pubblici. Certamente oggi i nuovi scenari, la forza preponderante del mondo digitale e degli "Over the Top", assieme con la riduzione degli introiti pubblicitari ci portano a dover rivedere alcuni parametri per tutelare il nostro sistema nazionale dell’informazione e per non far arretrare il nostro sistema democratico”.

Mollicone: “Fieg presto in audizione in Commissione Cultura”

Lo scorso 15 aprile, il deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione cultura ed editoria della Camera Federico Mollicone pare che abbia accolto i ripetuti appelli lanciati dalla Fieg, sempre più preoccupata per la tenuta del settore.

In una chiacchierata con un cronista dell’Adnkronos, Mollicone ha sottolineato che “in Commissione presto tratteremo questo tema con una risoluzione che affronterà le urgenze dell’editoria e chiameremo in audizione tutta la filiera Fieg: l’obiettivo - ha precisato - è coniugare le esigenze finanza pubblica con la tutela di un indotto imprescindibile per una democrazia".

Pubblicità sulla carta stampata, nei primi tre mesi cresce solo quella sui mensili

15 Maggio 2024

Primo trimestre in calo per gli investimenti pubblicitari sulla carta stampata. Secondo i dati resi noti da FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità, il fatturato netto nel periodo gennaio-marzo ha registrato una contrazione del 9,6% rispetto all’analogo ad un anno prima, attestandosi a 105,62 milioni di euro, oltre 10 milioni in meno rispetto ai 116,85 milioni dell’analogo periodo 2023.

Calo a doppia cifra per i quotidiani

Nello specifico, i ricavi pubblicitari dei quotidiani hanno superato i 78 milioni di euro, con una flessione di fatturato su base annua dell’11,3% rispetto agli 88 milioni dell’analogo periodo 2023, a fronte del calo del 6% degli spazi.

In flessione tutte le singole tipologie di pubblicità e in particolare quella Legale che segna una contrazione del 40,5% e continua a risentire della decisione del Governo di rinunciare alla pubblicità legale sulla carta stampata. La FIEG valuta mancati introiti attorno ai 40-45 milioni di euro l’anno - pari al 12% degli introiti complessivi per l’editoria - che vanno a colpire soprattutto i quotidiani finanziari.

In calo del 9% la pubblicità Commerciale Nazionale mentre appare più resistente quella Commerciale locale che limita la flessione al 2,2%. Segni negativi dell’1,3% per la pubblicità Finanziaria e dell’8% per quella Classified.

Segno positivo per la pubblicità sui mensili

Il fatturato pubblicitario sui periodici registra nel complesso una contrazione del 4,3% attestandosi a 27,2 milioni, a parità di spazi pubblicitari, rispetto ai 28,4 milioni dell’analogo periodo 2023.

In particolare si segnala l’incremento dei ricavi per la pubblicità sui mensili, saliti nel primo trimestre 2024 del 3,6% a 11,12 milioni, con un piccolo aumento (più 0,4%) anche degli spazi.

Si confermano invece in contrazione gli investimenti sui settimanali, che segnano un calo del 7,6% in termini di fatturato a 7 milioni. Soffrono soprattutto gli investimenti sui mensili, scesi in fatturato del 31,2% rispetto a un anno fa a parità di spazi pubblicitari.

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Quotidiani, vendite in edicola giù anche a marzo

10 Maggio 2024

Marzo è stato un altro mese di contrazione delle vendite per i quotidiani in edicola. In base ai dati comunicati da ADS-Accertamenti Diffusione Stampa, la flessione è stata dell’1% rispetto al mese precedente e del 9% rispetto a un anno prima con un totale di 1,085 milioni di copie vendute, una cifra ben inferiore rispetto ai quasi 1,185 milioni di copie di marzo 2023.

Il Corriere della Sera , principale quotidiano nazionale generalista, ha venduto in edicola 121.373 copie, l’1% in più rispetto alle 120.725 copie del mese precedente ma il 9% in meno rispetto alle 133.160 di un anno prima. Ancora migliore è stata la performance de La Repubblica con 69.932 copie, il 2% in più rispetto al mese precedente a fronte di una flessione del 7% rispetto alle 75.457 copie. Soffre invece La Stampa , l’altro quotidiano del gruppo GEDI, con vendite in calo dell’1% rispetto al mese precedente e del 12% rispetto ad un anno prima.

Restando tra i quotidiani generalisti, le vendite de Il Messaggero sono diminuite di 1.000 copie rispetto al mese precedente e di quasi 3.800 copie rispetto ad un anno prima. Una riduzione di copie, sia a livello mensile che nel raffronto su base annua, ha interessato anche le testate del gruppo QN : Il Resto del Carlino (rispettivamente meno 1% e meno 9%), La Nazione (meno 1%, meno 10%) e Il Giorno (meno 3%, meno 13%).

I due principali quotidiani economici mostrano invece un andamento divergente: Il Sole 24 Ore ha incrementato le vendite in edicole del 3% tornando a 21.147 copie, in flessione però dell’11% rispetto a marzo 2023. Soffre invece Italia Oggi che vede le vendite in calo del 2% rispetto al mese precedente e del 53% su base annua.

Male anche le testate sportive. La Gazzetta dello Sport scende sotto le 70.000 copie con un calo dell’1% su base mensile e del 5% su base annua. Flessione del 3% mensile per il Corriere dello Sport che scende sotto le 31.000 copie e del 4% su base annua mentre Tuttosport si porta sotto le 17.000 copie con una flessione del 2% mensile e dell’11% annuo.

Passando ai quotidiani politicamente, mostrano tutti una lieve flessione a livello mensile ad eccezione de La Verità . Passando alle variazioni annue, però, il quadro cambia: Il Giornale ha perso in un anno il 4%, Libero il 14% e La Verità il 16%. Male anche Il Fatto Quotidiano (meno 7%) e Il Manifesto (-7%).

Al via il Salone del Libro di Torino

06 Maggio 2024

Ultimi preparativi per il Salone Internazionale del Libro, che apre i battenti a Torino il 9 maggio e radunerà nella cornice del Lingotto, fino a lunedì 13 maggio, addetti ai lavori e appassionati.

Dal 1988 la più importante fiera dell’editoria italiana torna puntuale tra numerosi appuntamenti, interviste, convegni e presentazioni. Per i lettori, il Salone rappresenta un grande festival internazionale della cultura dove poter incontrare 2.000 ospiti da ogni parte del mondo - tra cui le autrici e gli autori che hanno fatto la storia della letteratura del Novecento e del nostro secolo - per un totale di 1.200 eventi.

Quest’anno la XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino è dedicata alla Vita immaginaria, quella che troviamo nei libri e che ci aiuta a fantasticare sulla nostra esistenza e quella altrui, stimolando l’immaginazione e mettendo al centro l’importanza della lettura. Un messaggio che durante questo mese sarà trasmesso anche da altre importanti manifestazioni come Il Maggio dei Libri, un’iniziativa del Centro per il libro e la lettura (Ministero della Cultura) in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per suggerire la lettura quale forma di libertà e condivisione libera a cui accedere organizzando iniziative in presenza e in digitale da svolgere tra il 23 aprile – Giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore – e il 31 maggio.

Un evento diffuso che porta i libri e gli autori del Salone in tutte le circoscrizioni della città di Torino tra scuole, biblioteche, musei, teatri, ospedali, case popolari, strade, botteghe e parchi. Una grande festa che ha superato i confini cittadini, raggiungendo tutte le province piemontesi.

Una sezione del Salone è inoltre dedicata al mondo della scuola e ai ragazzi, sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, con un’offerta continuativa di attività per gli studenti di tutta Italia. Tra queste, il più longevo è Adotta uno scrittore, che da 21 anni porta a scuola e in carcere i più importanti autori contemporanei. Ai docenti sono dedicati i corsi di Educare alla lettura, al Salone e - durante l'anno - on line, per formare i lettori di domani.

In base ai dati comunicati dall’Associazione Italiana Editori (AIE), l’anno scorso l’industria del libro ha registrato una tenuta sostanziale, con vendite nel trade pari a 1,697 miliardi di euro a prezzo di copertina, in crescita dello 0,8% rispetto all’anno precedente e una crescita de 14,1% sul 2019, ossia prima del covid. Le copie sono state invece 111,85 milioni, in flessione dello 0,7% sull’anno precedente ma in progresso del 12,6% rispetto al 2019.

Inoltre l'anno scorso le librerie e i canali fisici in Italia hanno recuperato terreno. Le librerie fisiche si sono confermate il primo canale di vendita per i libri, dove è passato il 54,7% (53,5% nel 2022) di tutto il mercato trade nel 2023, più di un punto percentuale dell’anno precedente ma 10 punti sotto i valori pre-pandemia. L’online si è attestato al 40,7% (41,9% nel 2022), mentre è rimasta stabile la grande distribuzione al 4,6%.

Si è inoltre registrato un aumento per l’ebook e l’audiolibro, anche se nel caso dei libri gli italiani preferiscono la carta. Nel 2023 le vendite di e-book sono cresciute del 2,5%, arrivando a 81 milioni, gli abbonamenti per l’ascolto di audiolibri del 12%, raggiungendo i 28 milioni. Ma gli italiani continuano in massima parte a preferire la carta: ebook e audiolibri pesano su un mercato complessivo (trade di copie a stampa più digitale) di 1,806 miliardi solo il 6%.

Libertà di stampa, l'Italia perde 5 posizioni

03 Maggio 2024

La classifica annuale di Reporter Senza Frontiere (RSP) sulla libertà di stampa in 180 Paesi del mondo vede l’Italia perdere cinque posizioni passando dal 41 esimo al 46 esimo posto. Un peggioramento rispetto al 2023 quando il nostro Paese aveva recuperato ben 17 posizioni rispetto al 2022 salendo dal 58 esimo posto al 41 esimo posto.

Con riferimento all’Italia nel suo report annuale diffuso lo scorso 3 maggio, in occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa, RSP parla anche di “un parlamentare della maggioranza sta cercando di acquisire la seconda agenzia di stampa, l'AGI”, della quale si parla da settimane di un possibile passaggio al gruppo Angelucci.

Libertà di stampa in difficoltà nel mondo

In generale RSF parla di “un numero crescente di governi e autorità politiche” che “non stanno adempiendo al proprio ruolo di garanti del miglior ambiente possibile per il giornalismo e del diritto del pubblico a notizie e informazioni affidabili, indipendenti e diversificate” sottolineando “un preoccupante calo del sostegno e del rispetto per l’autonomia dei media e un aumento della pressione da parte dello Stato o di altri attori politici”.

Nel dettaglio, RSF nota che in 138 Paesi gli intervistati hanno riferito che gli attori politici sono spesso coinvolti in disinformazione e propaganda, e ciò è sistematico in 31 Paesi.

Norvegia al primo posto, Eritrea all’ultimo

La Norvegia resta al primo posto della classifica - seguita da Danimarca e Svezia - con l'Eritrea scesa in ultima posizione al posto della Corea del Nord.

Tra i cali più significativi figurano quelli dell'Argentina del neoeletto presidente Javier Milei, come pure Afghanistan e Siria, con quest'ultima tra gli ultimi 10 Paesi insieme a Cina, Iran e Corea del Nord.

La regione più difficile rimane il Medio Oriente e il Nord Africa, dove la situazione è "molto grave" in quasi la metà dei Paesi, con il Qatar che al momento è l'unico in cui la situazione non è stata classificata né come "difficile" né "molto grave".

Al contrario, l'Europa è stata l'unica regione a includere Paesi classificati come "buoni". Qui la peggiore è la Grecia (88esima), dietro all'Ungheria e alla Polonia: Atene sconta l'incapacità di gestire lo scandalo relativo alle intercettazioni dei giornalisti da parte dei servizi segreti e l'omicidio del veterano di cronaca nera Giorgos Karaivaz nel 2021.

Barachini: l’informazione è un bene fragile

In occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, il Sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini ha ribadito l’importanza fondamentale di tutelare l’informazione come un bene fragile. “Oggi lavorare per la libertà di stampa è un compito sempre arduo e difficile perché siamo soggetti anche a pressioni internazionali, di disinformazione, fake news, deepfake. L'informazione è un bene fragile, da tutelare e lo dobbiamo fare giorno per giorno”.

Fnsi: «La libertà di stampa va difesa ogni giorno»

In occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa, la Segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Alessandra Costante parlando da Conselice (Ravenna), dove è ospitato l'unico Monumento alla libertà di stampa in Italia, ha sottolineato che “nel nostro Paese l'informazione rischia l'orbanizzazione, stretta come si ritrova tra gli effetti della riforma Cartabia, l'eterna tentazione di prevedere la pena del carcere per i cronisti, la situazione della governance Rai, il conflitto di interessi, le ingerenze della politica».

Costante rileva anche un altro pericolo. “Sulla base del conformismo - ha ricordato - cent’anni fa ci siamo ritrovati il fascismo, quando i giornali non potevano dare le notizie per non trasmettere insicurezza agli italiani. Oggi non siamo a quel livello di conformismo, ma è comunque importante ribadire che la democrazia va difesa, che la libertà di stampa va difesa ogni giorno».

Quotidiani: nel 2023 calo del 10% delle copie cartacee

30 Aprile 2024

Non si arresta il declino della editoria quotidiana, a conferma che gli italiani scelgono altri mezzi per restare informati. Secondo i dati contenuti nell’Osservatorio sulle Comunicazioni relativo all’intero 2023 pubblicato dall’Agcom, in media sono state vendute 1,41 milioni di copie di quotidiani (cartacee e digitali), in flessione su base annua dell’8,8%. Nel raffronto con il 2019 - quando in media le vendite erano poco oltre i 2 milioni di copie - la flessione sale al 32,8%.

Copie cartacee: -37,2% rispetto al 2019

Le copie vendute giornalmente in formato cartaceo sono state pari a 1,20 milioni, evidenziando un calo del 10% rispetto all’anno precedente, quando risultavano pari a 1,33 milioni. Rispetto al 2019, quando le copie erano pari a 1,91 milioni, il calo si attesta al 37,2%.

Le prime cinque testate generaliste - ossia Corriere della Sera, La Repubblica, La Gazzette dello Sport, La Stampa e Avvenire - nel 2023 hanno venduto 373.000 copie (meno 11,1% rispetto al 2022), pari al 33,6% delle copie di quotidiani complessivamente vendute, contro le 608.000 copie vendute nel 2019.

Copie digitali, crescono solo quelle dei maggiori quotidiani generalisti

I quotidiani venduti in formato digitale continuano a non incontrare il favore del mercato: non hanno registrato variazioni di particolare rilievo su base annua (con una media di circa 210 mila copie giornaliere) e risultano in crescita non particolarmente rilevante ( 13,3%) rispetto al corrispondente valore (180 mila unità giornaliere) del 2019.

La vendita di copie digitali è maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: nel 2023 le prime cinque testate del segmento digitale - Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24Ore, Il Fatto quotidiano e La Stampa - rappresentano infatti il 60,4% delle copie complessivamente vendute.

Soffre anche la stampa locale

Suddividendo la distribuzione tra testate nazionali e locali, con riferimento all’intero periodo analizzato (2019-2023), le vendite si sono ridotte in misura equivalente evidenziando una flessione del 33,3% per le copie nazionali e del 32,1% per le locali. Su base annua, invece, i quotidiani locali hanno registrato una riduzione leggermente maggiore rispetto a quelli nazionali: meno 9,2% verso meno 8,4%.

Corriere della Sera vende più di La Repubblica e Stampa insieme

L’analisi per gruppi editoriali in termini di copie complessivamente vendute vede, nel 2023, GEDI confermarsi quale maggiore gruppo editoriale con il 18,9% del mercato grazie a 6 testate al 31 dicembre, tra cui La Repubblica e La Stampa.

Seguono Cairo/RCS (18,4% che include Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport), Caltagirone Editore (Il Messaggero, il Mattino e altre tre testate) e Monrif Group (che sotto il marchio “QN-Quotidiano Nazionale” comprende Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione) rispettivamente con il 9,0% ed il 7,9%.

In riferimento all’andamento delle vendite complessive (in formato cartaceo e digitale), lo scorso anno quelle del Corriere della Sera (64,7 milioni di copie) sono risultate superiori alla somma delle vendite delle altre due principali testate generaliste (La Repubblica e La Stampa), pari a 63,1 milioni. Il Corriere della Sera risulta la principale testate con il 12,6% di quota di mercato, seguita da La Repubblica (7,2%), La Gazzetta dello Sport (5,8%) e La Stampa (5,1%).

Per Mattarella irrinunciabile il pluralismo dell’informazione

27 Aprile 2024

“Il pluralismo resta una condizione di libertà irrinunciabile ed essere riusciti ad arricchire il campo delle fonti, l'analisi dei fatti, il confronto tra i punti di vista è un valore che si riverbera sull'intera società”: lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla redazione di Milano Finanza, in occasione dei 35 anni del giornale ammonendo che “anche l’informazione è attraversata da cambiamenti epocali e la velocità delle trasformazioni rischia di incidere su pilastri della nostra stessa democrazia”.

Il Capo dello Stato torna quindi sul tema dell’informazione e sull’importanza di una stampa libera e pluralista: “Dobbiamo insieme affrontare la duplice sfida che viene dal risparmio degli italiani. Da un lato assicurarne con efficacia la tutela di fronte ai rischi dei mercati, dall’altro favorire investimenti che possano aiutare una crescita sana, equa, sostenibile dell’economia italiana ed europea”. Quindi la conclusione: “Anche per questo un’informazione corretta, plurale, qualificata sui temi finanziari può aiutare i cittadini a compiere le scelte migliori”.

Grazie all’AI bastano 100 dollari per creare un sito di fake news

22 Aprile 2024

Jack Brewster, giornalista di NewsGuard, l’organizzazione internazionale specializzata nel valutare l’affidabilità dei siti di informazione, ha fatto un esperimento: utilizzando l’intelligenza artificiale e con un investimento di soli 105 dollari ha creato un sito in grado di sfornare autonomamente notizie locali false e “di parte”. Il sito in questione si chiama Buckeye State Press e si presenta come un tipico giornale dell’Ohio di news politiche. I dettagli di questo esperimento sono stati raccontati in un articolo pubblicato su The Wall Street Journal.

802 siti di new inaffidabili generati dall'IA

La scoperta non può che generare allarme e preoccupazione in un anno che vede oltre la metà della popolazione mondiale impegnata in elezioni politiche e in particolare sono chiamate al voto l’Europa e gli Stati Uniti.

Anche perché, grazie al suo osservatorio in vista delle elezioni, NewsGuard ha già individuato circa 802 siti di notizie inaffidabili totalmente generati dall’IA - denominati “UAIN”, dall’inglese “Unreliable AI-generated News” - diffusi in 16 lingue: arabo, cinese, ceco, coreano, francese, indonesiano, inglese, italiano, olandese, portoghese, russo, spagnolo, tagalog, tedesco, thailandese e turco.

Articoli con affermazioni false e notizie inventate

Questi siti, spiega NewsGuard, hanno solitamente nomi generici – come iBusiness Day, Ireland Top News e Daily Time Update – che agli occhi di un lettore comune potrebbero sembrare quelli di siti di notizie legittimi. Eppure, tali fonti, anziché offrire contenuti giornalistici creati e curati in modo tradizionale, operano con poca o nessuna supervisione umana, e pubblicano articoli scritti in gran parte o interamente dabot, ossiaprogrammi progettati appositamente per imitare o sostituire le azioni di un essere umano eseguendo attività automatizzate e ripetitive.

Questi siti hanno sfornato decine e in alcuni casi centinaia di articoli su vari argomenti, tra cui politica, tecnologia, intrattenimento e viaggi. Gli articoli talvolta contengono affermazioni false, come ad esempio bufale sulla morte di personaggi famosi ed eventi inventati o datati, presentati però come se fossero appena accaduti.

La pubblicità programmatica è la maggiore fonte di guadagno

In molti casi, il modello di guadagno per questi siti è la pubblicità programmatica, in base alla quale l’industria della tecnologia pubblicitaria fornisce annunci pubblicitari senza tenere conto della natura o della qualità del sito.

Di conseguenza, marchi rinomati stanno involontariamente sostenendo questi siti. Finché - conclude NewsGuard - i brand non prenderanno provvedimenti per escludere le fonti non affidabili dalla lista di quelle autorizzate a pubblicare i loro annunci, le loro pubblicità continueranno a comparire su questo tipo di siti, creando un incentivo economico per il loro sviluppo su ampia scala.

I rischi dell'IA al centro del G7 presieduto dall'Italia

L’uso improprio dell’Intelligenza Artificiale, nei media come in altri settori, fa ormai parte dell’agenza politica di ogni governo insieme alla lotta disinformazione. La Premier Giorgia Meloni sta mostrando una particolare attenzione agli aspetti legati all’IA, che ha voluto inserire tra gli argomenti da affrontare durante il semestre di presidenza italiana del G7.

Anche il Sottosegretario all’editoria Alberto Barachini si è soffesulle problematiche dell’IA. Ne ha di recente parlato anche nel suo intervento alla XXIII Infopoverty World Conference dell’Onu: “siamo all’alba di una nuova era in cui l’intelligenza artificiale generativa ha aperto prospettive prima impensate in ambito pubblico e privato. Ed è solo l'inizio. Usata saggiamente, l’intelligenza artificiale può portare enormi vantaggi. Ma richiede governance e buone politiche”.

L’allarme del Sottosegretario Barachini sui pericoli Deep Fake

“L’intelligenza artificiale - ha dichiarato Barachini - può essere utilizzata anche per creare e diffondere disinformazione. Potrebbe persino minare la democrazia attraverso la manipolazione dell’informazione consentita da alcuni strumenti di AI che possono compromettere la fiducia nelle elezioni, fondamentale per il mantenimento di democrazie reali e sane. Naturalmente l’intelligenza artificiale, se impiegata correttamente, può anche essere uno strumento per combattere la disinformazione. Ciò dimostra la complessità della questione”.

Barachini ha quindi ricordato che “la Commissione AI per l’informazione ha analizzato il pericolo del Deep Fake, tecnologia con cui la realtà può essere modificata e mistificata e, di conseguenza, la formazione dell'opinione e della coscienza collettiva può essere influenzata e forse addirittura modellata. L’equilibrio che lega il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni è fragile e se viene incrinato potrebbe portare ad una crisi della vita politica e della partecipazione che rende possibile la democrazia. La lotta alla disinformazione – ha aggiunto - è la lotta per difendere questo fragile equilibrio e per questo il governo italiano sta lavorando anche a nuove misure giudiziarie in relazione al Deep Fake”.

Le scadenze fiscali del mese di maggio

21 Aprile 2024

Riportiamo il calendario fiscale realizzato dagli esperti di Confcommercio con evidenziati i prossimi appuntamenti con il fisco. Uno strumento utile per ricordare a imprese, ditte individuali e partite IVA le principali scadenze fiscali e rimanere sempre aggiornati su quando pagare imposte e tasse, versare i contributi dovuti, inviare i dati richiesti dall'Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo ai nostri Associati che i nostri esperti sono a disposizione per ogni chiarimento di natura fiscale e/o amministrativo attraverso l’area riservata del sito www.snagnazionale.it.

GIOVEDÌ 2 MAGGIO

RAVVEDIMENTO SPRINT - Versamento delle ritenute e dell’IVA mensile

MERCOLEDÌ 15 MAGGIO

ESTEROMETRO - Trasmissione dati operazioni transfrontaliere passive ricevute nel mese precedente

GIOVEDÌ 16 MAGGIO

LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA - Liquidazione periodica IVA per soggetti con obbligo mensile e trimestrale

ACCONTI IRPEF, IRES, IRAP - RATEIZZAZIONE VERSAMENTO II ACCONTO IMPOSTE DA REDDITI 2023 PER PERSONE FISICHE TITOLARI DI PARTITA IVA - Versamento rateale del II acconto delle imposte dovute in base al Mod. Redditi 2023 per soggetti persone fisiche titolari di partita IVA che rateizzano dal 16 gennaio 2024

LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA - RATEIZZAZIONE VERSAMENTO IVA ANNUALE - Versamento terza rata versamento IVA annuale

WEB TAX - Versamento annuale imposta sui servizi digitali e redazione prospetti analitici

ACCISE - Versamento imposta di produzione e consumo

TOBIN TAX - IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE - Versamento imposta sulle transazioni finanziarie


VENERDÌ 17 MAGGIO


MODELLO CU - CERTIFICAZIONE UNICA - Trasmissione delle certificazioni da parte dei sostituti d’imposta entro 60 giorni dal termine ordinario con riduzione delle sanzioni ad un terzo

LUNEDÌ 20 MAGGIO

CREDITO D’IMPOSTA SU COMMISSIONI PER PAGAMENTI ELETTRONICI - Comunicazione tax crediti pagamenti elettronici

LUNEDÌ 27 MAGGIO

INTRASTAT - PRESENTAZIONE DEI MODELLI INTRASTAT - Presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni intracomunitarie per operatori con obbligo mensile e dati statistici acquisti e cessioni


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