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Fieg: piano straordinario per aumentare del 35% i punti vendita della carta stampata

28 Settembre 2023

In occasione della riunione della Commissione distribuzione e vendita della Fieg, che si è svolta ieri, la Federazione degli Editori ha mostrato apprezzamento per la destinazione alla rete di vendita delle edicole di una quota delle risorse del Fondo straordinario stanziato per il 2023 e ha auspicato la definizione di un piano straordinario - da concordare con le organizzazioni sindacali degli edicolanti - per aumentare le vendite dei giornali.

La Commissione ha infatti esaminato "la preoccupante situazione della rete di diffusione dei giornali” insistendo sul fatto che “la continua diminuzione del numero di punti vendita e l’aumento di aree di totale desertificazione richiedono interventi immediati per continuare a garantire una rete capillare necessaria per favorire il contatto tra l’offerta di informazione di qualità e i lettori”.

Alla luce di ciò, “la Commissione Fieg ha deliberato di invitare ad un confronto le organizzazioni degli edicolanti per definire le modalità e i termini di un piano straordinario per l'aumento di punti vendita (anche “addizionali”), con l’obiettivo di incrementarli del 35%, e per cogliere tutte le opportunità previste dal decreto per le diverse modalità di distribuzione”.

(nella foto, il Presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti)

Si consolidano i lettori delle copie digitali

27 Settembre 2023

Secondo quanto emerge dai nuovi dati Audipress, sono 31,9 milioni gli individui in Italia che nel periodo settembre 2022-luglio 2023 hanno letto o sfogliato un titolo stampa su carta e/o digitale replica, pari al 61,1% della popolazione con più di 14 anni.

Rispetto all’edizione precedente, che risale allo scorso maggio, il dato complessivo riferito ai lettori stampa negli ultimi trenta giorni registra un incremento dello 0,6%, a parità di testate rilevate, “segno di un trend sostanzialmente stabile che conferma un significativo consolidamento per questo comparto”, commenta in una nota Audipress.

Aumentano i lettori di copie digitali

I dati, in particolare, mettono in evidenza un aumento delle copie digitali, che raggiungono 7,1 milioni di lettori complessivi, con un ulteriore incremento dell’1,3% “a conferma dell’andamento positivo e costante iniziato nel periodo pandemico”, scrive Audipress sottolineando che la variazione più significativa si registra per le copie replica dei Quotidiani, con 2 milioni 462 mila Lettori con un aumento dell’1,6% rispetto alla rilevazione precedente. I lettori di copie digitali restano comunque una parte residua della popolazione, pari al 13,6%.

Come spiega Audipress, “il formato digitale è ormai radicato nelle abitudini di fruizione di un segmento stabile e fedele di lettori, confermato dai dati delle precedenti pubblicazioni. Abbiamo visto il fenomeno esplodere a partire dai dati della rilevazione effettuata in pieno periodo pandemico (2020/III), in cui si registravano 3,2 milioni di Lettori copia replica, cresciuti in modo clamoroso rispetto all’edizione precedente (2019/III) che vedeva solo 1,5 milioni di lettori”.

Quotidiani, li legge il 22,5% della popolazione over 14

Entrando nel dettaglio dei formati e delle modalità di lettura delle testate in rilevazione, risulta che i Quotidiani si attestano a 11,7 milioni di lettori su carta e/o digitale replica nel giorno medio (il 22,5% della popolazione dai 14 anni in su), generando 17 milioni 140 mila letture nel giorno medio.

La composizione dei Lettori dei Quotidiani vede in prima linea gli uomini, che rappresentano il 61,3% della quota di lettori di almeno un quotidiano in un giorno medio, gli individui di 55 anni e oltre (il 48,1% dei casi) e quelli con istruzione di livello superiore (il 61,9% dei casi tra diplomati e laureati).

Prevalenza di pubblico femminile per i Settimanali

Per quanto riguarda i Settimanali, sono 8,6 milioni i lettori su carta e/o digitale replica nell’ultima settimana (il 16,6% della popolazione dai 14 anni in su), per un totale di 13 milioni 83 mila letture nell’ultimo periodo.

Il lettorato degli ultimi sette giorni per i Settimanali rilevati è prevalentemente femminile (68,3%), nella fascia di età di 55 anni e oltre (49,7%) e con almeno un diploma di scuola media e superiore (71,9%).

Lettori stabili per i Mensili

Anche i Mensili rilevati presentano dati stabili, con 8,1 milioni di lettori su carta e/o digitale replica di almeno una testata di questa categoria negli ultimi 30 giorni (il 15,6% della popolazione di 14 anni e oltre), 12 milioni 238 mila letture Mensili nell’ultimo periodo e una composizione sociodemografica omogenea tra i differenti segmenti della popolazione.

Grazie alla peculiarità di gran parte di questo tipo di testate, dedicate a interessi e passioni specifici i cui contenuti riescono a raggiungere una copertura più variegata, i lettori di Mensili sono nel 56% dei casi donne e nel 44% uomini, nel 30,9% di età compresa tra i 14 e i 34 anni, nel 36,7% tra i 35 e i 54 anni e nel 32,4% di 55 anni e oltre e, per quanto il titolo di studio del lettorato, nel 45,2% sono diplomati di scuola media superiore.

Audipress fotografa un comparto solido

Analizzando i dati sulle abitudini di consumo, restano confermati gli indici positivi di frequenza per tutti i comparti rilevati: per i Quotidiani, con il 59,8% dei Lettori negli ultimi 3 mesi che hanno letto almeno una testata da 4 a 7 giorni a settimana; per i Settimanali, con il 45% dei Lettori che hanno letto da 9 a 12 numeri; per i Mensili, con il 43,5% dei Lettori che ha letto da 4 a 8 numeri in 12 mesi.

Anche i dati sulla fonte di provenienza della copia letta evidenziano una continuità nella volontà d’acquisto: il 61,3% dei lettori di Quotidiani ha letto almeno una testata acquistata personalmente e/o da un familiare o in abbonamento, il 76,1% nel caso dei Settimanali e il 73,7% nel caso dei Mensili.

In conclusione, afferma Audipress, "dai dati di questa nuova edizione 2023/II emerge un comparto solido, a fronte di un’offerta editoriale di qualità che continua a mantenere una base consistente di lettori, nonostante i profondi cambiamenti degli ultimi anni".

Dal Fondo per l’editoria 2023 in arrivo dieci milioni per le edicole

22 Settembre 2023

Sono in arrivo, anche quest'anno, nuovi fondi a sostegno della rete di vendita della carta stampata. Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria informa che, dopo essere stato registrato alla Corte dei Conti, è in corso la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto 10 agosto 2023 – emanato di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro delle imprese e del Made in Italy ed il Ministro dell’economia e delle finanze – con il quale sono state ripartite le risorse, pari a 140 milioni per il 2023, del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria istituito dalla Legge di Bilancio 2022.

Di tali risorse, 10 milioni sono destinate a contributi a favore delle edicole “al fine – si legge nell’art. 2 del decreto – di favorire la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici, l’apertura domenicale, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi e l’attivazione di punti vendita addizionali”.

Previsto un doppio contributo: per i nuovi servizi e per le spese sostenute

In particolare, alle imprese esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste, è riconosciuto, per l'anno 2023, un contributo forfettario fino a 2.000 euro. Il contributo è elevato a 3.000 euro per i punti vendita esclusivi siti nelle Aree interne, di cui alla Mappa Aree Interne 2020, valevole per il ciclo di programmazione 2021-2027, aggiornata dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS). Tale agevolazione è riconosciuta entro il limite di 4 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa.

Alle imprese esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste è, altresì, riconosciuto per l’anno 2023 un contributo pari al 50 per cento delle spese sostenute per: IMU, TASI, COSAP, TOSAP, TARI, canoni di locazione, servizi di fornitura di energia elettrica, servizi telefonici e di collegamento a Internet, acquisto o noleggio di registratori di cassa o di registratori telematici, acquisto o noleggio di dispositivi POS e altre spese sostenute per la trasformazione digitale e l’ammodernamento tecnologico, al netto dell’IVA ove prevista. Tale agevolazione è riconosciuta entro il limite di 6 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa.

Ancora da definire le modalità di fruizione

Restano da definire le modalità di fruizione di tali agevolazioni e le modalità di presentazione delle relative domande, che saranno oggetto di un successivo provvedimento a cura del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

Nel caso di domande superiori all'importo messo a disposoizione, il decreto prevede che si proceda, in relazione alle istanze ammesse, alla ripartizione delle stesse tra i beneficiari in misura proporzionale ai rispettivi contributi spettanti.

Sodisfazione da parte del Presidente Innocenti

“Devo esprimere - afferma il Presidente di SNAG Andrea Innocenti - grande soddisfazione per la destinazione di una quota del Fondo Straordinario per l’Editoria alla rete di vendita delle edicole. Ringrazio il Governo, ed in particolare il Sottosegretario Barachini e tutto il Dipartimento - con i quali abbiamo avuto un confronto estremamente costruttivo e positivo - per lo sforzo compiuto nel cercare di sostenere la rete di vendita delle edicole. Esprimo soddisfazione anche per la formulazione tecnica del bonus, che viene ripartito tra una quota forfettaria di incentivo per nuove attività di consegna e una quota strutturata sulle spese gestionali e di ammodernamento dei punti vendita. Mi sembra una soluzione che coniuga incentivo allo sviluppo e sostegno all’attività, con un’attenzione particolare alle edicole delle aree interne del paese”.

Innocenti precisa inoltre che “Il sostegno pubblico è essenziale per arginare il trend di chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l’efficienza diffusionale della stampa. La strada è giusta e con il Fondo Straordinario abbiamo l’occasione di porre un “altro tassello” per salvare la rete di vendita della stampa”.

Bisogna pensare al 2024

“Devo tuttavia esprimere preoccupazione per il 2024 - osserva il Presidente di SNAG - poiché al momento non è previsto alcun sostegno per la rete delle edicole. Mi auguro che il Governo confermi anche in Legge di Bilancio l’attenzione e la sensibilità verso la rete di vendita delle edicole considerata la rilevanza di questa rete che è una “rete strategica” per garantire una diffusione capillare della stampa su tutto il territorio, in favore di tutte le fasce della popolazione, incluse quelle prive di competenze digitali”.

Innocenti ricorda infine che “Grazie a misure come la conferma del Fondo Straordinario, del bonus per le edicole e del tax credit per gli edicolanti, il saldo negativo di chiusure di punti vendita (al netto delle nuove aperture) è sceso al 3,5% quando nel 2019 era superiore al 13%. Attendiamo i risultati del 2023, ma è chiaro che le forme di sostegno pubblico hanno funzionato e non c’è ragione per non confermarle anche per 2024”.

Innocenti: soddisfazione per il Bonus edicole 2023 e per le novità che introduce

22 Settembre 2023

In merito alla ripartizione del Fondo Straordinario per l’Editoria relativo al 2023 e alla decisione di destinare alla rete di vendita delle edicole un ammontare pari a 10 milioni di euro attraverso l’assegnazione di un nuovo Bonus edicole, il Presidente SNAG Andrea Innocenti dichiara:

Devo esprimere grande soddisfazione per la destinazione di una quota del Fondo Straordinario per l’Editoria alla rete di vendita delle edicole. Ringrazio il Governo, ed in particolare il Sottosegretario Barachini e tutto il Dipartimento - con i quali abbiamo avuto un confronto estremamente costruttivo e positivo - per lo sforzo compiuto nel cercare di sostenere la rete di vendita delle edicole. Esprimo soddisfazione anche per la formulazione tecnica del bonus, che viene ripartito tra una quota forfettaria di incentivo per nuove attività di consegna e una quota strutturata sulle spese gestionali e di ammodernamento dei punti vendita. Mi sembra una soluzione che coniuga incentivo allo sviluppo e sostegno all’attività, con un’attenzione particolare alle edicole delle aree interne del Paese”.

Innocenti precisa inoltre che “Il sostegno pubblico è essenziale per arginare il trend di chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l’efficienza diffusionale della stampa. La strada è giusta e con il Fondo Straordinario abbiamo l’occasione di porre un “altro tassello” per salvare la rete di vendita della stampa”.

Devo tuttavia esprimere preoccupazione per il 2024 - osserva il Presidente di SNAG - poiché al momento non è previsto alcun sostegno per la rete delle edicole. Mi auguro che il Governo confermi anche in Legge di Bilancio l’attenzione e la sensibilità verso la rete di vendita delle edicole considerata la rilevanza di questa rete che è una “rete strategica” per garantire una diffusione capillare della stampa su tutto il territorio, in favore di tutte le fasce della popolazione, incluse quelle prive di competenze digitali”.

Innocenti ricorda infine che “Grazie a misure come la conferma del Fondo Straordinario e del bonus per le edicole e del tax credit per gli edicolanti, il saldo negativo di chiusure di punti vendita (al netto delle nuove aperture) è sceso al 3,5% quando nel 2019 era superiore al 13%. Attendiamo i risultati del 2023, ma è chiaro che le forme di sostegno pubblico hanno funzionato e non c’è ragione per non confermarle anche per 2024”.

Primo semestre 2023 in rosso per la pubblicità sulla carta stampata

21 Settembre 2023

Oltre al calo delle copie cartacee vendute, gli Editori devono fare i conti anche con una flessione dei ricavi pubblicitari. Gli ultimi dati diffusi da FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità indicano nel complesso un decremento degli investimenti pubblicitari sulla carta stampata del 2,7% nei primi sei mesi dell’anno, in confronto all’analogo periodo del 2022, con un conseguente calo in valore a poco più di 269 mila euro (contro i quasi 277 mila euro di giugno 2022).

Fatturato pubblicitario in calo sui quotidiani

Male in particolare i quotidiani, che evidenziano una flessione in termini di fatturato pubblicitario del 3,5%, sceso a 195 mila euro.

Andando a scorrere le singole tipologie di investimenti, nei primi sei mesi si registra un bilancio positivo solo per la pubblicità Legale, in crescita del 6,9%, contro il calo del 3,5% di quella Commerciale Nazionale e del 2,4% di quella Commerciale Locale. Flessione del 17% per quella Finanziaria e del 14% per quella Classified.

I periodici tengono meglio, ma non altrettanto i settimanali

In rosso, ma con una perdita meno pronunciata, anche i periodici, i quali segnano una contrazione degli investimenti dello 0,6% a poco più di 74 mila euro nei primi sei mesi del 2023 rispetto ad un anno prima.

Il dato è il risultato di una flessione del 5,3% della pubblicità sui settimanali, compensata però da un incremento dell’1,2% dei mensili e del 62,7 per quelle che vengono definite “altre periodicità”.

Soffre solo la pubblicità sulla carta stampata

Analizzando i dati di Nielsen sulla pubblicità totale in Italia nei primi sei mesi dell’anno, emerge che nel complesso gli investimenti hanno registrato un aumento dell’1,9% rispetto all’analogo periodo 2022 e, anche escludendo dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Ott, l’andamento del primo semestre evidenzia un aumento dell’1,1%, per un totale di 2,78 miliardi di euro.

Il calo della pubblicità sulla carta stampata nel primo semestre viene confermato anche da Nielsen, che indica una flessone del 3,4% per i quotidiani, dell’1% per i periodici e del 9,6% per il direct mail.

Tutti gli altri canali sono invece in espansione: la pubblicità in tv cresce dello 0,5% a 1,829 miliardi di euro, la radio del 5,8%, il digital del 6,1%, out of home del 13,1%, la go tv del 41,1% e il cinema del 5%.

Le scadenze fiscali del mese di ottobre

13 Settembre 2023

Riportiamo il calendario fiscale realizzato dagli esperti di Confcommercio con evidenziati i prossimi appuntamenti con il fisco. Uno strumento utile per ricordare a imprese, ditte individuali e partite IVA le principali scadenze fiscali e rimanere sempre aggiornati su quando pagare imposte e tasse, versare i contributi dovuti, inviare i dati richiesti dall'Agenzia delle Entrate.


LUNEDI’ 2 OTTOBRE


IMPOSTE E TASSE - Adempimenti con scadenza sabato 30 settembre 2023 - Proroga al 2 ottobre 2023.

IRPEF/IRAP - Dichiarazione Modello Redditi ed IRAP - Persone fisiche e società di persone - Termini di presentazione e di versamento.

LUNEDI’ 16 OTTOBRE


ASSISTENZA FISCALE - Imposta trattenuta dal sostituto d’imposta - Versamento.

IMPOSTE SUI REDDITI - Ritenute alla fonte - Versamento.

ADDIZIONALI REGIONALE E COMUNALE ALL’IRPEF - Redditi di lavoro dipendente e assimilati - Versamento.

CEDOLARE SECCA/IMPOSTE SUI REDDITI - Contratti di locazione breve - Intermediari immobiliari - Ritenute operate - Versamento.

IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE - c.d. “Tobin Tax” - Versamento.

IVA - Contribuenti mensili - Mese di settembre 2023 - Versamento - Pubbliche amministrazioni e soggetti con fatture “split payment” - Versamento dell’imposta.

IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI - Attività svolte a carattere continuativo - Versamento.

ACCISE - Versamento imposta.

IVA - Imposta risultante dalla dichiarazione annuale - Rateizzazione.

MERCOLEDÌ 18 OTTOBRE


IVA E RITENUTE ALLA FONTE - Ravvedimento - Tardivo versamento - Scadenza del termine per l’effettuazione del versamento tardivo, entro trenta giorni, dell’imposta risultante dalla liquidazione periodica, qualora non eseguito entro il 18 settembre 2023, con l’applicazione, del Ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472).

MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE


ASSISTENZA FISCALE - Dichiarazione modello 730 integrativo - Presentazione - Scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione integrativa Mod. 730/2023 per il 2022.

MARTEDI’ 31 OTTOBRE


SOSTITUTI D’IMPOSTA - Dichiarazione Modello 770 - Presentazione

IMPOSTE E CONTRIBUTI - Somme risultanti dalla dichiarazione Modello REDDITI ed IRAP - Rateizzazione - Non titolari di partita IVA - Per i contribuenti che hanno optato per il versamento rateizzato delle imposte risultanti dalle dichiarazioni Modello REDDITI ed IRAP, in rate mensili di uguale importo, con applicazione degli interessi e con scadenza delle rate successive alla prima:
› entro il giorno 16 di ciascun mese per i soggetti titolari di partita IVA;
› entro la fine di ciascun mese per gli altri contribuenti.

IRES / IRAP - Dichiarazione Modello REDDITI e dichiarazione IRAP - Termini di presentazione e di versamento.

IVA - Rimborsi trimestrali - Presentazione domanda di rimborso o di utilizzazione in compensazione.

Vendite quotidiani in calo anche a luglio. Fa eccezione Libero

12 Settembre 2023

A luglio il raffronto su base annua delle vendite in edicola di quotidiani è impietoso. I dati di ADS Accertamenti Diffusione Stampa, raffrontati con quelli di luglio 2022, evidenziano una lunga serie di segni negativi, quasi tutti a doppia cifra, senza alcuna distinzione tra testate nazionali o locali, generaliste o politiche, economiche o politiche.

L’unico quotidiano controcorrente è Libero che svetta su tutti con un progresso di vendite addirittura del 10% passando dalle 19.284 copie di luglio 2022 alle 21.181 copie di luglio 2023. Peccato che il raffronto su base mensile evidenzi una battuta d’arresto e un calo di vendite di quasi il 4% rispetto a giugno 2023.

Come accaduto anche il mese scorso, ci sono invece sprazzi di recupero nelle vendite in edicola nel raffronto dei dati luglio rispetto al mese precedente con una netta prevalenza di segni positivi (36) rispetto a quelli negativi (22).

Partendo dal principale quotidiano generalista, Il Corriere della Sera, emerge una discreta tenuta a luglio rispetto al mese precedente in termini di vendite in edicola (più 0,47%) con 137.509 copie ma un tonfo dell’11% rispetto a luglio 2022. Molto peggio ha fatto La Repubblica che si ferma a 75.000 copie a luglio, con un ulteriore calo del 4,83% rispetto al mese precedente e del 16% rispetto ad un anno prima, quando le copie vendute in edicola erano 89.400. Restando nel gruppo GEDI, meglio ha fatto La Stampa che a luglio ha tenuto invariate le vendite su base mensile mentre su base annua la caduta è stata pari al 13%.

Bene anche Il Messaggero con vendite in crescita dell’1,92% rispetto al mese precedente ma giù del 10% rispetto a luglio 2022. Andamento divergente per le testate del gruppo QN con progressi nell’ordine dell’1,2% e dell’1,5% rispettivamente per Il Resto del Carlino e La Nazione mentre Il Giorno vede le vendite arretrare del 4,6% a fronte però di flessioni in media dell’11% su base annua per tutte tre le testate.

A luglio si registra una ripresa delle vendite per i due quotidiani economici con un progresso del 2% per le vendite de Il Sole 24 Ore e di Italia Oggi a fronte di una flessione rispettivamente del 13% e del 14% nel raffronto su base annua.

Vendite in aumento in edicola a luglio, rispetto a giugno, anche per i quotidiani sportivi. La Gazzetta dello Sport evidenzia un progresso del 4,26%, Il Corriere dello Sport del 7,25% e Tuttosport addirittura del 14,7%. Situazione che cambia radicalmente nel confronto con luglio 2022 con performance negative a doppia cifra: meno 10% per La Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport e meno 14% per Tuttosport.

Tra i quotidiani schierati politicamente, arretra di qualche copia Il Fatto Quotidiano su base mensile e perde il 7,7% Il Manifesto. Male anche Libero che vede le vendite diminuire del 3,94%, Il Giornale del 6,14% e La Verità dell’1,56%. Con eccezione di Libero, su base annua le flessioni vanno dal 17% de Il Manifesto al 9% de Il Fatto Quotidiano passando per il meno 10% per Il Giornale e meno 13% per La Verità.

Quotidiani in edicola, a giugno aumentano le vendite su base mensile

30 Agosto 2023

Il bilancio nel lungo periodo resta in prevalenza negativo ma i dati di giugno resi noti da ADS-Accertamenti Diffusione Stampa riservano sorprese positive per le vendite di quotidiani in edicola nel raffronto con il mese precedente.

I quotidiani nazionali generalisti rialzano la testa

Rispetto allo scorso maggio, infatti, tutti i principali quotidiani a tiratura nazionale mostrano un incremento delle vendite in edicola. In particolare, Il Corriere della Sera , il quotidiano più letto dagli italiani, mette in evidenza un aumento del 5% delle vendite a 136.860 copie, mentre La Repubblica risale dell’8% fermandosi comunque a 78.816 copie. Vendite in aumento del 2% per La Stampa (60.270 copie), per Il Messaggero (43.480 copie) e per QN-II Giorno (16.896 copie) e incrementi dell’1% per le altre due testate del gruppo QN: Il Resto del Carlino (55.860 copie) e La Nazione (36.320 copie).

Segni positivi, anche più marcati, per i quotidiani politicamente schierati. Balzo del 16% per Il Fatto Quotidiano (che a giugno risale su base mensile da 19.900 a 23.192 copie) e del 10% per Libero (22.050 copie). Incrementi dell’8% per Il Giornale (28.507 copie) e del 3% per La Verità (23.899 copie). Vendite in crescita del 5% anche per Il Manifesto (5.798 copie).

Male gli economici e gli sportivi

Rispetto a maggio sono invece calate le vendite per i due quotidiani economici: Il Sole 24 Ore registra una flessione del 3% (scendendo a 21.603 copie) e Italia Oggi arretra del 19% (scendendo a 5.452 copie). Male anche i quotidiani sportivi con una flessione del 4% per La Gazzetta dello Sport (che torna sotto le 82.000 copie), un calo del 16% per Il Corriere dello Sport (che torna sotto le 36.000 copie) e un più modesto arretramento dell’1% per Tuttosport (20.406 copie).

Passando ai quotidiani locali, si registra una prevalenza di segni negativi, sebbene anche in questo caso si segnalino testate in controtendenza che sono riuscite ad aumentare le vendite in edicola rispetto al mese precedente, come accaduto ad esempio a Unione Sarda , Nuovo Quotidiano di Puglia , Corriere Adriatico , La Nuova Venezia etc….

Su base annua in evidenza Libero e Il Fatto Quotidiano

Passando invece al trend di lungo periodo, il quadro generale per le vendite in edicola conferma una netta prevalenza di segni negativi rispetto a giugno 2022, che per alcune testate, tuttavia, sono meno accentuati rispetto ai mesi precedenti.

Rispetto alle 146.661 copie vendute in edicola nel giugno 2022, Il Corriere della Sera evidenzia un calo di circa il 6,7% mentre La Repubblica ha ridotto la flessione al 2,4% rispetto a un anno prima. Su base annua bilancio negativo del 10,64% per QN-La Nazione , del 10,21% per QN-Il Resto del Carlino , del 9,11% per La Stampa , del 7,47% per Il Messaggero .

Tra i quotidiani politicamente schierati si segnalano le variazioni positive di Libero , in evidenza con un progresso del 20% delle copie vendute in edicola su base annua e de Il Fatto Quotidiano , con un segno positivo dell’1,22%. Su base annua, flessioni del 10% per Il Sole 24 Ore e del 30% per Italia Oggi , come pure per i quotidiani sportivi: meno 9,35% per La Gazzetta dello Sport , meno 11,44% per Tuttosport mentre Il Corriere dello Sport resta stazionario attorno a 37.200 copie.

Legge contro la pirateria online, Italia all’avanguardia in Europa

24 Luglio 2023

L'Italia si è dotata di una nuova legge che colpisce la diffusione illecita sul web di contenuti tutelati dal diritto. Dopo il voto unanime della Camera il 22 marzo scorso, il Ddl contro la pirateria online ha incassato il 12 luglio l’ok definitivo e unanime del Senato, a conferma di un provvedimento bipartisan che il Parlamento ha votato in modo compatto e senza emendamenti per accelerare l’iter di approvazione. Una grande soddisfazione per i primi firmatari dell’iniziativa - Federico Mollicone, Presidente della commissione Cultura, e la deputata Elena Maccanti - anche perché la normativa rappresenta un modello all’avanguardia al quale il resto d’Europa potrebbe ispirarsi.

Inasprimento delle sanzioni: multe fino a 5.000 euro

La nuova legge 14 luglio 2023, n. 93 entrerà in vigorel'8 agosto prossimo e si pone come obiettivo la tutela di vari settori. Oltre a quello editoriale, le norme vengono applicate anche all’audiovisivo, alla musica e, soprattutto, allo sport. Il provvedimento legislativo inasprisce le sanzioni introducendo multe fino a 5.000 euro per coloro che ricorrono allo streaming illegale, che riguarda soprattutto i film sebbene sia in forte crescita anche quello di eventi sportivi, e fino a tre anni di carcere per chi trasmette contenuti illegalmente. Sono inoltre previste campagne di sensibilizzazione per accrescere la consapevolezza che scaricare film, eventi sportivi o testate giornalistiche da siti pirata significa commettere un reato.

I danni per l’economia: perdita di fatturato di 1,7 miliardi

Secondo gli ultimi dati forniti dalla Fapav - Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali - nel 2022 la pirateria audiovisiva in Italia ha coinvolto poco meno della metà della popolazione adulta (42%), un dato stabile rispetto al 2021. Sono però aumentati gli atti di pirateria, che l’anno scorso hanno sfiorato i 345 milioni, il 9% in più rispetto al 2021. Il danno per l’economia è evidente. Fapav stima una perdita di fatturato per le imprese coinvolte di 1,7 miliardi di euro, una perdita di PIL di circa 716 milioni di euro e circa 9.400 posti di lavoro a rischio, oltre al danno per l’Erario.

Pieni poteri all’Agcom: 30 minuti per bloccare l’accesso ai siti pirata

In attesa della pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, Agcom si prepara a un importante lavoro di supervisione. La novità più importante che viene introdotta è il blocco quasi immediato dell’indirizzo Ip da cui parte il segnale pirata. L’Agcom avrà infatti il potere di ordinare ai fornitori di servizi di disabilitare l’accesso al sito che trasmette il segnale pirata entro 30 minuti, anche mediante provvedimenti urgenti e cautelari, superando uno dei principali problemi finora riscontrati nella lotta alla pirateria online, ossia la lentezza nel bloccare i diti pirata. L’Agcom sarà inoltre in grado di informare immediatamente l’autorità giudiziaria competente, consentendo ai giudici di avviare un’indagine penale e di risalire facilmente al responsabile del sito.

Mollicone. “Legge quadro all’avanguardia in Europa”

Come ha tenuto a sottolineare il Presidente della commissione Cultura ed editoria della Camera, Federico Mollicone, primo firmatario del Ddl, quella appena approvata in via definitiva rappresenta “una vera e propria legge quadro, la più all’avanguardia d’Europa” che consente all’Italia di dotarsi “di una tutela adeguata al diritto d'autore e ai diritti connessi, nel rispetto, ovviamente, dei diritti alla libertà di manifestazione del pensiero e di cronaca, che sono, per noi, principi basilari dell'espressione sulla rete”.

Soddisfazione da parte degli editori della FIEG e dell’AIE

Soddisfazione è stata espressa dalla FIEG - Federazione Italiana Editori Giornali - per un provvedimento che, come ha dichiarato il Presidente Andrea Riffeser Monti, “potenzia gli strumenti di contrasto ai fenomeni di pirateria digitale” e “interviene anche sul fronte della sensibilizzazione culturale e del corretto inquadramento degli illeciti in materia di diritto d’autore quali veri e propri reati” andando a contrastare quelle attività di criminalità informatica “che incidono significativamente sulla sostenibilità del settore editoriale e sul pluralismo dell’informazione”.

Apprezzamento è arrivato anche dall’Associazione Italiana Editori. “Grazie alle nuove norme è più efficace perseguire i reati riguardanti il diritto di autore. La certezza della pena per chi commette reati e la tempestività dell’intervento per interrompere la diffusione illecita dei contenuti sono, insieme all’informazione al pubblico sui reali danni che la pirateria infligge a chi vive di cultura, fondamentali per la tutela dell’industria del libro”, ha spiegato il Presidente Ricardo Franco Levi ricordando che, per quanto riguarda l’editoria libraria, il mancato fatturato che la pirateria sottrae ogni anno al mercato legale è stimato in 771 milioni di euro, ovvero il 31% del mercato complessivo escludendo il settore della scolastica e l’export.

A Forlì torna il progetto "Edicole info-point"

21 Luglio 2023

In continuità con la prima edizione 2019-2020, torna "Edicole Info-point 2023/2024", un ciclo di incontri organizzato dall’Unità Eventi e Turismo del Comune di Forlì che consente alle rivendite della città romagnola di affiancare l’attività di centro di accoglienza turistica a quella della vendita di quotidiani e riviste.

Giovedì 20 luglio si è svolto il primo degli incontri previsti con gli edicolanti forlivesi, al quale hanno partecipato anche il sindaco Gian Luca Zattini e l’assessore al Turismo Andrea Cintorino oltre a Marinella Portolani, ideatrice dell’iniziativa nella duplice veste di Presidente della Struttura SNAG di Forlì e responsabile per l’area romagnola del Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai, nonché Consigliere comunale al Comune di Forlì.

Gli edicolanti coinvolti hanno aderito al bando pubblico per l’accesso ad una misura di sostegno in favore dei punti vendita di giornali e riviste operanti sul territorio comunale di Forlì. Al termine del corso, l’Amministrazione comunale consegnerà un attestato di “Info-Point Turistico” ad ogni edicola partecipante, alla quale sarà fornita una piantana dedicata con l’insegna “Info-point – Iat Hub” e materiale informativo turistico, storico, culturale e ricettivo.

Un’iniziativa che va nella direzione indicata dal Protocollo d’intesa siglato un anno fa tra Anci, Fieg e Organizzazioni sindacali degli edicolanti e che tende ad incentivare una maggiore collaborazione tra le Amministrazioni e le edicole per la trasformazione di queste ultime in centri di servizio per la popolazione.


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