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Le scadenze fiscali del mese di maggio

23 Aprile 2024

Riportiamo il calendario fiscale realizzato dagli esperti di Confcommercio con evidenziati i prossimi appuntamenti con il fisco. Uno strumento utile per ricordare a imprese, ditte individuali e partite IVA le principali scadenze fiscali e rimanere sempre aggiornati su quando pagare imposte e tasse, versare i contributi dovuti, inviare i dati richiesti dall'Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo ai nostri Associati che i nostri esperti sono a disposizione per ogni chiarimento di natura fiscale e/o amministrativo attraverso l’area riservata del sito www.snagnazionale.it.

GIOVEDÌ 2 MAGGIO

RAVVEDIMENTO SPRINT - Versamento delle ritenute e dell’IVA mensile

MERCOLEDÌ 15 MAGGIO

ESTEROMETRO - Trasmissione dati operazioni transfrontaliere passive ricevute nel mese precedente

GIOVEDÌ 16 MAGGIO

LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA - Liquidazione periodica IVA per soggetti con obbligo mensile e trimestrale

ACCONTI IRPEF, IRES, IRAP - RATEIZZAZIONE VERSAMENTO II ACCONTO IMPOSTE DA REDDITI 2023 PER PERSONE FISICHE TITOLARI DI PARTITA IVA - Versamento rateale del II acconto delle imposte dovute in base al Mod. Redditi 2023 per soggetti persone fisiche titolari di partita IVA che rateizzano dal 16 gennaio 2024

LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA - RATEIZZAZIONE VERSAMENTO IVA ANNUALE - Versamento terza rata versamento IVA annuale

WEB TAX - Versamento annuale imposta sui servizi digitali e redazione prospetti analitici

ACCISE - Versamento imposta di produzione e consumo

TOBIN TAX - IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE - Versamento imposta sulle transazioni finanziarie


VENERDÌ 17 MAGGIO


MODELLO CU - CERTIFICAZIONE UNICA - Trasmissione delle certificazioni da parte dei sostituti d’imposta entro 60 giorni dal termine ordinario con riduzione delle sanzioni ad un terzo

LUNEDÌ 20 MAGGIO

CREDITO D’IMPOSTA SU COMMISSIONI PER PAGAMENTI ELETTRONICI - Comunicazione tax crediti pagamenti elettronici

LUNEDÌ 27 MAGGIO

INTRASTAT - PRESENTAZIONE DEI MODELLI INTRASTAT - Presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni intracomunitarie per operatori con obbligo mensile e dati statistici acquisti e cessioni

Grazie all’AI bastano 100 dollari per creare un sito di fake news

18 Aprile 2024

Jack Brewster, giornalista di NewsGuard, l’organizzazione internazionale specializzata nel valutare l’affidabilità dei siti di informazione, ha fatto un esperimento: utilizzando l’intelligenza artificiale e con un investimento di soli 105 dollari ha creato un sito in grado di sfornare autonomamente notizie locali false e “di parte”. Il sito in questione si chiama Buckeye State Press e si presenta come un tipico giornale dell’Ohio di news politiche. I dettagli di questo esperimento sono stati raccontati in un articolo pubblicato su The Wall Street Journal.

802 siti di new inaffidabili generati dall'IA

La scoperta non può che generare allarme e preoccupazione in un anno che vede oltre la metà della popolazione mondiale impegnata in elezioni politiche e in particolare sono chiamate al voto l’Europa e gli Stati Uniti.

Anche perché, grazie al suo osservatorio in vista delle elezioni, NewsGuard ha già individuato circa 802 siti di notizie inaffidabili totalmente generati dall’IA - denominati “UAIN”, dall’inglese “Unreliable AI-generated News” - diffusi in 16 lingue: arabo, cinese, ceco, coreano, francese, indonesiano, inglese, italiano, olandese, portoghese, russo, spagnolo, tagalog, tedesco, thailandese e turco.

Articoli con affermazioni false e notizie inventate

Questi siti, spiega NewsGuard, hanno solitamente nomi generici – come iBusiness Day, Ireland Top News e Daily Time Update – che agli occhi di un lettore comune potrebbero sembrare quelli di siti di notizie legittimi. Eppure, tali fonti, anziché offrire contenuti giornalistici creati e curati in modo tradizionale, operano con poca o nessuna supervisione umana, e pubblicano articoli scritti in gran parte o interamente dabot, ossiaprogrammi progettati appositamente per imitare o sostituire le azioni di un essere umano eseguendo attività automatizzate e ripetitive.

Questi siti hanno sfornato decine e in alcuni casi centinaia di articoli su vari argomenti, tra cui politica, tecnologia, intrattenimento e viaggi. Gli articoli talvolta contengono affermazioni false, come ad esempio bufale sulla morte di personaggi famosi ed eventi inventati o datati, presentati però come se fossero appena accaduti.

La pubblicità programmatica è la maggiore fonte di guadagno

In molti casi, il modello di guadagno per questi siti è la pubblicità programmatica, in base alla quale l’industria della tecnologia pubblicitaria fornisce annunci pubblicitari senza tenere conto della natura o della qualità del sito.

Di conseguenza, marchi rinomati stanno involontariamente sostenendo questi siti. Finché - conclude NewsGuard - i brand non prenderanno provvedimenti per escludere le fonti non affidabili dalla lista di quelle autorizzate a pubblicare i loro annunci, le loro pubblicità continueranno a comparire su questo tipo di siti, creando un incentivo economico per il loro sviluppo su ampia scala.

I rischi dell'IA al centro del G7 presieduto dall'Italia

L’uso improprio dell’Intelligenza Artificiale, nei media come in altri settori, fa ormai parte dell’agenza politica di ogni governo insieme alla lotta disinformazione. La Premier Giorgia Meloni sta mostrando una particolare attenzione agli aspetti legati all’IA, che ha voluto inserire tra gli argomenti da affrontare durante il semestre di presidenza italiana del G7.

Anche il Sottosegretario all’editoria Alberto Barachini si è soffesulle problematiche dell’IA. Ne ha di recente parlato anche nel suo intervento alla XXIII Infopoverty World Conference dell’Onu: “siamo all’alba di una nuova era in cui l’intelligenza artificiale generativa ha aperto prospettive prima impensate in ambito pubblico e privato. Ed è solo l'inizio. Usata saggiamente, l’intelligenza artificiale può portare enormi vantaggi. Ma richiede governance e buone politiche”.

L’allarme del Sottosegretario Barachini sui pericoli Deep Fake

“L’intelligenza artificiale - ha dichiarato Barachini - può essere utilizzata anche per creare e diffondere disinformazione. Potrebbe persino minare la democrazia attraverso la manipolazione dell’informazione consentita da alcuni strumenti di AI che possono compromettere la fiducia nelle elezioni, fondamentale per il mantenimento di democrazie reali e sane. Naturalmente l’intelligenza artificiale, se impiegata correttamente, può anche essere uno strumento per combattere la disinformazione. Ciò dimostra la complessità della questione”.

Barachini ha quindi ricordato che “la Commissione AI per l’informazione ha analizzato il pericolo del Deep Fake, tecnologia con cui la realtà può essere modificata e mistificata e, di conseguenza, la formazione dell'opinione e della coscienza collettiva può essere influenzata e forse addirittura modellata. L’equilibrio che lega il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni è fragile e se viene incrinato potrebbe portare ad una crisi della vita politica e della partecipazione che rende possibile la democrazia. La lotta alla disinformazione – ha aggiunto - è la lotta per difendere questo fragile equilibrio e per questo il governo italiano sta lavorando anche a nuove misure giudiziarie in relazione al Deep Fake”.

Allarme Fieg: si aggrava la crisi dell’editoria. Appello accolto da Mollicone

15 Aprile 2024

Si aggrava la crisi dell’editoria e cresce la preoccupazione della Fieg per la tenuta del settore, un comparto fondamentale, soprattutto oggi, al servizio del pluralismo e della democrazia, come ricorda in una nota il Presidente della federazione degli editori, nella quale rivolge un invito al Governo e a tutte le forze politiche nel voler garantire un’informazione di qualità e nel voler incrementare le risorse di sostegno all’editoria.

“Le imprese editoriali - ha affermato Andrea Riffeser Monti, numero uno della Fieg - attendono interventi che tardano ad arrivare, mentre si mantengono ingenti finanziamenti verso settori non strategici per la democrazia, come lo è invece la stampa. E, questo, mentre la tenuta del settore suscita già particolari preoccupazioni all’indomani di una legge di bilancio che ha tagliato risorse al comparto”.

Pesa la perdita della pubblicità legale

“Nei primi mesi del 2024 - ha sottolineato Riffeser - il fatturato pubblicitario della stampa ha subito un calo del 13,7% e, dopo la decisione di eliminare l’obbligo della pubblicazione dei bandi degli appalti dei giornali, la pubblicità legale dei quotidiani è diminuita del 53,6%. Rivolgo, quindi, un serio invito al governo e a tutte le forze politiche, affinché siano coese nella volontà di contrastare la cattiva informazione, garantendo una informazione di qualità, fondamentale tanto più in un periodo di confronto elettorale”.

Fieg chiede un aumento delle risorse

“A tale fine - ha concluso il Presidente della Fieg - è indispensabile e urgente incrementare in maniera adeguata le risorse di sostegno al settore, così da favorire gli investimenti tecnologici necessari in un periodo in cui l’intelligenza artificiale rischia di essere un treno ad altissima velocità che potrà compromettere il pluralismo dell’informazione se restasse appannaggio di chi ha incalcolabili risorse fuori dai nostri confini nazionali”.

Mollicone risponde all'appello, Fieg presto in audizione in Commissione Cultura

L’allarme lanciato dalla Fieg è stato subito raccolto da Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione cultura ed editoria della Camera. In una chiacchierata con l’Adnkronos ha sottolineato che “in Commissione presto tratteremo questo tema con una risoluzione che affronterà le urgenze dell’editoria e chiameremo in audizione tutta la filiera Fieg: l’obiettivo è coniugare le esigenze finanza pubblica con la tutela di un indotto imprescindibile per una democrazia”.

Da tempo la Fieg chiede interventi di sostegno 

Già un mese fa la Fieg aveva rivolto un appello a Istituzioni, Governo e Parlamento sollecitando una legge sull’editoria che, come già fatto nel passato, riprendesse e rafforzasse gli interventi di sostegno al settore, in modo da assicurare ai cittadini un’informazione di qualità, indipendente e libera da condizionamenti e pressioni di ogni tipo. Lo scorso novembre la Fieg aveva espresso la propria preoccupazione per il fatto che il disegno di legge di Bilancio riducesse considerevolmente il sostegno all’editoria con il rischio di vanificare gli importanti interventi esistenti per sostenere il passaggio al digitale.

Crisi delle edicole: reinventarsi non basta, servono interventi di sostegno

11 Aprile 2024

Riportiamo l'intervista del Presidente SNAG Andrea Innocenti apparsa sul numero di aprile 2024 della rivista 50&Più in un articolo a firma di Francesca Cutolo.

LA CRISI DELLE EDICOLE- REINVENTARSI NON BASTA SERVONO INTERVENTI DI SOSTEGNO

Crollo del 26% negli ultimi cinque anni. Oltre 2.000 Comuni sono senza una rivendita di giornali e altrettanto a rischio desertificazione. Le storie di chi ce l'ha fatta e di chi ha abbassato la serranda per l'ultima volta.

Tra tutte le serrande che si abbassano, forse quelle delle edicole lasciano più di altre una sensazione di desolazione. Un’edicola che chiude raramente risorge, il più delle volte è per sempre.

Dal 2018 ad oggi si registra una riduzione del 26% dei punti vendita esclusivi: nel corso degli ultimi cinque anni hanno chiuso 4.005 edicole. Oggi sono poco più di 11.000 e, di queste, quasi la metà svolge ulteriori attività rispetto alla vendita di quotidiani e periodici che resta comunque prevalente. Tra il 2021 e il 2022 le edicole hanno registrato una contrazione del 3,5%, ma nel 2023 si è arrivati ad un saldo negativo su base annua del 5,6%.

Il trend negativo si è comunque fortemente attenuato rispetto agli ultimi anni, anche grazie alle misure di sostegno al settore, come spiega Andrea Innocenti, presidente degli edicolanti Snag Confcommercio - Sindacato Autonomo Nazionale Giornalai: «Gli interventi degli ultimi anni in termini di bonus e crediti d’imposta hanno avuto un impatto estremamente positivo sulla rete di vendita delle edicole e hanno quasi arrestato il processo di desertificazione, aiutando la rete a mantenere la propria capillarità. Il problema più grande è che per il 2024 siamo al momento privi di qualsivoglia stanziamento pubblico di sostegno. Rischiamo di tornare ai tassi di chiusura ante Covid e di perdere altre 2.000 edicole. Il che vuol dire che tanti comuni, tanti quartieri e tante zone del territorio rimarranno senza stampa. Già oggi i comuni senza edicole sono oltre 2.000 e altrettanti sono a rischio desertificazione perché hanno un solo punto vendita attivo».

Consapevoli del loro ruolo culturale e sociale, le edicole stanno resistendo cercando di rimanere sul mercato «ma servono - continua Innocenti - forme di sostegno per rilanciare la rete distributiva. Bisogna poi tutelare i punti vendita contro gli abusi dei distributori locali e rivedere le condizioni economiche di vendita. Ma non basta. Va incentivata la lettura dei giornali cartacei tra i più giovani e va agevolata la trasformazione delle edicole in centri di servizi, creando le condizioni per nuove collaborazioni, sia con le amministrazioni locali che con i privati. Anche gli editori devono fare la loro parte nel dare sostegno alla rete di vendita, che continua a garantire l’80% dei loro fatturati».

È ormai risaputo che il problema di questo settore è soprattutto il riflesso della crisi delle vendite della stampa quotidiana e periodica, che a sua volta nasce da una rivoluzione in atto nell’accesso all’informazione: «I lettori - spiega ancora Innocenti - si sono progressivamente allontanati dalla carta stampata privilegiando le notizie reperite in modo gratuito e in grande quantità in rete e sui social. Si è così passati dal picco di 6 milioni di quotidiani venduti mediamente al giorno nel 2000 ai circa 1,3 milioni di quotidiani venduti nel 2023». Qual è la ricetta allora, sempre che ce ne sia una, per salvare il settore? «L’unico modo è cambiare. Chi vuole cercare di farcela - spiega il presidente dello Snag - deve trasformarsi, aprendosi ad altre attività, commercializzando più prodotti e servizi e diventando di fatto uno sportello di quartiere al servizio del cittadino. Quest’evoluzione è già in atto e moltissimi colleghi stanno rinnovando il loro modello di business.

Oggi si entra in edicola per ritirare certificati anagrafici o i pacchi di Amazon, per pagare le bollette o fare lo Spid, per consegnare un libro della biblioteca o noleggiare una bici elettrica, per chiedere informazioni turistiche».

Un esempio virtuoso di chi è riuscito a cambiare pelle, lo incontriamo nellaperiferia di Torino dove, da oltre 30 anni, Piero Aiello resiste con il suo chiosco di giornali: «Sono rimasto un amante del mio mestiere, anche se adesso non facciamo più i numeri da capogiro degli inizi. Pensi che 30 anni fa vendevo ogni giorno 250 copie de La Stampa, oggi sì e no riesco a venderne la metà. Per sopravvivere ho dovuto aprire ad altri servizi: inizialmente informatizzando l’edicola per offrire servizi di copisteria. Ora ci siamo organizzati per la consegna e ritiro pacchi e a servizi postali. Ma non ci siamo fermati qui. Grazie ad accordi con il comune di Torino possiamo distribuire i certificati elettorali ai neomaggiorenni e anche le certificazioni anagrafiche. Tutto questo è molto apprezzato dalla clientela e ha un buon ritorno. Ma l’anima che ci tiene viva la passione per questo lavoro è l’editoria».

Non sempre però il reinventarsi si rivela la strada verso la salvezza. «Nonostante la forte passione per il mio lavoro, dopo sette anni ho dovuto chiudere la mia attività», sono le parole di Marinella Portolani, con alle spalle un passato di 32 anni da edicolante con un’ottima edicola di quartiere per 26 anni e poi, per 6 anni, in centro a Forlì. «Il mio ultimo chiosco di giornali e souvenir non ce l’ha fatta. Negli ultimi 6 anni di edicola, nonostante mi fossi convertita alla vendita anche di souvenir, ceramica, prodotti locali e mi impegnassi come infopoint e altri progetti e servizi in collaborazione con l’amministrazione, non riuscivo a pagare neppure i bollettini per i contributi che ho saldato grazie al credito di imposta. Non mi ha aiutato nemmeno la location che, pur centrale, ha pagato la vicinanza di altre attività concorrenziali riguardo all’offerta di servizi, tipo tabaccherie. Ho chiuso appena ho potuto perché l’attività, penalizzata anche dal periodo Covid, non era assolutamente più redditizia. Così come nella mia città Forlì, solo all’interno delle mura, hanno chiuso nove edicole».

Brusca frenata per la pubblicità sulla stampa: -13,7%

04 Aprile 2024

Nei primi due mesi del 2024 il fatturato netto degli investimenti pubblicitari sulla carta stampata ha segnato una contrazione del 13,7% rispetto all’analogo ad un anno prima, attestandosi a 59,38 milioni di euro, circa 10 milioni in meno rispetto ai 68,77 milioni dell’analogo periodo 2023.


Calo a doppia cifra per i quotidiani

Nello specifico, i ricavi pubblicitari dei quotidiani hanno sfiorato i 47 milioni di euro, con una flessione di fatturato su base annua del 14,6%, a fronte di un calo del 7,3% degli spazi.

Tutte le singole tipologie presentano una contrazione su base annua, con un calo più marcato per quanto riguarda la tipologia Legale in flessione del 53,6%. In calo dell’11% quella Commerciale Nazionale mentre appare più resistente quella Commerciale locale che limita la flessione all’1,1%. Segni negativi del 5,2% per la pubblicità Finanziaria e del 5,9% per quella Classified.

Pesa il venir meno della pubblicità Legale

Nonostante le proteste degli editori della FIEG, il Governo ha confermato con il decreto legge Milleproroghe il no alla proroga della “pubblicità legale” sui giornali, che infatti è la tipologia di pubblicità che ha segnato la maggiore contrazione anche nel bimestre, accentuando la flessione vista a gennaio (meno 31,6%).

Essendo decaduto l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di pubblicare i bandi per le gare d’appalto - la riforma del codice degli appalti prevede che dal primo gennaio 2024 i bandi vadano obbligatoriamente inseriti in una Banca dati nazionale dei contratti pubblici gestita dall’Anac, l’autorità anticorruzione - la carta stampata perde dunque un'importante fonte di pubblicità. La FIEG valuta mancati introiti attorno ai 40-45 milioni di euro l’anno - pari al 12% degli introiti complessivi per l’editoria - che vanno a colpire soprattutto i quotidiani finanziari.


Tra i periodici i mensili resistono meglio

I ricavi pubblicitari dei periodici sono calati nel complesso del 9,8% attestandosi a 12,4 milioni, a fronte di una contrazione del 4,6% degli spazi. Nell’analogo periodo 2023 i ricavi pubblicitari erano stati pari a 13,8 milioni.

In particolare i settimanali che segnano un calo del 7% in termini di fatturato a 7 milioni, i mensili un calo dell’1,3% a 15,14 milioni e le altre periodicità un calo del 73,2% a 278 mila euro.

Bilancio negativo nel 2023, ma solo per i quotidiani

In base ai dati dell’Osservatorio Stampa FCP (Federazione Concessionarie Pubblicità), l’anno scorso il fatturato della raccolta pubblicitaria ha registrato un decremento del 2,7% - in rallentamento rispetto alla flessione del 5,8% del 2022 - scendendo a 560 milioni di euro, contro i 575 milioni di euro di fine 2022 e i 610 milioni di fine 2021.

Nello specifico, la raccolta totale sui quotidiani è ammontata a fine dicembre 2023 a 401,3 milioni di euro, in flessione del 4,1% rispetto al dato di dicembre 2022. Il 2023 è terminato invece con una raccolta in crescita dell’1,1% per i periodici per un ammontare vicino ai 159 milioni.

TOPOLINO compie 75 anni e va in edicola con un’edizione speciale

02 Aprile 2024

Con il numero 3567, disponibile da mercoledì 3 aprile, il settimanale a fumetti più amato da grandi e piccini taglia il traguardo dei 75 anni di pubblicazioni nel suo storico formato “libretto”.

Un numero da collezione

Per l’occasione, all’interno del numero 3567 disponibile in edicola, fumetteria e su Panini.it – oltre alle immancabili avventure inedite che rendono unica ogni pubblicazione del magazine – ci saranno anche pillole di storia editoriale, approfondimenti sui personaggi che negli anni hanno debuttato su Topolino e un’intervista a due grandi collezionisti che hanno aperto le porte delle loro case, piene di tesori e di magia Disney.

Inoltre solo sul numero 3567 sarà allegata una calamita da collezione in edizione limitata che riproduce la prima copertina di Topolino.

…con una copertina speciale

Per celebrare questo 75esimo traguardo, il numero 3567 è inoltre impreziosito da una cover speciale ispirata all’iconica copertina del numero 1 – il cui disegno fu originariamente ricalcato da autore ignoto dal retro del n.9 della collana Walt Disney& Comics And Stories del giugno 1941 – con protagonista Topolino in versione capo banda.

Disegnata da Andrea Freccero – fumettista e art director del settimanale – e colorata da Andrea Cagol, la cover ha un gusto e un tratto capaci di coniugare modernità e tradizione. "È un chiaro omaggio alla copertina del primo Topolino, riproposta però con uno stile che riflette la linea editoriale di oggi. Anche il trattamento pittorico di Andrea Cagol è stato fondamentale in questa direzione!", spiega Andrea Freccero nelle pagine di dietro le quinte che mostrano ai lettori alcuni studi e bozzetti.


Le avventure che hanno accompagnato generazioni di lettori

Un anniversario davvero straordinario! Era infatti il 7 aprile 1949 quando arrivò nelle edicole italiane la prima uscita della pubblicazione nel formato che oggi tutti conoscono bene: la numerazione precedente venne azzerata e si ripartì da #1, con una veste compatta e tascabile, storie a fumetti e articoli.

Le trasformazioni poi continuarono e nel giro di pochi anni Topolino da mensile divenne quindicinale e poi settimanale, aumentò il numero di pagine di pari passo con i contenuti, e passò dalle pagine in bianco e nero a quelle a colori.

"Quello che abbiamo oggi, lo dobbiamo anche a scelte che traghettarono il giornale verso la modernità" commenta Alex Bertani, direttore editoriale del settimanale, edito da Panini Comics. Topolino da allora non ha mai smesso di guardare avanti, facendosi specchio dei propri tempi e accompagnando generazioni di lettori attraverso le storie di Paperino, Topolino e dei loro eccezionali compagni di avventure”.

Un magazine che piace anche più grandi

Topolino è il magazine più letto dai ragazzi tra i 5 e i 13 anni e propone ogni settimana 6 storie a fumetti inedite con una costante attenzione alla qualità per soddisfare un pubblico incredibilmente trasversale (dai 5 ai 99 anni...).

Alle grandi avventure, ben radicate nella tradizione, si affiancano storie legate all’attualità (dallo sport, alla musica, a cinema e televisione), lo studio continuo di nuovi personaggi e l’arricchimento di quelli più amati...

Insomma Topolino è in continuo fermento, sempre all’avanguardia e aggiornato, pur restando fedele a sé stesso, grazie alla collaborazione di sceneggiatori e disegnatori di alto livello, i grandi autori italiani, veri e propri maestri che abbinano il loro personalissimo e inconfondibile tratto a una rigorosa interpretazione dello stile disneyano.

Le scadenze fiscali del mese di aprile

28 Marzo 2024

Riportiamo il calendario fiscale realizzato dagli esperti di Confcommercio con evidenziati i prossimi appuntamenti con il fisco. Uno strumento utile per ricordare a imprese, ditte individuali e partite IVA le principali scadenze fiscali e rimanere sempre aggiornati su quando pagare imposte e tasse, versare i contributi dovuti, inviare i dati richiesti dall'Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo ai nostri Associati che i nostri esperti sono a disposizione per ogni chiarimento di natura fiscale e/o amministrativo attraverso l’area riservata del sito www.snagnazionale.it.

MARTEDÌ 2 APRILE

TOBIN TAX - IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE - Dichiarazione imposta sulle transazioni finanziarie

OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE – MODELLI INTRASTAT E INTRA 12 E 13 -
Presentazione degli elenchi INTRA 12 e versamento

DICHIARAZIONE MODELLO REDDITI E MODELLO IRAP - Presentazione della dichiarazione Redditi ed IRAP 2023 da parte delle società con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare

OSS/IOSS - OSS One Stop Shop e IOSS Import One Stop Shop - Presentazione dichiarazione IVA e versamento mensile IVA per i soggetti che hanno aderito al regime IOSS

RAVVEDIMENTO SPRINT RELATIVO AL VERSAMENTO DELLE RITENUTE E DELL’IVA MENSILE - Versamento

ACCONTI IRPEF, IRES, IRAP - Versamento del secondo acconto ai fini IRES e IRAP soggetti a cavallo

QUINTA RATA RAVVEDIMENTO SPECIALE - Versamento

ACCONTI IRPEF, IRES, IRAP - Versamento saldo e primo acconto imposte risultanti dalla dichiarazione Redditi 2023 e IRAP 2023 società con esercizio a cavallo

SECONDA ED ULTIMA RATA REGOLARIZZAZIONE IRREGOLARITÀ FORMALI -
Versamento

LUNEDÌ 15 APRILE

ACCONTI DI IMPOSTA - ACCONTI IRPEF, IRES, IRAP - Ravvedimento entro 90 giorni dal termine di versamento secondo acconto delle imposte risultanti dalla dichiarazione Redditi 2023

RITENUTE DI IMPOSTA E DI ACCONTO - TIPOLOGIE DI RITENUTE - Ravvedimento entro 90 giorni delle ritenute e dell’IVA mensile

ESTEROMETRO - COMUNICAZIONE DELLE OPERAZIONI TRANSFRONTALIERE - Trasmissione dati operazioni transfrontaliere passive

MARTEDÌ 16 APRILE


LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA - Liquidazione periodica IVA per soggetti con obbligo mensile

ACCONTI DI IMPOSTA › ACCONTI IRPEF, IRES, IRAP - Rateizzazione versamento II acconto imposte da Redditi 2023 per persone fisiche titolari di partita IVA

LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA - Rateizzazione versamento IVA annuale

RITENUTE DI IMPOSTA E DI ACCONTO - Ritenute sui redditi di lavoro autonomo, di dipendente e su provvigioni

IMPOSTA DI BOLLO - Versamento dell’acconto sull’imposta di bollo assolta in modo virtuale

RITENUTE DI IMPOSTA E DI ACCONTO - Versamento delle ritenute sui dividendi corrisposti nel trimestre solare precedente

REDDITI DIVERSI DI NATURA FINANZIARIA - Versamento imposta sostitutiva sui risultati della gestione patrimoniale


MERCOLEDÌ 17 APRILE


LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA - Ravvedimento relativo al versamento della dichiarazione IVA annuale

RITENUTE DI IMPOSTA E DI ACCONTO - Ravvedimento relativo al versamento delle ritenute e dell’IVA mensile

LUNEDÌ 22 APRILE

CREDITO D’IMPOSTA SU COMMISSIONI PER PAGAMENTI ELETTRONICI - Comunicazione tax crediti pagamenti elettronici

MISURATORI FISCALI E REGISTRATORI TELEMATICI - SCONTRINO FISCALE, RICEVUTA FISCALE E DOCUMENTO COMMERCIALE - Trasmissione telematica dei dati relativi alle operazioni di verificazione periodica degli apparecchi misuratori fiscali

VENERDÌ 26 APRILE

MODELLI INTRASTAT - Presentazione degli elenchi riepilogativi cessioni intracomunitarie per operatori con obbligo mensile/trimestrale

LUNEDÌ 29 APRILE

IMPOSTA DI BOLLO - Versamento imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti

MARTEDÌ 30 APRILE

DICHIARAZIONE IVA - Dichiarazione integrativa Mod. IVA e dichiarazione omessa presentata entro l’anno

DICHIARAZIONI FISCALI - MODELLO 730 - Disponibilità dichiarazione precompilata

DICHIARAZIONE IVA - Invio telematico dichiarazione annuale Mod. IVA 2024

OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE - MODELLI INTRASTAT E INTRA 12 E 13 - Presentazione degli elenchi INTRA 12 e versamento

DICHIARAZIONE MODELLO REDDITI E MODELLO IRAP - Presentazione della dichiarazione Redditi ed IRAP 2023 da parte delle società con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare

OSS/IOSS - OSS ONE STOP SHOP E IOSS IMPORT ONE STOP SHOP - Presentazione dichiarazione IVA e versamento mensile IVA per i soggetti che hanno aderito al regime IOSS

OSS/IOSS › OSS ONE STOP SHOP E IOSS IMPORT ONE STOP SHOP - Presentazione dichiarazione IVA e versamento trimestrale IVA per i soggetti che hanno aderito al regime OSS

ACCONTI IRPEF, IRES, IRAP - Versamento saldo e primo acconto imposte risultanti dalla dichiarazione Redditi 2023 e IRAP 2023 società con esercizio a cavallo

Bonus edicole 2023

27 Marzo 2024

Hai già fatto la domanda per il rimborso al 50%
delle spese sostenute nel 2022? Hai tempo fino al 15 aprile 2024.

Con ImprendiGreen Confcommercio si impegna per la sostenibilità

27 Marzo 2024

Confcommercio resta in prima linea nella sfida della transizione ecologica e ha deciso di rafforzare ulteriormente l’iniziativa ImprendiGreen, che da quest’anno avrà anche il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, attraverso una nuova edizione per il 2024 e il potenziamento della piattaforma dedicata (https://imprendigreen.confcommercio.it/).

Il progetto è stato presentato oggi in una conferenza stampa a Roma alla presenza del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Nata nel 2022, l’iniziativa ImprendiGreen è finalizzata a mettere a disposizione degli Associati un articolato set di strumenti di formazione e informazione - con il coinvolgimento di partner strategici ed enti di ricerca di spessore nazionale ed internazionale, come la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, l'Enea, l'Asviss - per migliorare la conoscenza delle normative e favorire la diffusione di comportamenti virtuosi sotto il profilo ambientale e sociale.

Il Bollino ImprendiGreen

L'importanza del progetto nell'ambito della sostenibilità ambientale si traduce in un riconoscimento - il bollino ImprendiGreen - per quelle imprese e associazioni territoriali e di categoria che hanno comportamenti virtuosi e che adottano buone pratiche in chiave sostenibile.

Ottenere questo riconoscimento - tutte le informazioni sono reperibili sull'apposita piattaforma - consente di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile declinati dalle Nazioni Unite nell'Agenda 2030 nonché alla lotta al cambiamento climatico oltre a cogliere e rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più attento alle pratiche sostenibili.

Sangalli, le piccole e medie imprese possono fare la differenza

Nel suo intervento il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato l’impegno che la Confederazione dà al tema della sostenibilità per “assicurare una ricaduta ‘positiva’ sulla nostra vita quotidiana cambiandola in meglio”.

“Se sono le imprese grandi quelle che ad oggi hanno le performance di sostenibilità migliori, sono quelle piccole e medie che in un Paese come l’Italia possono fare davvero la differenza”, ha spiegato Sangalli. A questo riguardo si è detto convinto che “non ci sono comportamenti sostenibili così piccoli da essere irrilevanti. Sono le azioni quotidiane quelle più incisive, a partire da quelle adottate dal sistema dell’impresa diffusa. Un ‘bollino’ come il nostro, ad esempio, non cambia la vita oggi, ma è un segno tangibile che può incoraggiare quel cambiamento che permetterà di avere una vita migliore domani”, ha concluso Sangalli.

Pichetto Fratin, Italia all'avanguardia in Europa

“La transizione ecologica è un processo simile al passaggio dal vapore al motore a scoppio, una rivoluzione che sta cambiando sostanzialmente la vita delle persone”, ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, aggiungendo che il fenomeno “sta permeando il sistema produttivo mondiale, dalla produzione fino all’ultimo consumatore”.

Dopo aver sottolineato che in questo campo “l’Italia è all’avanguardia in Europa, anche se dobbiamo andare avanti con la formazione e con le tecnologie”, il Ministro ha concluso rivolgendo un plauso a Confcommercio per l’iniziativa.

La Repubblica accelera sulla transizione digitale

22 Marzo 2024

Meno carta e più digitale per il giornale di punta del gruppo GEDI, La Repubblica. Secondo quanto riporta il sito Professione Reporter, il piano - frutto di un accordo tra Gedi e il Comitato di redazione che dovrebbe essere presentato oggi all’assemblea dei giornalisti - prevede 46 giornalisti in uscita nel 2024 fra prepensionamenti ed esodi incentivati e contestuale assunzione di un giornalista ogni due usciti dal gruppo fino alla trentunesima fuoriuscita e poi un’assunzione ogni uscita.

Sono inoltre previsti investimenti tecnologici e lieve calo delle pagine di carta, lieve calo degli organici dei dorsi locali, oltre ad aumento dei budget per le collaborazioni e welfare per i giornalisti che restano, che equivalgono ad aumenti retributivi. Un piano dal quale l’azienda prevede un risparmio di 5 milioni di euro.

Per quanto riguarda la foliazione, il piano - come scrive Professione Reporter - prevede il completamento della “transizione digitale” e quindi un “taglio” della carta con 4 pagine in meno sull’edizione nazionale (meteo, programmi tv, cruciverba, una delle tre di lettere e commenti e una di pubblicità auto promozionale) e 4 in meno sui dorsi locali. Ogni sabato la foliazione delle edizioni locali passerebbe da 12 a 20 pagine.

Da tempo La Repubblica soffre in edicola, con vendite che sono precipitate a gennaio 2024 sotto le 70.000 copie, contro le 120.000 copie del Corriere della Sera. Una caduta di consensi che le è costata cara, facendole perdere il posto di secondo giornale più letto del Paese, occupato ora da La Gazzetta dello Sport.


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