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Informazione ed edicole: quale rapporto?

15 Marzo 2023

Giovedì 16 marzo a Roma (ore 10:30), nella sede di Confcommercio di Piazza Belli, si terrà la conferenza stampa SNAG Confcommercio “Garanzia d’informazione? Edicola c’è” con la presentazione di un’indagine sul settore.

La sopravvivenza e lo sviluppo della rete di vendita delle edicole è fondamentale per sostenere e garantire su tutto il territorio nazionale la capillarità nella diffusione dei giornali e dell’informazione sulla carta stampata.

Interverranno: Andrea Innocenti, Presidente di SNAG Confcommercio; Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg; Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati; Andrea Liso, Amministratore Delegato m-dis Distribuzione Media SpA; Gabriella Giorgi, Distributore Locale di Firenze.

Rinnovato il direttivo del Provinciale SNAG Ascoli Piceno

17 Febbraio 2023

I rivenditori di giornali e riviste di Ascoli Piceno, appartenenti ad un settore che sta subendo durissimi attacchi dall’online e dai formati digitali – tanto che chiudono 4 edicole al giorno – hanno rinnovato a inizio febbraio il Consiglio Direttivo e la Presidenza del Sindacato provinciale SNAG della Confcommercio picena.

Una nota di Confcommercio ricorda che a livello nazionale lo SNAG è la più grande associazione di categoria e si batte da anni per il riconoscimento della rete delle edicole come un servizio di interesse generale, per la riduzione degli oneri fiscali e tributari, per l’equità nei rapporti distributivi con i vari fornitori territoriali.

Proprio su quest’ultima questione, il nuovo direttivo locale - composto da Ennio Di Silvestro riconfermato presidente (nella foto il quarto da destra), Vincenzo Lori vicepresidente, Camela Davide, Giannetti Roberto, Sbattella Enrica consiglieri - lamenta recenti problematiche: il distributore territoriale sta facendo pagare il costo di portatura ai nuovi edicolanti; fornisce e richiama le rese delle pubblicazioni con nomi diversi dalla testata. Tutto ciò aggrava il lavoro ed i costi nell’edicola.

Novembre in rosso per la pubblicità sulla carta stampata

31 Gennaio 2023

Il 2022 si appresta ad essere un anno negativo per la raccolta pubblicitaria sulla carta stampata. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Stampa FCP (Federazione Concessionarie Pubblicità), nel periodo gennaio-novembre 2022 il fatturato pubblicitario su quotidiani e riviste è ammontato a 514,4 milioni registrando un decremento del 4,9% rispetto all’analogo periodo 2021.

Nel solo mese di novembre, rispetto al novembre 2021, la raccolta sui quotidiani ha registrato un calo dell'1,7% e qualla sui periodidi del 5,1%. 

Nonostante i mondiali di calcio, che quest’anno si sono svolti dal 20 novembre al 18 dicembre ma senza l’Italia, e il Natale, che di solito è un periodo di maggiori spese pubblicitarie, è difficile immaginare che gli investimenti nell’ultimo mese dell’anno riescano a risollevare le sorti dell’anno da poco terminato.

Dopo aver archiviato il 2021 con un aumento del 4% del fatturato pubblicitario salito a 613,2 milioni, la raccolta sulla carta stampata sembra dunque destinata a terminare il 2022 in lieve frenata. Ha pesato il rallentamento dell’economia, l’impennata dell’inflazione, la crisi energetica e la guerra in Ucraina.

In attesa dei dati definitivi, che arriveranno a febbraio, si può tuttavia affermare che il bilancio poteva essere anche peggiore. “Le imprese hanno capito l’importanza degli investimenti pubblicitari e della cura delle loro marche”, ha detto di recente il Presidente degli Utenti di Pubblicità (UPA), Lorenzo Sassoli, dichiarandosi “fiducioso” sull’evoluzione del mercato pubblicitario anche per il 2023, un anno caratterizzato dall’assenza di eventi sportivi di grande portata ma che potrebbe avvantaggiarsi di un’economia che si sta rivelando, anche in Italia, più solida delle attese.

Il ritorno ai livelli pre-Covid in termini di raccolta pubblicitaria resta ancora lontano. Nel 2020 la raccolta sulla carta stampata era infatti crollata di quasi il 23%. La carta stampata, inoltre, continua a rivestire un ruolo sempre più marginale nel panorama della raccolta pubblicitaria complessiva con una quota di mercato che nel 2021 era pari al 7% contro il 46% assorbito dal web e il 40% dalla tv.

Tornando ai dati dell’Osservatorio Stampa FCP, gli investimenti sui quotidiani hanno registrato una contrazione del 5,2% nel periodo gennaio-novembre 2022, rispetto all’analogo periodo 2021, portandosi a 372,2 milioni. La flessione appare superiore a quella registrata dalla raccolta sui periodici, che nello stesso periodo ha messo a segno una flessione del 4,1% a 142,1 milioni.

Nello specifico, all’interno della categoria dei periodici, la raccolta sui settimanali ha segnato un calo del 4,5% nei primi undici mesi del 2022 scendendo a 77 milioni, la raccolta sui mensili è scesa del 4% a 60,8 milioni mentre la raccolta sulle “altre periodicità” ha evidenziato un segno positivo del 2% a 4,3 milioni.

FIEG ricevuta da Barachini, chiesto un sostegno anche per le edicole

30 Gennaio 2023

Si è parlato anche del ruolo cruciale e dell’importanza delle edicole nell’incontro che il 26 gennaio scorso il Presidente della FIEG Andrea Riffeser Monti ha avuto con il Sottosegretario di Stato con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini.

Come emerge dal comunicato diffuso dalla FIEG, durante la riunione Riffeser Monti ha illustrato al Sottosegretario Barachini l’urgenza di intervenire per contrastare la “progressiva desertificazione dei punti vendita dei giornali, in particolare nei giorni festivi”, e di “aumentare i luoghi di contatto tra giornali e cittadini per facilitare l’accesso dei lettori alla stampa”.

Tra le proposte sottoposte dagli editori al Sottosegretario Barachini c’è infatti anche quella di offrire “incentivi alle edicole che garantiscono più capillarità, territoriale e nei giorni festivi, con un potenziamento dell’offerta ai lettori”.

Oltre a rafforzare le edicole sul territorio, Riffeser si è anche soffermato sulla necessità di realizzare una “campagna istituzionale di sensibilizzazione alla lettura per rimarcare ruolo, funzione ed importanza dell’informazione di qualità” e sostenere quindi la lettura di quotidiani e riviste, anche cartacei.

Ovviamente l’incontro - al quale hanno partecipato anche il Vicepresidente della FIEG, Francesco Dini, e il Direttore generale, Fabrizio Carotti - è stata l’occasione per riportare l’attenzione sulle problematiche dell’editoria, a partire dagli incrementi dei costi di produzione.

“Nel premettere un giudizio positivo sull’approvazione del Regolamento Agcom, che riconosce anche l’importanza del lavoro dei giornalisti”, Riffeser - si legge nella nota della FIEG - “ha sottolineato l’ulteriore incremento dei costi di produzione sollecitando misure a sostegno della stampa”.

“Il Presidente della Fieg - continua la nota - ha poi rilevato come non siano più procrastinabili interventi di contrasto alla progressiva desertificazione dei punti vendita dei giornali, in particolare nei giorni festivi, ed ha sostenuto l’esigenza di aumentare i luoghi di contatto tra giornali e cittadini per facilitare l’accesso dei lettori alla stampa.

I rappresentanti della Fieg hanno, infine, illustrato le proposte degli editori:
• conferma e potenziamento del contributo per copia venduta;
• piano straordinario per l’assunzione di giovani, anche per favorire il necessario ricambio generazionale;
• sostegno dell’innovazione tecnologica e digitale per l’adeguamento alle trasformazioni in atto nell’editoria giornalistica;
• incentivi alle edicole che garantiscono più capillarità, territoriale e nei giorni festivi, con un potenziamento dell’offerta ai lettori;
• campagna istituzionale di sensibilizzazione alla lettura per rimarcare ruolo, funzione ed importanza dell’informazione di qualità”.

Il Presidente SNAG incontra Papa Francesco

20 Gennaio 2023

Giornata indimenticabile e ricca di emozioni quella di mercoledì 18 gennaio per il nostro Sindacato. Una ristretta delegazione si è recata in Vaticano per partecipare all’Udienza di Papa Francesco, al termine della quale il Presidente di SNAG Confcommercio, Andrea Innocenti, ha incontrato il Santo Padre e gli ha consegnato personalmente la Preghiera del Giornalaio, incisa a mano da un artigiano fiorentino su un’antica pergamena.

La Preghiera, che invoca la Madonna dell’Aiuto come protettrice di tutti gli edicolanti e delle loro famiglie, è stata composta da Monsignor Silvano Provasi, attuale Arciprete del Duomo di Monza, ed è stata fortemente voluta da Peppino Tagliabue, deceduto a novembre 2020, dirigente e tesoriere dello SNAG di lungo corso, persona molto attiva oltre che nel nostro Sindacato anche in diverse associazioni di volontariato di Busto Arsizio.

“Incontrare il Papa – afferma Innocenti – è stata un’enorme emozione. Accompagnato da mio nipote Ludo e da Lauretta, la nipotina di Peppino, ho avuto la possibilità di consegnare al Santo Padre, a nome di tutto il Sindacato, il quadro raffigurante la Preghiera del Giornalaio, sottoponendo all’attenzione di Sua Santità le difficoltà che stanno attraversando gli edicolanti a causa della crisi della carta stampata”.

“È stato ancor più emozionante – aggiunge Innocenti – perché con questo gesto ho tenuto fede alla promessa fatta anni fa all’amico Peppino contribuendo a realizzare il suo più grande sogno: portare una delegazione dello SNAG dal Santo Padre e consegnare nelle mani del Papa la Preghiera del Giornalaio”. Peppino non ha potuto farlo di persona, ma il suo desiderio è stato esaudito alla presenza, in Vaticano, dei suoi figli e in particolare Alessandro con la moglie Maria Rosa Naso, Presidente dello SNAG di Busto Arsizio.

Durante l’Udienza il Papa ha esortato ad agire con “un cuore pastorale” come quello di Gesù che è stato “un Buon Pastore” accogliendo tutti senza mai lasciare indietro nessuno: un principio di collaborazione e di tutela, specie nei confronti di coloro che sono in difficoltà, a cui SNAG si ispira da sempre, con costanza e spirito di servizio, ben consapevole del ruolo che svolge nei confronti della categoria che rappresenta.

Una categoria di “umili servitori di notizie” come la Preghiera definisce i giornalai, ma con una missione ben precisa: “Sia il nostro lavoro umile e significativa azione per l’affermarsi di una informazione più vera, più libera e capace di leggere e di comunicare quegli avvenimenti che sono segni reali della nostra storia e della storia della salvezza”, sottolineando così quella funzione fondamentale delle edicole, e quindi degli edicolanti, come centri di diffusione della corretta informazione e, come tali, aggiungiamo noi, soggetti da proteggere e da sostenere.

La scelta della Madonna dell’Aiuto come protettrice degli edicolanti non è casuale. La famiglia Crespi, tra i fondatori del maggiore quotidiano d’Italia, Il Corriere della Sera, ha creato dal nulla il villaggio industriale “Crespi d’Adda”, diventato dal 1995 patrimonio Unesco in quanto “il più completo e meglio conservato” tra i villaggi operai del Sud Europa. Nella città-fabbrica del bergamasco è stata riprodotta la Chiesa di S. Maria di Busto Arsizio con l’effige della Madonna dell’Aiuto, scelta e proposta come patrona degli edicolanti e della loro famiglia nella Preghiera del Giornalaio.

(Credit foto: Vatican Media - Produzione Fotografica)

Sos edicole a Ravenna

16 Gennaio 2023

Riportiamo l'articolo pubblicato domenica 13 gennaio 2023 su Ravennanotizie.it che racconta la crisi delle edicole che ha colpito anche la città di Ravenna.

articolo di Elisa Bertini

Anche a Ravenna, purtroppo, continuano a chiudere le edicole: come spiegano dallo S.N.A.G. (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai), in Italia infatti ci sono ad oggi 12.500 edicole distribuite in 5.814 Comuni ma oltre 2.100 non ne hanno nemmeno una, ed altrettanti sono a rischio desertificazione avendo solo un punto vendita.

A riportare l’attenzione sulla situazione locale, ci ha pensato in questi giorni il ravennate Gianni Sedioli, fumettista noto soprattutto per i suoi lavori con la Bonelli (Jonathan Steele, Legs Weaver e Zagor): "Col nuovo anno mi son trovato un’altra edicola storica chiusa! – scrive amaramente sulla sua pagina Facebook – Quella sotto casa mia è stata chiusa già anni fa e questa era la più vicina in direzione città… Devo fare 5 km per trovarne una aperta! Secondo le statistiche in Italia chiudono 3 edicole al giorno. Se il trend non dovesse cambiare nel giro di 6 o 7 anni, scomparirebbero completamente dallo scenario cittadino… Sosteniamo le edicole! Il profumo della carta, delle riviste, dei quotidiani, delle figurine…quanti sogni dentro un edicola!".

Tanti gli utenti ravennati che si sono accodati al suo sfogo: "Da poco ha chiuso quella in viale Mattei, mi sento perso…” scrive uno; “La nostra è l’unica nel raggio di chilometri… vedremo quanto resiste ” fa tristemente eco un altro; “Anche al villaggio Anic ha chiuso, ha mandato in crisi tutti i vecchietti del quartiere…", commenta ancora qualcun altro; "Anche nel mio quartiere ha chiuso la mia edicola di fiducia e mi sono reso subito conto di quanto era importante per me. Un rito quotidiano che mi manca terribilmente…".

Porta la sua testimonianza anche un edicolante stesso: "Gestisco una edicola a Massa (70.000 abitanti), negli ultimi 10 anni sono state chiuse una decina di edicole e, nonostante ciò, chi sopravvive vende sempre meno. I fumetti, poi, sono esclusiva delle solite persone (età media 60 anni) e non c’è assolutamente ricambio. Per il resto, gli editori continuano a riproporre le stesse cose da anni mentre i quotidiani sono morti".

"Solo nel mese scorso, a dicembre 2022, nel ravennate hanno chiuso ben 5 edicole tra le più importanti (tra le quali, come detto, quella del villaggio Anic) – spiega Marinella Portolani dello S.N.A.G. (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai) Regionale – mentre nell’intero anno sono state oltre la decina le edicole di Ravenna a chiudere i battenti".

Dopo il covid, avanza Portolani – lei stessa edicolante da ben 33 anni – c’è stato un tracollo vertiginoso nel settore, anche perché, purtroppo, sono venuti a mancare molti dei principali clienti, ovvero gli anziani. Senza parlare del crollo del cartaceo e delle incertezze politiche che si riflettono su sostegni e futuro del settore che, amaramente, non si può prevedere affatto roseo…

"E’ assolutamente necessario sostenere la rete di vendita con adeguate forme di sostegno se si vuole garantire la capillarità nella diffusione della stampa sul territorio nazionale – spiegano dallo S.N.A.G. (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai) – dall’Analisi dei dati dal 2019 al 2022 risulta incontrovertibilmente che il tax credit edicole ha salvato la rete di vendita della stampa e ha permesso di arginare il rischio desertificazione in molti territori. Lo stock di edicole nel 2021 ha un saldo negativo del – 6,5% quando nel 2019 registrava un tasso del – 13,3%".

"Tax credit e bonus edicole possono garantire la sopravvivenza e lo sviluppo della rete di vendita della stampa – commenta il presidente di SNAG Confcommercio Andrea Innocenti – ma bisogna prorogare queste misure anche per il 2023 e garantire l’utilizzazione dei fondi già stanziati per il 2022. In un settore a fallimento di mercato come la vendita della stampa, la vera sfida è rappresentata dalla sostenibilità economica della rete di vendita. Per il 2022 il ”tax credit edicole” ha garantito questa sostenibilità e il ”bonus edicole” previsto dal DPCM di novembre può (laddove siano previsti meccanismi di attribuzione semplificati) offrire una chance per lo sviluppo tecnologico e la sperimentazione di nuove modalità di consegna delle pubblicazioni".

"I problemi – aggiunge Innocenti – arrivano con il nuovo anno, perché, per il 2023, non è ancora prevista nessuna misura di sostegno del settore: ad oggi non sono previsti né il Tax Credit (che è fondamentale per la sostenibilità economica, oggi ancora più importante in considerazione della crisi energetica e dell’aumento generalizzato dei costi di gestione), né il Bonus Edicole (che è indispensabile per promuovere modernizzazione e sostegno domanda, con nuove modalità di consegna)".

Quotidiani, AGCOM fotografa il calo delle vendite

10 Gennaio 2023

Da gennaio a settembre 2022 sono stati venduti, in media, giornalmente, 1,57 milioni di copie di quotidiani (cartacei più digitali). Il dato evidenzia una flessione del 9,4% rispetto al corrispondente periodo del 2021 e del 32,5% rispetto ai corrispondenti livelli di vendita del 2018.

Sono i principali dati contenuti nell’ultimo Osservatorio sulle comunicazioni (n. 4/2022), l’aggiornamento trimestrale dei settori dei media e delle telecomunicazioni realizzato dall’AGCOM. Nell’editoria quotidiana si conferma dunque l’andamento negativo già rappresentato nei precedenti Osservatori e che ha riflessi diretti negativi sulla rete di vendita della stampa in termini di redditività e sostenibilità dell’attività.

Copie digitali ancora al palo

In particolare, le copie vendute quotidianamente in formato cartaceo si sono ridotte nei primi nove mesi dell’anno 2022 del 9,9% rispetto al corrispondente periodo del 2021 attestandosi a 1,36 milioni. Rispetto al corrispondente valore del 2018 la flessione è del 36,5%.

Dati in calo anche per i quotidiani venduti in formato digitale che continuano ad oscillare intorno ad una media di 210 mila copie giornaliere nel 2022, con una riduzione su base annua del 5,7% che evidenzia comunque una crescita del 12,5% rispetto al corrispondente valore del 2018, quando le copie erano pari a circa 190 mila unità giornaliere.

Per le imprese editoriali resta dunque in salita la strada per compensare il calo di copie cartacee con un aumento di copie digitali, circostanza che impone una seria riflessione sulla sostenibilità futura del settore.

La stampa locale soffre più di quella nazionale

Guardando alla distribuzione territoriale delle copie vendute, cioè alla suddivisione delle testate tra ambito nazionale (che rappresenta il 48,2% delle copie complessive) e locale, è emerso che queste ultime su base annua hanno registrato una flessione maggiormente marcata rispetto a quanto fatto registrare dalle testate nazionali: -10,2% le testate locali contro -8,5% delle testate nazionali. Rispetto all'analogo periodo 2018, la situazione si capovolge e le testate locali, con una flessione del 29,2% appaiono aver retto leggermente meglio rispetto alle testate nazionali che evidenziano una caduta del 35,8%.

Relativamente al campione preso in considerazione da ADS, l’analisi per operatore vede, in termini di copie complessivamente vendute da inizio anno, GEDI quale principale gruppo editoriale (20,3%), seguito da Cairo/RCS (18,1%) e da Caltagirone Editore e Monrif Group (rispettivamente con l’8,7 e l’8,3%).

Copie digitali, segmento maggiormente concentrato

L’AGCOM osserva inoltre come la distribuzione delle vendite di copie digitali appaia maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: le prime cinque testate del segmento digitale rappresentano il 59,4% delle copie complessivamente vendute nel primo trimestre del 2022, mentre il corrispondente valore per la versione cartacea scende al 34,6%.

In relazione ai diversi “generi” editoriali presenti sul mercato, i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati “generalisti”, ossia L’Avvenire, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, La Repubblica, La Stampa, registrano nei primi nove mesi dell’anno una flessione nella vendita di copie cartacee pari al 10,9% rispetto al 2021. Si evidenzia peraltro come questi abbiano registrato, allo stesso tempo, una riduzione nella vendita giornaliera di copie in formato digitale leggermente più contenuta (-7,2%).

Bonus edicole 2022: domande dal 15 febbraio al 15 marzo 2023

15 Dicembre 2022

Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha pubblicato il Decreto contenente le disposizioni applicative riguardanti la fruizione dei contributi stanziati attraverso il Fondo Straordinario per l’Editoria per l’anno 2022.

Nella ripartizione del Fondo, una quota pari a 15 milioni è stata riservata alla rete della edicole attraverso un bonus una tantum fino a 2.000 euro per ciascun punto vendita a fronte di investimenti in tecnologia o in servizi.

In base a quanto fissato dal decreto, che riportiamo qui sotto, le domande dovranno essere inviate dal 15 febbraio al 15 marzo 2023.

Seguirà a breve circolare esplicativa che verrà pubblicata sull’Area Riservata del sito.

Credito d’imposta 2022: pubblicato elenco aventi diritto

14 Dicembre 2022

É stato pubblicato l’elenco dei soggetti aventi diritto al credito d'imposta 2022 per le domande presentate entro il 30 settembre scorso relative alle spese sostenute nell'anno 2021.

Per consultare l’elenco dovete scaricare e salvare il file in pdf che trovate qui sotto. Per verificare l’ammontare del credito della vostra attività dovete cliccare, alla voce "Modifica", il comando "Trova" e digitare la vostra Partita IVA, Codice Fiscale o Ragione Sociale.

Tax Credit e Bonus Edicole per salvare le rivendite

09 Dicembre 2022

In Italia ci sono ad oggi 12.500 edicole distribuite in 5.814 Comuni ma oltre 2.100 non ne hanno nemmeno una, ed altrettanti sono a rischio desertificazione avendo solo un punto
vendita. Ne consegue che è assolutamente necessario sostenere la rete di vendita con adeguate forme di sostegno se si vuole garantire la capillarità nella diffusione della stampa sul territorio nazionale.

Il 40% delle edicole sono imprese femminili e solo il 9% sono imprese gestite da un under 40. La stragrande maggioranza sono ditte individuali o micro-imprese a conduzione familiare, con una percentuale consistente di società di persone (circa il 15%), mentre sono pochissime le società di capitali. Particolare attenzione deve essere riservata alle regioni del Meridione dove la rete delle edicole è più fragile.

Le Regioni con il miglior rapporto edicole/abitanti sono la Liguria (1/2.711), la Sardegna (1/3.478), l’Emilia Romagna (1/3.992 abitanti) e la Toscana (1/3.442). I rapporti più bassi si riscontrano al Sud (ad esempio in Sicilia una edicola ogni 6.928 residenti, in Calabria una ogni 5.912 e in Basilicata una edicola ogni 5.934 residenti).

Dall’Analisi dei dati dal 2019 al 2022 risulta incontrovertibilmente che il tax credit edicole ha salvato la rete di vendita della stampa e ha permesso di arginare il rischio desertificazione in molti territori. Lo stock di edicole nel 2021 ha un saldo negativo del – 6,5% quando nel 2019 registrava un tasso del – 13,3%.

Commenta il presidente di SNAG Confcommercio Andrea Innocenti: ''Tax credit e bonus edicole possono garantire la sopravvivenza e lo sviluppo della rete di vendita della stampa ma bisogna prorogare queste misure anche per il 2023 e garantire l’utilizzazione dei fondi già stanziati per il 2022. In un settore a fallimento di mercato come la vendita della stampa, la vera sfida è rappresentata dalla sostenibilità economica della rete di vendita. Per il 2022 il ''tax credit edicole'' ha garantito questa sostenibilità e il ''bonus edicole'' previsto dal DPCM di novembre può (laddove siano previsti meccanismi di attribuzione semplificati) offrire una chance per lo sviluppo tecnologico e la sperimentazione di nuove modalità di consegna delle pubblicazioni".

''I problemi - aggiunge Innocenti - arrivano con il nuovo anno, perché, per il 2023, non è ancora prevista nessuna misura di sostegno del settore: ad oggi non sono previsti né il Tax Credit (che è fondamentale per la sostenibilità economica, oggi ancora più importante in considerazione della crisi energetica e dell'aumento generalizzato dei costi di gestione), né il Bonus Edicole (che è indispensabile per promuovere modernizzazione e sostegno domanda, con nuove modalità di consegna)".

E spiega: ''Si sta creando un pericoloso corto circuito nel quadro di sostegno alle edicole tra incertezze nell'erogazione dei fondi 2022 e ritardi nella proroga dei sostegni alle edicole per il 2023: è fondamentale, da un lato, riconfermare sia il Tax Credit che il Bonus Edicole anche per il 2023, per offrire un quadro di sostegno certo alle imprese del settore, dall'altro, erogare con procedure estremamente rapide e semplificate le somme già stanziate nel Fondo Straordinario per il 2022 a vantaggio delle edicole. Tax Credit e Bonus Edicole sono misure che hanno finalità diverse, non sono fungibili ed anzi sono misure perfettamente sinergiche perché la prima assicura la sostenibilità e la capillarità della rete, mentre la seconda promuove lo sviluppo tecnologico e la diffusione della stampa".

Il sottosegretario Barachini - scrive SNAG Confcommercio nella nota - in Audizione in Commissione Cultura ha dichiarato di voler ''prorogare e stabilizzare'' i bonus per le edicole. "Sono dichiarazioni programmatiche importanti, per le quali come SNAG abbiamo espresso e continuiamo ad esprimere grande apprezzamento, ma l'assenza di misure in Legge di Bilancio per il 2023 e le incertezze sulle modalità di erogazione del bonus 2022 destano preoccupazione in categoria".

''Mi auguro - sottolinea il presidente dei giornalai di Confcommercio - che il Bonus Edicole per l'anno 2022 venga erogato con criteri semplificati, su base forfettaria per i maggiori oneri gestionali (sul modello dei precedenti bonus edicola), a tutte quelle edicole che intendono sostenere investimenti per l'informatizzazione o garantire servizi di consegna innovativi. Abbiamo rappresentato queste criticità al Dipartimento e al nuovo Capo Dipartimento Fiorentino e siamo fiduciosi che verranno individuati criteri tali da consentire l'utilizzo di tutti i fondi stanziati”.

E aggiunge Innocenti: ''E' bene ricordare che le edicole non hanno la facoltà di variare i prezzi di vendita della stampa e non possono compensare in alcun modo l'aumento dei costi di gestione. Il tax credit è quindi uno strumento, oggi più che mai, vitale. Chiediamo - conclude - a Governo e Parlamento di prorogare anche per il 2023 il credito d'imposta ai punti vendita esclusivi e, in via residuale, ai punti vendita non esclusivi, nella misura già prevista per il 2022 di 4.000 euro annui, e di estendere le voci di spesa ammesse, con un innalzamento del tetto massimo per le imprese femminili e giovanili e quelle che sono l'unico punto vendita nel territorio di un Comune e di confermare il bonus edicola stabilizzando questi interventi per l'avvenire”.


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