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23 aprile: Giornata Mondiale del Libro. In Italia inizia “Il Maggio dei Libri”

22 Aprile 2022

In coincidenza con la Giornata Mondiale del Libro, che si celebra sabato 23 aprile, numerose sono le iniziative dedicate ai lettori e al mondo dei libri promosse in tutta Italia. A Ivrea, Capitale italiana del libro 2022, prende il via ufficialmente "IlMaggio dei Libri", la campagna ideata dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) del Ministero della Cultura che invita a realizzare attività per promuovere la lettura.

Alla banca dati del Cepell sono già pervenute 1.800 iniziative, che quest’anno ruotano attorno al tema istituzionale ContemporaneaMente.Leggere per comprendere. Un tema che a sua volta verrà sviluppato attorno a tre differenti filoni: “Leggere per comprendere il passato”, “Leggere per comprendere il presente” e “Leggere per comprendere il futuro”.

Il Maggio dei Libri terminerà il 31 maggio ad Assisi con il Convegno nazionale dei Patti per la Lettura dove saranno chiamati a confronto i rappresentanti delle Conferenze Stato-Regioni e l’ANCI. Sarà inoltre l’occasione per presentare la nuova banca dati aggiornata delle Città che leggono, l’iniziativa messa a punto insieme all’Associazione dei Comuni per promuovere e valorizzare quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura.

Ancora più ricco di eventi il Salone del Libro (19-23 maggio)

Cuori selvaggi è il tema della XXXIV edizione del Salone del Libro, che torna a Torino dal 19 al 23 maggio con un calendario ancora più denso di eventi, appuntamenti, conversazioni, spettacoli, letture e concerti.

Dopo il successo dell’edizione di ottobre, il Salone propone un ulteriore ampliamento degli spazi con l’introduzione della Casa della Pace, un laboratorio di riflessione e approfondimento in un momento di violenza e conflittualità che si credeva superato in Europa, e il Bosco degli Scrittori, realizzato da Aboca Edizioni, un anfiteatro naturale di 200 metri quadri composto da oltre 1000 alberi: un luogo pensato per immergersi fisicamente nel verde e un punto di riferimento per le iniziative legate alla sostenibilità.

Vendite di libri in frenata nel primo trimestre

Dopo un 2021 in forte crescita, il 2022 parte con il freno tirato per le vendite di libri. In base ai dati rielaborati dall'ufficio studi dell’AIE (Associazione Italiana Editori) su rilevazioni di Nielsen BookScan, i primi tre mesi dell’anno vedono una flessione delle vendite di romanzi e saggi nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione.

Rispetto all’analogo periodo 2021, il calo è del 3,7% a valore per un ammontare di 364,7 milioni di euro e del 2,3% per numero di copie vendute scese a 24,332 milioni. Dati che per ora non preoccupano più di tanto gli addetti ai lavori. In confronto ai primi tre mesi del 2019, le vendite di libri sono in crescita del 18,9% a valore e del 19,5% a numero di copie, in un mercato che resta vivace.

AIE e Amazon insieme per la formazione sul canale eCommerce

In particolare, è appena partita una storica collaborazione, impensabile solo qualche anno fa, tra l’Associazione Italiana Editori e Amazon, che ha come tema centrale la formazione degli editori italiani in ambito eCommerce (il primo webinar gratuito è in calendario il 26 aprile).

Le librerie fisiche restano importanti, l’anno scorso il 51,5% dei libri cartacei sono stati acquistati in una libreria fisica, ma gli acquisti di libri online, come pure di audiolibri ed ebook, sono in continua crescita e per gli editori diventa importante approfondire la conoscenza anche questo canale distributivo.

In crescita la pirateria: grave danno per il settore

Nell’anno della pandemia è cresciuto in Italia il fenomeno della pirateria di libri a stampa, ebook e audiolibri. Un ricerca condotta dall'Ipsos calcola che nel 2021 si sono compiuti 322.000 atti di pirateria al giorno, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Il fenomeno coinvolge più di un italiano su tre sopra i 15 anni (il 35%), il 56% dei professionisti (avvocati, notai, commercialisti, ingegneri, architetti e altri) e l’81% degli studenti universitari.

E' enrome il danno per il settore, con una stima di 771 milioni di euro in termini di mancato fatturato, pari al 31% del mercato complessivo (escludendo il settore scolastico e l’export). Per il sistema Paese la perdita è di 1,88 miliardi, per il fisco 322 milioni ogni anno. Valori che si traducono in una mancata occupazione per 5.400 persone nella filiera, 13.100 posti con l’indotto.

Certificati in edicola in Puglia

20 Aprile 2022

Prosegue l’attività di SNAG Puglia per incentivare il rilascio dei certificati anagrafici in edicola attraverso convenzioni con i Comuni della Regione e Servizi Locali Spa, società di servizi per la Pubblica Amministrazione che mette a disposizione la propria piattaforma di certificazione anagrafica SMART ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).

Tra le ultime località ad abbracciare questa iniziativa si segnala il Comune di Massafra, in provincia di Taranto. Grazie all'accordo raggiunto, i cittadini possono ritirare i certificati anagrafici recandosi in edicola, e possono farlo anche nei giorni festivi e senza fare code agli sportelli comunali. In questo modo “si snelliranno gli uffici demografici nella gestione delle pratiche. Sono inoltre previsti maggiori movimenti commerciali per le edicole, messe a dura prova dalla crisi dovuta alla pandemia”, ha commentato il Sindaco Fabrizio Quarto.

Una decina di giorni prima, analogo accordo era stato siglato con l'amministrazione di  Martina Franca, il Comune più esteso della provincia di Taranto, consentendo ai cittadini di ottenere i certificati senza doversi necessariamente recare presso gli sportelli degli uffici comunali. Attualmente il servizio viene effettuato dall’edicola-tabaccheria Domenico Carriero in via della Sanità.

Il 1° aprile scorso era toccato alla città di Brindisi. A seguito della convenzione, le edicole del territorio pssono rilasciare certificati anagrafici creando una rete autorizzata che si affianca agli uffici comunali e che si indirizza soprattutto a quei cittadini che hanno poca dimestichezza con la tecnologia e non riescono a scaricare da soli i certificati. Cinque per ora le edicole che hanno aderito nei quartieri Centro, Commenda, Santa Chiara, Bozzano.

A marzo i certificati in edicola erano approdati a Sava, primo Comune della provincia di Taranto ad accogliere questa iniziativa. Il Sindaco Dario Iaia aveva commentato: “oggi occorre velocità e semplificazione. Introducendo questo sistema innovativo abbiamo anche introdotto una misura di sostegno economico nei confronti degli edicolanti che, così come altre categorie economiche, in questo periodo stanno soffrendo in maniera particolare” e abbiamo anche proseguito “convintamente lungo il percorso della modernità e dell’innovazione tecnologica”.

Qualche giorno prima un’analoga convenzione era stata sottoscritta dal Comune di Apricena. Due per ora le edicole che rilasciano certificati. “Siamo il primo comune della Provincia di Foggia ad offrire questo servizio ai cittadini, che avranno così la possibilità di richiedere certificati anagrafici anche in giornate ed orari differenti da quelli degli Uffici comunali. Inoltre, attraverso la stipula di questa convenzione, sarà riconosciuto un aiuto concreto anche alle attività commerciali che a causa della pandemia e del calo delle vendite dei giornali, stanno soffrendo particolarmente questo periodo”, aveva dichiarato il Sindaco Antonio Potenza.

A gennaio i certificati in edicola erano sbarcati anche ad Altamura grazie ad un accordo siglato dalla sindaca Rosa Melodia. “Oggi è stato fatto un importante passo avanti nel progetto di semplificazione dell'accesso ai servizi comunali per i cittadini, un progetto fortemente sostenuto da questa amministrazione” è stato il suo commento.

Intanto a Bari, dove il servizio dei certificati in edicola è attivo già da ottobre 2021 presso 3 edicole, sono aumentate le adesioni. Altri 14 esercizi commerciali hanno espresso interesse ad aderire all’iniziativa ampliando la gamma di servizi per i loro clienti e consentendo al Comune di rafforzare ulteriormente il decentramento dell’attività.

Il coraggio di combattere l'usura

20 Aprile 2022

In un momento di doppia crisi, quella legata alla pandemia e quella che scaturisce dalla sanguinosa guerra che si sta combattendo in Ucraina, c’è un problema insidioso da cui le imprese del commercio devono confrontarsi: la diffusione dell’usura che, anche a causa della pandemia, è diventata la piaga principale per le imprese.

"Nonostante l’usura sia il reato maggiormente diffuso tra le imprese del commercio, della ristorazione e della ricettività e nonostante quasi il 60% degli imprenditori ritenga la denuncia il primo indispensabile passo di fronte all’usura, questo è uno di quei reati che emergono con maggiore difficoltà”, ha affermato il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli inaugurando “Legalità, ci piace!”, la nona edizione della giornata di Confcommercio dedicata alla legalità che si è svolta oggi a Roma.

30.000 piccole aziende del commercio a rischio usura

Da una ricerca di mercato condotta da Confcommercio risulta che sono circa 30mila le piccole aziende del commercio e dei pubblici esercizi ad essere oggi ad elevato rischio usura (e altri eventi criminali). Inoltre, tra i vari crimini – furti, rapine, estorsione, usura – l’usura è quello percepito in maggiore aumento nell’ultimo anno, specie nelle grandi città, al Sud e nel commercio no food. Un crimine che ha anche un costo molto elevato: le perdite complessive annuali sono stimate in una percentuale del 6,3% del fatturato mettendo potenzialmente a rischio 195mila posti di lavoro.

Serve l'impegno delle imprese per contrastare le mafie

“Sappiamo bene che la percezione delle imprese sulla criminalità non deve mai essere sottovalutata", ha affermato nel suo intervento il Sottosegretario agli Interni, Ivan Scalfarotto, sottolineando che nel 2021 i numeri del Ministero indicano un decremento dei reati di usura del 34% e un aumento delle estorsioni del 19%.

Certo è che “per contrastare questi fenomeni resta essenziale la collaborazione delle vittime, serve un cambio di passo culturale" ha dichiarato il Sottosegretario, ribadendo che “il vero contrasto alle mafie deve fondare le proprie radici nella società, è dunque essenziale l’impegno delle imprese” perché "l'infiltrazione delle organizzazioni criminali favorisce il lavoro irregolare e senza tutele”. e in questo momento “le ingenti risorse del PNRR fanno gola alle mafie”.

Confcommercio al fianco delle imprese in difficoltà

Per contrastare questo fenomeno criminoso ci vuole coraggio: “il coraggio di chiedere aiuto, il coraggio di denunciare, il coraggio di combattere, il coraggio di credere che possiamo sempre fare qualcosa”, aggiunge Sangalli sottolineando che oggi più che mai le imprese “hanno bisogno del nostro sostegno, della nostra prossimità operosa, una prossimità “concreta” come fanno tante Confcommercio nel nostro Paese”.

A proposito di prossimità di Confcommercio agli Associati in difficoltà, SNAG ricorda la possibilità - in occasione della prossima dichiarazione dei redditi - di devolvere il 5XMILLE alla Fondazione Giuseppe Orlando , ente senza fini di lucro costituito nel 2000 da Confcommercio per dare sostegno a imprenditrici e imprenditori colpiti da calamità naturali o da fenomeni malavitosi come l’usura. Chi volesse donare in favore della Fondazione Giuseppe Orlando può utilizzare il seguente codice fiscale: 97246640581.

Louis Vuitton rilancia le edicole di Venezia

19 Aprile 2022

Louis Vuitton ha deciso di riportare sei chioschi di Venezia alla loro originale bellezza trasformandoli in un punto di richiamo per i visitatori che sbarcheranno in questi giorni nella città lagunare più famosa al mondo in occasione della Biennale Arte, che apre i battenti domani 20 aprile (23 aprile per il pubblico) e che durerà fino al 27 novembre.

Dal 20 al 25 aprile nei sei chioschi selezionati sarà possibile trovare – oltre ai giornali – anche tre collezioni di libri di lusso che la maison francese dedica ai viaggi: Travel Books, City Guides e Fashion Eye. Si tratta di un’iniziativa che rientra nel progetto Librarie Éphémère che Louis Vuitton ha già realizzato l’anno scorso nelle edicole e nelle librerie di alcuni arrondissement di Parigi.

Un evento che richiama quello dello scorso anno a Milano, quando a settembre, in occasione della settimana milanese della moda, Valentino ha scelto di sviluppare un innovativo progetto con l’edicola di via dei Giardini dandole una nuova veste grafica contrassegnata dall’iconica V della casa di moda e arricchendola con le immagini della sua ultima campagna pubblicitaria. Anche in quell’occasione, presso l’edicola milanese era posto in vendita, in anteprima, un volume dedicato alla maison Valentino: VLogo signature vol. II.

Due tra le più prestigiose case di moda internazionali hanno dunque deciso di puntare per le loro iniziative di marketing sui chioschi che vendono giornali, riconoscendo in maniera esplicita l’enorme potenziale che la loro ubicazione privilegiata nei punti più belli e ambiti delle nostre piazze e delle nostre città, può offrire in termini comunicativi. Un potenziale che ci auguriamo possa essere colto sempre più spesso con l’obiettivo di valorizzare edicole e chioschi, specie oggi che molti rischiano di chiudere sopraffatti dalla crisi della carta stampata.

Dal 30 giugno scattano le multe per chi non accetta pagamenti elettronici

14 Aprile 2022

Il Governo accelera sulle riforme per rispettare gli impegni relativi al PNRR e, nell’ambito delle misure anti-evasione, ha deciso di anticipare di sei mesi l’introduzione delle multe per i commercianti che rifiutano pagamenti elettronici.

L’obbligo di dotarsi di un POS era stato introdotto dal giugno 2014 ma fino ad ora non erano previste sanzioni per chi ne fosse sprovvisto o per chi, pur avendolo, respingesse una transazione con strumenti elettronici.

Tutto è destinato a cambiare tra poco più di un paio di mesi. Con un decreto legislativo l’esecutivo di Mario Draghi ha introdotto, a partire dal 30 giugno, una multa per i commercianti che non accettano pagamenti elettronici. La sanzione sarà pari a 30 euro, maggiorata di una quota variabile corrispondente al 4% del valore della transazione respinta.

Confcommercio: "le sanzioni non aiutano, bisogna ridurre le commissioni"

Confcommercio ribadisce la propria contrarietà alle sanzioni e afferma nuovamente che la strada per contrastare l'evasione fiscale passa dall'abbattimento di commissioni e costi sui pagamenti elettronici in carico a imprese e consumatori.

"La diffusione dei pagamenti elettronici - si legge in una nota - va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, peraltro già in pieno sviluppo”.

"L'introduzione delle sanzioni non spaventa le nostre imprese", sostiene ancora Confcommercio confermando che la categoria dei commercianti "è ormai pronta ad un utilizzo sempre maggiore della moneta elettronica, ma ciò non toglie che le commissioni siano ancora troppo alte e gravino sulle spalle delle imprese. Questo oggi non è più sostenibile".

Bandi, voucher e convenzioni possono alleggerire la spesa

Molti edicolanti dovranno dunque affrontare un ulteriore costo legato all'urgenza di dotarsi di un POS e di attivare un servizio bancario e un collegamento internet. E questo avviene in un momento in cui l’economia rallenta, soffocata dal rialzo dei prezzi dell’energia e delle materie prime, e soprattutto in un periodo in cui le edicole vedono i ricavi assottigliarsi mese dopo mese a causa di vendite di quotidiani e periodici in continua frenata.

Oggi più che mai è il momento di guardare con attenzione alle opportunità offerte da bandi, agevolazioni e voucher che possono venire incontro alle esigenze degli edicolanti alleggerendo le spese da sostenere per la loro attività (vi invitiamo a consultare l’apposita sezione BANDI nell’Area Riservata del nostro sito).

In particolare, ricordiamo il voucher connettività, che consente di chiedere, direttamente agli operatori di telecomunicazioni accreditati, un contributo (da 300 a 2.500 euro) per abbonamenti a internet ultraveloce. Ricordiamo anche che molte Camere di Commercio hanno messo a disposizione un voucher digitalizzazione per incentivare l’utilizzo di nuove tecnologie, tra cui i pagamenti digitali, nell’ambito dei progetti “Punto Impresa Digitale” (PID) volti a promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese.

Agli Associati SNAG-Confcommercio consigliamo infine di verificare le convenzioni attive che prevedono offerte vantaggiose per l’attivazione del POS, tra cui quelle proposte da Unicredit, IntesaSanpaolo e SumUp.

Moles: “un intervento strutturale” per rilanciare l’Editoria

12 Aprile 2022

Dopo aver tamponato l’emergenza garantendo “un supporto immediato” al comparto dell’Editoria, è arrivato il momento di passare ad un “un intervento che abbia carattere strutturale”, tanto più che su questo punto “a livello governativo e parlamentare c’è un’unità di intenti”. Con queste parole il Sottosegretario per l’Editoria, Giuseppe Moles, è tornato ad esprimersi sulle riforme di cui l’intera filiera editoriale è in attesa da molto tempo.

I punti da cui partire sono tre: “Pluralità e qualità dell’informazione e rimozione delle posizioni dominanti”, tenendo però presente che bisogna “prevedere forme di premialità per quanti contribuiscono all’innovazione”, ha detto Moles intervenendo alla presentazione della Relazione Annuale Auditel 2022 in Senato.

Tra gli interventi previsti quello dell’attivazione di un fondo straordinario ad hoc per le imprese editoriali, e la normativa sul Copyright per rilanciare un settore già duramente colpito dalla pandemia e ora anche dai rincari congiunti di energia e carta.

Intanto gli ultmi dati relativi al mese di febbraio mostrano che le vendite in edicola della carta stampata hanno segnato un'ulteriore contrazione e che, nello stesso mese, anche gli investimenti pubblicitari appaiono in flessione (-0,2% quelli sui quotidiani, -8,9% i periodici).

Pillole contro la disinformazione online: una serie Rai contro le fake news

08 Aprile 2022

Guerra, pandemia, cambiamenti climatici, flussi migratori, diritti umani, elezioni politiche, mercati finanziari: la disinformazione investe ormai tutti gli ambiti dell’attualità e inquina l’ecosistema digitale con fake news, bufale e teorie del complotto, rischiando anche di mettere a dura prova la missione di servizio pubblico radiotelevisivo.

Per questo motivo la Rai è scesa in campo con determinazione nella lotta contro il proliferare di fake news online. In occasione dell’International fact-checking Day (giornata internazionale della verifica dei fatti), che si celebra il 2 aprile, Rai Play ha inaugurato una nuova serie di Pillole contro la disinformazione: 11 brevi filmati monotematici che dallo scorso 4 aprile appaiono nel palinsesto di tutti i canali Rai, pensati apposta per “promuovere l’alfabetizzazione digitale e lo sviluppo del pensiero critico”.

Seguiranno altri episodi. La previsione è infatti quella di creare una campagna di comunicazione che coprirà i prossimi mesi attraverso 30 pillole distribuite in tre stagioni.

Tra i primi episodi, la guerra in Ucraina e la disinformazione post sovietica

Si parte dall’attualità con il primo episodio intitolato Nebbia di guerra e dedicato al caos informativo nel conflitto Russia-Ucraina, seguito da La fabbrica dei troll, breve storia della “disinformazia” post-sovietica.

Ci si occupa anche di chi non vuole riconoscere il cambiamento climatico (La macchina della negazione), del legame tra movimenti no-vax e complottismo (Infodemia), o della satira presa erroneamente sul serio (Non l’ho “falso” apposta). E ancora: denunce, come quella del segretario delle Nazioni unite contro chi diffama i migranti (Bugie bianche), alternate ad esempi pratici su come è facile essere manipolati online (A ciascuno il suo bot) e sul business dei sempre più ingannevoli titoli-esca (Soldi facili).

E poi l’appello alla tutela dei teenager, molto esposti sui social (Falsi minori), e quello alla prudenza di fronte ai deep-fake, i video falsi altamente realistici che impazzano sul web (Sesso, bugie e video falsi); fino al grido di allarme di Maria Ressa, premiata l’anno scorso col Nobel per la Pace per la sua coraggiosa battaglia contro il “virus della menzogna” (Nessuna verità senza i fatti).

La lotta alle fake news passa anche dai banchi di scuola

Ricordiamo che la Rai è membro dell'Italian Digital Media Observatory (IDMO) per la creazione di un osservatorio nazionale contro la disinformazione, un consorzio finanziato dalla Commissione Europea, coordinato dall'Università Luiss Guido Carli, e che vede la partecipazione di Tim, Gruppo Gedi, Università di Tor Vergata, T6 Ecosystems, Newsguard, Pagella Politica.

Con la stessa finalità di combattere le fake news, Rai ha anche progettato una serie di incontri con le scuole organizzati da Rai Ufficio Studi, in collaborazione con Rainews24 e con il Coordinamento Sedi Regionali. Le prime scuole coinvolte sono tre realtà del Nord, Centro e Sud Italia: l'istituto di Istruzione Superiore Plana di Torino, il liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma e il liceo Classico ''G. Garibaldì' di Palermo. In ogni collegamento un giornalista Rai offre ai ragazzi delle scuole superiori indicazioni utili per orientarsi nel mondo della disinformazione online, per riconoscere le fake news ed evitarle.

Carta stampata antidoto contro le fake news

Educare a riconoscere le fake news sul web si sta rivelando una priorità nel campo dell'informazione e al tempo stesso viene riabilitato il ruolo della carta stampata come importante argine contro la disinformazione. L'informazione di qualità offerta dai quotidiani cartacei rappresenta infatti un punto di riferimento sicuro per chi cerca notizie attendibili. Purtroppo, però, anche gli ultimi dati sulla diffusione dei quotidaini a febbraio ci dicono che le vendite in edicola continuano a diminuire.  

Edicola multiservizio: la Regione Veneto ci crede

07 Aprile 2022

La Regione Veneto scommette sull’edicola multiservizio con una nuova legge, nata su interessamento dello SNAG - Confcommercio, che va a regolarizzare la vendita di altri prodotti (tra cui snack e bibite) e l’offerta al pubblico di altri servizi. La notizia trova oggi rilievo nelle pagine dei giornali locali del gruppo GEDI, Tribuna di Treviso, La Nuova Venezia, Corriere delle Alpi, Il Mattino di Padova. Ecco di seguito il testo.

La Regione Veneto ha varato un’importante legge regionale che apre la strada a un nuovo modello di edicola multiprodotto e multiservizio, offrendo una boccata d’ossigeno a un settore che da molto tempo è alla ricerca di sbocchi commerciali alternativi in grado di controbilanciare il generale calo delle vendite di quotidiani e periodici.

La Legge regionale n.7 del 15 marzo 2022 all’art. 4 relativo a “Disciplina della vendita della stampa quotidiana e periodica”, prevede che le edicole esclusive possano “vendere altri prodotti” e in particolare “pastigliaggi preconfezionati” (tra cui caramelle, snack, gelati e bibite) anche senza il possesso dei requisiti professionali richiesti per la somministrazione di alimenti.

Prevede, inoltre, che le edicole esclusive possano “svolgere ulteriori attività di servizio nel rispetto della normativa vigente” agevolando la loro trasformazione in hub di servizi per il cittadino. Altra novità interessante è la possibilità per i punti vendita esclusivi di “esporre pubblicità propria o di terzi nel rispetto delle disposizioni comunali vigenti in materia di impianti pubblicitari”.

“Questa legge rappresenta una conquista importante per le edicole e nasce da una specifica iniziativa da parte dello SNAG – Confcommercio”, spiega il presidente Nazionale di categoria Andrea Innocenti. “In una riunione dello scorso settembre con l’assessore alle attività produttive della Regione Veneto, Roberto Marcato, SNAG - Confcommercio ha avanzato la proposta di nuove forme di sostegno a favore delle edicole. Proposte – sottolinea Innocenti – che al termine del necessario iter legislativo sono state interamente accolte, a beneficio di tutta la rete di vendita veneta della carta stampata. Ringraziamo la Giunta del Veneto per la disponibilità e la sensibilità mostrata verso la nostra categoria e auspichiamo che questa legge possa essere replicata anche in altre Regioni”.

Vendite quotidiani in edicola: su base annua prosegue a febbraio la flessione

07 Aprile 2022

I dati di febbraio sulle vendite di quotidiani in edicola non fanno che confermare il trend ribassista che perdura da tempo, anche se non mancano alcune eccezioni. Nel raffronto su base annua dei dati forniti da ADS (Accertamenti Diffusione Stampa) sulle vendite in edicola, tutte le testate nazionali - con eccezione de La Verità di Maurizio Belpietro e della Gazzetta dello Sport - appaiono in calo rispetto a febbraio 2021.Su base mensile, invece, si registrano alcuni incoraggianti segnali di ripresa, circoscritti però a una manciata di testate.

Tra queste ultime si distingue il Corriere della Sera. Il quotidiano più letto d’Italia archivia il mese di febbraio con vendite in edicola pari a 152.593 copie, in aumento dello 0,9% rispetto a gennaio, complice forse anche il bisogno di informazione innescato dal conflitto in Ucraina (ricordiamo che l’invasione della Russia è iniziata il 24 febbraio), ma in calo del 5,88% rispetto ad un anno prima.

Continua invece la discesa verso nuovi minimi di Repubblica che a febbraio vende in edicola 94.000 copie, quasi il 20% in meno rispetto a un anno prima e con una flessione del 3,3% rispetto al mese precedente. Va leggermente meglio all’altro quotidiano di punta del gruppo GEDI: La Stampa vende in edicola 71.513 copie, il 4,3% in meno rispetto a febbraio 2021 e il 2% in meno rispetto al mese precedente. Ancora migliore la tenuta de Il Secolo XIX, con vendite in edicola per 22.176 copie a febbraio, un dato non molto distante dalle 22.400 di gennaio. Rispetto a un anno prima, però, la flessione arriva addirittura al 18,6%.

Scendono poco sotto le 50.000 le vendite de Il Messaggero, con un calo del 2,4% rispetto al mese precedente e del 6,14% rispetto a un anno prima. Stesso copione passando alle testate del gruppo QN, dove si registrano lievi flessioni rispetto al mese precedente per Il Giorno (-2,3%) con 19.272 copie, La Nazione (-1,6%) con 42.430 copie, Il Resto del Carlino (-0,5%) con 63.463 copie. Per tutte e tre le testate, però, si confermano flessioni di circa l’11% rispetto al febbraio 2021. Tra le testate con la migliore tenuta si segnala Avvenire che con 5.416 copie a febbraio, poco più di quelle vendute a gennaio (5.326) e all’incirca le stesse di febbraio 2021 (5.421).

Per quanto riguarda le testate più schierate politicamente, appare ancora in crescita La Verità con vendite in edicola per 29.878 copie a febbraio, poco più delle 29.569 copie di gennaio, che si conferma l'unica testata in netta controtendenza grazie a un aumento addirittura del 17,5% rispetto ad un anno prima.Un aumento che è andato a scapito de Il Giornale, che rispetto a febbraio 2021 vede scendere del 19% le copie vendute, pari a 31.357 (in lieve aumento, però, rispetto al mese precedente) e di Libero, che rispetto a un anno prima perde il 14% di copie, scese a 19.321 (stabili rispetto al mese precedente). Buona performance per Il Manifesto, che a febbraio vende in edicola 7.103 copie, contro le 6.673 di gennaio e le 7.549 di febbraio 2021.

Flessioni marcate per Italia Oggi, le 3.431 copie vendute in edicola a febbraio sono meno della metà delle 7.716 copie di febbraio 2021 e il 42% in meno rispetto al mese precedente. Resiste Il Sole 24 Ore con 25.698 copie a febbraio, contro le 26.202 di gennaio e le 34.316 di febbraio 2021.

Si salvano i giornali sportivi. Con 83.094 copie la Gazzetta dello Sport vede un miglioramento delle copie vendute sia rispetto a gennaio ( 4%) sia rispetto a febbraio 2021 ( 9%). Nessuno scossone nemmeno per Il Corriere dello Sport, che si conferma poco sopra le 37.000 copie vendute in edicola, all’incirca sugli stessi livelli del mese precedente e di un anno fa. Stazionarie, per finire, le vendite di Tuttosport rispetto a gennaio, ma nel raffronto su febbraio 2021 le vendite appaiono inferiori del 13,39%.

Considerando i dati sulla diffusione totale, ossia includendo anche le copie digitali oltre a quelle individuali vendute in edicola, la situazione non cambia molto: nel raffronto con febbraio 2021 prevalgono nettamente le contrazioni e spicca su tutti il -14,7% de La Repubblica. Tra i pochi segni positivi, si segnalano invece Corriere della Sera ( 3,8%), Gazzetta dello Sport ( 7,3%) e soprattutto La Verità ( 32%). Più confortante il raffronto con i dati di gennaio 2022: tra le prime 20 testate per diffusione, dieci sono quelle che mostrano un miglioramento e altrettante (tra cui La repubblica) quelle che invece mostrano un peggioramento.

Nuovi sbocchi commerciali per le edicole del Veneto

06 Aprile 2022

La Voce di Rovigo dedica un ampio articolo alla nuova legge della Regione Veneto, promossa su iniziativa dello SNAG, che concede alle edicole la possibilità di vendere, oltre a quotidiani e periodici, anche alcuni generi alimentari preconfezionati e bibite, oltre a “svolgere attività di servizio per il cittadino e di esporre pubblicità secondo le disposizioni comunali vigenti” (clicca qui per leggere l’articolo integrale).

“Grazie a questa normativa - afferma nell’articolo Fabio Callegher, Vicepresidente nazionale di SNAG per il Nordest - le edicole potranno beneficiare di maggiori opportunità imprenditoriali: aderire o meno all’iniziativa sarà poi a discrezione del singolo edicolante. Noi, intanto, abbiamo lavorato per consentire di spaziare anche verso sbocchi commerciali alternativi”.

“Di questa legge - prosegue Callegher - penso costituisca un passaggio importante, in particolare, la possibilità di offrire servizi alla cittadinanza in sinergia con le amministrazioni comunali, in base alle peculiarità ed esigenze delle diverse realtà territoriali. Un potenziale valore aggiunto, a mio avviso, risiede anche nella possibilità di esporre spazi pubblicitari di terzi, non soltanto per una questione di ritorno economico, ma soprattutto perché permetterebbe agli edicolanti di rivestire una funzione informativa nei confronti dei cittadini. Le amministrazioni comunali, in tal senso - precisa Callegher - per riferire specifiche comunicazioni alla cittadinanza, penso per esempio agli avvisi di mobilità, potrebbero rivolgersi alle edicole, solitamente dislocate in punti nevralgici delle città. Insomma, il fine ultimo di questa legge vuole un po’ essere quello di far tornare le edicole a essere percepite come dei punti di riferimento per la cittadinanza”.

L’evoluzione in centro di servizi non sarà semplice. Raccogliendo le opinioni di alcuni edicolanti, l’articolo mette in evidenza le difficoltà, spesso di tipo economico, delle rivendite nell’intraprendere un cambio di passo e lanciarsi in nuove inizitive commerciali.


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