“Se si vuole migliorare la diffusione dei prodotti editoriali bisogna accrescere i margini di remuneratività e rafforzare la rete di vendita esistente, ampliando le attività consentite e studiando nuove modalità di diffusione della stampa riservate alle edicole”. Così il Presidente dello SNAG, Andrea Innocenti, replica alla proposta del Sindaco di Firenze, Dario Nardella, di liberalizzare la vendita dei quotidiani.
“Già oggi – afferma Innocenti – il nostro settore è completamente liberalizzato. Già oggi un BAR o un Tabaccaio possono vendere giornali. Bisognerebbe chiedersi perché non lo fanno, o magari perché i BAR preferiscono dare in lettura gratuita i giornali. La verità è che l’attività di vendita di giornali (soprattutto se limitata a poche copie) non è remunerativa. La soluzione quindi non è la liberalizzazione – che già esiste – ma la necessità di accrescere la remuneratività del servizio e rafforzare la rete esistente".
A tal fine, prosegue Innocenti, "il Comune può fare molto per rafforzare la rete di vendita esistente, per diversificare le attività consentite, per ridurre canoni di occupazione o le imposte per la pubblicità nei punti vendita o ancora per favorire nuove fonti di ricavi. Si possono studiare anche forme innovative di distribuzione tramite i punti vendita o forme di consegne a domicilio ma servono fondi pubblici dedicati o un sostegno economico da parte degli Editori".
"Non si può pensare – conclude il presidente dello SNAG – di distribuire e mettere in vendita un quotidiano “ovunque” quando dalla vendita della singola copia si ricavano pochi centesimi. Ricordiamoci che tutto il sistema della distribuzione e della vendita si basa su una percentuale sul venduto, ciò significa che la distribuzione delle copie invendute e la tentata vendita non vengono in alcun modo retribuite dagli Editori. In breve, pensare di trovare un giornale “ovunque" con il 18,7% lordo sul prezzo di copertina del solo prodotto venduto è economicamente insostenibile”.