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Novembre in caduta per i quotidiani in edicola

11 Gennaio 2022

Gli ultimi dati rilasciati da ADS (Accertamenti Diffusione Stampa) testimoniano l’ulteriore frenata nelle vendite cartacee di quotidiani in edicola, con La Repubblica che scivola sotto le 100.000 copie.

L’ammiraglia del gruppo GEDI, il più importante editore italiano, ha totalizzato a novembre vendite in edicola pari a 97.520 copie, contro le 103.531 di ottobre e le 114.333 di inizio anno (gennaio 2021). Restando sempre nel gruppo GEDI, vendite in flessione anche per La Stampa con 66.302 copie, a fronte delle 68.262 di ottobre e delle 75.628 di gennaio. Situazione analoga per Il Secolo XIXche archivia novembre con 22.784 copie vendite in edicola, meno delle 23.500 di ottobre e, soprattutto, delle 27.392 di gennaio.

La frenata delle vendite coinvolge anche il quotidiano più letto d’Italia, Il Corriere della Sera, che a novembre si ferma a 147.579 copie vendute in edicola, contro le 151.290 di ottobre e le 165.990 di gennaio. Il Messaggero si difende ma scende a 50.334 copie a novembre, dalle 52.400 circa del mese precedente e di gennaio. Solo una leggera limatura per Avvenire, il quotidiano di ispirazione cattolica, con 5.173 copie a novembre, all’incirca in linea con le 5.264 di ottobre e le 5.575 di gennaio.

In lieve correzione le testate del gruppo Riffeser. A novembre QN-Il Resto del Carlino si assesta a 63.522 copie, 1.000 in meno rispetto a ottobre (ma contro le 72.112 di gennaio). Variazione minima rispetto al mese precedente per QN-La Nazione con 43.086 copie (43.715 ad ottobre), in calo però rispetto alle 49.053 di gennaio. Idem per QN-Il Giorno con 19.709 copie in edicola, poco meno delle 20.062 di ottobre e delle quasi 22.000 di gennaio.

Con l’unica eccezione de La Verità, che vede le vendite in edicola salire di una manciata di copie (da 27.372 di ottobre a 27.699 di novembre), le altre testate politicamente schierate evidenziano una contrazione. In particolare, Il Fatto Quotidiano si assesta a 23.190 copie, poco meno delle 23.949 del mese precedente ma ben sotto le quasi 30.000 di inizio anno. Il Giornale perde quasi 1.000 copie rispetto a ottobre e si ferma a quota 31.886, in drastico calo rispetto alle quasi 44.500 dello scorso gennaio. Libero scende poco sotto le 19.000 copie da 19.842 di ottobre e a fronte delle 22.748 copie mensili con cui aveva inaugurato il 2021. Zoccolo duro di lettori, invece, per Il Manifesto che a novembre si assesta a 6.458 copie, poco sotto le 7.023 di ottobre e le 7.608 di gennaio.

Lieve flessione anche per le due testate economiche. Il Sole 24 Ore scende a novembre a 30.334 copie da 30.848 di ottobre (erano 34.547 a gennaio) mentre Italia Oggi scende a 7.181 copie da 8.255 di ottobre (erano 7.783 a gennaio).

Novembre non è stato un mese positivo nemmeno per i quotidiani sportivi. La Gazzetta dello Sport si è attestata a 78.296 copie vendite in edicole dalle 82.113 di ottobre, in ripresa comunque rispetto alle 65.093 di gennaio. Il Corriere dello Sport scende a 37.711 copie dalle 39.203 di ottobre e Tuttosport a 21.532 copie da 22.231 di ottobre.

Una manciata di copie in meno rispetto al mese precedente anche per le testate locali, con l’unica eccezione dell’Eco di Bergamo e dalla Gazzetta di Modena.

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