Tiene la pubblicità sulla carta stampata. I primi 5 mesi dell’anno vedono solo una lieve flessione dello 0,2% per gli investimenti pubblicitari, che in valore si assestano nel complesso a 222,8 milioni di euro, dai 223,2 milioni del periodo gennaio-maggio 2021. Questa la fotografia che emerge dai dati diffusi dall’Osservatorio Stampa Fcp (Federazione Concessionarie Pubblicità).
Nonostante la frenata dell’economia, il surriscaldamento dell’inflazione e l’impennata dei costi energetici e nonostante le incertezze geopolitiche innescate dal protrarsi e dall’inasprimento della guerra in Ucraina, la pubblicità sulla carta stampata sembra per ora mostrare una buona tenuta e una buona resilienza, dopo aver archiviato il 2021 con una crescita del 4%.
Cresce la pubblicità sui quotidiani
In particolare, nei primi cinque mesi dell'anno gli investimenti pubblicitari sui quotidiani hanno messo a segno un incremento dell’1,2% rispetto all'analogo periodo 2021, raggiungendo i 164,7 milioni di euro. A fare da traino sono quelli riferiti al Commerciale nazionale (più 5,8%) insieme al Legale (più 2,2%) e al Commerciale locale (più 1,6%).
Soffrono invece i periodici: nel complesso gli investimenti sono calati del 3,9% rispetto ai primi cinque mesi del 2021 attestandosi attorno ai 58 milioni di euro. In questo caso i mensili hanno fatto peggio dei settimanali con flessioni rispettivamente del meno 7,4% e del meno 2,6% mentre le Altre Periodicità (che hanno però un valore molto modesto in termini di fatturato complessivo, pari a 2 milioni di euro) hanno registrato un incremento del 19,8%.