Buone notizie per la carta stampata e, di conseguenza, per le edicole. La Commissione europea ha dato il via libera all’utilizzo di 60 milioni di euro di aiuti di Stato che l’Italia aveva stanziato, sotto forma di credito d’imposta, a supporto della distribuzione di giornali e riviste.
Una boccata d’ossigeno per gli Editori che ora potranno contare su un credito d’imposta per un importo pari fino al 30% dei costi di distribuzione sostenuti nel 2020 e che sarà applicato per l’anno fiscale 2021.
Soddisfatto il Sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles. “Queste risorse – ha affermato in una nota – permetteranno agli editori di ammortizzare i costi di distribuzione grazie al credito di imposta fino al 30% e garantire così a tutti i cittadini, e soprattutto agli abitanti dei piccoli comuni, l'accesso all'informazione di qualità”.
Gli aumenti del carburante registrati in quest’ultimo periodo, uniti ai rincari energetici e del prezzo della carta, rendono infatti le risorse sbloccate ancora più importanti per sostenere la distribuzione dei giornali, specie nelle aree interne del Paese e nei piccoli comuni dove portare la carta stampata è già da tempo anti-economico.
“Si tratta – ha ancora osservato Moles – di una ulteriore ed importante misura, molto attesa, a supporto del settore editoriale e del diritto all'informazione, fondamentale in un momento così complesso caratterizzato del caro energia e da un aumento generalizzato dei costi per la stampa e la distribuzione”.
A conferma dell’importanza del settore dell'informazione, una recente disposizione legislativa ha ridefinito i poteri speciali (golden power) dello Stato in settori ritenuti strategici per il Paese, inserendo tra questi ultimi anche l’Editoria.
Ciò significa che, al fine di garantire la libertà dei media e il pluralismo dell’informazione, il Governo si prende il potere di difendere le imprese editoriali italiane in caso di scalate ritenute ostili da parte di gruppi o concorrenti stranieri.