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Servono sostegni strutturali per salvare le edicole

10 Maggio 2023

“Se non vogliamo che le edicole diventino tutte simili a cabine telefoniche abbandonate” è necessario che le misure di sostegno proposte negli ultimi anni siano “mantenute e incrementate”, meglio ancora se si andasse verso un “sostegno permanente” che garantisca la sopravvivenza e il rilancio della rete di vendita della carta stampata. È quanto afferma in un’intervista su Economy Andrea Innocenti, Presidente di SNAG, il sindacato dei giornalai aderente a Confcommercio.

I giornalia sono un presidio di civiltà e di cultura che va difeso e "siccome - incalza Innocenti - la vendita dei giornali cartacei è necessaria per la liberta di stampa che fa parte dell’art. 21 della Costituzione, così come viene dato ad alcuni editori un sostegno permanente, anche noi vorremmo arrivare ad un credito d’importa strutturale” in grado di arginare l’emorragia in atto.

Le edicole in Italia erano 15.243 nel 2018 e nel 2022 si sono ridotte a 11.904 ma sarebbero state molte meno se dal 2019 in poi non fossero state erogate forme di sostegno diretto alla rete di vendita. Tali misure hanno contribuito in maniera sostanziale a frenare il trend di chiusure ma non ad arrestarlo. Senza sostegni, precisa il Presidente di SNAG, “nel giro di pochi anni si va a far sparire centinaia di edicole, ognuna delle quali occupa in media due persone”.

Il pericolo di desertificazione è concreto. Il 25% dei comuni italiani già oggi non ha un’edicola mentre il 30%, pari a circa 2.500 comuni, ne ha solo una e questo porta ad una generale mancanza di servizi per i cittadini. Per esempio, evidenzia Innocenti, “tanti comuni dell’Appennino sono completamente sguarniti. Manca il servizio postale, quello bancario, le Asl: è un bel dire che si vuole ripopolare i borghi, ma se non si portano i servizi, i giovani scappano”.

Certo è che la categoria ha bisogno di rinnovarsi: “dobbiamo ristrutturare i manufatti, investire in tecnologia, rendere le edicole più moderne per farne punti di aggregazione per i cittadini”, sottolinea il Presidente di SNAG. Non solo: oltre ai giornali le edicole “devono vendere anche altri prodotti e in particolare dare servizi inclusi certificati anagrafici e catastali. Stiamo lavorando - anticipa Innocenti - anche con alcune Asl per attivare le prenotazioni delle visite mediche in alcune città, in via sperimentale”.

L’obiettivo è incrementare le entrate delle edicole, che di soli giornali non riescono più a vivere. Dalla vendita di un giornale l’edicolante guadagna “il 18,62% lordo, che al netto diventa l’11-12%. Senza sostegni diventa molto dura. Anche perché - aggiunge Innocenti - bisogna considerare che l’andamento dell’economia è quello che è, prima di spendere 1,70 euro per un giornale, tanti magari preferiscono prendere il pane, per poi sbirciarlo gratis al supermercato”.

Tra le priorità dello SNAG c'è anche quella di portare i ragazzi in edicola e avvicinarli alla lettura dei giornali cartacei. “Diamo un sostegno anche di tipo economico a questa attività - esorta Innocenti - per cercare di riportare i giovani a informarsi su carta e meno su smartphone e tablet. Anche perchè l'attenzione dei ragazzi è scesa molto: in un'ora il ragazzo ha un'attenzione pari a 15-16 minuti, una cosa molto grave" conclude il Presidente di SNAG.

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