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Le edicole si sostengono anche avvicinando i giovani alla lettura dei giornali

11 Ottobre 2023

I bonus e gli sgravi fiscali a sostegno delle edicole sono fondamentali per sostenere la rete di vendita della carta stampata, che rappresenta un importante presidio per la collettività oltre che strumento di garanzia per la diffusione di un’informazione pluralista su tutto il territorio. Altrettanto importante, tuttavia, è assicurare un ricambio generazionale di lettori stimolando, avvicinando, soprattutto i più giovani, alla lettura dei giornali, abituandoli ad andare in edicola dove possono trovare una proposta di pubblicazioni molto ampia in grado di soddisfare ogni loro interesse. Sono questi alcuni dei temi trattati dal Presidente di SNAG-Confcommercio, Andrea Innocenti, che lunedì 9 ottobre ha incontrato alcuni edicolanti di Grosseto e provincia, a cui ha illustrato il recente bonus edicole 2023 (nella foto il Presidente Innocenti con Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto).

Riportiamo integralmente l’articolo a firma di Nicole Terribile apparso su Il Tirreno del 10 ottobre e disponibile anche sul sito al seguente link, dove sono riportate anche le preoccupazioni e le proposte di alcuni edicolanti della zona.


GROSSETO Spesso, sono il faro che illumina la notte. Mentre i più mattinieri si preparano per andare a lavorare, gli edicolanti sono già lì, nel loro chiosco, intenti a sistemare giornali “caldi” appena stampati. Ma negli ultimi anni, purtroppo, di edicole aperte se ne vedono sempre meno. Molte chiudono perché i guadagni non bastano per arrivare a fine mese. Per parlare dei problemi che affliggono la categoria, ma anche per cercare di trovare risposte, tutti insieme, ieri pomeriggio alcuni edicolanti della provincia hanno incontrato il presidente nazionale di Snag-Confcommercio, il sindacato nazionale autonomo giornalai, Andrea Innocenti, il quale ha illustrato agli edicolanti il nuovo bonus al quale potranno accedere le edicole esclusive (quindi che si occupano solo della vendita di giornali, riviste e così via non quelle che, a esempio, fanno anche da bar).

Il bonus

«Oggi, con il 18,62 per cento di aggio non si può creare un guadagno che ti permette di mantenere una famiglia: tra l’altro, lavorando 13 ore al giorno, anche il sabato e la domenica». Durante la pandemia, quando le edicole erano uno dei pochissimi presidi sul territorio rimasti aperti, Innocenti ha iniziato a lavorare con le istituzioni per ottenere dei bonus che permettessero loro di andare avanti, nonostante le difficoltà. «Il 2023 non era coperto dal credito d’imposta né da altri bonus – continua il presidente di Snag – Ma ad agosto siamo riusciti ad averlo». Si tratta di un fondo di 10 milioni di euro che il Governo, attraverso il dipartimento dell’editoria e dell’informazione, ha destinato al fondo straordinario per l’editoria al sostegno della rete di vendita delle edicole. Gli edicolanti (ma, appunto, solo quelli che hanno punti vendita esclusivi) potranno ricevere un contributo forfettario di 2mila euro per progetti di consegna a domicilio di giornali e riviste, progetti di aperture domenicali, di consegna di riviste e giornali alle attività commerciali limitrofe. Contributo che può salire fino a 3mila euro per le edicole che si trovano nei Comuni delle aree interne.

«Le edicole sono tutte in sofferenza – continua Innocenti – Ma nei piccoli centri l’edicola è un presidio. E se chiude, i cittadini si trovano privi di qualsiasi informazione. E se chiude l’edicola, in uno di questi piccoli centri, significa che prima ha chiuso lo sportello bancario, quello postale e dell’Asl, perciò sono lasciati soli».

Ai contributi forfettari si aggiunge anche un contributo che potrà andare a coprire il 50 per cento delle spese sostenute per Imu, Tasi, Tari, Cosap e Tosap. Manca però il decreto attuativo. Il bonus, secondo il presidente, potrebbe diventare effettivo tra novembre e gennaio. «La categoria deve tornare ad avere il suo ruolo. Non fosse altro per il suo ruolo di presidio territoriale e capillare che porta avanti. Bisogna combattere per le edicole», dice la direttrice di Confcommercio Grosseto, Gabriella Orlando. L’obiettivo dell’associazione di categoria è realizzare un documento condiviso da presentare alle istituzioni nel quale racchiudere tutte le richieste degli edicolanti.

All’incontro prende parte anche il referente di Confcommercio nazionale, Riccardo De Vito Franceschi. Secondo Innocenti, per cercare di far tornare le persone in edicola – e aumentare le vendite – è fondamentale riaccendere la passione per la lettura, partendo dai bambini e dai ragazzini, organizzando incontri o iniziative per cercare di avvicinarli al mondo della lettura e dell’informazione.

«Abbassiamo i prezzi»

«I problemi sono gli stessi un po’ ovunque. La nostra è una catena molto delicata. Noi siamo gli ultimi, per questo siamo i più svantaggiati», dice Cesare Guazzi dell’edicola di via Fattori. L’edicolante racconta che negli ultimi tempi vende più che altro giornali e riviste, ma sempre meno gadget. «Siamo fuori mercato – continua –. Ci mandano dvd con prezzi alle stelle, macchine da costruire con uscite settimanali che alla fine ti vengono a costare quasi 1.000 euro. Prima, i libri in edicola costavano meno che in libreria. Per poter andare avanti dovrebbero riabbassare i prezzi». Per lui, però, l’edicola rappresenta ancora un punto di aggregazione ottimale: «Alle persone piace molto venire da noi e scambiare quattro chiacchiere».

«Purtroppo – dice Michelangelo Dominici che ha il chiosco in viale Einaudi – i soldi sono sempre meno, e la gente da qualche parte deve tagliare». In generale, le vendite per lui sono calate di un 40 per cento negli ultimi anni, anche se il lavoro non manca. Tant’è che fa orario continuato: «Dalla mattina alle sei fino alle 20 la sera. La gente viene anche durante la pausa pranzo e il pomeriggio». Per far fronte al cambio di clientela è diventato quindi necessario adattare gli orari di apertura. Anche perché Dominici ha molti piccoli clienti: «Vengono molti bambini a comprare i giochini». Anche secondo lui, però, sarebbe necessario incentivare la lettura: «Il Comune o lo Stato dovrebbero comprare quotidiani o riviste da distribuire nelle scuole per farle leggere ai giovani durante l’orario scolastico, così da far capire loro l’importanza dell’informazione e aiutarli a imparare le cose».

Ipotesi e soluzioni

Spese troppo alte e guadagni ridotti al minimo sono i grandi grattacapi per gli edicolanti Fabio Linucci e Luciana Nicodemo. «Le collezioni e le collane vanno ancora», racconta Nicodemo. Anche se i clienti non acquistano tutte le uscite. Secondo loro, infatti, le collane sono troppo costose e ci sono troppe uscite per completare il set. «Purtroppo i bambini e i ragazzi non vengono più – raccontano – I fumetti non li vendiamo a loro: sono i nonni che glieli comprano». Per loro c’è solo un modo per “salvare” gli edicolanti: «Dovremmo avere un fisso mensile».

«Luce accesa da oltre 70 anni»

Tra i partecipanti all’incontro anche la “figlia d’arte” Cristina De Dominicis. Suo padre Alvaro aprì l’edicola a Porto Ercole, nel comune di Monte Argentario, 72 anni fa. Da più di 20 anni la gestisce col marito. «Con la fine dell’estate il paese va in letargo. Ci rimangono pochi clienti – racconta –. Durante l’estate, invece, capita che mi manchino copie dei quotidiani, che vanno ancora tanto. Servirebbe maggiore collaborazione tra tutta la filiera». Secondo lei, l’edicola è un presidio fondamentale in una realtà come Porto Ercole: «Facciamo da ufficio turistico, cambiamo i soldi per il parcheggio, facciamo addirittura da pronto soccorso, perché in estate capita che le persone svengano per il caldo e noi le aiutiamo. L’altro giorno a una signora si è fermata la macchina e gliel’abbiamo fatta ripartire. In inverno vedi sempre la nostra luce. Ci siamo per qualsiasi cosa».

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