Meno carta e più digitale per il giornale di punta del gruppo GEDI, La Repubblica. Secondo quanto riporta il sito Professione Reporter, il piano - frutto di un accordo tra Gedi e il Comitato di redazione che dovrebbe essere presentato oggi all’assemblea dei giornalisti - prevede 46 giornalisti in uscita nel 2024 fra prepensionamenti ed esodi incentivati e contestuale assunzione di un giornalista ogni due usciti dal gruppo fino alla trentunesima fuoriuscita e poi un’assunzione ogni uscita.
Sono inoltre previsti investimenti tecnologici e lieve calo delle pagine di carta, lieve calo degli organici dei dorsi locali, oltre ad aumento dei budget per le collaborazioni e welfare per i giornalisti che restano, che equivalgono ad aumenti retributivi. Un piano dal quale l’azienda prevede un risparmio di 5 milioni di euro.
Per quanto riguarda la foliazione, il piano - come scrive Professione Reporter - prevede il completamento della “transizione digitale” e quindi un “taglio” della carta con 4 pagine in meno sull’edizione nazionale (meteo, programmi tv, cruciverba, una delle tre di lettere e commenti e una di pubblicità auto promozionale) e 4 in meno sui dorsi locali. Ogni sabato la foliazione delle edizioni locali passerebbe da 12 a 20 pagine.
Da tempo La Repubblica soffre in edicola, con vendite che sono precipitate a gennaio 2024 sotto le 70.000 copie, contro le 120.000 copie del Corriere della Sera. Una caduta di consensi che le è costata cara, facendole perdere il posto di secondo giornale più letto del Paese, occupato ora da La Gazzetta dello Sport.