Marzo è stato un altro mese di contrazione delle vendite per i quotidiani in edicola. In base ai dati comunicati da ADS-Accertamenti Diffusione Stampa, la flessione è stata dell’1% rispetto al mese precedente e del 9% rispetto a un anno prima con un totale di 1,085 milioni di copie vendute, una cifra ben inferiore rispetto ai quasi 1,185 milioni di copie di marzo 2023.
Il Corriere della Sera , principale quotidiano nazionale generalista, ha venduto in edicola 121.373 copie, l’1% in più rispetto alle 120.725 copie del mese precedente ma il 9% in meno rispetto alle 133.160 di un anno prima. Ancora migliore è stata la performance de La Repubblica con 69.932 copie, il 2% in più rispetto al mese precedente a fronte di una flessione del 7% rispetto alle 75.457 copie. Soffre invece La Stampa , l’altro quotidiano del gruppo GEDI, con vendite in calo dell’1% rispetto al mese precedente e del 12% rispetto ad un anno prima.
Restando tra i quotidiani generalisti, le vendite de Il Messaggero sono diminuite di 1.000 copie rispetto al mese precedente e di quasi 3.800 copie rispetto ad un anno prima. Una riduzione di copie, sia a livello mensile che nel raffronto su base annua, ha interessato anche le testate del gruppo QN : Il Resto del Carlino (rispettivamente meno 1% e meno 9%), La Nazione (meno 1%, meno 10%) e Il Giorno (meno 3%, meno 13%).
I due principali quotidiani economici mostrano invece un andamento divergente: Il Sole 24 Ore ha incrementato le vendite in edicole del 3% tornando a 21.147 copie, in flessione però dell’11% rispetto a marzo 2023. Soffre invece Italia Oggi che vede le vendite in calo del 2% rispetto al mese precedente e del 53% su base annua.
Male anche le testate sportive. La Gazzetta dello Sport scende sotto le 70.000 copie con un calo dell’1% su base mensile e del 5% su base annua. Flessione del 3% mensile per il Corriere dello Sport che scende sotto le 31.000 copie e del 4% su base annua mentre Tuttosport si porta sotto le 17.000 copie con una flessione del 2% mensile e dell’11% annuo.
Passando ai quotidiani politicamente, mostrano tutti una lieve flessione a livello mensile ad eccezione de
La Verità
. Passando alle variazioni annue, però, il quadro cambia:
Il Giornale
ha perso in un anno il 4%,
Libero
il 14% e
La Verità
il 16%. Male anche
Il Fatto Quotidiano
(meno 7%) e
Il Manifesto
(-7%).