Primo trimestre in calo per gli investimenti pubblicitari sulla carta stampata. Secondo i dati resi noti da FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità, il fatturato netto nel periodo gennaio-marzo ha registrato una contrazione del 9,6% rispetto all’analogo ad un anno prima, attestandosi a 105,62 milioni di euro, oltre 10 milioni in meno rispetto ai 116,85 milioni dell’analogo periodo 2023.
Calo a doppia cifra per i quotidiani
Nello specifico, i ricavi pubblicitari dei quotidiani hanno superato i 78 milioni di euro, con una flessione di fatturato su base annua dell’11,3% rispetto agli 88 milioni dell’analogo periodo 2023, a fronte del calo del 6% degli spazi.
In flessione tutte le singole tipologie di pubblicità e in particolare quella Legale che segna una contrazione del 40,5% e continua a risentire della decisione del Governo di rinunciare alla pubblicità legale sulla carta stampata. La FIEG valuta mancati introiti attorno ai 40-45 milioni di euro l’anno - pari al 12% degli introiti complessivi per l’editoria - che vanno a colpire soprattutto i quotidiani finanziari.
In calo del 9% la pubblicità Commerciale Nazionale mentre appare più resistente quella Commerciale locale che limita la flessione al 2,2%. Segni negativi dell’1,3% per la pubblicità Finanziaria e dell’8% per quella Classified.
Segno positivo per la pubblicità sui mensili
Il fatturato pubblicitario sui periodici registra nel complesso una contrazione del 4,3% attestandosi a 27,2 milioni, a parità di spazi pubblicitari, rispetto ai 28,4 milioni dell’analogo periodo 2023.
In particolare si segnala l’incremento dei ricavi per la pubblicità sui mensili, saliti nel primo trimestre 2024 del 3,6% a 11,12 milioni, con un piccolo aumento (più 0,4%) anche degli spazi.
Si confermano invece in contrazione gli investimenti sui settimanali, che segnano un calo del 7,6% in termini di fatturato a 7 milioni. Soffrono soprattutto gli investimenti sui mensili, scesi in fatturato del 31,2% rispetto a un anno fa a parità di spazi pubblicitari.
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