Puntuale come tutti i mesi, arriva il bollettino di ADS-Accertamenti Diffusione Stampa che fotografa la situazione delle vendite della stampa (carta più digitale).
Per quanto riguarda in particolare le vendite dei quotidiani in edicola, i dati di aprile mettono in evidenza un calo dell’11% rispetto ad un anno prima con vendite complessive per poco più di 1.070.000 copie, a fronte di 1.204.283 copie vendute ad aprile 2023. Nel raffronto su base mensile, invece, la flessione scende al meno 1% con diverse testate, soprattutto locali, che in aprile hanno aumentato le vendite in edicola rispetto al precedente mese di marzo.
Su base annua i segni negativi sono la regola e sono in prevalenza a doppia cifra. Tra i quotidiani a maggiore diffusione si segnala il meno 10% del Corriere della Serache scende a 118.574 copie (da 121.373) e il meno 11% de La Repubblica che si porta a 66.650 copie (da 73.749). Ancora peggio hanno fatto La Stampa (meno 14% a 51.547 copie) e le tre testate del gruppo QN: meno 11% Il Resto del Carlino (a 49.284 copie), meno 12% La Nazione (a 32.284 copie) e meno 13% Il Giorno (a 14.555 copie). Calo del 10% per Il Messaggero (a 38.812 copie).
Tra i giornali politicamente schierati, Il Giornale limita la flessione al 4% (a 24.993 copie) a fronte del calo del 15% de La Verità (20.234 copie) e del 17% di Libero (16.690 copie). Perdite più contenute per Il Fatto Quotidiano con un meno 3% (19.574 copie) e Il Manifesto con un meno 6% (5.520 copie).
Non si salvano dalla flessione delle vendite nemmeno le testate sportive. Nel dettaglio, La Gazzetta dello Sport perde il 4% rispetto ad un anno prima fermandosi a 74.856 copie. Flessione invece dell’8% per Il Corriere dello Sport a 31.725 copie e del 17% per Tuttosport a 17.056 copie.
Passando ai quotidiani economici, Italia Oggi si mette in evidenza per essere in assoluto la testata con la perdita maggiore: meno 47%, passando in un anno da 5.900 a 3.106 copie mentre Il Sole 24 Ore ha ceduto il 13% scendendo a 20.104 copie.
Tra i quotidiani locali, le flessioni più pronunciate interessano La Provincia di Como (meno 36%), Il Giornale di Vicenza (meno 24%), l’Arena (meno 22%) e Il Tirreno (meno 21%). La Gazzetta di Modena (meno 4%), Corriere Adriatico (meno 6%) e La Nuova Sardegna (meno 7%) sono invece tra le testate locali con le perdite più contenute.