“L’aggravarsi della crisi dell’editoria rende indispensabili interventi urgenti. A tal fine la Federazione Italiana Editori Giornali chiederà di incontrare le forze politiche e i Gruppi parlamentari per illustrare la situazione dell’editoria quotidiana e periodica”: è quanto si legge in una nota rilasciata oggi dalla Federazione degli editori. La quale ricorda alle istituzioni che “il valore dell’informazione per il funzionamento della democrazia esige attenzione e sostegno da parte del Governo, del Parlamento e dei partiti politici”.
Da tempo la Fieg non perde occasione per sollecitare interventi di sostegno al settore. Durante l’ultima assemblea generale, che si è svolta lo scorso 25 giugno, gli editori avevano invitato il Governo "a superare la logica degli interventi frammentati ed emanare al più presto una legge per l’editoria".
Tra i punti principali che aveva indicato quello di una promozione di "un'informazione di qualità" e di un sostegno alle imprese editrici "con contributi, almeno per cinque anni, in rapporto ai lettori e agli utenti unici" oltre che attreverso "il credito sull’acquisto della carta per il triennio 2024-2026".
Per la Fieg, la nuova legge dovrebbe inoltre finanziare "i necessari strumenti di risoluzione delle crisi occupazionali", finanziare "campagne istituzionali per assicurare la trasparenza delle amministrazioni pubbliche" e prevedere "interventi efficaci nella distribuzione e vendita della stampa".
In quest'ultimo caso, che è quello che riguarda la rete di vendita della carta stampata, gli editori avevano indicato di voler chiedere al Governo: "agevolazioni fiscali per chi attiva nuovi punti vendita, contributi alle edicole per l’installazione e la gestione di distributori automatici di pubblicazioni editoriali nonché per la consegna a domicilio e l’attività di fornitura delle pubblicazioni ad altri esercizi commerciali, incentivi ai punti vendita dei piccoli comuni e delle aree periferiche, contributi alla rete di distribuzione per la consegna in zone decentrate".