Nell’audizione odierna sulle prospettive future dell’editoria, che si è svolta presso la Commissione Cultura della Camera, gli editori hanno fatto il punto sulla situazione di crisi del settore e, in attesa del varo di una legge di riforma, hanno chiesto che nella prossima Finanziaria siano inserite risorse specifiche di sostegno.
“Il cantiere per la riforma dell’editoria è aperto, ma – in attesa di una legge che tuteli il diritto dei cittadini a ricevere un’informazione di qualità e le imprese a produrla – chiediamo al Governo e al Parlamento di garantire già nella prossima legge di Bilancio risorse e strumenti che consentano al settore di contrastare l’aggravarsi della crisi”, ha detto il numero della Fieg, Andrea Riffeser Monti.
Nel corso dell’audizione il Presidente degli editori ha sottolineato “la necessità di una nuova legge per l’editoria alla luce delle importanti mutazioni tecnologiche che hanno investito il settore, con conseguenze significative sulle modalità di diffusione e di fruizione delle notizie”.
“Negli ultimi anni - ha precisato - abbiamo assistito all’esplosione del fenomeno dei social e al venir meno di ogni intermediazione giornalistica, con conseguenze a volte preoccupanti che spingono i governi, i parlamenti e i cittadini ad interrogarsi su ruolo e funzione degli strumenti dell’informazione”.
Come ha affermato Riffeser, “la nuova legge dovrà fornire gli strumenti per accompagnare e sostenere le imprese editrici e il settore nel passaggio al digitale, garantendo la sostenibilità economica dell’informazione di qualità e il necessario sostegno del pluralismo informativo, promuovendo il ricambio generazionale, favorendo la capillarità e la sostenibilità economica della rete di distribuzione e vendita della stampa, tutelando in maniera più efficace i produttori di contenuti, predisponendo un sistema di finanziamento delle campagne istituzionali e di comunicazione con l’utilizzo dei quotidiani e dei periodici su carta e su digitale”.
Le richieste degli editori riguardano dunque anche un sostegno specifico per la carta stampata e per le edicole che sono il principale veicolo di distribuzione di quotidiani e e riviste cartacee e che quest'anno rischiano di archiviare il 2024 senza bonus e contributi che negli ultimi anni si sono rivelati fondamentali per la resilienza della rete di vendita.
Un paio di settimane fa gli editori avevano rivolto, attraverso una nota, un appello simile al Governo, sostenendo la necessità di introdurre nella prossima Legge di Bilancio un aiuto al settore precisando che tale aiuto debba essere esteso anche alle rivendite per assicurare necessaria capillarità della rete di vendita.
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