I 130 mila passeggeri che ogni giorno affollano lo scalo ferroviario non possono acquistare quotidiani e riviste.
E nemmeno usufruire dei servizi digitali che oramai le edicole mettono a disposizione dei cittadini.
La storica edicola del primo binario ha chiuso, tra le proteste dei viaggiatori, nel 2018. Poi i lavori di ristrutturazione e ora l’inaugurazione della nuova stazione di Bari Centrale, “più moderna, più efficiente e più accogliente” come l’ha definita il sindaco Antonio Decaro.
C’è però un problema. I 5 locali commerciali che fanno da cornice allo scalo ferroviario non includono un’edicola e sono stati destinati perlopiù ad attività di ristorazione.
Chi invece volesse soddisfare la sete di informazione, si trova impossibilitato a farlo. Chi volesse acquistare una rivista, un quotidiano o un libro prima di un lungo viaggio, deve farlo al di fuori della stazione. La rivendita più vicina è a circa 130 metri.
Una situazione senza senso che continua a suscitare proteste e indignazione.