Editori e giornalisti si compattano per chiedere all'esercutivo un rapido intervento a sostegno della filiera dell’Editoria e l’avvio di un tavolo di confronto permanente con Governo e Parlamento per realizzare una nuova legge che dia slancio al settore.
“Gli editori e i giornalisti - si legge in una nota congiunta di FIEG e FNSI - garantiscono ai lettori una informazione di qualità, corretta ed equilibrata, che costituisce l’antidoto naturale alla disinformazione e alle fake news".
"La buona informazione e la libertà di espressione, ancorate all’esistenza di una editoria professionale di qualità, sono in pericolo, aggredite da una crisi senza precedenti che minaccia il pluralismo, pilastro della democrazia, e mette a rischio migliaia di posti di lavoro e la sopravvivenza stessa delle aziende”, scrivono le due associazioni.
“Gli editori della Fieg e la Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani, rivolgono un appello accorato al Governo, al Parlamento, alle forze politiche e richiamano l’attenzione dell’opinione pubblica affinché siano individuate misure e risorse per garantire la sostenibilità del settore, gravemente a rischio, e accompagnarlo nella fase di trasformazione digitale rilanciando l’occupazione”.
“Fieg e Fnsi – conclude la nota – rinnovano la richiesta di avviare un tavolo permanente di confronto con Governo e Parlamento per una nuova legge per l’editoria, necessaria per salvaguardare gli investimenti delle imprese, il lavoro dei giornalisti e la libertà di informazione”.
Prosegue, dunque, il pressing della filiera sulle istituzioni politiche per accelerare i tempi di una riforma.
L’appello odierno segue la manifestazione di Roma del 7 ottobre scorso, davanti a Montecitorio, organizzata dalla Federazione Nazionale della Stampa per riportare l’attenzione del Governo sul “declino inarrestabile che un settore vitale per la democrazia sta subendo, anche a causa dell'assenza di scelte politiche forti e coraggiose”, e sulla necessità di “avviare al più presto un confronto con editori, giornalisti e lavoratori del comparto per restituire dignità all'informazione italiana”.
Una decina di giorni dopo è stata la volta di un appello, sempre da parte della FNSI, pubblicato sui principali quotidiani affinché «Governo e Parlamento non lascino morire l'informazione italiana».
Anche gli Editori della FIEG lo scorso primo settembre avevano sollecitato un incontro urgente al Sottosegretario per l’editoria, Giuseppe Moles, per affrontare i gravi problemi del settore e i temi del recepimento della direttiva sul copyright.