Dal 20 al 28 novembre siamo tutti chiamati ad acquistare un libro in libreria e donarlo alle biblioteche scolastiche. Torna infatti la sesta edizione di #Ioleggoperché, la grande iniziativa che, attraverso il potenziamento delle biblioteche scolastiche, tende a formare nuovi lettori e far crescere la passione per i libri nelle giovani generazioni.
L’iniziativa non si è fermata nemmeno nel 2020, l’anno segnato dalla pandemia in cui la didattica scolastica era fatta più a distanza che in presenza. Anzi, l’anno scorso è stato un anno di massima partecipazione da parte degli istituti scolastici così come di librerie e pubblico.
“#ioleggoperché in soli cinque anni ha portato oltre 1,4 milioni di libri nuovi nelle scuole, un risultato straordinario non solo sul piano della promozione della lettura ma anche passo importante nel dare risposta al tema impellente del diritto allo studio, così da avvicinare sempre più i giovani ai libri e quindi alla conoscenza”, ha commentato Ricardo Franco Levi, il presidente dell’AIE, l’Associazione Italiana Editori che realizza ogni anno il progetto.
L’iniziativa è riuscita a catalizzare attorno a sé l’attenzione di istituzioni e media e anche quest’anno viene realizzata con il sostegno del Ministero per la Cultura - il Centro per il libro e la lettura e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, oltre che con l’Associazione Librai Italiani (ALI), il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL) e l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), e vede anche il supporto di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Pirelli, il sostegno di Mediafriends e Rai per il Sociale.
Tutti insieme per arricchire il patrimonio di libri delle scuole italiane e per formare i lettori di domani. Sarebbe utile che un’iniziativa simile venisse intrapresa per avvicinare i giovani anche alla lettura dei giornali. Le iniziative che coinvolgono le scuole come "il giornale in classe" sono un utile strumento ma si potrebbe fare di più.
“La riscoperta della lettura avvenuta nell’ultimo anno – dichiara il Ministro della cultura Dario Franceschini - ha messo in luce quanto sia forte e radicata un’abitudine erroneamente considerata in declino in un mondo sempre più digitale. Per questo motivo è lodevole insistere nel promuovere ancora di più la lettura tra i giovani, che grazie a #ioleggoperché hanno maggiori possibilità di scoprire questo piacere”.
“Un libro è una chiave per conoscere ed esplorare nuovi mondi – ha sottolineato il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Non solo, il libro ha anche un altro grande potere: quello di far sognare. E allora ragazze e ragazzi, leggete, leggete ovunque, il libro è come uno smartphone, a suo modo: vi porta in tanti mondi diversi, ti fa conoscere cose che non sai. E ha un vantaggio: non si scarica mai!”.
“I libri sono un bene prezioso, anche io stesso aderisco e donerò volumi alle biblioteche”, ha dichiarato il Sottosegretario con delega per l’Editoria Giuseppe Moles che con il Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria ha deciso di sostenere l’iniziativa “che è il risultato di una bellissima sinergia. Di una collaborazione virtuosa tra la scuola, le istituzioni, le associazioni, i media pubblici e privati, gli editori e le aziende”.